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gestione

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gestione - nei commenti

Non chiamatemi più CEM! Ora sono “Il Maggiore” - 17 Dicembre 2015 - 16:33

Pragmatico
Nome non certo ricercato ne originale ma semplice e pragmatico per rendere la struttura facilmente riconoscibile alla clientela e alle professionalità di fuori provincia (nazionali e internazionali) cui essa ambisce. Dalla discussione tenutasi in occasione dell'ultima Commissione Consiliare 6° (che contempla anche l'ex CEM) è emerso chiaro l'obiettivo di perseguire un'offerta culturale a 360° di livello medio-alto che richieda quindi e inevitabilmente il coinvolgimento di professionalità di livello tale che faccia da forte richiamo per un pubblico il più vasto possibile ma che sarà inevitabilmente anche pretenzioso vista l'ampia offerta che Italia ed estero offrono; senza però scordarsi della cultura locale incentrata spesso sul nostro paesaggio che è il nostro valore aggiunto. Concordo con AleB quando dice che sarebbe stato meglio un nome legato al territorio (infatti la classe di mia figlia che ha partecipato al concorso aveva proposto "Camelia blu" su isuggerimento di un'assocuazione culturale locale), ma chi ne avrebbe colto il significato solo a Milano? Infine a clprofessional rispondo che per quanto riguarda il bando per la gestione di bar-ristorante-spiaggia in Commissione è stata colta l'idea, anche in tal caso, di un'offerta di ristorazione di alto livello, quindi nessun nome preordinato, ovviamente chiunque sia in grado di soddisfare tale prerogativa possa proporsi, come dev'essere peraltro.

Con il cibo in eccesso pasti gratuiti per persone in difficoltà - 15 Dicembre 2015 - 19:36

Altro che ORA!!!
Sono d'accordissimo con Lady Oscar. Sarebbe ora che anche i supermercati si dessero una regolata e iniziassero a praticare una gestione più oculata ponendosi il problema degli sprechi assurdi: spero che non sia vero, ma sento che l'invenduto a fine giornata finisce in pattumiera

Cena di Beneficenza C.R.I. - 15 Dicembre 2015 - 12:23

VOLONTARIATO
Gent.mo Signor Furlan, sono solito non raccogliere sterili e infondate provocazioni, ma il tono sprezzante da Lei dimostrato nei confronti del mondo del Volontariato mi impone di difendere con forza l'impegno costante di Tutti i Volontari che ho l'onore di rappresentare. E poichè le lancia una sfida sono pronta a raccoglierla. Per tutti Noi parlano i servizi svolti in favore dei bisognosi, le migliaia di ore di gratuito volontarito accanto a chi soffre veramente, prossimi a quella parte di cittadinanza che assistiamo ogni giorno nel silenzio che la sofferenza merita. Non si aspetti da noi verbosi proclami; chi vive veramente il Volontariato sa che la migliore delle ricompense è il sorriso di chi ti appresti a soccorrere. Spero veramente che anche lei possa provare questa gioia. La TRASPARENZA e l'ONESTA' morale sono stati da sempre i nostri punti fermi di riferimento e proprio per questo noi non abbiamo nulla da nascondere. Se lo desidera sarò lieto di trasmetterle il nostro bilancio che è un atto pubblico, dove ogni singolo centesimo viene documentato- ALTRO CHE PSEUDO ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO !!! Durante le Feste ormai prossime, decine di Volontari sacrificheranno il loro Tempo libero in favore degli Altri. Si informi inoltre attentamente sulla gestione del sistema sanitario prima di sentenziare visioni ipotetiche "su concorrenze sleali" e mancati pagamenti di Imposte. Mi auguro ( ma soprattutto pretendo) che il rispetto del Volontariato non venga mai meno e colgo l'occasione per Augurale di trascorrere le prossime ricorrenze con un po' più di serenità.... Acco Vittorino Presidente Comitato Provinciale CROCE ROSSA ITALIANA Verbania

