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Una nota sulla questione Liberazione - 25 Aprile 2015 - 23:00

x André
Ogni commento sulla sua risposta è superfluo, visto quanto ha scritto. Ognuno è libero (proprio come diceva qualcuno grazie al 25 aprile del '45) di pensarla come vuole ma è indicativo come, lei, subito offende gli altri. Tipico di chi....non riflette prima di parlare. Non mi prolungo dicendo che, forse, di libri di storia ne ho letti molti di più di quella staffetta partigiana che fu la mia insegnate ma, certamente, non più di lei. Ma, a differenza sua, non mi sono limitato a leggere quelli che mi "davano da leggere". Sono andato oltre. Scoprendo molte cose che forse a Lei sono sconosciute. Beata ignoranza. Buon 25 APRILE a tutti.

Una nota sulla questione Liberazione - 25 Aprile 2015 - 03:25

mah
fu una guerra civile...è un dato di fatto.....la liberazione fu fatta dagli alleati...un dato di fatto......i partigiani furono dei traditori e codardi..... provocarono le rappresaglie...un dato di fatto......mio nonno, industriale dell'epoca, che salvò la pelle a decine di questi omuncoli ,a fine guerra, gli stessi gli spararono addosso ferendolo e costringendolo a fuggire dalla paese natio......è ora di finirla di raccontare frottole......

Una nota sulla questione Liberazione - 25 Aprile 2015 - 01:46

Io non ci sto!
Ancora una volta, molta gente parla senza conoscere la storia, conoscendone solo una parte o peggio commentando la storia con i ragionamenti, o faziosità, di oggi. Anche tra i commenti, c'è chi cade nell'inganno dell'equazione Resistenza=Comunismo...questa equazione è sbagliata!!! Nel mio commento precedente, ho citato Cadorna, ma sembra che nessuno si sia preso la briga di leggere i suoi cenni biografici. Basta lui, comandante in capo dei partigiani italiani, attraverso il CVL, per capire che la Resistenza non coinvolge solo l'ambiente di comunista. Il PCI diede un grande contributo, e fu abile nell'appropriarsi dei valori della resistenza. Ma pensate che nell'Ossola, durante i 40 giorni della Repubblica Partigina dell'Ossola erano tutti comunisti? Oppure i 42 partigiani trucidati a Fondotoce (ma anche quelli di Trarego, Pogallo, Gravellona,...) erano tutti comunisti anche loro? Non è plausibile, anche perchè per la maggior parte di loro, cresciuti in epoca fascista e influenzati, nemmeno conoscevano il significato di fascismo. So che ognuno si terrà le proprie idee, ma la Resistenza è stata molto di più che una guerra tra fazioni, e lo dimostra il fatto che gli alleati lasciarono l'onore di liberare le grandi città del nord ai partigiani. La foto allegata è stata scattata a Milano durante la sfilata del 5 maggio 1945, Sono ritratti i comandanti del Corpo Volontari della Libertà (legggasi partigiani), e sono, da sinistra: Enrico Mattei, Luigi Longo, Raffaele Cadorna, Ferruccio Parri, Giovanni Battista Stucchi, Mario Argenton. Quanti comunisti ci sono?

