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verbano - nei commenti

Sindaco di Cannobio su sanità - 21 Novembre 2019 - 11:06

Sanità - V.C.O.
Si parla di unicità del territorio e ci si muove a scacchiera, ognuno per proprio conto pur se con unicità di intenti, Ma che provincia siamo ? L'alto verbano prende le sue decisioni, e fa le sue osservazioni, idem il centro e basso verbano, al quale sembra essersi unito anche la bassa Ossola, idem il Cusio. L'Ossola, in virtù di un suo rappresentante si permette di calpestare i diritti costituzionali dei concittadini provinciali con caparbietà ed arroganza: e questa sarebbe la democrazia? C'è da rimanere allibiti. In materia sanitaria, la costituzione del servizio e sua gestione è di competenza della Regione, Stabilito che non si potrebbero avere più di un nosocomio per provincia (tenuto conto anche del bacino d'utenza non superiore a 200 mila unità) la collocazione, il semplice comune buon senso vorrebbe ch'esso sorgesse in un luogo baricentrico al fine di ridurre al minimo i disagi di chi è costretto a farvi ricorso nei momenti difficili della sua vita, temperando i disagi delle località che forzatamente rimarrebbero più decentrate con servizi di collegamento celeri e specifici. Ciò detto, mi sembra la cosa più semplice e naturale senza prese di posizione contrastanti, di favore o sfavore che siano. La salute dei cittadini è tutelata dalla costituzione ed è giusto oltre che necessario che siano i cittadini a decidere dove accentrare la loro assistenza, attraverso i propri rappresentati eletti e se del caso a mezzo referendum specifico, Giuseppe Federici

Montani sul futuro dell'ospedale Castelli - 17 Novembre 2019 - 05:21

Io c'ero !
Anche lei Montani c'era ? Intendo al consiglio comunale al palazzetto dello sport , dove tanti hanno potuto dire la loro ? Una domanda mi sorge spontanea ........quando le hanno dato la parola perché non è venuto a parlare ? Perché le cose che ha voluto dire qui , non le ha dette davanti ai cittadini che lei rappresenta ? Capisco ci voleva del coraggio a non condividere le decisioni ,di Fare l'ospedale nuovo a Domodossola e dissociarsi davanti a tutti , ma ce ne voleva molto,di più condividerle e dirlo ai verbanesi . Una cosa ho apprezzato ieri, che i verbanesi , hanno battuto le mani maggiormente , quando veniva detto che l'ospedale andava fatto in posizione baricentrica , in modo di soddisfare in egual misura tutti i cittadini più lontani e di mantenere il dea al Castelli . E cosa che lei non nomina e nemmeno chi dovrebbe fare gli interessi di tutti lo ha fatto, di incentivare una medicina di territorio , tipo casa della salute come c'è a Cannobio . Purtroppo è chiaro che invece di unire ,la regione e l'unico nostro rappresentante in regione , ha diviso . Invece di unire in un unica assemblea tutti i sindaci e rappresentanti di associazioni , ragionare assieme , com'è giusto che sia ,si è voluto prepotentemente preferire una parte , ignorando come il verbano sia più popolato specialmente nel periodo turistico . Tutto questo è molto triste e se non verrà capito , non porterà a niente di buono a discapito di tutto il verbano, Cusio , Ossola !

Ospedale Unico: una tabella con i tempi per raggiungerlo - 12 Novembre 2019 - 09:36

Il tempo non è l'unica variabile!
Il tempo non è l'unica variabile, si parla troppo poco della qualità e dei servizi che si vorranno, o potranno, offrire, nel breve, medio e lungo periodo! Se la qualità offerta è alta, o comunque accettabilmente ad un buon livello, vado anche a Milano, cosa che già succede, a farmi curare, se è bassa, vado comunque in un altro posto, anche se l'ospedale è sotto casa! Ci stanno mettendo gli uni (verbano e parte del Cusio) contro gli altri (Ossola), solo per interessi di parte, e a breve periodo (la poltrona), non facciamoci prendere per il cu*o!