Zacchera su Banche Popolari e Ospedale Unico - 6 Dicembre 2015 - 08:39

controlli in banca
Signor Maurilio. lei ha perfettamente ragione nel lamentare scarsi controlli in molte ex banche popolari che le portarono a fondo: responsabilità degli allora amministratori, ma anche dei controlli insufficienti di Banca d'Italia. Adesso avviene il contrario: se in una banca "normale" mi dicono improvvisamente che devo svalutare i crediti e poi ancora, e poi ancora, e poi ancora... Ecco che quella banca "sballa" e non nella sua gestione ma per i parametri di valutazione delle riserve. Trasformata in spa quegli stessi organismi che mi hanno imposto di svalutare mi impongono di aumentare il capitale, non lo fa nessuno dopo il disastro e la perdita e così la banca (come "popolare" non sarebbe stato possibile) diventata spa se lo "pappano" loro con pochi soldi. Più o meno in Veneto Banca le cose stanno andando così. Aggiungo che la frenesia di correre (si poteva imporre la trasformazione in spa in 2-3 anni) impedisce di fare una cosa giusta, ovvero dividere il capitale tra quello dei piccoli azionisti (che nel tempo "investirono" sul titolo i loro risparmi) e grandi investitori. Assegnare (faccio un esempio) nuove azioni privilegiate fino a un limite di 30.000 euro non vendibili ma garantite nel valore e in un dividendo, oppure trasformare in obbligazioni una fascia "popolare" di azioni non sarebbe stato troppo costoso per la Banca salvaguardando però il risparmio. Questo non si è voluto fare, così come a Veneto Banca si fa ora una assemblea il 19 dicembre senza neppure aspettare la sentenza del TAR del 10 febbraio sulla correttezza del procedimento di trasformnazione. Temi che semprano totalmente spariti dall'agenda della politica locale e dei media (La Stampa è ferocemente "pro" trasformazione sulle sue pagini nazionali, in modo esagerato e quindi sosopetto) e a rimetterci sono decine di migliaia di piccoli azionisti che stanno perdendo l' 81% (ottantuno per cento) del proprio investimento. Legga l'art. 47 del la Costituzione "La repubblica tutela ed incoraggia il risparmio.." DI CHI ? Ricambio il saluto Marco Zacchera

Zacchera: "ospedale unico: complimenti al PD" - 29 Novembre 2015 - 02:51

lezioni?
Credo che il sig. Zacchera sarà a lungo ricordato come l'autore del CEM e di tutti i debiti che Verbania dovrà accollarsi per la gestione. What else?

Giro d'Italia: esposto alla Corte dei Conti - 26 Novembre 2015 - 15:45

Manca un esposto
La signora Minore ha scordato di inoltrare un tredicesimo esposto, quello inerente le sovvenzioni riconosciute dall'Amministrazione Comunale alla fallimentare gestione della Società Verbania Calcio. No mi sbaglio, la tredicesima sarà quella che presenterà relativamente a quanto da lei denunciato nell'ottobre del 2014 circa le inadempienze di Insubrika Nuoto ma inascoltata. .... Ma come mai ella, tanto prodiga a mettere in risalto i presunti mancati ritorni derivanti da altrettanta presunta "cattiva amministrazione" , non cita quella relativa al Verbania Calcio? Forse perché in qualche modo ne fa parte..... Due pesi e due misure signora Minore??

La posizione di Insubrika Nuoto sulla revoca della gestione delle piscine comunali - 26 Novembre 2015 - 07:42

Piscina Comunale
Al di là di ogni personale commento, qui il Comune ha contestato alla gestione della Piscina Comunale delle inadempienze molto gravi, se le cose stanno realmente così non penso ci siano margini di giustificazione. Ci sta che una società partecipi ad un appalto per guadagnare, ma ci deve stare anche il rispetto dei contratti sottoscritti; e non penso solo alle manutenzioni degli impianti (che in questo specifico caso sono fondamentali), ma anche al canone di gestione, alle bollette di luce e gas, alla scelta del personale qualificato messo in regola secondo le vigenti normative di Legge, ecc. ecc.. Se tutto questo fosse stato rispettato penso che il Comune non avrebbe revocato la concessione!

