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Albertella su fusione Comuni - 18 Aprile 2018 - 16:07

Fusione dei comuni
Meno male che qualcuno ha l'onestà intellettuale di dire le cose come stanno.Bravo !

Zacchera: no alla fusione - 16 Aprile 2018 - 14:42

Re: Re: lupus e robi poco informati
Ciao robi. No tu no. L ha detto lupus. Per il resto Cossogno già si appoggia a Verbania per moltissimi servizi e di fatto e' già "un preseguo" del territorio verbanese. Poi se, vista l esperienza,volessero aggiungersi altri comuni, ci sarà tempo e modo.

Zacchera: no alla fusione - 16 Aprile 2018 - 12:50

Re: lupus e robi poco informati
Ciao lady oscar Non ho detto che è stata calata dall'alto. Ho solo detto che è innaturale e forzata rispetto alle caratteristiche dei comuni. Poi deciderà chi di dovere.

Zacchera: no alla fusione - 16 Aprile 2018 - 12:07

lupus e robi poco informati
La fusione non e' calata dall alto, tutt'altro: 1) ci sarà un referendum popolare 2) e' stato inserito un quorum di cui si sarebbe potuto fare a meno 3) i due comuni potrebbero fregarsene del risultato negativo e procedere d ufficio ma non lo faranno. Se i cittadini voteranno no, no sarà. Se non andranno a votare c e un quorum che intende che la fusione non interessa. Più dal basso di cosi....

Zacchera: no alla fusione - 16 Aprile 2018 - 11:13

viva la citta' metropolitana
Credo che tutte le persone di buonsenso capiscano l'importanza della fusione dei comuni orbitanti intorno a Verbania. Come cittadino di Verbania e "montagnino" di indole credo che questa sia un opportunita' da non perdere per fare sinergia ed avere un peso maggiore nella gestione del territorio. Come verbanese non mi interessano le beghe tra partiti, ma ho una richiesta/speranza: iniziamo anche in modo no organico , ma iniziamo; certo San Bernardino, poi Arizzano, poi Vignone sono tasselli importanti ma per favore iniziamo .

Zacchera: no alla fusione - 16 Aprile 2018 - 08:51

fusione Verbania/Cossogno
Non sono abitante nè di Verbania, nè di Cossogno, ma leggendo quanto scrive Zacchera mi stupisce molto la contraddizione tra il dire che si ritiengono necessarie le funsioni dei comuni e poi sostenere che questa non si debba fare. Sorge immediata l'evidenza che questa non va bene perchè ad averla proposta è un'altra forza politica. Poco importa se è utile ai cittadini del piccolo paese, o no. Pretestuosi infatti sono le motivazione che Zacchera adduce. O tutti i piccoli comuni o niente. In quanto ai commenti sulle scelte che devono partire da basso, concordo, nel momento in cui ai dibattiti che da tempo ruotano intorno alle fusioni, i cittadini si facciano carico di partecipare per ascoltare e discutere i pro e i contro alla fusione. Con il referendum comunque è il cittadino che prende la decisione. Ed incitare i cittadini a non partecipare al voto lo trovo proprio politicamente diseducativo. Dovremmo capire che bisogna dare il giusto rilievo alle fusioni, per le quali non c'è un'unica soluzione, ma tante e prima che davvero ci vengano calate dall'alto.

Zacchera: no alla fusione - 15 Aprile 2018 - 16:43

Fusioni dei comuni
Le fusioni devono partire dal basso, come scelta dei cittadini, non calate dall'alto per scelte politiche.