Sindaci del Verbano respingono decisione su nuovo ospedale - 6 Novembre 2019 - 11:29

Forza Sindaci del verbano
Ottimo e condivido, visto l'urgente necessità di mantenere e migliorare l'operatività attuale, chiedere l'immediata messa a disposizione dei 35 milioni per le strutture esistenti. Quando poi, ottimisticamente forse nel 2040, sarà pienamente operativo l'ospedale unico si deciderà come utilizzare le due strutture di Verbania e Domo. Forza Sindaci del verbano!!!!

Sindaci del Verbano respingono decisione su nuovo ospedale - 5 Novembre 2019 - 18:03

Futuro/attuale
Da sempre non mi convince l'idea dell'ospedale unico e da sempre ho detto e scritto che la soluzione dei tre poli opsedalieri è quella che ritengo migliore, anche se magari più costosa. (ma quando se si vuole i soldi si trovano) ma se ospedale unico deve per forza essere, ebbene la proposta dei sindaci del verbano mi sembra la più ragionevole fino ad ora uscita..

Sindaci del Verbano respingono decisione su nuovo ospedale - 5 Novembre 2019 - 10:23

Proposta sensata
Mi sembra la migliore proposta fino ad ora sentita. Ma per curiosità, quali sindaci del verbano hanno sottoscritto questo documento? Unanimità o qualcuno si è detto contrario o si è astenuto?

"Difendere il diritto alla Salute" - 31 Ottobre 2019 - 22:22

NON E'....
"Noi consiglieri siamo pronti ad ogni azione, anche la più dirompente, per difendere il diritto alla Salute (volutamente con l’iniziale maiuscola) di tutti i cittadini di Verbania e del verbano, come garantito dall’art. 32 della Costituzione” NON E' DI VERBANIA E DEL verbano (UNA GUERRA CON L'OSSOLA SAREBBE COMUNQUE UNA GUERRA TRA POVERI, A COSA SERVE?), IL DIRITTO ALLA SALUTE ED A SERVIZI EFFICACI DEVE ESSERE DI TUTTO IL VCO!!!

Nuovo ospedale a Domodossola - 26 Ottobre 2019 - 07:13

Ospedale unico a Domodossola
Il VCO ha circa 160.000 abitanti di cui i 2/3 abitano nel Cusio e verbano, come c... si fa a proporre una soluzione simile ?! ---- aberrante ---- grazie LEGA !

Nuove divise per i portalettere - 20 Settembre 2019 - 14:39

Da quando....
Da quando le poste non sono più state considerate un servizio alla comunità siamo andati sempre peggio! E pensare che quando era ragazzo io il postino passava due volte al giorno, mattino e pomeriggio e dire che allora la posta viaggiava in un carrellino blu trainato dalle corriere delle Autolinee verbano Intra!