Una nota sulla questione Liberazione - 24 Aprile 2015 - 15:11

Grazie Luigi
Grazie Luigi per le belle parole e il quadro che ci ha fatto di quegli anni. A sostegno della sua tesi, va ricordato che fu la Repubblica Sociale Italiane nacque in contrapposizione al Regno d'Italia, che legittimamente governava, il quale aveva accettato del dimissioni di Mussolini (25 luglio), firmato la resa (3 settembre, resa pubblica l'8) e schieandosi, con lo status di nazione co-belligerante, con gli alleati. Da sempre si motiva la nascita della Repubblica Sociale Italiana con la tesi di aver voluto tenere alto l'onore italiano, mantenendo fede gli impegni presi con l'alleato tedesco e non voler combattere a fianco con quelli che erano nemici fino al 8 settembre. Tesi romantica, ma falsa, proprio perché andava contro un chiaro principio di fedeltà alla patria e alla corona, a cui militari e politici avevano prestato giuramento. Può piacere o meno, ma questi sono punti fermi della storia, indiscutibili! Quindi c'era solo una parte giusta, stare dalla parte del Re, anche se non brillò per acume e coraggio, e del Regno d'Italia, chi si schierò contro stava sbagliando, perché si stava schierando contro l'Italia. Ovviamente, per i soldati di truppa e chi dovette comunque coesistere con una situazione subita, valgono considerazioni diverse da caso a caso. Molto interessante è stata l'intervista a Dario Fò, trasmessa poche settimane fa nella trasmissione di RaiTre "D-Day", sulla sua esperienza di militare, allora diciassettenne, nella RSI. Un esempio di chi fece fino in fondo il suo dovere da soldato è nel nostro concittadino, il generale Raffaele Cadorna (http://it.wikipedia.org/wiki/Raffaele_Cadorna_%281889-1973%29), figlio del Luigi sepolto nel mausoleo di Pallanza, che da generale del Regio Esercito, divenne il comandante del Corpo volontari della libertà, il legittimo braccio militare della Resistenza. Chiudo con le parole, prese dall'intervista pubblicata oggi su "la Repubblica", del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "...Ha ragione Calvino: pietà per i morti ma è impossibile equiparare i giovani di Salò e i partigiani...nella Resistenza ci sono stati atti di una deviazione grave. Ma le stragi e i campi di sterminio erano lo sbocco di una ideologia totalitaria...Abolire questa festa è senza senso. Sarebbe come dire : non celebriamo il nostro Risorgimento ma la Rivoluzione americana" Saluti a tutti e buon 25 aprile Maurilio

Cristina sulla classifica dei sindaci - 21 Aprile 2015 - 09:37

...attacco debole...
Trovo che questo attacco portato da FI sia debole, mette l'accento su criticità marginali, in fondo anche opinabili. Per esempio, sul CEM cosa avrebbe dovuto fare questa amministrazione, visto la patata bollente, ma soprattutto costosa, lasciata dalla precedente amministrazione + anno di commissariamento? Inizio a pensare, che al di là di tutte le critiche, spesso anche più che giustificate, questa amministrazione stia facendo quello che è necessario fare, e che, più o meno, magari con modalità diverse, avrebbe fatto chiunque altro fosse stato eletto. Questo comunicato, così come è scritto, mi rocorda una favola: "Una volpe affamata, come vide dei grappoli d'uva che pendevano da una vite, desiderò afferrarli ma non ne fu in grado. Allontanandosi però disse fra sé: «Sono acerbi.» Così anche alcuni tra gli uomini, che per incapacità non riescono a superare le difficoltà, accusano le circostanze." Saluti Maurilio

Inaugurata Mostra Grande Guerra - FOTO - 16 Aprile 2015 - 22:01

X Giovanni%
Hai espresso bene, meglio di me, il mio pensiero. Basta poco, una lapide, per ricordare le atrocità della guerra, facendolo così diventare un "monumento alla pace". Atrocità, che come giustamente avete ricordato, non solo tra parti avverse, ma anche dalla stessa parte, come le decimazioni, i Carabinieri con la mitragliatrice dietro che le linee per colpire chi si ritirava ma anche la vita in trincea. Un'altra grande colpa italiana, e questa volta tutta italiana, fu, soprattutto dopo Caporetto, dimenticare i propri prigionieri. Per mezzo della Croce Rossa, era possibile far giungere nei campi di prigionia dove erano detenuti i prigionieri italiani, viveri e generi di conforto; non fu fatto, o comunque in modo molto limitato, lasciando morire di fame migliaia di italiani, una guerra, dimenticata, nella guerra. Per un approfondimento su questo tema: "http://cronologia.leonardo.it/storia/a1918y.htm", Non per questo, tutte le colpe vanno addossate a Cadorna; e molte, di quelle che sono colpe per noi, non lo erano cento anni fa. Saluti Maurilio

Inaugurata Mostra Grande Guerra - FOTO - 16 Aprile 2015 - 16:37

Vorrei chiarire...
Vorrei essere chiaro, io non sto in nessun modo giustificando o esaltando Cadorna, i suoi metodi o la (grande) guerra! Purtroppo non sempre è facile comunicare nel modo migliore nello spazio di un post. Dico solo che è molto pericoloso guardare gli eventi di cento anni fa con gli occhi di oggi. Ciò che fecero i generali e i loro ufficiali durante la Grande Guerra fu qualche cosa di spaventoso, ma deve essere letto (interpretato) con gli occhi di allora, dove certe cose, erano "normali", noti le virgolette, su tutti i fronti. Talmente normale, che questa revisione critica su quello che fu veramente la Grande Guerra ha pochi anni di vita, e questo in tutte le nazioni che vi parteciparono; al punto che uomini della generazione di Cadorna, che ricordiamo, partecipò alla stesura dei trattati di Versailles, vollero punire l'impero Austria e Germania ponendo, di fatto, le basi per la 2.a guerra mondiale. Proprio per questo, ma è un'idea che mi è venuta leggendo il commento di Giovanni, sarebbe bello reinterpretare il significato del mausoleo, esaltando la pace e non la guerra, come fece chi lo costruì. Saluti Maurilio

