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“comitato per il referendum”

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“comitato per il referendum” - nei post

A Domodossola torna la “Voglia di Jazz” - 19 Aprile 2024 - 15:03

Quarta tappa del percorso musicale dedicato all'improvvisazione. Sabato 20 aprile omaggio a Giacomo Puccini, nel centenario della morte.

Immovilli e l'allargamento del Parco Val Grande - 17 Marzo 2024 - 08:01

Riceviamo e pubblichiamo, una nota di Michael Immovilli, a margine della riunione del quartiere ovest svoltasi a Cavandone e l'allargamento del Parco Val Grande al Monterosso e Cavandone.

Comitato Salute VCO: “comitato per il referendum” - 16 Giugno 2023 - 13:01

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato Salute VCO, a margine del Consiglio Regionale che ha trattato il futuro della sanità nel VCO.

Comitato Salute VCO su sanità locale - 29 Maggio 2023 - 13:01

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato Salute VCO, riguardante il futuro della sanità locale.

Comitato Salute VCO: "Un fallimento annunciato" - 4 Giugno 2022 - 10:03

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato salute VCO, sulla sanità locale.

Eutanasia e Cannabis Legale: il punto del Comitato VCO - 28 Ottobre 2021 - 15:03

Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Comitato referendum Eutanasia e Cannabis Legale VCO, al termine della prima fase della raccolta firme per i referendum.

Comitato difesa Castelli 2021: "È questa la democrazia?" - 19 Maggio 2021 - 08:01

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato difesa Castelli 2021, riguardante il piano Ires e l'invito di alcune forze politiche ad abbassare i toni ed avviare una pacata discussione.

Rebecchi su Comitato difesa Castelli - 8 Maggio 2021 - 09:11

Riceviamo e pubblichiamo, una nota di Adriano Rebecchi Martinelli, Federazione Nazionalpopolari del Verbano-Cusio-Ossola e Novara, riguardante la nascita del “comitato difesa Ospedale Castelli 2021".

L'ospedale "unico" del VCO: una storia - 5 Gennaio 2020 - 11:04

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato Salute VCO che intende ripercorrere la vicenda dell'ospedale unico che da oltre 20 anni sta dilaniando il territorio.

Comitato Salute VCO: si faccia referendum sull'ospedale - 2 Novembre 2019 - 12:05

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del comitato salute VCO, riguardante il futuro della sanità locale.

Comitato Salute VCO: la pezza peggio del buco - 26 Ottobre 2019 - 09:33

In talune circostanze un vecchio motto popolare veneziano sostiene che "xe pejo el tacon del buso" (cioè è peggio la pezza che il buco che si voleva coprire) ed è ciò che oggi appunto il Presidente e l'Assessore alla Sanità della Regione Piemonte hanno realizzato nell'incontro con i Sindaci, le Organizzazioni Sindacali e i cittadini sulla nota vicenda dell'Ospedale unico a Ornavasso.

Comitato Salute VCO su sanità locale - 19 Ottobre 2019 - 09:33

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato salute VCO, riguardante le ultime notizie sulla sanità locale.

Forza Italia: i risultati della consultazione Sanità - 15 Ottobre 2019 - 08:01

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Forza Italia Verbania, riguardante la consultazione con i cittadini sulla Sanità del VCO.

“Voglia di... Jazz” - 26 Aprile 2019 - 15:03

“Voglia di... Jazz”: un inedito sestetto jazz a Domodossola. Una novità assoluta per il capoluogo della Val d'Ossola, resa possibile grazie all'Associazione Ruminelli.

Comitato Salute VCO torna su sanità provinciale - 26 Marzo 2019 - 13:01

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Comitato Salute VCO, che torna sulla sanità provinciale dopo la presa di posizione di Albertella sul futuro del Castelli.

Disegno di legge sulla Zona Economica Speciale - 28 Ottobre 2018 - 09:33

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Forza Italia - Verbania, riguardante la presentazione di un disegno di legge per una Zona Economica Speciale nel territorio del Verbano Cusio Ossola.

Songa su esito Referendum - 24 Ottobre 2018 - 10:23

Riceviamo e pubblichiamo, una nota di Luigi Songa, portavoce di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale VCO, sull'esito del referendum per il passaggio a Regione Lombardia.

Grande Nord su referendum Lombardia - 16 Ottobre 2018 - 09:33

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Grande Nord Verbania, riguardante il prossimo referendum per il passaggio a Regione Lombardia.