La posizione di Insubrika Nuoto sulla revoca della gestione delle piscine comunali - 25 Novembre 2015 - 16:52

Revoca? Sì, ma...
Se si vuole revocare il mandato, con tutte le motivazioni elencate, con tutte le inadempienze vere o presunte, ci può stare, tuttavia, occorre, da parte del Comune, fare un'attenta disamina di quanto è accaduto e non ripetere gli stessi errori. La piscina è un bene della collettività e non si può pensare che un privato, senza le opportune garanzie, possa investire milioni di euro per ristrutturarla. Per poter pensare di mettere centinaia di migliaia di euro in un'impresa occorre che le condizioni economiche lo permettano, occorre anche che ci sia il margine per generare occupazione con contratti veri (non "contratti sportivi" per chi sa a cosa mi riferisco). Ora, effettuando bandi al ribasso si corre il rischio che chi concorre, pur di accaparrarsi la gestione, scenda a compromessi che si traducono, immancabilmente, in una manutenzione in economia, quindi con lavori eseguiti da personale "tuttofare" e che il personale stesso sia precario e mal pagato, che le strutture non vengano realmente rimesse a nuovo ma siano oggetto di interventi al bisogno e con il minor costo possibile. Mi rendo conto che il patto di stabilità che strangola i comuni sia un vincolo invalicabile, ma non è nemmeno possibile pensare che i privati siano la soluzione per tutto, a meno di non creare delle condizioni in cui si possa generare un profitto. Ben vengano i nuovi bandi, che però prevedano lavori magari sulla base di capitolati specifici, mentre dal punto di vista del personale , si chiedano assunzioni (vere) di istruttori di nuoto, bagnini e personale di segreteria. Tutto questo ha un costo, che non si può non tradurre in una tariffa più elevata per gli utenti a fronte però di un impianto veramente rinnovato. Solo così la piscina e altre strutture di Verbania potremmo veramente rinascere.

Determina revoca gestione piscine comunali - 25 Novembre 2015 - 11:41

Coperta corta
Da utente della piscina, che frequento assiduamente, devo dire che da qualche mese a questa parte la qualità del servizio e dell'impianto è molto migliorata. Così come è migliorata, nel tempo, la qualità dell'acqua e lo stato di manutenzione della struttura, con continui interventi piccoli e grandi per ripararare, ristrutturare e modificare quanto non funzionava. Detto questo, non posso ignorare i fatti, cioè che Insubrika ha debiti pregressi nei confronti del Comune per consumi di acqua e altre cose. Credo che il problema sia di "coperta corta", vale a dire che Insubrika ha preso un rischio, assumendosi l'onere e la responsabilità di gestire l'impianto, che, stante le richieste pattuite contrattualmente, non è stato in grado di reggere. Quando ci si impegna a fare lavori, a pagare gli oneri manutentivi (energia e consumo idrico), ad assumere e retribuire il personale, a pagare un pur misero canone al comune, sapendo che non si può agire sui ricavi (cioè il prezzo del biglietto d'ingresso), non ci sono semplicemente le condizioni per operare in maniera redditizia, insomma il gioco non vale la candela. A mio parere credo che la soluzione di buon senso stia nel mezzo, cioè che Insubrika saldi i debiti, ma che il comune, tenuto conto che è il proprietario della struttura, si impegni a livello strutturale a eseguire opere necessarie e non le deleghi a privati che, non essendo enti di beneficienza, devono pensare di trarre un profitto da un investimento. L'errore, ancora una volta, è del Comune, che imbastisce gare al ribasso con condizioni così pesanti che a regime generano problemi (come adesso). Credo che vada ripensata la gestione dell'impianto, che è potenziabile e migliorabile, ma che può essere sistemato solo con l'intervento pubblico stanti i costi strutturali da sostenere. In seguito la gestione dell'impianto potrà essere oggetto di una gara che tenga conto della qualità dei servizi offerti e del numero di persone che si intendono assumere. La piscina è un bene della collettività, che deve essere mantenuto in efficenza e, possibilmente , potenziato. Il Comune ha l'obbligo nei confronti dei cittadini di occuparsi in prima persona della sua efficienza e può delegare solo la parte tecnica (corsi per principianti e agonisti, uso della palestra, ingressi per la sola balneazione, servizi di bar e ristoro il tutto dietro un corrispettivo). Se il comune "abdica" dalla sua funzione di gestore per lasciare spazio ai privati, la nostra piscina diventerà presto un ricordo, proprio come il porto....