Inaugurata Mostra Grande Guerra - FOTO - 16 Aprile 2015 - 15:11

Romantico a priori...
Per gli adolescenti, di ogni generazione, è romantico a priori...chi non è andato a limonare al mausoleo? E mentre limonavi pensavi a chi fosse dedicato il monumento? Certo che no! Poi, come ho scritto in precedenza, Cadorna era un uomo del suo tempo, che ha partecipato, o meglio comandato, ad una follia, la Grande Guerra, con gli strumenti che gli uomini della sua generazione avevano a disposizione. Non fu diverso sugli altri fronti, dove si realizzarono tutte le follie che citi, decimanzione in primis! Il mausoleo, fu costruito dal regime fascista, nel periodi di esaltazione della "vittoria", ora lasciamo dove sta, magari provando a dare un significato diverso, per esempio quello della pace. Saluti Maurilio

Inaugurata Mostra Grande Guerra - FOTO - 16 Aprile 2015 - 10:16

Cadorna
Dai Giovanni, come fai a scrivere certe cose? Cadorna era uomo del suo tempo, come lo erano i generali francesi, inglesi, tedeschi ed austriaci, uomini nati cresciuti e formatesi nell'ottocento, Luigi Cadorna nacque nel 1850, che non erano in grado di capire l'evoluzione dei tempi. In pochi anni si passò dalla sciabola e cavallo al carro armato, mitragliatrice ed aereo. Diaz, che sostituì Cadorna alla guida dello Stato Maggiore italiano, capì, per fortuna, che era necessario un cambio di strategia, non solo militare, ma oggi diremmo di gestione. Non a caso, mentre sul fronte franco-tedesco, di fatto la guerra finì per finimento, sul fronte italiano ci fu un vero e proprio sfondamento ricacciando gli austriaci nei loro territori. La follia n è nella guerra, e la prima guerra mondiale fu una follia nella follia, solo in Italia ci furono 660mila morti su una popolazione di 35milioni. Ecco, si potrebbe, proprio per la ricorrenza del centenario della prima guerra mondiale, si potrebbe, invece, rivalutare il mausoleo Cadorna come un monumento alla pace. Saluti Maurilio

Francesca Accetta: "nessuna discriminazione scolastica" - 10 Aprile 2015 - 21:48

Roby e Lady
Roby non ho nessun pregiudizio.. però tifo juve . Lady Oscar naturalmente ti do ragione quando parli di mancanza di posti in asili nido .. le priorità sono altre.. e comunque i tagli alla scuola hanno portato ad avere una selezione per fare il musicale, due anni fa alle Ranzoni ci fu una graduatoria e rimasero fuori una decina di bambini... quest'anno nessuno...

Comitato Salute VCO: "Quando la pezza è peggio del buco" - 5 Aprile 2015 - 03:25

DEA, Ospedale Castelli
Leggo con grande sorpresa quanto successo recentemente ad un anziano signore in seguito ad una rovinosa caduta causando un grave trauma cranico. Sorpresa perché a me è successo lo stesso in seguito ad una "volata" da 7 gradini in granito piombando con fronte, naso, viso e tutto il corpo su cemento armato, perdendo la coscienza, emorragia cerebrale subdurale parietale, con formazione di un ematoma durata 5 mesi, frattura del setto frontale, nasale etc., lesioni interne, rottura della cuffia dei rotatori etc.Scrivevamo il 2 Agosto 20120, fu subito soccorsa da un Autoambulanza e fu sottoposta a tutte le indagini diagnostiche, le prime cure d'urgenza eseguite dal Dott. Massimo Macri Del Giudice in attesa del trasferimento al Reparto di Neurologia di Domodossola, con il primario Dott. Milani che mi aveva praticamente salvato la vita, ma sempre grazie ai primi validissimi soccorsi del nostro DEA. Anche -dopo un gravissimo incidente stradale all'altezza di Ghiffa nel mese di Dicembre del 2012- fu con competenza soccorsa e curata al DEA, in seguito trasferita a Domodossola con vertebre dorsali fratturate ed in condizioni gravissime. Debbo la mia vita a diverse strutture ospedaliere in zona e non smetterò mai ad esprimere la mia gratitudine nei confronti dei medici italiani che con grande competenza svolgono il loro non facile lavoro nei vari ospedali. Mi dispiace per questo Signore e resto perplessa. Auguri.