Comitato Salute VCO su ospedale unico - 5 Aprile 2018 - 18:49

A chi interessa l'ospedale unico?
A proposito di ospedale unico, penso e mi ritrovo a fare un percorso a ritroso ricordando gli anni in cui la "necessità" della costruzione di un "ospedale unico provinciale" o di "eccellenza", -così veniva definito-, provocava discussioni abbastanza animate fra i cittadini, manifestazioni molto partecipate e per la politica locale era il cavallo di battaglia tanto a Domodossola quanto a Verbania, le due città che si contendevano il nuovo nosocomio. Erano gli anni 1999/2004 ed io ero coinvolto come tutti i cittadini personalmente e politicamente in quanto Consigliere comunale di maggioranza nelle fila del mio partito, Rifondazione comunista, nella prima Giunta a guida Cattrini con DS -oggi PD-, Rif. comunista e Margherita. Colti dal fervore della "necessità" di poter "ospitare" sul proprio territorio il nuovo "ospedale provinciale di eccellenza", il passo successivo era: l'individuazione dell'area destinata allo scopo, indicata in uno spazio tra Domodossola e Villadossola, la presentazione dell'O.d.G. al Consiglio comunale atto a ratificare tale scelta, con voto favorevole di tutta l'opposizione e della maggioranza, con voto contrario mio (Rif. comunista) e del mio gruppo. Le motivazioni del voto contrario nel corso di quel consesso di una componente della maggioranza, (Rif. Com.) a tale proposta o progetto, furono ampiamente documentate con cognizione di causa, che oggi sono ancora più stringenti che andavano; da quella relativa alla mancanza di un piano Sanitario serio che riguardasse anche le numerose Valli ed il loro raggiungimento molto spesso difficoltoso con mezzi di soccorso o per il raggiungimento del San Biagio in determinati periodi dell'anno, oggi ancora più preoccupante per i recenti fatti in Val Vigezzo e le condizioni in cui versano tutte le strade della provincia e dell'ANAS. I giorni nostri vedono ripresentarsi la "necessità" dell'ospedale unico provinciale, con decisioni sull'ubicazione della struttura calate dall'alto, decisioni praticamente indolori sia per quanto riguarda quella "politica locale" agguerrita a tutti i livelli, -oggi prestata anche a Roma- passando per Torino Regione, Verbania e altri comuni interessati anche di altra estrazione politica, ignorando la popolazione ed i suoi punti di vista. Si tratta della decisione della costruzione di un nuovo ospedale, attenzione, non di un bar o una discoteca, un ospedale che, a rigor di logica, tale struttura richiederebbe un ubicazione con facilità di raggiungimento e accessibilità a tutti evidentemente anche in zona baricentrica tenendo ben presente la situazione del territorio, e invece no, quale il sito prescelto, -secondo me- al di fuori di ogni logica? Ornavasso, oltretutto non in piano, ma in "collina bella vista" con tutto quello che ne consegue di spese, ambiente, consumo di territorio ecc.ecc.. Ma la domanda sorge spontanea: perchè proprio in collina? Chiudo ribadendo la nostra e non solo nostra contrarietà al nuovo ospedale per i motivi già menzionati aggiungendo che: non essendoci disponibilità economiche dovendo ripiegare su privati finanziatori, il SSN, cioè la SANITA' PUBBLICA SPARIREBBE a favore di quella PRIVATA dove chi HA I SOLDI SI CURA, ALTRI NO. Al San Biagio sono stati spesi fior di quattrini pubblici, di tutti noi, per poi donare il San Biagio eventualmente a privati in concorrenza con la struttura pubblica. Questo è il mal costume che sta distruggendo quello che di meglio avevamo, la SANITA' PUBBLICA. Sia chiaro, la Sanità come si presenta oggi non è certo il meglio, anzi, ma proprio per questo va rivista, riorganizzata, migliorata e specializzata mantenendo le strutture esistenti ma, ahinoi per tutto questo ci vogliono persone e POLITICI SERI, questa è solo una delle grosse preoccupazioni.

FdI su fusione Verbania Cossogno - 28 Marzo 2018 - 17:10

Condivido
Condivido Paolino e Giovanni%: il rischio delle fusioni/unioni di comuni ( non funzionano come invece funzionava e bene le vecchi comunità Montane) è quello che il grande fagociti il piccolo che diverrebbe solo una lontana periferia/frazione del capoluogo; e poi, siccome lo vivo quaotidianamente, continuo a sostenre che "piccolo è bello", è più vivibile, più umano con rapporti personali molto più intensi di quelli esistenti in un grande agglomerato, dove gli uffici e le istituzioni sono a "misura d'uomo" e dove l'attenzione per il singolo cittadino è indubbiamente maggiore. Al più potrei capire, come in qualche realtà è già avvenuto, la fusione tra comuni delle medesime dimensioni ed appartenenti allo stesso contesto geografico; ma mai con i grandi, la nostra identità non deve essere nè in vendita nè acquistabile a nessun prezzo!!!

