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Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 14:47

Re: maurilio
Caro Andrè Caro Max Lavecchia giusto per chiudere il discorso sui poli industriali, nel Cusio esisteva già un polo attivo nelle caffettiere, chi ha, purtroppo come me, una cinquantina d'anni, si ricorderà delle caffettiere Gemelli (in foto due esemplari che aveva anche mia mamma), azienda che chiuse molto prima della Bialetti, a memoria primi anni settanta, a dimostrazione che il mercato della caffettiera è duro a priori... Saluti Maurilio

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 11:43

Re: sara^'
Ciao Max Lavecchia infatti,i n Italia, non ci sono molte più aziende che producono tazze dei cessi!!!! Resta il fatto che: - Renato Bialetti ha fatto grande quella che era la piccola azienda del padre! - E' stato un innovatore, perchè è stato uno primi ad applicare il principio del bello e del valore della marca ad oggetti semplici e di uso quotidiano unito ad un grande impegno nella comunicazione d'impresa. - Se ne è andato in pensione, ad una giusta età, è morto a 93 anni, ha venduto 30 anni fa, credo giusto che uno a 63 anni si ritiri dal lavoro, indipendentemente dal fatto che possieda una Rolls o solo un'utilitaria. Immagino anche che la famiglia non fosse particolarmente interessata a proseguire l'attività in un mercato difficile. - quelli che sono venuti dopo, avevano altri interessi o altre capacità, trovo, purtroppo, naturale che un imprenditore di Brescia non sia troppo interessato al Cusio. - il fatto che si producessero 6.000.000 di caffettiere non significa nulla, se il mercato non è disposto a riconoscerti margini maggiori (per esempio quello che accade all'Alessi, ma anche al Crodino). Se ipotizzo, ma so di essere molto largo, un margine industriale unitario medio di 2€ a caffettiera, parliamo di 12.000.000€, e sono stato largo! Se penso a cosa costa un minuto di spot in TV o una pagina di pubbllicità in una rivista di tendenza, vediamo che 12Mln, non sono granchè... Il problema, caro Max, non è tenere le fabbriche nel VCO, ma far si che chi produce nel VCO, ma questo vale in generale per tutta l'Europa, sappia produrre beni e servizi di valore, beni e servizi che i mercati emergenti comprimo proprio perchè italiani, o europei in genere. Purtroppo le caffettiere e padelle non sono tra questi prodotti! Saluti Maurilio

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 11:12

maurilio
ti ricordo che la proposta della FIOM e di altri di fare un polo casalingo di eccellenza fu scartata a priori... ti devo dire quanti televisioni ho comprato negli ultimi 3 anni? zero , ma non per questo la sony smette di fare televisioni e diversificare il mercato ... a cosa punta la Sony a migliorare il prodotto tecnologicamente... e cos' avrebbero potuto fare i nostri industriali... guarda caso il marchio francese che ha comprato il marchio di una azienda cusiana... produce le sue pentole a pressione facendole uscire con il nome italiano.. qualcosa vorrà pur dire... e in Francia il costo del lavoro non è molto diverso dal nostro..

