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Odissea di 7 ore per partorire - 8 Gennaio 2014 - 12:01Odissea 7 ore per partorireIn riferimento a quanto già sopra detto, aggiungo che bastava investire €. 2.000,00 (duemila), e chiamare la base di Magadino della Rega (Guardia Aerea Svizzera), Organizzazione di Soccorso Aereo Medicalizzata abilitata al volo notturno, che in 2 ore avrebbe portato la signora all'ospedale di Alessandria. Questa opzione la conoscono molto bene ma gli addetti ai lavori della Regione non vogliono che si intraprenda questa strada. Sapete perché ? Perché questi sono più efficienti e funzionali dell'attuale elisoccorso italiano che a noi cittadini costa una follia anche solo restando a terra, con i seguenti costi fissi: l'affitto dell'elicottero, tutto il personale (pilota, copilota, medico, infermiere e tecnico del soccorso alpino); tra l'altro tutte queste figure prendono un ulteriore indennità supplementare ogni volta che l'elicottero si alza in volo, mentre per l'elicottero della Rega vengono pagate solo le ore di volo necessarie. Bastava imitarli, predisporre delle assicurazioni per ogni cittadino per coprire i costi di gestione e solo quando c'è ne fosse stato realmente di bisogno. Il tutto sarebbe costato sicuramente meno di quello che ci costa attualmente l'elisoccorso, vale come per le organizzazioni di "volontariato". Ma come al solito in Italia ci sono sempre interessi paralleli, sopratutto politici. Non per augurare malefici, ma una situazione così avrebbe dovuto succedere a sta gente, che magna magna alle nostre spalle, facendoci passare tra l'altro per dei visionari. MAN DIA MO LI A CA SA TUT TI. |
Odissea di 7 ore per partorire - 8 Gennaio 2014 - 10:19Ognuno racconta quello che gli conviene.Anche se il punto nascite fosse stato regolarmente funzionale, penso, viste le complicanze apparse da subito per questo parto gemellare, avrebbero dovuto ugualmente trasportare la signora in altra struttura più idonea. Possibile che non si vuol capire che le 7 ore d'attesa sono per la mancanza di un mezzo di soccorso adeguato! Con tutta la grana che queste "associazioni" fanno girare, si deve sempre arrivare al giorno del bisogno per capire che questa macchina mangiasoldi non funziona, ma, come al solito, dietro ci sono solo troppi interessi. Anni fa, quando esistevano le vere associazioni di volontariato, c'era la gara per avere mezzi e macchinari sempre all'avanguardia, ricordo ad esempio che negli anni 70, la Croce Verde di Verbania, associazione di solo volontari, aveva addirittura 2 termo culle, si parla di 44 anni fa ed era tutto a gratis, Andate a leggere il commento che ho scritto nel blog precedente di questa rassegna stampa, capirete molte cose. |
170 chilometri per partorire 2 gemelli: muore la bimba - 8 Gennaio 2014 - 10:01Trasporti di soccorsoQuesto fatto ha davvero dell'incredibile, ma guardate che non è isolato, di queste brutte storie ne capitano tutti i giorni. Sapete perché? oggi non esistono più quelle che una volta erano delle vere e proprie associazioni di volontariato che prestavano la loro opera completamente A GRATIS. Gli equipaggi dei mezzi di soccorso che vedete oggi sfrecciare per le città sono composti per l'80% da stipendiati pagati in convenzione dalle ASL. Queste società camuffate da associazioni, fanno attività d'impresa beneficiando delle agevolazioni fiscali previste da appositi Decreti. Qualunque società regolare, quando partecipa ad una gara d'appalto per il trasporto di persone, resta fuori dai giochi contro queste pseudo "associazioni", con i benefici fiscali che hanno entrano dovunque. Chiedete alle ASL cosa costa mantenere ognuna di queste "associazioni", cifre da paura. Tra l'altro, se una persona indigente non può pagare la tariffa chilometrica che impongono, per non dire no (li scopre troppo), dicono di avere solo il personale per coprire il 118, per forza vengono pagati di più! Qualche anno fa, un privato cittadino di Verbania, ha voluto aprire una società regolare di servizi per trasporto infermi sul nostro territorio, bene, queste lobbi gli hanno fatto una guerra spietata tanto che ha dovuto andare a lavorare nel biellese e nel vercellese. Vogliamo parlare di donazioni di mezzi? Queste realtà si fanno regalare, donare mezzi da banche, privati, strutture pubbliche poi, dopo pochi anni le mettono completamente in ammortamento alle ASL per i servizi che svolgono, terminato il periodo di operatività rivendono questi mezzi sul mercato dell'usato di questi particolari mezzi. Fate il conto di quanto incassano! A già, ma si definiscono di volontariato. Le 7 ore d'attesa per quegli sfortunati genitori , vanno imputate anche a questo modus operandi di queste "associazioni", che, nonostante le convenzioni, nonostante l'enorme esigenza di mezzi per i diversi territori, hanno la sfrontatezza di fare la guerra a chi si vuole regolarmente mettere in discussione per far fronte alle carenze, aprendo regolari società di servizi e pagando tutte LE TASSE! |