M5S: "Ospedale unico Si! Ma a quale prezzo?" - 24 Novembre 2015 - 20:36

Dalla regione
TORINO 24-11-2015 - “Oggi abbiamo interrogato l'assessore alla Sanità Saitta chiedendo se si intenda procedere al riutilizzo del progetto preliminare esistente del nuovo ospedale unico del VCO, apportando modifiche adeguate anche per ottimizzare le già carenti risorse regionali e ridurre ulteriormente tempo. Come al solito, quando si tratta di politiche sanitarie nel VCO, Saitta ci è parso impreparato sull'argomento e pure imbarazzato, percependo l'ingombrante presenza del vicepresidente Reschigna. Secondo l'assessore il progetto preliminare non esisterebbe nemmeno, invece esiste eccome! Arrivati a questo punto, dopo una lunga telenovela campanilistica, risolta con l'uso della "forza politica", chiediamo che quantomeno si risparmino risorse pubbliche. Se il vecchio progetto fosse in qualche modo riutilizzabile (magari su un'area pianeggiante e non quella, un po' bizzarra, dell'area collinare di Ornavasso) si potrebbero risparmiare sino ad un milione di euro ed un po' di mesi. Inoltre continuano a non essere chiare le modalità di finanziamento: Saitta ha parlato genericamente di partenariato pubblico-privato, con corresponsione di un canone e concessione di alcuni servizi NON sanitari, senza specificare le modalità (project financing, concessione di gestione, leasing in costruendo). Il tutto ci conferma ancora una volta come la Giunta navighi a vista per quanto riguarda la realizzazione del nuovo ospedale della provincia e che sarebbe servita una maggiore concertazione con il territorio. Cosa da noi richiesta con un ordine del giorno a dicembre 2014, respinta dalla maggioranza di centrosinistra”. Davide Bono, Consigliere regionale M5S Piemonte Vicepresidente Commissione Sanità

La posizione di Insubrika Nuoto sulla revoca della gestione delle piscine comunali - 24 Novembre 2015 - 14:02

Francamente
trovo l'atteggiamento di Insubrika Nuoto quanto meno anomalo, poco professionale e molto carente dal punto di vista igienico-sanitario (mia figlia si è beccata una bella patologia cutanea da ricondurre alla frequentazione della piscina, diagnosticata da specialista medico, quindi parlo da utente). Ma in Italia funziona così (e su questo concordo totalmente con il Sig. Furlan), chi gestisce la cosa pubblica ha come primo obiettivo quello di spremerla al massimo con il minimo investimento. Mi si dira "e gli investimenti fatti?" Ah certo, nuovo management e nuovo D.S. ma sempre per il raggiungimento del massimo profitto a discapito di un'adeguata manutenzione (finanche straordinaria!). Altri investimenti? Piani ottimali di prevenzione? Piani ottimali di gestione? Di manutenzione? Certo 1000 utenze, grazie al fatto che non vi sono altre piscine nel raggio di molti chilometri ove potersi recare e quindi monopolio che comporta minor qualità del servizio e aumento del costo d'ingresso (qui mi pare sia Insubrika a non aver dialogato con l'A. C. o sbaglio??). Ma ciò di cui si preoccupa primariamente Insubrika è il danno d'immagine arrecatole, meno di quello da lei arrecato alla Comunità verbanese da una conduzione tanto professionale.

La posizione di Insubrika Nuoto sulla revoca della gestione delle piscine comunali - 24 Novembre 2015 - 09:41

piscine comunali
Appoggio in pieno la decisione presa. La piscina è una struttura molto importante per la popolazione. Biologicamente può essere un grande bacino batterico. Non basta buttare cloro in acqua per una buona igiene. Auspico che la prossima gestione guardi anche un po' più in là e pensi di voler mantenere l'igiene dell'acqua per mezzo di nuovi disinfettanti assai meno dannosi per la pelle e per i vapori emessi. Questo può comportare un maggiore costo di gestione ma anche un plus rispetto alle altre piscine in zona.