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 10:36

Che piega..,
Che piega che ha preso questa discussione, un po' sono preoccupato... Purtroppo si tende a semplificare sempre troppo...e spesso dove fa più comodo, una volta la parte politica avversa, poi gli svizzeri, i sindacati, gli industriali,... Per dipanare la questione delocalizzazione Bialetti, provo a farvi una domanda, quante caffettiere, o pentole, avete comperato negli ultimi 3 anni? E sempre negli ultimi tre anni, quanti cellulari, pc, tv, ,.. avete comperato in famiglia? A casa mia, siamo in quattro, due adulti e due adolescenti, a memoria, 3 o 4, cellulari, un paio di pc e almeno un tablet, e nessuna caffettiera, uso ancora quelle che mi hanno regalato quando mi sono sposato nel 1999! E, badate bene, a casa mia, il caffè si fa ancora nella moka! Pentole non ricordo, ma comunque poca roba, anche in questo caso ho la batteria di pentole, cusiane, che mi hanno regalato nel 1999! Quindi, una cosa fondamentale da considerare, è che è cambiato prima di tutto il mercato. Per prodotti "poveri", come appunto pentole o caffettiere, ma anche la fascia bassa della rubinetteria (quanti rubinetti avete cambiato negli ultimi 10 anni?), il valore del "Made in Italy" da solo non giustifica costi maggiori, perchè noi stessi non li compreremmo. Diverso è il discorso per i prodotti di fascia alta, per esempio Alessi, o per i prodotti ad elevato tecnologico. Nel primo caso, si acquista un prodotto proprio per il valore del "Made in Italy", nel secondo anche se sono prodotti in oriente, spesso la stessa azienda produce per più produttori, noi paghiamo una parte minimale del valore industriale, per i dispositivo, ma paghiamo il valore tecnologico, gli anni/uomo di sviluppo, i brevetti e così via... Saluti Maurilio

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 10:35

la povera Bialetti
Sono completamente d'accordo con Giovanni e con Andrè e la storia purtroppo la conosco benissimo in quanto interessato dalla chiusura Bialetti. Renato Bialetti è stato un buon imprenditore, ma al momento da lui ritenuto opportuno ha venduto l'azienda per monetizzare al suo culmine, quindi sicuramente non è un santo ne un Olivetti, ha fatto i suoi calcoli ed è salito sulla sua Rolls Royce. Di Moka ( fino all'ultimo anno di Omegna) se ne sono sempre prodotte 6 milioni l'anno con mercato costante, sono tutte caxxxxte messe in giro ad arte dalla Rondine ( l'azienda bresciana propretari) le storie che ormai le cialde avevano azzoppato la vecchia Moka FALSO. La verità è che la Rondine, produttrice di padelle ( la padella ha un margine di guadagno bassissimo) pesantemente indebiatata ( 80 milioni), ha trasferito l'intera produzione di Moka da Omegna alla Cina e Romania per guadagnarci ancora di piu' e sperare quindi di ripagare i debiti del settore padelle. Questa è la VERITA', si è giocato sul fatto che la gente al di fuori del Vco guarda solo il marchio Bialetti senza interessarsi ne sapere che esse sono fatte in oriente. E negli ultimi anni si sono fatti "flash mob" , mostre e caxxxte varie ricordando la Moka, quando NESSUN politico si è messo seriamente di mezzo 6 anni fa per impedire che la Bialetti di Omegna fosse violentata e uccisa. Io sono sicuro che se si fosse fatto come in Ossola per la chiusura del Crodino a Crodo ( altra pasta e carattere di persone gli ossolani dal mio punto di vista) si sarebbero fatte le barricate e le trincee, portando la questione a carattere nazionale e nazional-popolare e magari la storia sarebbe andata diversamente. Invece si è lasciata gestire la questione alla giunta Quaretta che non ha potuto far altro ( un sindaco da solo) che assistere al funerale. E adesso ci si consola e masturba con le mostre sulla Moka, com'era bella la Moka, la Moka è nata qui, ecc...

M5S e gli affitti delle antenne di telefonia - 11 Febbraio 2016 - 09:09

Facciamo 2 conti...
Wind ha circa il 20% del mercato. Mediamente un utente spende 10 euro al mese. Wind incassa circa 800.000 euro all'anno dai suoi clienti verbanesi

M5S e gli affitti delle antenne di telefonia - 10 Febbraio 2016 - 14:08

...dai ragazzi...
Dai ragazzi, almeno voi...non potete chiudere con una frase "Provi un inquilino a chiedere al proprietario di casa di ridurgli l’affitto...". E' una frase populista e senza senso, per esempio, io ho chiesto al proprietario del mio ufficio una riduzione, non me l'ha concessa e mi sono trasferito in un altro ufficio, zona migliore, prezzo più basso, ufficio più ampio...questo è il mercato. Poi si può discutere di tutto, ma non attacchiamoci a tutto solo per il gusto di attaccarsi a qualcosa...almeno voi... Saluti Maurilio

M5S e gli affitti delle antenne di telefonia - 10 Febbraio 2016 - 11:39

la soluzione?
se i canoni erano fuori mercato si poteva trattare per un rinnovo più vantaggioso alla scadenza. In tal modo si sarebbe evitato il trasloco delle antenne (che per pochi anni non avrebbero avuto vantaggio nello spostarsi) e la perdita di soldi da subito!