Pesce d'aprile 2015 - 3 Aprile 2015 - 12:32

Galleria
La vostra provocazione speriamo possa avere qualche uno che dcide queste cose di prendrla seriamente la cosa sarebbe fattibilissima, anche perchè mi pare che vi fosse un progetto per una ferrovia Verbania Locarno degli anni 50/60 poi abbandonata, la quale fu rispolverata con l'idea di fare la famosa Circonvallazione di Verbanai piu o meno su quel tracciato. Quindi non fanatscienza ma solo volontà di fare per il bene comune e dei cittadini anzichè per interesse personale come la maggior parte delle cose che si fanno in questo bel paese.....

Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare - 21 Marzo 2015 - 18:27

X Letizia
Opinioni differenti a confronto? Lei ha entusiasticamente gioito alle parole della Signora Graziella in cui si dice che il fascismo fu la malattia e la resistenza la medicina. Con questo presupposti è un po' complicato confrontarsi. Conosco bene il modo di confrontarsi di certi ambienti della sinistra, come hanno dimostrato di recente a Roma per la manifestazione della Lega. Se la resistenza, come dite voi, difende il diritto alla libertà di tutti, sarebbe utile sapere perchè questo principio viene sempre calpestato da chi si rifà storicamente a questi valori. A volte credo che la medicina sia peggio della malattia.......

Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare - 21 Marzo 2015 - 13:03

eh no roby
Il primo fascismo non fu affatto vicino al socialismo rivoluzionario. Lei omette di scrivere che prima della marcia e del colpo di stato del re nanerottolo i fascisti praticavano constatemente l uso della violenza nei confronti delle camere del lavoro assaltandole con armi e assassinando lavoratori , socialisti e esponenti del PCdI nato da poco. Tutto questo avveniva con il beneplacito del regio esercito. Secondo , lei dimentica od omette di parlare della svolta di Salerno e dell intervento di Togliatti conisciuto con il nome in clandestinità di Ercoli. Lei dimentica che i comunusti facevano parte del governo Bonomi nella alleanza antifascista e che mai e poi mai il PCI non ha pensato a elezioni e che anzi fu proprio il PCI a volere il voto alle donne. Le ricordo sempre che la prima donna ministro fu comunusta nella Repubbluca dell Ossola. E fu Togliatti allora ministro della giustizia a volere l amnistia per i detenuti politici e chiudere così un oassaggio doloroso della nostra storia. Infine se Lei non leggesse solo De Felice , saprebbe che una delle strategie comunuste che insegno Gramsci fu quella di entrare nelle associazioni fasciste per minare alla base il consenso che in quel momento c era

Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare - 21 Marzo 2015 - 12:29

Graziella e Letizia e il repubblichino Dario Fo
Per fortuna ci sono persone ragionevoli che non la pensano come voi. Il primo fascismo fu un movimento di sinistra rivoluzionaria, per certi versi simile al socialismo ma senza dubbio molto meglio. Il blocco che passò dal fascismo alla resistenza, un po' per ideali, molto per convenienza, si rifaceva al comunismo sovietico, e meno male che le forze democratiche del paese hanno stroncato sun nascere con elezioni libere la caduta nell'inferno dello stalinismo. Chi parla di resistenza evidentemente lo fa in modo parziale e demagogico. la democrazia americana, e non la resistenza, ci hanno liberato dal fascismo ultima maniera prima e dallo spettro del comunismo poi. Potemmo chiedere infine a personaggi come il volontario repubblichino Dario Fo, Pietro Ingrao, Scalfari e i moltissimi passati dal nero al rosso il perchè delle loro scelte. Ma forse è più comodo pensarla come le due in oggetto, che il bene sta da una parte e il male dall'altra. Contente voi....

Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare - 21 Marzo 2015 - 12:00

Immovilli e Lady
Immovilli... su dai fai il bravo... avete fatto affiggere una targa e dedicato una piazza ... che.. mi hai capito.. Lady, hai ragione giustissimo insegnare a scuola il ruolo delle donne nella Resistenza che fu grande .. ma anche bello dedicare un parco o un qualcosa a loro .... per esempio, per buona pace di Immovilli ,ho chiesto di dedicare il parco Robinson a Peppino Impastato ... lo so che non è nulla ... e che la sua vita dovrebbe essere insegnata anche a scuola come esempio .. ma se ci fosse anche un luogo dedicato a lui , come in tante città d'Italia non sarebbe male. Cordiali Saluti

Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare - 21 Marzo 2015 - 05:32

Donne nella Resistenza
Certo , ricordiamole le madri, sorelle dei fascisti , piene di dolore e angoscia ,( loro che le cose le vedevano chiare , come solo le donne sanno fare ) . Loro che avevano capito che essere alleate con i tedeschi , ( sanguinari , assassini , ) avrebbe portato a una vergognosa rovina . Loro che vedevano che era colpevole continuare ad assecondare un pazzo razzista , chissà quante volte hanno tentato di far capire hai loro figli che non si poteva sopportare l'uccisione di fratelli italiani , in rastrellamenti , mandati nei campi di concentramento , sopportare tutto questo solo perché eravamo alleati . Io sono con queste donne ! Non bisogna confondere , la malattia con la medicina . Il fascismo fu la malattia e la guerra di liberazione la medicina !

Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare - 20 Marzo 2015 - 19:27

per Andre
Senza disturbare storiografi di destra basta leggere lo storico, giornalista e partigiano Giorgio Bocca che non ebbe dubbi a sostenere nei sui libri che fu guerra fratricida e civile !

Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare - 20 Marzo 2015 - 15:30

Guerra Civile ????
Immagino che parlino del periodo che va dal 1943 al 1945 ..questa è una mistificazione della storia ... non ci fu nessuna guerra civile, ma una guerra di Liberazione dall'invasore nazista che varcò i confini dell'Italia nel Settembre del 43. Che poi ci furono dei traditori della Patria a fianco dei nazisti che si asservirono al giogo germanico e che sostennero il governo fantoccio di Salò questo è un dato di fatto .. ma anche in Francia c'è chi sostenne il maresciallo Petain .. ma nessuno parla di guerra civile

Belle FOTO di Palazzo di Città "arancione" - 18 Marzo 2015 - 11:03

Buonismo e capacità di ragionare...
A parte che sta diventando una discussione a due, quindi è meglio chiuderla, io non sono buonista, sono solo uno che prova a riflettere e non farsi prendere, troppo, per il c**o sia da destra che da sinistra, ma questo l'ho già detto in un'altra discussione. L'ISIS non ti sgozza perché li guardi male, ma perché sta portando avanti una battaglia, battaglia folle e sbagliata, ma non lo fa a casaccio. Piacchiarti perchè li stai guardando male, funziona benissimo anche in Italia, tra italiani, basta leggere un po' di cronaca. La storia, anche recente, è piena di battagle sbagliate, in virtù di una fede, basta pensare agli anni di piombo in Italia, dove italiani ammazzavano italiani in nome di una idea politice, solo a Bologna 80 morti, poi si intuì che dietro c'era ben altro, ma questa è un'altra storia. Più recentemente, durante le guerre nella ex Jugoslavia, vi furono decine di migliaia di morti musulmani, a causa della pulizia etnica ma che in realtà era per un controllo totale del territorio. Si potrebbe continuare che Al Qaeda è diventata forte grazie agli americani li riempirono di armi durante l'invasione sovietica dell'afghanistan, E si potrebbe continuare per ore, per esempio ricordando che il colpo di stato con cui Gheddafi salì al potere nel 1968, fu pianificato dai Servizi Segreti Italiani, con l'obiettivo di buttare fuori dalla Libia le industrie Inglesi e francesi, infatti Gheddafi da un lato urlava contro gli italiani, dall'altro faceva grandi affari con noi. Insomma, beato te, caro robi (non uso il minuscolo in modo dispregiativo, ma perché così tu ti firmi) che vivi benissimo con una visione così ristretta della vita e del mondo, io provo a vedere le cose da punti di osservazione differenti, anche in questo siamo diversi, me ne farò una ragione! Saluti Maurilio
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