VCO fuori da Fondazione Cariplo - 30 Settembre 2018 - 18:06

Riportiamo alcune reazioni politiche alla recente esclusione del VCO dalla rappresentanza di Fondazione Cariplo.

Montani: passo avanti referendum Lombardia - 12 Luglio 2018 - 19:06

«Oggi è stato compiuto un altro significativo passo in avanti nel cammino che può portare il Vco ad accasarsi con la Lombardia». Così il senatore della Lega Enrico Montani, dopo che la Corte di Cassazione ha espresso parere positivo al quesito referendario, accettando di fatto la richiesta dei promotori dell’iniziativa e degli oltre 5 mila firmatari.
“comitato per il referendum” - nei commenti

Marchionini: "ambulatori aperti alla sera" - 15 Aprile 2022 - 17:58

Già.. La Lombardia..
Questa è bella! il pd ha denigrato il modello lombardo e affossato il referendum per il vco in Lombardia. Almeno questo sindaco è onesto intellettualmente. Chissà il comitato sanità pd coda dice.. Ehehhh

Comitato Salute VCO: "Piuttosto che niente... è meglio piuttosto" - 9 Febbraio 2022 - 07:02

Dove eravate?
il comitato salute del Pd del vco continua imperterrito nella sua campagna denigratoria contro la giunta regionale politicamente avversa. Mi chiedo fossero erano questi signori durante la giunta Bresso e la giunta Chiamparino con Saitta e il rappresentante del vco Reschigna. Me li ricordo venire a fare campagna elettorale promettendo l'ospedale in almeno dieci posti.. Oh si. E se li ricordano tutti. E non è stato il presidente Ciro a far litigare il territorio.. Ci siamo riusciti benissimo da soli! E da almeno 25 anni! Ora il vostro amico borghi chiede se rischiamo di perdere i fondi del governo per l'ospedale? Già... L'ospedale chd doveva essere fatto 20 anni fa e che il pd ha bloccato con un referendum. Ma allora.. Ha ragione il sig. Giacomo Motta! Bla bla bla.. Ma da anni! Non avevamo bisogno anche dei bla bla bla del vostro circoletto pd..

Zacchera su referendum Lombardia - 24 Agosto 2018 - 00:39

Finalmente un analisi decente
 Direttore responsabile:  Riccardo Marchina OdG.103353 / 2004 HOME PAGE STAMPA CHIUDI  Isola dei Pescatori, Stresa Verbano-Cusio-Ossola: pro, contro ed effetti del passaggio in Lombardia di NICOLA DECORATO pubblicato il 18/08/2018 Quanto guadagnerebbe la provincia del VCO se i cittadini decidessero, il 21 ottobre, di trasferirsi in Lombardia? La doppia analisi, quella dei costi-benefici e quella (più importante) del paragone tra le due regioni coinvolte, dei pro e dei contro del trasferimento del VCO in Lombardia passa in larga parte dalla comparazione degli stanziamenti indirizzati da un lato dal Piemonte al VCO, e dall’altro dalla Lombardia alla provincia di Sondrio, esclusivamente montana e di confine, come quella di Verbania.  Tra le principali motivazioni addotte dal comitato Diamoci un taglio, promotore del referendum per il passaggio oltreticino della provincia, vi è l’apparente negazione dei 18 milioni di canoni idrici da parte della Regione Piemonte. Fondi che, invece, i cugini lombardi riconoscono alla provincia di Sondrio. In realtà la situazione che verrebbe a delinearsi è parecchio più complessa di quanto si voglia far credere. A partire proprio dalla questione relativa ai canoni idrici. I CANONI IDRICI – Nel 2018, per la prima volta, è stata inserita tra le voci spese del bilancio regionale l’attribuzione dei canoni idrici al VCO. Non nella loro totalità (circa 3 milioni sul totale richiesto), ma il caso rappresenta comunque un unicum nella storia della politica economica regionale. Scelta resa possibile dal pareggio di bilancio ottenuto dalla giunta nel 2017. il mancato versamento dei canoni fino ad oggi è da attribuire ai debiti accumulati dalle precedenti amministrazioni, Bresso e Cota in primo luogo, cha hanno reso necessaria una difficile politica di ripianamento del debito, comunque portata a termine, nell’ottica del rispetto dei vincoli di bilancio richiesto alle regioni. FONDI COMPLESSIVI E SPESA PUBBLICA– Ma, a dispetto di dati parziali e circostanziali, occorre tenere a mente la portata complessiva degli investimenti pubblici dirottati, dalle regioni Piemonte e Lombardia, alle rispettive province montane.Fondi che, nel caso piemontese, superano i corrispettivi lombardi. A partire da quelli dedicati alle infrastrutture stradali: per la ristrutturazione della statale 34, il Piemonte ha investito circa 25 milioni di euro, a fronte dei 4,2 destinati da Milano alla statale 38 passante per Sondrio. Mentre, per quanto concerne l'assistenza ai trasporti, i disabili piemontesi godono di accesso completamente gratuito su treni e pullman regionali, agevolazioni non presenti in Lombardia. per quanto riguarda il trasporto su rotaia, in Lombardi, differentemente che in Piemonte, le tratte locali vedono la compartecipazione al servizio di Trenitalia e Trenord: purtroppo, però, rilevamenti di giugno 2018 indicano come inaffidabile ben il 76% delle linee ferroviarie lombarde, sulla base proprio degli standard stabiliti nelle condizioni generali di trasporto di Trenord. Su38 linee, ben 29 sono state bocciate.  Anche per quanto concerne l’ambito culturale, Torino destina alla "provincia azzurra" somme più ingenti di quanto fatto da Milano verso Sondrio. E un caso interessante è rappresentato dal Teatro Maggiore. L’obiettivo dichiarato è quello di fare della struttura un polo culturale di rilevanza regionale, capace di attrarre visitatori (e investimenti) non solo dal VCO, ma anche dalle vicine province piemontesi (Novara e Vercelli), Lombarde (Varese), e lo svizzero Canton Ticino. In quest’ottica rientra il protocollo d’intesa firmato dalla Regione con il Comune di Novara a dicembre 2016. per le sole attività in cartello nel 2018, il Piemonte ha investito 250.000 euro nellaFondazione Centro Eventi il Maggiore. Politica differente, quella seguita dalla Lombardia, che destina ai centri culturali periferici della Regione meno del Piemonte, impegnandosi a concentrare sforzi e risorse ai poli culturali milanesi.  Altro caso