PD: "I 34mln per la SS34 già c'erano" - 6 Agosto 2019 - 12:38

Re: Tristezza
Ciao lupusinfabula la vera tristezza è la logica dei 2 forni, fin quando dura: FRATELLI D’ITALIA: LA CRISI NON VA IN VACANZA - Fratelli d’Italia ha organizzato una serie di manifestazioni dal titolo “La crisi non va in vacanza” e per la circostanza ha diffuso il seguente comunicato: Il Paese è in ginocchio. E il governo sta a guardare. Non bastano gli ultimi dati ufficiali – che mostrano un trend recessivo – a sbloccare l’immobilismo dell’Esecutivo gialloverde, che fino ad oggi ha saputo soltanto rispondere con provvedimenti dispendiosi, diseducativi, poco efficaci e ispirati all’assistenzialismo vecchia maniera, come il reddito di cittadinanza e “quota 100”. Per tornare a crescere occorrerebbe invece far ripartire la produzione, sostenere le imprese e i lavoratori, innescare un circolo virtuoso di crescita che non potrà mai basarsi sulla cancellazione della povertà per decreto o su un sussidio che consentirà a parecchi di passare le giornate sul divano davanti alla tv aspettando che il lavoro cada dal cielo e che le gravi crisi si risolvano da sole, magari all’indomani dell’ennesimo, improduttivo e sterile tavolo convocato al MISE. Per questo motivo ci siamo recati nel verbano Cusio Ossola in un luogo simbolo della crisi economica, davanti all’ex Mercatone Uno per pretendere che il governo investa risorse economiche in misure attive per il rilancio e non passive. Servirebbe lo spirito d’iniziativa che ha caratterizzato il primo mese di Assessorato al Lavoro di Elena Chiorino, che ha subito messo a segno risultati concreti e tangibili. Il primo atto è stato l’accordo fra Regione, Intesa Sanpaolo e parti sociali per l’anticipo della cassa integrazione straordinaria. Una vera e propria boccata d’ossigeno per i dipendenti di alcune importanti realtà come Mercatone Uno e Brandamour. A caratterizzare l’azione dell’assessore di Fratelli d’Italia è stata certamente la rapidità di risposta, ma anche la concretezza nel voler risolvere i problemi alla radice, lasciando la parte dichiarazioni spot e proclami, proprio come nel caso di Manital dove Chiorino ha dapprima chiesto il pagamento in surroga agli enti locali che hanno commesse con l’azienda e ha poi approfondito la situazione scoprendo che Manital attende dai ministeri più di 17 milioni. Per questo l’esponente piemontese del partito di Giorgia Meloni ha scritto una lettera aperta al ministro Di Maio per chiedere di convocare subito i suoi colleghi debitori per sbloccare i pagamenti.

Una Verbania Possibile chiude il progetto politico - 10 Giugno 2019 - 16:49

scommessa persa
Lupus, errare humanum est. Scommessa persa, anche se al primo turno Alber aveva molti più voti della Marchio. Ma si sa, Far rivotare una seconda volta i cittadini è una obiettiva rottura di maroni, e poi nelle famiglie verbanesi i figli e nipotini hanno appena terminato la scuola e ieri parte di loro era partita per le vacanze, e per finire sorgeva il dubbio se riconfermare la Marchio o provare a vedere cosa avrebbe potuto fare Alber. Una cosa è certa = il popolo era confuso, ma determinato a non dare più voti agli altri, che sono stati praticamente cancellati dal verbano.