FdI su fusione Verbania Cossogno - 28 Marzo 2018 - 16:27

Re: Fusione comuni Verbania e Cossogno
Ciao alberto lo scenario che paventi è pericoloso. mi spiego meglio,niente di eversivo,ma porterebbe allo spopolamento completo dei piccoli paesini,già in condizioni di semi abbandono,con crescita disordinata dei capoluoghi più grandi. con tutte le conseguenze del caso,come la totale mancanza di manutenzione del territorio con tutti i pericoli che seguono. non ho una soluzione alternativa in tasca,purtroppo,ma una andrebbe trovata!

FdI su fusione Verbania Cossogno - 27 Marzo 2018 - 21:13

Aggregazioni di comuni
Ciao Giovanni, non mi spaventa l'innovazione e non temo cali di democrazia e di rappresentatività. A chi interessa inserirsi nei meccanismi politici, spazio se ne trova sempre, anzi..... manca sempre qualche elemento che desideri mettersi in gioco. Il lavoro oggi è fluido e lavorare in tutti i campi creando qualcosa e dare sempre il massimo, eleva e rende sopportabile il rimorchio frenato che l'apparato burocratico e fiscale impone nel nostro Paese. I cambiamenti che l'evoluzione politica portano, tendono a privilegiare la parte vincente ma alcuni vantaggi li possono godere tutti anche se scontenti del risultato. Io sono uno di quelli ma pur scontento mi adeguo e penso positivo.

FdI su fusione Verbania Cossogno - 27 Marzo 2018 - 16:46

Re: Fusione comuni Verbania e Cossogno
Ciao alberto, tutto quello che auspichi mi fa paura e porterà riduzione riduzione dell'occupazione pubblica e soprattutto privata. Le tue macroaggragazioni comunali significherebbero diminuzione della democrazia e della rappresentatività locale.

FdI su fusione Verbania Cossogno - 27 Marzo 2018 - 16:02

Re: Fusione comuni Verbania e Cossogno
Ciao alberto, tutto quello che auspichi mi fa paura e porterà riduzione riduzione dell'occupazione pubblica e soprattutto privata. Le tue macroaggragazioni comunali significherebbero diminuzione della democrazia e della rappresentatività locale.

FdI su fusione Verbania Cossogno - 27 Marzo 2018 - 14:23

Fusione comuni Verbania e Cossogno
Per quel poco che conti il mio parere, invito tutti a sostenere la razionalizzazione della gestione dei municipi. Verbania ha funzionato e funziona abbastanza bene visto che nel lontano 1939 già le Leggi d'integrazione di piccoli comuni portò innegabili vantaggi. Certo, si diminuiranno i "politici" e gli uffici. La telematica è una buona soluzione e nel futuro ognuno avrà il vantaggio di raggiungere la documentazione pubblica direttamente da casa sua la quale deve essere TUTTA a disposizione del proprietario ovvero del cittadino con buona pace degli orari di sportello e del personale compreso quello della Posta che dovrà abbandonare solo dopo aver aperto al 100% la telematica alle procedure di carattere borbonico. Il personale in esubero ci sarà ma lo sarà solo dopo aver finito di scansionare gli archivi esistenti fino all'ultimo foglio di carta, quindi per molto tempo ancora. Voterò convintamente SI per la fusione e sono più che convinto che nel VCO le aggregazioni dei comuni saranno grandi e solo tre: Verbania, Omegna e Domodossola. Spero di esserci ancora per festeggiare quel traguardo. Cominciamo da Cossogno con Verbania e poi...............