La posizione di Insubrika Nuoto sulla revoca della gestione delle piscine comunali - 24 Novembre 2015 - 07:38

Piscine Comunali
Mi meraviglio che in Italia ci si stupisca ancora di queste cose (parlo in generale); a differenza di tutto il resto del mondo, qui da noi (parlo come nazione), quando si usa la parola gestione è automatico identificarla con la parola democrazia (che è molto diverso dal vero significato), tutti pensano di poter fare il comodo proprio per l'interesse delle proprie tasche. Non conosco la realtà di questa Società, ma se anche solo una parte di quello che il Comune gli contesta corrispondesse al vero, c'è veramente da rabbrividire e indignarsi. Le piscine sono degli impianti molto delicati, dove la pulizia l'igiene e la sicurezza (in particolare dell'acqua), deve essere una priorità inderogabile, lo stesso dicasi anche per le manutenzioni ordinarie e straordinarie, perchè se non vengono eseguite con particolare cura e continuità vanno inevitabilmente a compromettere le sacrosante ragioni sopra dette, il tutto a discapito dell'utenza. Quindi, ribadisco, se non si rispettano le regole fondamentali è giusto andare a casa e, se il caso, pagare anche delle penali per inadempienza contrattuale.

Determina revoca gestione piscine comunali - 24 Novembre 2015 - 06:21

Non voglio
giudicare il gestore attuale, non sapendo nemmeno dove si comincia a svolgere questa attività, certo qualche lacuna l'ho vista pure io, ma dipende da una cattiva gestione o da altri problemi? Ho letto spesso di poca 'collaborazione' e 'comunicazione' con l'amministrazione comunale, anche per altre problematiche ... E per quanto mi pare di capire anche dalla risposta di insubrika, Non mi pare ce ne sia. Spero se ne arrivi a capo presto

Determina revoca gestione piscine comunali - 23 Novembre 2015 - 20:05

Simona76
Sarebbe veramente un peccato ma sono a conoscenza di strutture sportive comunali che sono chiuse perché non si sono trovati gestori disposti a perdere soldi per la gestione di tali impianti

PCdI: "No Ospedale Unico" - 22 Novembre 2015 - 10:45

ospedale unico
Al di la che qualcuno dovrebbe far pace con se stesso e con il proprio cervello (vista la precedente esperienza), il fatto che il "futuro ospedale unico" sia a gestione privata non è una trovata o un coniglio dal cappello del pd; è da una vita che si va ripetendo: i due ospedali di Verbania e Domodossola saranno dati con una sorta di accordo/baratto a chi costruirà il nuovo che, si ribadisce, non sarà esclusivamente pubblico, ma verrà gestito in forma mista (come il calcolo delle nostre, se ci saranno ancora, pensioni), da 2 entità, il 49% privato e 51% pubblico, come il COQ di Omegna. Però ai sigg.ri del pd vorrei fare una sola domanda: QUAL'E' LA FORZA "POLITICA" (si fa per dire) CHE AMMINISTRA LA REGIONE PIEMONTE, NON E' PER CASO LA VOSTRA?? Quindi, come al solito, ve la cantate e ve la suonate, ma purtroppo a scapito dei cittadini dell'intero comprensorio del V.C.O.. Bravi, continuate così!!