Una Verbania Possibile su relazione CEM - 5 Aprile 2019 - 12:40

Re: Re: La frase sembra chiara
La tristezza è non cogliere l’opportunità di sviluppo culturale che questo Teatro sta dando al territorio. Ma partiamo dalla notizia: curioso come quasi tutti i giornali online pubblichino il comunicato stampa di una forza politica senza invece citare la conferenza stessa. Si trova l’articolo qui: http://www.ossolanews.it/verbano-news/una-stagione-entusiasmante-per-il-maggiore-che-si-propone-sempre-di-piu-come-punto-di-riferimento-per-verbania-8436.html OssolaNews?? Vabbè. La conferenza stampa ha esposto l’andamento della stagione culturale al Maggiore ed i risultati sembrano essere buoni, se non ottimi alla luce delle criticità che sono emerse, dell’avversione che questa opera si porta dietro nella cittadinanza e del fatto che siamo in una fase di start-up. Non posso che sottolineare le parole della Presidente Nobile: “i numeri di utilizzo di questo centro sono in continua crescita tra convegni, presentazioni, teatro, teatro scuola; “Il Maggiore” è un punto di riferimento, e insieme a tutto il cda cerchiamo di rispondere alle esigente della città, perché “Il Maggiore” appartiene alla città tutta”. Abbiamo eventi di ogni genere, vogliamo per caso ricordare che nel foyer ci hanno fatto un incontro di boxe? Quella multifunzionalità è da mettere in atto, non è lontano dalle necessità del territorio. Sarebbe stato lontana una sala teatrale da 1000posti, quello sì che non avrebbe avuto senso. E’ assolutamente calata nelle esigenze della ns provincia e va portato avanti con determinazione lo sviluppo del CEM in ogni sua potenzialità. Sposo infine il commento di Robi: dove trova scritto Renato che nelle conferenza è stato detto qualcosa di diverso? Ed invece di fare i conti della serva, non ritiene Brignone un successo aver coperto i costi degli spettacoli con i biglietti in una realtà come la nostra disabituata da decenni ad acquistare cultura in loco? Tra l’altro, solo il fantomatico studio di gestione di zaccheriana memoria mandava a pareggio la struttura e peraltro nemmeno nei primi anni, salvo poi prevedere che la tassa di soggiorno, prevista proprio in quegli anni, sarebbe stata dedicata a coprire i costi della struttura. Tornando ai conti, facile aver sborsato extra costi in fase iniziale considerando la grana CPI e tutto l’equipaggiamento iniziale del teatro (o Renato crede che lo regalino!). Sarà comunque facile dover continuare a sborsare soldi per coprire i costi perché pochissime realtà come questa stanno in piedi da sole (stia tranquilla la lettrice Marta, nessun privato prenderà le redini del giochino se non con quote di minoranza): l’investimento in cultura non è una perdita finanziaria? Anche perché poi il risultato che ci ritroviamo sono i leoni da tastiera su facebook che “vomitano” improperi solo perché il gusto architettonico non sposa quello proprio. Si spera nelle prossime generazioni che cresceranno avendo un luogo dove si crea cultura: la nostra, di generazione, ormai è persa. “Crescere cittadini migliori e consapevoli e per rendere accessibile a tutti la cultura, come bene universale e primario”. Ho avuto l’occasione di ascoltare, in differita, la discussione sulle conclusioni dell’inchiesta sul CEM: a parte la volontà di alcuni di metterla in politica quando la stessa ha responsabilità di indirizzo e non certo tecnica, viene fuori che “qualche” controllore - dopo aver ignorato che il CEM avesse delle coperture a forma di sasso (lo sapevano anche…i sassi, ma non i VdF!) sta facendo il prezioso e dopo essersi bevuto le coperture (ndr: pare che nei documenti predisposti non fossero incluse..un minimo di proattività però ci vorrebbe nelle nostre istituzioni) ora contesta anche le vetrate: mi domando, si aspettava per caso una colata di cemento al posto delle finestre? La normativa antincendio lascia ampio spazio all’interpretazione (lo dice un tecnico ascoltato dalla commissione, non il sottoscritto anche se vagamente la conosce): bisognerebbe mettersi un limite, altrimenti anche la perfezione diventa perfettib

Comitato Salute VCO torna su sanità provinciale - 2 Aprile 2019 - 16:59

ospedale nuovo
Provo a spiegare su quali basi ritengo sbagliato l'Ospedale nuovo a Domodossola:: - non è baricentrico al territorio. - una posizione così periferica incoraggerebbe i cittadini dell'area verbano - Cusio a recarsi in altri ospedali aumentando la costosa mobilità passiva - con la scarsità di medici specialistici che si va profilando, sarà molto, ma molto difficile trovare i medici necessari che accetterebbero di lavorare in una zona così lontana. - non è l'ospedale che risolve i problemi del territorio, questi si risolvono completando il progetto della medicina territoriale.

"Luigi Vietti - L'architetto della Costa Smeralda" - 22 Gennaio 2019 - 16:24

Luigi Vietti
Nel verbano é noto per esser stato il progettista della casa del fascio di Intra (attuale Palazzo Flaim)

M5S su bonifica area Acetati - 13 Novembre 2018 - 13:37

Acetati Autogol
Dato che il problema esiste di molti, molti anni innanzi tutto bisogna domandarsi dove erano i precedenti amministratori tra l'altro quasi tutti dello stesso colore dell'attuale.... Poi NON mi sta bene deliberare in modo unilaterale un progetto con un ENORME impatto, pelopiù negativo, su tutto il verbano. Infine il gruppo così interessato è disposto a pagare la bonifica anche SENZA LA GARANZIA CHE SI FACCIA QUANTO IN PROGETTO? Se SI ha la mia approvazione.

