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VerbaniaArte: “Spazio Sacro” di Mario Botta

Realizzata in collaborazione con lo Studio Mario Botta Architetti, sotto la direzione scientifica di Rudy Chiappini, è visitabile fino al 12 agosto a Locarno - nella Pinacoteca Comunale di Casa Rusca - una interessante mostra dedicata allo “spazio sacro”, pensato e realizzato dal noto architetto svizzero Mario Botta in circa vent’anni di attività professionale.

Canton Ticino
VerbaniaArte: “Spazio Sacro” di Mario Botta
Un’occasione fondamentale per riflettere sull’ideazione contemporanea di edifici religiosi e sulle possibilità di definire oggi uno spazio “religioso”, diverso da quello “laico”, nel quale l’essere umano possa “ritirarsi” per un tempo più o meno lungo dalle consuete attività lavorative, per raccogliersi in un colloquio personale con il proprio Dio…

Nel caso di Mario Botta siamo in presenza di un pluralismo di proposte architettoniche, che di fatto “accomunano” differenti credi religiosi, come il Cristianesimo, l’Islam e l’Ebraismo. Ne deriva un’opportunità assai stimolante di riflessione, con un bellissimo catalogo che presenta i contributi originali di studiosi e religiosi, insieme alle idee dello stesso Botta in materia.

Illuminante poi l’osservazione di quanto esposto nelle varie sale della Pinacoteca: schizzi, modellini in legno e immagini che documentano l’enorme lavoro dell’architetto ticinese: ben 22 gli edifici realizzati in differenti Paesi (Svizzera, Italia, Francia, Israele, Ucraina, Sud Corea e Cina), di cui 3 ancora in costruzione, insieme al progetto di una cappella presso l’aeroporto di Milano-Malpensa.

Qualcuno ha chiesto a Botta quali siano i suoi criteri o i principali motivi d’ispirazione…
Ma l’architetto ha ammesso di non essere in grado di fornire alcuna formula precostituita per la realizzazione dei suoi edifici sacri. Ogni volta il progetto prende l’avvio da una conoscenza approfondita del luogo designato, di tradizioni e vicende storiche, ascoltando il “committente” e i suoi desideri. Gli schizzi si sviluppano sulla base di figure geometriche semplici: un triangolo, un quadrato o un cerchio…

La sua ricerca si sforza cioè di aderire alla realtà più intima di un luogo, rispecchiandone storia e vicende umane, “traducendole” in forme e linee quintessenziali, universalmente comprensibili e condivisibili. Anche i materiali sono all’insegna della semplicità e del rispetto della natura circostante.

“Attraverso gli edifici di culto ho l’impressione di aver individuato le radici profonde dell’architettura stessa - scrive Botta -. I concetti di gravità, di soglia e di luce come generatrice dello spazio, il gioco delle proporzioni e l’andamento ritmico degli elementi costruttivi, fanno riscoprire all’architetto le ragioni primarie, di matrice in qualche modo sacra, dell’architettura stessa”.

Sede mostra: Pinacoteca Comunale Casa Rusca Piazza Sant’Antonio, 6600 Locarno (Svizzera)
Orari: da martedì a domenica, 10.00-12.00 e 14.00-17.00; lunedì chiuso.
Info tel.+41 (0)91 756 31 70; www.museocasarusca.ch www.locarno.ch

Presentazione stampa a Locarno: Mario Botta con Rudy Chiappini, a sinistra nella foto
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Una delle sale espositive a Casa Rusca
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Il suggestivo padiglione realizzato per l’occasione nel cortile esterno della Pinacoteca, per accogliere i vari progetti “sacri” dell’architetto svizzero
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La Cappella di Santa Maria degli Angeli sul Monte Tamaro, Svizzera 1990-96.
Fotografia di Enrico Cano
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