M5S e gli affitti delle antenne di telefonia - 10 Febbraio 2016 - 11:13

dilemma dell'amministratore
Il dilemma di oggi.... tenere un canone certo seppur diminuito o fare spostare le antenne sul suolo privato non concedendo la diminuzione del canone. Sicuramente le societa telefoniche hanno ammortizzato i costi dell'installazione di quelle antenne e ora cercano una riduzione delle loro spese. Suppongo che un diniego alla riduzione porterebbe le aziende telefoniche alla ricerca di altre aree per l'ubicazione delle proprie antenne. Mi sembra corretto e giusto parlarne, ma almeno lo si faccia con dati relativi ai canoni di mercato e non sottintendendo sempre chissà quali scorrettezze di chi amministra. Sinceramente come cittadino mi sto stufando di leggere sempre comunicati che lasciano spazio a interpretazioni tendenziose o maliziose. Visto che ne parlate.... avete verificato quali sono i valori di mercato? Se ce lo farete sapere saremmo sicuri di poter farci una idea sulla tematica altrimenti ostica per il normale cittadino.

Bando gestione spazi del centro eventi Il Maggiore - 8 Febbraio 2016 - 09:17

Parcheggi
Ma scusate,se il teatro veniva fatto in piazza mercato, gli attuali parcheggi di piazza mercato che fine facevano?spariva. Quindi vien da se che la soluzione attuale è quella che prevede più parcheggi. Poi mi fa ridere pensare che a distanza di 500 metri può trasformarsi da favolosa prospettiva a incombente fallimento. Se funzionerà ( e me lo auguro ) sarebbe funzionato anche in piazza mercato, se non funzionerà sarebbe non funzionato nemmeno in piazza mercato. La differenza di locazione è solo un fatto estetico e secondo me in riva al lago è perfetto per essere usato come biglietto da visita di verbania.

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 21 Gennaio 2016 - 10:49

un po' per tutti
Maurilio dice che se il comune affrontasse la spesa di ammodernare il forno, rimarrebbe impiccata per anni coi mutui e non potrebbe affrontare nuove spese, ad esempio, per lo sviluppo turistico o per gli asili. Dico io: basterebbe fare l'intervento in leasing comprensivo di manutenzione, il comune non dovrebbe stipulare alcun mutuo pagherebbe un canone che verrebbe scalato dagli incassi. Maurilio dice che attualmente nelle spese ipotizzate non si considerano le spese come "interessi, manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, gestione del personale, garanzia del servizio, gestione dell'obsolescenza, e un sacco di altre cose" . Dico io: fino ad oggi è stata un'attività in attivo, in 20-30 di esercizio saranno già capitati spese di quel tipo ed in ogni caso è rimasta un'iniziativa in attivo. Maurilio chiede: "è giusto che il comune gestisca un'attività come un forno crematorio che potrebbe gestire un privato?". Dico io: sì e no. Sì perché è un'attività in regime di oligopolio dove non può esserci un libero mercato. Dico no se la gestione del privato porterebbe vantaggi alla comunità. Ad esempio se a parità di cremazioni e a parità di costi al pubblico, il comune incassasse più di quello che incassa oggi. Problema inquinamento: mi sembra ridicolo. Penso che un buon barbecue estivo inquini molto di più di una cremazione. Anche il passaggio di un'audi con le emissioni truffaldine sulla statale da Ghiffa a Fondotoce inquina di più una cremazione ma su quest'ultimo aspetto molti stanno zitti perché si sentono un po' c_o_glioni ad aver comprato auto "all'avanguardia della tecnica"