M5S:Comunicato su esito referendum Verbania Cossogno - 16 Maggio 2018 - 21:39

Re: Re: Re: Re: Re: STATO
Ciao Claudio Ramoni " un vezzo di un manipolo di Consiglieri Comunali senza nemmeno l'avallo del Consiglio " le voglio ricordare che l'avallo del consiglio comunale, non serviva, grazie al cielo esiste ancora un po' di democrazia, lo statuto comunale prevede lo strumento del referendum, su iniziativa di un comitato di cittadini, il vezzo come lo chiama lei è stato supportato da quasi 1200 firme certificate, di cui 1000 giustamente necessarie per indire il referendum chi si è cimentato in queste azione, comprende le difficoltà nel far firmare con tanto di documenti i cittadini. Nel caso del forno il danno economico era certo, le casse comunali si sarebbero ritrovate con 70 mila euro di entrate nel caso di dell'offerta dei privati, contro la media dei 250 mila euro attuali. Quindi per favore, l'astensione non và mai incentivata, al contrario bisogna coinvolgere sempre più la cittadinanza, solo così si può migliorare il rapporto con la politica è renderla partecipata

M5S:Comunicato su esito referendum Verbania Cossogno - 16 Maggio 2018 - 18:17

Re: Re: Re: Re: STATO
Ciao paolino a differenza sua, che si nasconde dietro ad uno pseudonimo sentenziando da dietro una tastiera, io la faccia e il nome li metto e le confermo di essere uno dei coordinatori del Comitato astensione referendum forno crematorio del 2016. E come ho detto e scritto pubblicamente più e più volte, e prima di me i presidenti Napolitano e Mattarella, il diritto all'astensionismo è commisurato al valore e all'utilità dell'argomento proposto, e quello sul forno crematorio fu non solo un'inutile spreco di denaro pubblico, ben 20.000 per un vezzo di un manipolo di Consiglieri Comunali senza nemmeno l'avallo del Consiglio Comunale e quindi dei cittadini, e un potenziale danno economico per Verbania, oltre che politicamente pretestuoso e strumentale. Dimostra cosi di essersi informato a suo uso e consumo facendo però fnta di non comprendere l'importanza del referendum sulla fusione, con enormi ricadute in termini di sviluppo del territorio pedemontano verbanese. Quindi glielo faccio spiegare dal Sindaco Marchioni Omegna che, con la coalizione di centrodestra, persegue lo stesso obiettivo cui ambivano Cossogno e Verbania ma osteggiato in ogni modo dal centrodestra verbanese cui lei penso appartenga dimostrando così il totale disinteresse al bene della città e del territorio strumentalizzando l'intera vicenda a fini meramente elettorali. Questa si che è una bella figura di menta, piperita pe di più!