Visita all'Ex CEM: quali impressioni? - 13 Novembre 2015 - 16:38

Versatilità
<> Vediamo in quanti riescono a sostenere che il nuovo Teatro non sia versatile. - Teatro da 520posti - Teatro da 250 posti (l’area spettatori può essere divisa in due) - Sala cinematografica - Sala conferenze da 200posti (fronte lago) - Foyer - Sala eventi da 900 posti (unione di tutte le sale a piano 1) - Arena esterna da duemila posti (per chi dice che non si sfrutta il panorama) - Spazio pubblico interno (sala giovani) - Spazi tecnici - Bar, Ristorante, servizi, uffici. - …e sicuramente mi sono dimenticato altro. Pe chi volesse approfondire i temi tecnici: https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0CB4QFjAAahUKEwiokLmLso3JAhWCghoKHfdmANQ&url=http%3A%2F%2Fwww.comune.verbania.it%2Fcontent%2Fdownload%2F26093%2F270348%2Ffile%2FE_AR_RG_CEM_1A_Relazione%2520Generale.pdf&usg=AFQjCNE6is0nJrr0udx9P_g0xCfojWdZlA (leggetevi con cura la parte acustica: non stiamo parlando di un’improvvisata…hanno pensato addirittura al materiale fonoassorbente delle sedie!) Di certo sono ottimista ed è questo l’atteggiamente che si dovrebbe avere, tanto ormai la frittata (per me buona) è fatta: a caldo, in risposta a Paolino, ma non ti è mai capitato di farti una passeggiata con il freddo e/o la pioggia? Portiamo sempre ad esempio Milano come principale polo culturale: in nessun caso, se non fortuito, in una grigia e piovosa serata di pioggia ci si ritrova belli asciutti e senza fatica al proprio posto in sala. Tuttavia la risposta a questo "dramma" c’è già: avremo anche l'ennesimo parcheggio. Si aspetta solo di pagare il biglietto alla sbarra! Per quanto riguarda il ristorante, beh credo e spero che in 136mq di sala qualche posto in più dei 15 menzionati ci sia. Certo, la gestione dovrà fare i conti con le spese di affitto, sicuramente non basse, ma credo avrà anche l’occasione di far quadrare i suoi conti magari con il bar annesso (la gestione potrebbe anche essere unica)e servizi di catering durante i vari eventi. In merito al numero spettatori, solo la realtà dei fatti potrà dare ragione ad una o l’altra fazione: di certo lo spazio giovani nulla c’entra con la sala teatro (non hai partecipato al sopralluogo?) poiché posto su un piano diverso. Chiamatelo spazio giovani, spazio anziani, spazio-spazio: insomma è una sala da 200mq con ottima vista sul lago destinata all’uso esclusivo dell’amministrazione comunale e pertanto alla cittadinanza. Se poi lo si vuole far fruttare, credo che il gestore del ristorante sarà ben contento di poterlo utilizzare. Corretta però secondo me la destinazione originaria poiché la struttura è pubblica e il suo uso, almeno in parte, deve rimanere tale. Vedremo cosa si inventeranno e se davvero sarà così. Poi, nella vita tutto è migliorabile e tutto è opinabile: facciamo sì che si crei uno spirito positivo intorno al “mostro” (di bellezza!) e le cose verranno da sole, con l’aiuto di un ottimo manager!! :) AleB

Visita all'Ex CEM: quali impressioni? - 12 Novembre 2015 - 20:29

Re: Bello Bello!
un paio di dettagli che sfuggono all'ottimistico punto di vista di AleB. il parcheggio a 10 minuti a piedi può essere una bella passeggiata,ma nelle sere invernali (quelle della maggior parte della stagione teatrale/concerti/ecc..) non so quanti saranno entusiasti di ripercorrere il ponte verso mezzanotte,magari sotto l'acqua... il ristorante piccolo con 15 coperti sarà anche bellissimo,ma a meno di averlo sempre pieno di gente che spende 100 euro al colpo,non ci paghi l'affitto. siccome chi si prenderà in gestione il ristorantino dovrà sborsare una bella sberla di soldini,la dimensione ridotta scoraggerà parecchi potenziali interessati. lo stesso dicasi per la ridotta capienza del teatro,520 posti a 50 euro a botta (cifra altina,converrà) fanno 26mila euro. ci paghi spettacoli di medio/basso livello,o artisti così così. siccome 520 persone che sborsano 50 euro non si trovano sempre con facilità in una zona piuttosto depressina economicamente (converrà ancora),i budget per gli spettacoli saranno ancora più bassi,come il livello degli stessi. meglio sarebbe stato ampliare il teatro e tralasciare l'improbabile "spazio giovani",che già dal nome è la cosa meno giovane del mondo! enormi ingombri esterni,spazi angusti interni; ambienti ciechi,nel posto più bello e luminoso di Verbania;assenza di parcheggi. sbaglierò,ma io credo si potesse far di meglio.

