Si ferma a diciannove la striscia vincente della Paffoni, che perde gara 1 a Verbania contro la Bakery. Piacenza passa al supplementare, trascinata dal duo Pederzini-Perego, che griffano 49 punti e sono artefici di una prestazione monstre.
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A distanza di un anno, la Paffoni centra l’obiettivo. Anche in gara tre la squadra di Ghizzinardi ha superato Crema, 67-60, vincendo la serie per 3-0. I rossoverdi hanno giocato uno straordinario primo tempo, chiuso avanti di 20 lunghezze, con il duo Dip-Benedusi a spiegare pallacanestro.
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Anche gara due è della Paffoni: al Palabattisti non c’è storia, termina 82-56 e venerdì Omegna potrà chiudere il discorso.
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Domani alle 21.00 al PalaBattisti affronterà la pallacanestro Crema. Quarta al termine della stagione regolare, alle spalle di Cento, Piacenza ed appaiata a Vicenza, la squadra lombarda è allenata da uno dei tecnici più preparati dell’intera serie B come Salieri.
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Onore alla Rimadesio, che anche in gara tre ha impensierito la Fulgor, vendendo carissima la pelle. Come già in gara due, sensazionale prestazione di Daniel Perez, che ha tenuto a galla i suoi quasi da solo nel secondo tempo.
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Una vittoria per proseguire il cammino verso la serie A. E' con le spalle al muro la Paffoni, che oggi alle 18 al PalaBattisti attende l'Aurora Desio per la decisiva gara tre dei quarti di finale.
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Non riesce a chiudere i conti in gara due la Paffoni: servirà la bella, in calendario domenica alle 18 al PalaBattisti, per stabilire chi tra Omegna e Desio raggiungerà la semifinale.
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La Paffoni supera San Miniato al Palabattisti per 76-53 e si guadagna il primo posto al termine della stagione regolare. Un primato meritato, visto che Omegna è stata in testa dalla prima alla trentesima giornata.
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Domani Domenica 22 Aprile alle 18 al PalaBattisti si chiude la stagione regolare: per essere certa del primo posto, la Paffoni deve necessariamente battere San Miniato. Esauriti tutti i bonus di vantaggio su Firenze: dopo il ko di Cecina, non si può più sbagliare.
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La Paffoni versione casalinga è uno spettacolo: contro Pavia la squadra di Ghizzinardi fa 12/12 davanti ai suoi tifosi.
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Il quarto derby dei rubinetti finisce come i primi tre: ad esultare all’ultimo tiro è sempre la Paffoni, che dimentica subito il ko di Empoli e riprende la sua marcia da capolista solitaria, compiendo un altro passo verso la conquista del primato aritmetico.
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E' una delle partite più attese della stagione, per ovvie ragioni. Il derby dei rubinetti tra Paffoni e Gessi racchiude mille significati. Ce n'è uno però che domani sera varrà più di tutti:i due punti che mette in palio.
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Si conferma indigesta Empoli per la Paffoni: nei quattro confronti con i biancorossi la Fulgor vanta una sola vittoria e tre sconfitte con quella di ieri.
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Colpo d’occhio da brividi per il Palabattisti, esaurito in ogni ordine di posto e oltre, con centinaia di bandierine tricolori sventolate dalla torcida di casa.
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Tempo in cui Fontana riceve palla, si gira, fa un arresto e poi viene stoppato da Benedusi, per altro in maniera regolare. Chiaramente impossibile a livello tempistico: basti pensare che lo scorso 8 febbraio, in una situazione analoga, senza la virata, Lebron James ci aveva messo un secondo per il canestro della vittoria in Nba.
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Senza Simoncelli, Milani e Dip, Ghizzinardi sceglie, si fa per dire, Villa, Benedusi, Torgano, Arrigoni e Di Pizzo, mentre Campanella opta per Meini, Centanni, Petrucci, Artioli e Galmarini.
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Si torna al Palabattisti, dopo due trasferte consecutive a Varese e Torino che hanno portato in dote quattro punti importantissimi per allungare in vetta alla classifica.
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Non fa sconti e non si concede distrazioni la Paffoni, che vince con grande autorità sul parquet della Pms Moncalieri. Termina 89-57 per la capolista, brava a rendere la partita semplice fin dalla palla a due, nonostante la resistenza dei padroni di casa, che hanno mollato solamente nel secondo tempo.
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Nel quintetto di partenza per Ghizzinardi ci sono Villa, Brigato, benedusi, arrigoni e Dip, mentre vescovi si affida a Rossi, Bloise, Croci, Bianconi e Rosignoli. Difficile avvio per la capolista, perché Varese trova due triple subito e tre liberi con bloise per il 10/4 dopo 3'.
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Il più classico dei testa coda si conferma tutt’altro che scontato. Perché dopo che Spinello e Bavera alzano la palla a due, con Villa, Bruni, Benedusi, Arrigoni e Dip da una parte, Bastoni, Mastrangelo, Giampaoli, Soloperto e Chiacig dall’altra, nei primi 5’ c’è solo Livorno sul parquet.
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