Con Silvia per Verbania su referendum fusione - 16 Maggio 2018 - 17:56

autocritica mai?
Questo doppiopesismo rende poco credibili “certi pulpiti”. personalmente ho scritto molto sulla fusione tra Verbania e Cossogno, e la mia tesi è sempre stata quella che era un progetto da fare ma da fare seriamente, ho spiegato per tempo che il referendum che oggi è evidentemente fallito, fosse uno spreco di denaro pubblico. Ma mi spiegate, se i vantaggi strombazzati tardivamente da Marchionini e i suoi , fossero davvero così elementarmente positivi e a senso unico, perchè si è dovuti arrivare fino a un referendum inutile? perchè un politico, eletto e con una delega amministrativa, a fronte di tanti vantaggi , deve sottoporre una linea di indirizzo tanto complessa a persone che hanno famiglia, lavoro e impegni vari e che li hanno delegati per amministrare al meglio, di stare a casa una Domenica, documentarsi e votare per qualcosa che ti dicono abbia solo vantaggi? ma non potevano far che farla? La verità è che la questione è ben diversa. La democrazia diretta, quella che legittimamente propongono i 5 stelle , vedrebbe benissimo che su temi di questo tipo si facciano referendum (senza quorum), e la cosa ha una sua logica , ma qui si confonde il non volersi far carico di responsabilità di scelte , con la partecipazione. Una politica seria, quella che vorrei, avrebbe iniziato da tempo a strutturare un progetto sulle convenienze di una fusione, ci avrebbe detto quale visione si perseguiva, ci avrebbe parlato di Cicogna e del suo futuro, avrebbe valorizzato esempi che già esistono vedi il progetto nato a Caprezzo di pirogassificazione e manutenzione dei boschi . Ma nell’era di Marchionini , nulla di tutto ciò, ci sono dei soldi? ok, tanto basti, ma facciamo finta che scegliete voi… (peccato che non ha fatto i conti col quorum). Particolarmente significativo (politicamente) poi, non è tanto la mancanza del quorum a Verbania (lo sapevano anche i sassi che non ci sarebbe stato), ma la vittoria dei NO a Cossogno, paese dove Marchionini è stata Sindaco e dove evidentemente se la ricordano bene… Cosa accadrà ora? Se fossimo un paese serio, con una politica seria, ci sederemmo a un tavolo e ricominceremmo da capo a valutare pro e contro di una fusione, lo faremmo in un ottica di lungo periodo e non in una logica di finanziamenti e diremmo a politici come Marchionini e tutti i suoi uomini di paglia, che hanno fallito miseramente, e che possono anche lasciare spazio a persone più motivate e meno indottrinate. Certamente vedere i meschini propositori dell’astensionismo come seria posizione politica salire in cattedra è fastidioso, come è fastidioso vedere politici oggi in un comitato e domani in quello opposto, a tutti loro voglio dire che mi fanno pena. Certo, il fatto che lo dica uno che a questo referendum si è consapevolmente astenuto può sembrare strano, ma una cosa è raccontare il proprio percorso e le proprie ragioni (e questo è ciò che io ho fatto e con fastidio ho scelto di astenermi dopo aver provato a fare proposte alternative raccontate anche in molti post e articoli), altra cosa è “bullarsi” per una vittoria più facile che scontata, una pseudo vittoria che mette ancor più nell’angolo una politica infinitamente debole. In tutto ciò , chi perde male e ha ancora il coraggio di dire che è colpa degli altri, forse dovrebbe pensare di più e meglio alle cose che scrive e all'opportunità di scriverle.

M5S:Comunicato su esito referendum Verbania Cossogno - 16 Maggio 2018 - 14:33

Re: Re: Re: STATO
Ciao Claudio Ramoni dopo aver letto che c'è un "dilagante menefreghismo",mi sono chiesto : sarà mica lo stesso Ramoni che due anni fa fondava con altri () un comitato per l'astensione (del referendum che a loro non piaceva),invitando quindi la gente a non esprimere il proprio parere in una libera consultazione? no dai,non può essere che un simile "turista della democrazia" (cit. Silvione,pensa te...) ora si lamenti perchè la gente fa quel che lui auspicava,ma siccome stavolta interessava a lui... sarà sicuramente un omonimo,se no sai che figura di menta?!