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 20 Gennaio 2016 - 22:12

per Aurelio
Vedo che non ha colto appieno la battuta sulle centrali nucleari britanniche. Cercherò di spiegare in altro modo ma non posso, qui, fare disegni. L'accostamento, se pur fuori scala, voleva mettere attenzione sul fatto che il privato investitore mira alla pecunia (soldi, ricavi) e dove non se ne può fare o addirittura si rischia di perderne (pensi ad una fuoriuscita radioattiva) non si presenta nemmeno. NEL NOSTRO PICCOLO, invece, è addirittura l'imprenditore che fa la "proposta indecente" alla P.A. per accaparrarsi un servizio, non essenziale, ma che rende meglio di una qualsiasi altra azienda. E la P.A. senza grosse perplessità cede istantaneamente alle lusinghe. Ora, al di là dei conteggi, delle congetture e delle regole studiate alla facoltà di economia. Cedereste la Vs. azienda per quattro soldi quando la stessa è capace di produrne il triplo/quadruplo (e non è un'invenzione i bilanci parlano chiaro) solamente mettendoci un po' di impegno??? A quanto pare la politica, se così si può chiamare, ha ritenuto di si. Contrariamente a quanto pensa il "buon padre di famiglia". Non serve disturbare citazioni economiche o schemi imparati all'università, l'azienda "crematorio" non è da inventare ne da inserire nel mercato, e questo è un dato di fatto. Produce già un reddito e questo è pure ben assestato e ripetuto negli anni. Non serve quindi speculare su manutenzioni ordinarie/straordinarie etc..etc..etc...serve invece comprendere che la gestione pubblica è necessaria per garantire un servizio ai cittadini al di sopra di ogni sospetto di tipo speculativo. Per quanto concerne la parte ambientale....beh che dire....anche loro sono sottoposti a controlli come del resto anche le Aziende limitrofe: Plastipak e Betteo Rottami. Che sinceramente di emissioni ne hanno di gran lunga di più.

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 20 Gennaio 2016 - 13:52

x mauri
Quoto PRIVATA. Le teorie economiche proposte potrebbero andar bene se si trattasse di una niova azienda da introdurre su mercato già consolidato e con reale (Leale) concorrenza. Direi che non é il nostro caso! Penso che l'avvocato del diavolo abbia perso già il primo grado. saluti

Progetto Piazza f.lli Bandiera qualche immagine - 17 Gennaio 2016 - 19:50

Piazza mercato
Veramente abbiamo i parcheggi di Locarno ed Ascona. Svizzera con il lago come noi.....problema risolto da anni quello dell'acqua!

Progetto Piazza f.lli Bandiera qualche immagine - 17 Gennaio 2016 - 11:33

Progetto Piazza Mercato
Trovo veramente innovativo il progetto della Piazza,finalmente molto verde e parcheggio sotterraneo come si usa oramai da tempo ! Credo che un progetto di ristrutturazione porterà anche ad un rinnovo delle strade e della viabilità.Dobbiamo tenere conto che siamo in un Comune Turistico,dobbiamo abbellirci!Se poi,tutti pagassero queste TASSE,forse il Comune potrebbe svilupparsi meglio! Vedi Arona che chiude in attivo alto il suo bilancio 2015! POSITIVITÀ ,SE NO NON AVREMO FUTURO!