FdI su fusione Verbania Cossogno - 27 Marzo 2018 - 08:59

informare!!!
ho l'impressione che la "ggente" non si sia tanto informata per il semplice motivo che la succitata fusione non "scalda i cuori",perchè se fosse il contrario, sicuramente ci sarebbe dibattito nei luoghi comuni, e da questo deduco che il referendum non dia i risultati sperati che tradotto sta per un flop Mi auguro che i proponenti si diano da fare per informare sottolineando i vantaggi a lungo termine distribuendo depliants

Cristina commenta il voto - 16 Marzo 2018 - 20:46

Penosa
Non so se è penosa come dice Robi, di certo è un qualcosa che è stato scritto in tutt'altre condizioni e sotto l'infulenza di un antifascismo che forse aveva ragione di essere in quei tempi.Di certo non è più attuale e contingente con i tempi di oggi. Ciò non vuol dire che dovrebbe essere camb iata secondo le indicazion i di Renzi e famigli come si è tentato di fare. Ad esempio la suddivisione del territorio nazionale in comuni, provincie, regioni è una strutturazione tutt'ora valida. Personalmente penso che se deve essere modificata lo deve essere nel prevedere l'elezione di un premier e di un capo dello stato direttamente scelti dai cittadini, così come dovrebbe esse imprescindibilmente che i cittadini possano esprimere le loro preferenze su una rosa di candidati locali anche nelle elezioni politiche, cosa che ora non ci è concessa con l'attuale sistema elettorale dove i candidati vengono imposti dall' alto dalle segreterie dei partiti.

Richiedenti asilo e sgombero neve: una precisazione da Miazzina - 10 Marzo 2018 - 15:19

Re: Re: Re: x SINISTRO
Ciao robi di penitenziari ce ne sono a bizzeffe, molti nuovi mai aperti, da decenni, tanto per fare un esempio.... Sono anni che le vere sinistra e destra non esistono più, basta guardare i risultati delle ultime tornate elettorali per capire la gente come vota..... La storia delle barriere anti-immigrazione è solo uno dei tanti pretesti per prendere voti: come mai sul confine Usa/Messico non è stato ancora fatto? Populismo = luoghi comuni.

Poste non chiude più gli uffici nei piccoli Comuni - 28 Febbraio 2018 - 14:59

Sostituzione postini
Quello della frequente sostituzione dei postini è un problema attuale ed evidente proprio nei nostri piccoli comuni montani, ove il nome delle vie e la numerazione civia non sempre sono puntuali e corretti. Pare lo facciano apposta: non appena un postino si impratichisce un po' della località e della conoscenza dei suoi abitanti e subito lo cambiano. Sempre più sovente si trova nella cassetta delle lettere missive indirizzate ad altre persone solo perchè hanno un cognome uguale al nostro e nei paesini di persone con il medesimo cognome hai voglia a trovarne! Ricordo la vechia postina che stava dale 8 fino alle 11 alla finestra dell'ufficio postale e controllava tutti coloro che passavno nella piazzetta sottostante: conoscendoli uno ad uno la consegna dei plichi avveniva "sul posto" almeno per l'80%; poi, dopo le 11 usciva per recapitare il resto della corrispondenza che dalla sua postazione non era riuscita a collocare. Certo, nelle città è diverso: ad uno stesso numero civico corrisponde un gran numero di destinatari e magri c'è pure il portiere addetto al ritiro della corrispondenza. ma nei nostri comuni di montagna funziona come ho descritto sopra: la conoscenza delle persone è fondamentale per una corretta distribuzione della corrispondenza (.... tutto ciò in barba a chi sostiene che la corrispondenza non c'è/non serve più perchè ora ci sono le mail!)

Verbania: 48% di perdite idriche - 29 Dicembre 2017 - 14:24

Re: Salò?
Ciao lupusinfabula Ah capisco, peccato, io sono per il federalismo. In quanto al malaffare, come mai molti comuni in molti comuni del nord i le giunte sono cadute per infiltrazioni malavitose? Per il resto, è da decenni che purtroppo tutto aumenta: anche il fotovoltaico, dopo 20 anni, è un impianto obsoleto con resa ridotta.

Verbania: 48% di perdite idriche - 28 Dicembre 2017 - 11:49

Da noi ad esempio....
Da noi, ad esempio, sui paesi limitrofi al lago, convergono acque dai monti fiumi e torrenti, ci sono moltissime sorgenti, in molti casi l'axuqa nellke case arriva per caduta, eppure da qualche anno costa più del barbera. Si dovrebbero adottare tariffe differenziate: a basso costo nei nostri paesi ove siamo "produttori" di acqua e vendere il surplus ( che altrimenti va nel lago) alle località di pianura traendone un ricavo da redistribuirsi ai singoli comuni in base al loro apporto di acqua.
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