M5S su emendamenti, forno crematorio e streaming - 29 Settembre 2016 - 17:05

Re: Pieno rispetto della volontà popolare
Ciao Claudio Ramoni Si analizziamoli i dati. Secondo il tuo ragionamento il sindaco di verbania non è voluto dalla maggioranza dei Verbanesi, e difatti è così. Al ballottagio sono andati alle urne solamente 10.734 elettori, pari al 40,54 % degli aventi diritto, sostenuta da Pd, Sinistra unita e due liste civiche ha ottenuto 8.185 voti (al primo turno 7.788) circa 16.000 verbanesi hanno detto no alla Marchionini. il vero problema è il quorum (ed il non rispetto degli esiti delle votazioni vedi acqua pubblica) chi non partecipa non dovrebbe avere il diritto di lamentarsi delle scelte altrui, i referendum dovrebbero essere senza quorum. Vorrei anche aggiungere che avere 10.734 cittadini in cabina elettorale per decidere un sindaco,con tutta la macchina elettorale al completo danno l'importanza e la dimensione enorme del risultato del referendum dove hanno votato 7.965 Verbanesi, e questo grazie ad un comitato a cui era stato detto che 10 persone non potevano fermare una decisione del consiglio comunale, non ci sono riusciti ma dire che la maggioranza dei Verbanesi è per la privatizzazione,ed in particolare quel tipo di privatizzazione che lo stesso PD rinnega, dopo una più attenta analisi antecedente il referendum, ha il sapore di una menzogna

Comitato per l'astensione risponde ai referendari - 16 Aprile 2016 - 16:03

per Sig. Claudio
Fa confusione, il Sindaco fu Giacomo Ramoni. per le trivelle non entriamo nel merito: il Comitato per l'astensione si è costituito lo scorso febbraio in merito al referendum sull'esternalizzazione del forno crematorio, che riteniamo inutile, e solo per quello. L'accorpamento c'è stato dopo, fortemente voluto dal Comitato referendario e su cui concordiamo, ma non per questo non possiamo non entrare nel merito della questione. In merito all'astensione, ribadiamo ancora una volta quanto da noi già espresso: essa è legittima perché, prevedendo la Costituzione per questo tipo di referendum abrogativo un quorum, diviene una delle posizioni che il cittadino può esprimere liberamente, al pari del si e del no. Inoltre, il nostro Comitato non obbliga certo il cittadino al non voto, bensì lo consiglia, in questo caso specifico, sulla base di argomentazioni obiettive, serie e documentate. Ognuno è poi libero, sulla base di queste informazioni date, di agire come meglio crede. Con questo concludiamo i nostri interventi e rimandiamo all'esito delle urne, qualsiasi esso sia.

Forno crematorio: "perchè non andremo a votare" - 14 Aprile 2016 - 00:24

Comitato "11 uomini e un referendum"
Abbiamo contattato il Prof. Nardin per avere un suo parere in merito alla nostra posizione e dal nostro punto di vista, fornendogli i dati che il Comitato ha esibito in conferenza stampa, oltre che per aver citato il suo studio nelle nostre valutazioni. Restiamo in attesa di una sua risposta, preferiamo averla scritta (verba volant, scripta manent). Questo per cortesia nei suoi confronti ma non certo per obbligo visto che qualsiasi studio (tecnico, scientifico, ecc.) pubblicato su libri, riviste e/o siti internet può essere citato e utilizzato liberamente, naturalmente senza modificarne l'impianto generale, semplicemente citandone la fonte senza per questo dover chiedere autorizzazione all'autore. Nel mondo accademico questa è la norma, ad essa ci siamo attenuti. Chiariamo inoltre che detto studio è stato da noi citato non per confrontare il forno di Bovolenta (nuovo) con quello di Verbania (vecchio) bensì per far comprendere come le emissioni di un forno crematorio siano notevolmente (centinaia di volte) inferiori a quelle di comuni attività domestiche e che l'apporto di inquinanti nell'aria respirata nei suoi pressi sia ininfluente, operando quindi in condizioni di sicurezza ambientale. Detto questo confermiamo quanto da noi esposto in conferenza stampa, un lavoro il nostro che si basa sulla seria ricerca di informazioni e dati, analizzati e confrontati grazie anche ad un certo livello di competenza in seno al Comitato e non dell'improvvisazione come si vuol far credere, un lavoro quindi obiettivo e non basato sul chiacchiericcio. Infatti nessuna obiezione è stata sollevata in merito al dato di maggior rilievo da noi presentato e cioè il confronto tra le emissioni del forno crematorio di Domodossola e quello di Verbania, nettamente inferiori nel caso del crematorio ossolano.