Presentazione progetto Piazza f.lli Bandiera - 16 Gennaio 2016 - 21:38

Due semplici considerazioni
Due semplici considerazioni: 1. ricordo ancora le polemiche quando le 1991 si decise di chiudere al traffico piazza Ranzoni. Chi si ricorda come era prima? Vorreste tornare indietro? Sicuramente qualcuno ci perderà, ma molti ci guadagneranno! (poi, credo che sia attuabile il parcheggio riservato ai residenti nelle strade del quartiere Sassonia. 2. Per ora il progetto non mi convince (per quel che vale la mia opinione!) Ho visto il documento pubblicato sul sito comunale, penso che le scelte proposte siano gradevoli e ragionevoli. Però non mi entusiasma la scelta di partire dall'area più periferica di piazza mercato. La mia opinione è che si dovrebbe dare precedenza ad interventi di riqualificazione in piazza don Minzoni, e nella parte di piazza mercato in cui sbocca via Chiappa. So che sistemare queste due piazze significa eliminare i parcheggi, costruendo uno o più autosilo sotterranei, con costi sono proibitivi (chissà se i 19 Mln de lCEM sarebbero bastati?). Saluti Maurilio

Presentazione progetto Piazza f.lli Bandiera - 16 Gennaio 2016 - 08:48

E' sempre difficile valutare...
E' sempre difficile valutare un intervento di riqualificazione urbana. Premetto che non mi occupo di architterua e che non mi sono ancora fatto un'idea precisa su questo progetto. Se ci si basa solo sulla soggettività, non se ne esce ("mi piace", "non mi piace", "giardinetto più piccolo", "giardinetto più grande",...). Come ogni progetto di cambiamento, è necessario avere chiari gli obiettivi (perchè si vuole o deve cambia) e un opportuno set per l'analisi costi-benefici. Io credo, ma è un'opinione personale, che oggi la piazza così com'è non è sia altro che un enorme parcheggio; piace, è utile così,...ognuno dice la sua. Se non diminuisce il numero di parcheggi, trovo che quella presentata, possa essere una buona soluzione. Poi una considerazione, all'estero almeno nei posti a maggiore impatto turistico, è praticamente impossibile parcheggiare gratis in centro, e la maggior parte dei parcheggi sono sotterranei, aperti 24h al giorno, custoditi (costano un po' di più che da noi... Però quando andiamo in questi posti, penso solo ad Ascona e Locarno, non vado tanto lontano, siamo tutti belli contenti di parcheggiare praticamente in centro e senza problemi. Non so come si comportano per i residenti, questo è un nodo da scogliere. Nelle grandi città ci sono aree di parcheggio riservate ai residenti, si potrebbe pensare a questa soluzione nelle stradine intorno alla piazza. Resterebbe il problema del mercato, per quanto, ma è solo una mia personalissima opinione, credo che sia un modello di commercio destinato a ridimensionarsi notevolmente, ma anche questa è un'opinione personale. Saluti Maurilio

Iniziative per favorire il trasporto pubblico - 13 Gennaio 2016 - 13:44

Visto da fuori
Livio ha qui evidenziato più di una volta i problemi di viabilità che si creano al sabato intorno all'area mercatale. Perchè avviene ciò? Perchè chi va al mercato, in genere, fa spesa per tutta la settimana e quindi acquisti beni voluminosi e/o pesanti, ragione per cui cerca di avvicinarsi ai punti vendita il più possibile con il veicolo di cui si serve e da e per il quale magari fanno più volte avanti ed indietro. Ora, ve la vedete voi la massaio od il consorte che carichi di borse, magari di sacchi di patate o cassette di frutta e verdura andare fino alla fermata del bus e poi salirvi con tutto quello già faticosamente portato a braccia fin lì? Belle certe idee, ma stiamo con i piedi per terra per favore.

Immondizia lungo l'argine - 9 Gennaio 2016 - 09:10

purtroppo...
Non è una novità purtroppo, stessa vicenda succede sulle rive del San Bernardino e segnatamente alla foce in area "elicotteri",la maleducazione imperante non solo da parte dei residenti,ma anche dai stranieri che frequentano il mercato settimanale fanno sì che le immondizie(mai rimosse) restino a testimoniare quanta buona educazione civica impera nella ns comunità e quanto sia inadeguata la pulizia pagata profumatamente dai cittadini

Case Cantoniere usate per Turismo: Verbania? - 5 Gennaio 2016 - 11:14

concordo Gio'.....
altro che profughi etc etc.....vendere....a prezzi di mercato....giusto....
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