Zacchera su referendum Lombardia - 24 Agosto 2018 - 00:39

Finalmente un analisi decente
 Direttore responsabile:  Riccardo Marchina OdG.103353 / 2004 HOME PAGE STAMPA CHIUDI  Isola dei Pescatori, Stresa verbano-Cusio-Ossola: pro, contro ed effetti del passaggio in Lombardia di NICOLA DECORATO pubblicato il 18/08/2018 Quanto guadagnerebbe la provincia del VCO se i cittadini decidessero, il 21 ottobre, di trasferirsi in Lombardia? La doppia analisi, quella dei costi-benefici e quella (più importante) del paragone tra le due regioni coinvolte, dei pro e dei contro del trasferimento del VCO in Lombardia passa in larga parte dalla comparazione degli stanziamenti indirizzati da un lato dal Piemonte al VCO, e dall’altro dalla Lombardia alla provincia di Sondrio, esclusivamente montana e di confine, come quella di Verbania.  Tra le principali motivazioni addotte dal comitato Diamoci un taglio, promotore del referendum per il passaggio oltreticino della provincia, vi è l’apparente negazione dei 18 milioni di canoni idrici da parte della Regione Piemonte. Fondi che, invece, i cugini lombardi riconoscono alla provincia di Sondrio. In realtà la situazione che verrebbe a delinearsi è parecchio più complessa di quanto si voglia far credere. A partire proprio dalla questione relativa ai canoni idrici. I CANONI IDRICI – Nel 2018, per la prima volta, è stata inserita tra le voci spese del bilancio regionale l’attribuzione dei canoni idrici al VCO. Non nella loro totalità (circa 3 milioni sul totale richiesto), ma il caso rappresenta comunque un unicum nella storia della politica economica regionale. Scelta resa possibile dal pareggio di bilancio ottenuto dalla giunta nel 2017. Il mancato versamento dei canoni fino ad oggi è da attribuire ai debiti accumulati dalle precedenti amministrazioni, Bresso e Cota in primo luogo, cha hanno reso necessaria una difficile politica di ripianamento del debito, comunque portata a termine, nell’ottica del rispetto dei vincoli di bilancio richiesto alle regioni. FONDI COMPLESSIVI E SPESA PUBBLICA– Ma, a dispetto di dati parziali e circostanziali, occorre tenere a mente la portata complessiva degli investimenti pubblici dirottati, dalle regioni Piemonte e Lombardia, alle rispettive province montane.Fondi che, nel caso piemontese, superano i corrispettivi lombardi. A partire da quelli dedicati alle infrastrutture stradali: per la ristrutturazione della statale 34, il Piemonte ha investito circa 25 milioni di euro, a fronte dei 4,2 destinati da Milano alla statale 38 passante per Sondrio. Mentre, per quanto concerne l'assistenza ai trasporti, i disabili piemontesi godono di accesso completamente gratuito su treni e pullman regionali, agevolazioni non presenti in Lombardia. Per quanto riguarda il trasporto su rotaia, in Lombardi, differentemente che in Piemonte, le tratte locali vedono la compartecipazione al servizio di Trenitalia e Trenord: purtroppo, però, rilevamenti di giugno 2018 indicano come inaffidabile ben il 76% delle linee ferroviarie lombarde, sulla base proprio degli standard stabiliti nelle condizioni generali di trasporto di Trenord. Su38 linee, ben 29 sono state bocciate.  Anche per quanto concerne l’ambito culturale, Torino destina alla "provincia azzurra" somme più ingenti di quanto fatto da Milano verso Sondrio. E un caso interessante è rappresentato dal Teatro Maggiore. L’obiettivo dichiarato è quello di fare della struttura un polo culturale di rilevanza regionale, capace di attrarre visitatori (e investimenti) non solo dal VCO, ma anche dalle vicine province piemontesi (Novara e Vercelli), Lombarde (Varese), e lo svizzero Canton Ticino. In quest’ottica rientra il protocollo d’intesa firmato dalla Regione con il Comune di Novara a dicembre 2016. Per le sole attività in cartello nel 2018, il Piemonte ha investito 250.000 euro nellaFondazione Centro Eventi Il Maggiore. Politica differente, quella seguita dalla Lombardia, che destina ai centri culturali periferici della Regione meno del Piemonte, impegnandosi a concentrare sforzi e risorse ai poli culturali milanesi.  Altro caso