Forno crematorio: "perchè non andremo a votare" - 12 Aprile 2016 - 18:23

A quelli che "danno i numeri"
ho trovato questo comunicato che demolisce le affermazioni del comitato pro astensione: Leggiamo dal comunicato del Comitato 11 uomini e un referendum che viene utilizzato uno studio fatto dall’università di Udine in merito a un impianto di cremazione di Bovolenta che può essere assimilato al nostro di Verbania. Lo studio viene utilizzato per dimostrare come un impianto di cremazione nuovo inquini meno di uno “obsoleto” come il nostro. Incuriositi chiamiamo il professor Nardin che ha redatto lo studio. Riportiamo di seguito l’illuminante conversazione. “Buon giorno professor Nardin, è a conoscenza del fatto che un gruppo di persone di Verbania utilizza il suo studio per dimostrare che il nostro forno è obsoleto?” “Verbania? Non sapevo nemmeno che ci fosse un forno crematorio, io non ho sentito né autorizzato nessuno ad utilizzare questo studio” “Ah, ingenuamente credevamo che l’avessero contattata. È possibile paragonare il nostro forno crematorio a quello di Bovolenta e asserire che il nostro impianto è obsoleto ( marca GEM del 2004)?” “Senza le specifiche non si può fare, ciò che posso dirle è che GEM è una delle due società leader nel settore e che dal 2004 a oggi la tecnologia è rimasta pressoché invariata” “È corretto quindi dire che se oggi facciamo 1200 cremazioni e domani le aumentiamo di conseguenza aumentano anche le emissioni?” “Beh, questo mi sembra ovvio” “Qual è la vita media di un forno crematorio?” “Se viene manutenuto adeguatamente potenzialmente ha vita eterna” “Cosa può dirmi, vista la sua esperienza, dei privati che gestiscono i forni crematorio?” “il privato è interessato all’aspetto economico, vuole fare business, ha una politica aggressiva nei confronti delle amministrazioni affinché gli facciano costruire nuovi impianti”. A margine della piacevole conversazione con il professore ci sentiamo di fornire due consigli: 1) quando si cita una fonte è sempre meglio contattarla e assicurarsi che dia il suo consenso 2) se il tema è poco conosciuto evitare di lanciarsi in confronti-studi che non si comprendono

Forno crematorio: "perchè non andremo a votare" - 12 Aprile 2016 - 13:03

Sì prevedono aggiornamenti
Sui dati del progetto di finanza ed altro ancora, il comitato per il si al referendum aveva visto lungo, altro che deriderli http://www.verbania5stelle.it/2016/04/la-terzieta-e-posta-a-garanzia-del-cittadino/

Forno crematorio: "perchè non andremo a votare" - 9 Aprile 2016 - 15:01

È nato prima......
È nato prima l'uovo o la gallina? Prima si vota una privatizzazione e poi si valuta la proposta nei dettagli ? La questione è tutta qui, ed anche il motivo per cui e nato un comitato ed abbiamo un referendum, dove si dice all'amministrazione non mi svendi un servizio pubblico remunerativo a scatola chiusa, non siamo al gioco dei pacchi televisivo dove all'apertura scopri se hai fatto una buona scelta. Proviamo ora ad entrare nel merito dei punti sopra esposti 1 non è vero che gli utili sono in costante diminuzione e per quanto riguarda il 2014 grave inesattezza l'utile non è di 200 mila ma bensì di 295.796,93 dato ufficiale del dirigente, ufficioso... e prima o poi lo verifichero potrebbe essere vicino ai 400 mila 2 gli unici costi che verrebbero alleggeriti sono quelli cimiteriali della sola pallanza, se la ditta se ne farà carico in quanto si è parlato di un periodo sperimentale, sperando non aumentino le tariffe cimiteriali, altrimenti i verbanesi pagheranno direttamente il risparmio comunale 3 e 4 il forno non è obsoleto e la sostituzione non è urgente, ma anche se fosse urgente a Frosinone il solo forno, con potenzialita simili, è costato 364.000 euro, quindi il solo utile del 2014 sarebbe bastato per coprire l'operazione, i costi di manutenzione sono già stati detratti dai ricavi 5 e 6 senza entrare in formule complesse , faccio una semplice constatazione, anno 2015 costo bolletta gas euro 33.619,48, poniamo un costo di 80 centesimi al m3 vuol dire 42.024,36 m3 di gas metano bruciato comprensivo di inquinanti causa cremazione,quali cianuro HCN, composti inorganici del fluoro HF e cloro HCL, cadmio Cd tallio Ta mercurio e relativi composti Hg, policlorodibezodiossine PCDD policlorodibezofurani PCDF eccc.ecc...senza prendere in considerazione le perplessita di Bava in merito ai componenti tossicci delle cure chemioterapiche di cui i pazienti deceduti sono imbottiti (scusate l'argomento un po macabro)mi può spiegare il luminare come possa inquinare meno di un'auto a benzina ( gli inquinanti citati son presi dal forno che la stessa ditta proponente ha installato a Serravalle Scrivia) 7 avete accesso ai dati secregati del progetto preliminare per dichiarare che inquinera meno? 1000 m3 ora come si conciliano con i 42000 annuì sopra esposti? L'autorizzazione al limite del numero di cremazioni lo da la provincia (nominata) e se la ditta proponente farà richiesta di un aumento delle cremazioni, in quanto il nuovo forno ne ha le potenzialità, siamo certi che non l'avranno?