Visita all'Ex CEM: quali impressioni? - 12 Novembre 2015 - 13:36

Bello Bello!
Anche il sottoscritto ha colto l’occasione per dare un’occhiata da vicino al nuovo che avanza. Innanzitutto un apprezzamento per la disponibilità di Amministrazione ed Azienda appaltatrice ad ospitare dei tour da parte della cittadinanza: il lavoro di messa in sicurezza degli spazi non era certo dovuto e nemmeno la disponibilità degli accompagnatori. Detto questo e premesso che sono di parte (a me l’opera è sempre piaciuta), il giudizio da vicino rispecchia quello da lontano: bella struttura, architettura contemporanea, spazi flessibili anche se concordo che alcuni sono forse un po’ troppo angusti (ristorante in primis e zona bar), mentre imponente e maestosa è l’accessibilità verso lago. Il nostro accompagnatore ha ben sottolineato che l’accesso del pubblico sul retro della struttura è stato volutamente reso “cupo ed oscurante” per sfogare poi in una importante apertura sulla sponda opposta. Chi si è accorto di questo, ha ben colto le volontà del progettista. Ma siccome i miei commenti sono scontati e questa discussione ben si presta alle solite questioni, pongo qui (di nuovo) alcuni spunti: - Numero di posti: si riporta siano 520. Forse 590 con quei 70 in più che mi pare di aver colto dalle parole dell’accompagnatore (nella buca dell’orchestra, che si livella a piano platea?). La Fabbrica di Villadossola ne ha 650; il teatro Manzoni a Milano, 850 circa. E se fossero stati mille i posti, sicuri che non sarebbe stato contestato in modo diametralmente opposto? 520 posti sono tanti, troppi, per gli spettacoli di basso profilo, sono invece sicuramente pochi per gli eventi maggiori, gli stessi che in teatri più capienti programmano già più date consecutive. O ci si aspettava l’Arcimboldi vista lago? - Lo spazio giovani è una sala (molto ampia con accesso sulla magnifica terrazza) di pubblica utilità: se non vi piace potrà sempre essere subaffittata al ristorante che, sicuramente, rimane un po’ troppo sofferente negli spazi interni anche se la possibilità di pranzare sulla terrazza non avrà prezzo. Non è peraltro detto che un ristorante di piccole dimensioni non sia più apprezzato di quelli più capienti: tempo fa cenai in un piccolissimo agriturismo in toscana in riva all’Arno: si e no ci stavano 15persone, musica classica di sottofondo, ambiente curato e valorizzato negli arredi, con un solo cameriere che con estrema discrezione deliziava i commensali con una delle cene più apprezzate di sempre. - Visto che si torna sempre sulla questione di accesso al lago, prego provare l’accesso alla solita spiaggia, quella utilizzata prima del CEM, attraverso il varco di Villa Maioni. L’accesso all’Arena e agli spazi antistanti non erano comunque consentiti nemmeno prima. Con il teatro ci sarà la spiaggia (mai toccata), tornerà il bar e speriamo che a qualcuno oltre all’accesso di cui sopra interessi anche della cura dell’intera area. - Parcheggi. A meno di 10minuti di cammino dal futuro teatro troviamo centinaia e centinaia di posti auto. Gli stessi che oggi si lamentano dei posteggi mancanti, domani si lamenteranno che quello che andranno a costruire sotto l’ex Padana sarà a pagamento..ed andranno a parcheggiare gratis a Intra! Tra l’altro parcheggiare in città significa anche indurre lo spettatore a fare il turista nel nostro centro storico, che proprio brutto non è! - Infine, d’accordo sul problema gestione: solo una figura con interessi profondi nel settore potrà dare un vero valore aggiunto e sfruttare appieno le potenzialità incredibili che questa struttura possiede. Viceversa, spero almeno ci lascino visitare la terrazza di tanto in tanto giusto per godere un po’ del nostro lago da un punto di osservazione privilegiato AleB

Visita all'Ex CEM: quali impressioni? - 10 Novembre 2015 - 08:50

Re: x Paolino e Maurilio - posti a sedere
per non smentirsi mai,HAVF perde l'ennesima occasione di fare bella figura stando zitto. va beh,scelta sua... il precedente progetto prevedeva due sale,una da 500 e una da 200 posti,sulle quali era stato preparato un piano di gestione. oh ma ne azzeccasse una!
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