PD su ospedale unico e sindaci "dissidenti" - 11 Agosto 2018 - 12:41

risposta per Sportivamente di ieri alle 14.53
Sì, sono un maschio di pura razza bianca, originario del VCO ( o meglio dell'Alto verbano) praticamente da sempre, sia da parte paterna che da parte materna, perchè fortunatamente appartengo ad un famigli di quelle sane con un padre ed una madre, nonni e bisnonni e non genitore 1 e genitore2, e la mia progenie pure. Alegher!

"Regione impegnata a salvare i punti nascita Verbania e Domo con l'ospedale unico" - 25 Luglio 2018 - 10:39

viva il campanilismo?
se non faranno l'ospedale unico, fra un po' per fare una visita o un'analisi dovremo andare a milano …. con buona pace dei montagnini dell'ossola e dei lacustri del cusio-verbano!

Goletta dei Laghi: laghi Maggiore e Orta inquinati - 15 Luglio 2018 - 16:26

Ma qui si parla di soldi. .
https://www.google.com/amp/s/www.ilgiorno.it/cronaca/referendum-verbano-lombardia-1.4031830/amp

Goletta dei Laghi: laghi Maggiore e Orta inquinati - 15 Luglio 2018 - 16:20

Mi basta questo..
Da il giorno. COMMENTO verbano in Lombardia, quando una regione sa essere attrattiva "Dietro la battaglia per portare il verbano in Lombardia non c’è solo una scaramuccia di confine, ma una questione più concreta" di GUIDO BANDERAPubblicato il 15 luglio 2018 Ultimo aggiornamento: 15 luglio 2018 ore 08:29 2 min Milano, 15 luglio 2018 - LETTERA HO LETTO sulle pagine del Giorno della proposta di referendum per staccare l’area del verbano Cusio Ossola dal Piemonte e farla diventare un pezzo di Lombardia. Mi domando che senso abbia oggi e quale differenza possa fare, in un mondo che si misura in competizioni planetarie, fra Cina, India, Stati Uniti e Russia, andare a ripescare i confini del Ducato di Milano, o discutere se il dialetto del Lago Maggiore sia più simile al torinese o al meneghino. Lucia, Varese RISPOSTA DIALETTO e tradizioni in età di globalizzazione possono apparire relitti di epoche lontane. Ma, a parte il fatto che elementi di apparente folklore sono oggi una bussola per molti che si sentono smarriti in un mondo troppo grande, dietro la battaglia per portare il verbano in Lombardia non c’è solo una scaramuccia di confine, ma una questione più concreta: soldi, affari e business. Inutile negare che quell’area tanto vicina a Milano e tanto distante da Torino risenta del benefico influsso di una regione capace di offrire buoni servizi, con un tessuto di imprese vitale e in grado di competere in Europa e non solo, forte di una riscoperta vocazione al turismo (anche grazie a Expo) che quelle terre un tempo patria estiva delle élite internazionali vogliono riscoprire. Sia che questa operazione riesca, sia che salti, per il sistema lombardo è già un successo. guido.bandera@ilgiorno.net
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