Comitato pro Referendum - 23 Febbraio 2016 - 10:01

il consiglio ha detto molto di più
ieri il consiglio ha detto che privatizzare "al buio" non va bene, per questa ragione a chiesto il ritiro della delibera di giunta... quindi i sospetti del comitato per il sì hanno parecchi fondamenti, lo ha detto il consiglio con ampia maggioranza (2 soli contrari). Certo che il referendum si farà, oggi più che mai è meglio non fidarsi di questa giunta (vedi palazzp pretorio)

Comitato pro Referendum - 20 Febbraio 2016 - 22:06

Re: Diritto all'astensione costituzionalmente sanc
dopo affannose ricerche su internet,probabilmente costate il sabato pomeriggio,Ramoni trova un paravento dietro il quale nascondersi per tentare di giustificare una posizione molto traballante. astenersi è un diritto,non ci piove. fare campagna per boicottare è cosa diversa. l'astensione come scelta individuale è un conto,costituire uno pseudo comitato al solo scopo di boicottare un referendum è scelta non illegale,ma decisamente avvilente e degna di pochissimo rispetto,e denota una assoluta mancanza di argomentazioni per sostenere il no. piuttosto che "sbattersi",informarsi e informare le persone delle proprie buone ragioni,questi otto personaggi preferiscono fare come quei bimbi antipatici in spiaggia che rompono i castelli costruiti da quelli più bravi di loro.

