il linguaggio
il linguaggio - nei commenti
Cani senza guinzaglio - 3 Agosto 2013 - 00:23Understandil cane deve essere tenuto al guinzaglio sempre....tranne che nelle zone a lui dedicate...e anche lì bisogna rispettare alcune regole....non venitemi a dire io ho un labrador non farebbe male ad una mosca.....un animale è sempre un animale...si conosce poco il suo linguaggio....e per rispetto alle persone e agli altri cani...per piacere legatelo!Si evitano un sacco di fastidi. Circa un mese fa 2 dementi hanno lasciato libero il loro cane nel prato di fronte a Santa Marta...chi ne ha pagato le conseguenze è stata la mia splendida gatta che è stata uccisa !!Anche loro si son scusati dicendo che il loro cane era bravo e che gli sembrava strano avesse potuto avere una reazione così!!Ora la mia gattina non c'è più!!! Quindi non venitemi più a dire "il mio cane non farebbe male a nessuno!!" Posseggo cani da una vita e anche se i miei sono bravi, non li lascerei mai senza guinzaglio in centro a Intra!!!I padroni dei cani così detti BUONI sono i peggiori, perchè spesso non pensano che il cane possa essere imprevedibile |
Rievocazione Battaglia di Gravellona: L'Anpi non ci sta - 16 Gennaio 2013 - 23:48EsortazioneTutti i punti di vista sono assolutamente leciti e degni d’attenzione, ma quanto scritto ed i commenti fin qui seguiti paiono provenire da chi a Gravellona non c’è stato o, se lì si è ritrovato, lo ha fatto portando con sé un bagaglio ricco di preconcetti ideologici. Ed arrivata domenica sera, con questo ancora ben colmo se n’è tornato a casa. il linguaggio utilizzato ne è la più evidente espressione. Ed ecco che allora, osservando qualcosa che si scosta dalle commemorazioni ingessate nel dogma di rituali grigi che non destano più alcun attrazione e partecipazione popolare, bisogna demolire un modo diverso di ridestare l’interesse e veicolare la conoscenza di quel periodo, affinché ne derivino volontà d’approfondimento e conservazione della memoria, senza che l’odio e la contrapposizione virulenta guidino questo cammino. E dunque, nell’ambito dell’intero programma delle commemorazioni, demonizziamo la rappresentazione, seppur romanzata per ovvie ragioni, degli accadimenti che interessarono la città e, più in generale, il Verbano. Sebbene puntualmente ricordati nell’ambito degli interventi istituzionali del mattino. Puntiamo, in termini esemplificativi, il dito accusatore contro l’immagine di un soldato in uniforme tedesca (mi perdonerete se non utilizzerò il termine nazista per connotarlo) che si permette di rendere omaggio, a quasi settant’anni di distanza, al monumento che ricorda i caduti partigiani, agitando la solita retorica in verità un po’ stantia. E sforziamoci di non cogliere cosa simbolicamente volesse significare tale raffigurazione. Continuiamo poi ad arroccarci su posizioni di chiusura senza capacità di guardare oltre, percorrendo strade che ormai hanno oggettivamente perduto ogni residuo slancio. Vedremo così quali frutti si sapranno produrre, seppur ve ne sia già evidente segno. Che altro dire ancora? Altre amministrazioni Comunali hanno utilizzato lo stesso strumento scelto a settembre da Gravellona, ricevendo consensi dalle sezioni ANPI di quelle zone. Qui, evidentemente, così non è stato, per i motivi che ognuno può supporre da sé. Ce ne faremo una ragione. |