Comitato pro Referendum - 20 Febbraio 2016 - 18:28

Diritto all'astensione costituzionalmente sancito
Ho contribuito alla partecipazione cittadina al voto per le elezioni del CdQ nel 2015 quando nessuno ci credeva e molti, senza andare tanto lontano, li ritenevano inutili (e il Q. Est è stato il più votato tra i 5), contribuisco oggi assieme agli altri Consiglieri agli obiettivi che ci siamo prefissi cioè da un lato aumentare la partecipazione alla discussione delle problematiche cittadine, discussione ove spesso vi sono posizioni diverse ma tutte rispettabili ed esprimibili, e dall'altro di pretendere la presenza dell'Amministrazione per dare risposte alle diverse richieste e quindi proporre soluzioni a tali problematiche (cosa che avviene regolarmente). Ora, essendo anche io cittadino verbanese, penso di avere lo stesso diritto alla partecipazione, alla discussione, a valutare le decisioni prese dall'Amministrazione e quindi di sostenerle se ritenute valide nell'interesse della collettività e di costituire un comitato se più persone la pensano alla stesso modo, esattamente come avete fatto voi. E non mi si venga a dire che il problema non è il fatto di essere favorevoli alla delibera consiliare sull'esternalizzazione del forno (quindi NO sulla scheda referendaria) quanto quello di "sponsorizzare l'astensione": ebbene l'astensione al voto in caso di referendum abrogativo E' UN DIRITTO COSTITUZIONALE a disposizione del cittadino elettore. A sostegno di ciò vi cito quanto detto nel 2009 da Stefano Grassi, ordinario di Diritto costituzionale generale all’Università degli Studi di Firenze, a pochi giorni dal referendum sulla legge elettorale: " per i referendum è la stessa Carta costituzionale a riconoscere implicitamente il diritto all’astensione. L’elezione dei rappresentanti è un dovere funzionale alla formazione del Parlamento e degli altri organi elettivi. per il referendum invece, i cittadini possono decidere se accettare o meno di rispondere ai quesiti proposti». L’astensione è dunque un comportamento costituzionalmente corretto? « Sì, votare ai referendum è frutto di una scelta libera. Prevedendo un quorum di partecipazione, l’art. 75 della Costituzione riconosce la non partecipazione al voto come una volontà legittimamente espressa». Astenersi è allora un diritto? « Assolutamente, l’astensione sul referendum abrogativo non è certo una vergogna. il voto è un dovere morale: fino a poco tempo fa era prevista una sanzione per chi non partecipava alle votazioni (l’iscrizione “non ha votato” nel certificato di buona condotta); dagli anni novanta invece, la sanzione è stata eliminata anche per le elezioni politiche. Ma per il referendum il diritto di voto comprende il diritto di astenersi e quindi il dovere morale è solo quello di assumere una decisione sui quesiti, compresa quella di non accettare di rispondere, astenendosi, anche mediante il rifiuto della scheda. Quali sono le prerogative del referendum? « I quesiti sono posti da una minoranza a tutto il corpo elettorale che, chiamato a partecipare al procedimento legislativo, ha così la possibilità di cambiare, abrogandole, le leggi. Chi ritiene i quesiti inammissibili può evitare di esprimersi, negando così il proprio contributo al raggiungimento del quorum». Nel caso dei referendum abrogativi che prevedono un quorum il cittadino ha quindi tre possibilità: SI, NO ASTENSIONE, costituzionalmente sancite. Mi auguro quindi che l'Avvocato Brizio prima s'informi meglio e poi permetta (dopo averlo concordato con il Presidente del Quartiere Nord) ad entrambi i Comitati di esporre, alla bisogna, le rispettive posizioni, tutte. Posso quindi affermare Sig. Marconi nella fattispecie della mia doppia posizione di Consigliere di Quartiere e di componente del Comitato per l'astensione di non essere ne incoerente ne discutibile.

Comitato pro Referendum - 20 Febbraio 2016 - 10:21

le riflessioni di Andrea..
Mi sembra un po' di parte la sua riflessione, Andrea. A parte il fatto che i vari rappresentanti dei consigli di quartiere che sono nei comitati sono lì a titolo personale(pro e contro- ci sono entrambi gli schieramenti) non vedo lo scandalo. perché sono per l astensionismo? E allora? Libero pensiero...(le assicuro che io aborro l astensionismo e il quorum). Guardi, Andrea, che se questo referendum sarà un flop e' perché alla gente non gliene frega niente. Non per il comitato dei 7/8/9/10 quanti sono?....

Comitato pro Referendum - 19 Febbraio 2016 - 19:21

Re: Suvvia Brignone
Ramoni adombra il sospetto che dietro al comitato degli 11 in realtà ci sarebbero politici della minoranza. evidentemente Ramoni,ultras della maggioranza,è convinto che questo sia il sistema. il comitato farlocco,baracconata messa su per boicottare il referendum, è esclusiva della maggioranza,per merito e metodo.

Comitato pro Referendum - 19 Febbraio 2016 - 14:31

La situazione finanziaria degli Enti Locali
pone seri elementi conoscitivi agli amministratori e ai cittadini. La programmazione degli interventi comunali non può prescindere da una conseguente valutazione. L’A.C. scegliendo la privatizzazione del forno, abbandona un compito non istituzionale per fissare la propria attenzione sul conseguimento di obiettivi di sua competenza: investimenti sulla città (per esempio Piazza Fratelli Bandiera), rilancio della cultura e turismo (per esempio il Maggiore), solidarietà sociale (per esempio il dormitorio del Rosa Franzi). il Comitato che invita all’astensione dal referendum per il forno, intende favorire una logica amministrativa capace di conseguire questi obiettivi che servono all’economia, allo sviluppo turistico e alla solidarietà sociale di tutto il tessuto cittadino e a favore di tutti i cittadini.

Lega Nord: insultare e denigrare. Un metodo politico di bassa ...lega - 19 Febbraio 2016 - 09:49

caro PD
Caro PD, ok, tutto giusto anche se sull'opportunità politica che certe persone rivestano certi ruoli amministrativi si potrebbe discutere, ma vista tutta questa voglia di una politica più alta, non potreste dire qualcosa su temi più alti? Tipo, sul referendum per il forno crematorio, vi sta bene che non ci sia un comitato per il no ma un comitato per l'astensione? Cosa farete lunedì in Consiglio? per alzare il livello non basta ignorare gli interlocutori!
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