Ripulita la spiaggia all'Arena - 3 Luglio 2013 - 09:14spiagge puliteE vai con i cittadini che sanno solo lamentarsi, senza nulla togliere al lavoro svolto dai volontari, ma si crede veramente che una città possa vivere solo di queste iniziative? Si crede veramente che la pulizia di quel sito, ma anche di altri, si possa risolvere con solo azioni di volontariato? Certo un segnale è stato inviato: più civiltà da parte dei frequentatori di questi luoghi, ma anche più attenzione da parte dell'amministrazione nel collocare attrezzi utili per la raccolta dei rifiuti, qualcuno non penserà che i volontari possano sostituirsi a chi è legittimato a svolgere questi compiti. Le spiagge indicate dall'amico livio, non sono in gestione ai volontari. |
Area Picnic, sporca e danneggiata FOTO - 2 Luglio 2013 - 20:20Non c'è treguaQuesta è un'area frequentatissima a testimonianza di quanto la gente abbia bisogno di spazi ricreativi all'aperto. E' stata inaugurata due anni fa con la denominazione di "Parco la Gèra" e, da allora, tanto è aumentato l'uso, quanto sono cominciati gli attentati alla sua integrità. Sono pochi coloro che non la rispettano, ma quei pochi bastano per creare continui danni: sono già state rifatte tre volte le griglie di ferro, sono state rotte alcune panchine di sasso sebbene robuste, non parliamo delle piante messe a dimora alcune delle quali sono servite per fare il fuoco per il quale sono state divelte anche alcune traverse della staccionata perimetrale, sono stati strapppati i cestini porta rifiuti... e tutto ciò nonostante la cartellonistica educativa, l'attenzione vigile degli abitanti del quartiere e i frequenti interventi di volontariato per le piccole opere. Abbiamo chiesto senza grossi ricontri un servizio regolare di sorveglianza, qualche volta le forze dell'ordine sono intervenute su chiamata... Certamente, viste le numerose presenze, la produzione di rifiuti è consistente e quindi non bastano i piccoli contenitori presenti, anche se il servizio di raccolta da parte degli operatori di Conser avviene puntualmente. Un tentativo ulteriore di controllo potrebbe essere quello di installare una telecamera. |
Raccolta fondi AslVco, attenti alle truffe - 23 Maggio 2013 - 17:13RACCOLTA FONDIBuongiorno, sono Stefania Civalleri, la Responsabile della delegazione ANVOLT di Novara ovvero Associazione Nazionale Volontari Lotta contro i Tumori, ONLUS. Tanto per chiarire la situazione volevo informare tutti i cittadini del Verbano Cusio-Ossola e le Istituzioni, come la ASL VCO, che la nostra Associazione opera regolarmente sul territorio. Siamo infatti iscritti regolarmente all'albo del volontariato regionale (nel nostro caso la regione è la Lombardia poiché la sede nazionale è a Milano) e facciamo parte del Consiglio direttivo della FAVO (Federazione delle Associazioni Volontari Oncologici). Operiamo sul Piemonte orientale dal 1989 aiutando i malati di tumore terminale e loro famigliari attraverso trasporti (ospedale-casa e viceversa), assistenza infermieristica (con infermiere specializzate) e assistenza domiciliare. Inoltre presso la nostra delegazione di Novara, sita in Via Marconi 18/ac, è presente un ambulatorio di prevenzione dove vengono effettuate visite di prevenzione ginecologica (comprensiva di pap test, visita ginecologica e ecografia transvaginale), urologica e dermatologica, il tutto senza impegnativa e con medici specialisti nel settore. ANVOLT è un'associazione senza scopo di lucro opera principalmente con progetti di prevenzione in collaborazione con l'Unione Europea, il Ministero della Salute, le Amministrazioni regionali e provinciali e varie ASL. ANVOLT si sostiene con contributi e donazioni da parte di privati e aziende. A questi benefattori si rivolge in particolare attraverso il sito web www.anvolt.org, ma anche a mezzo del c.d. "fund rising" annuale nelle province che competono la nostra delegazione (ovvero Novara, Vercelli, Biella, Verbano Cusio-Ossola, Asti, Alessandria e Pavia), una metodologia approvata ed utilizzata dai più importanti organismi del privato sociale. Tengo quindi a precisare che non facciamo raccolta fondi porta a porta, ma contattiamo prima telefonicamente le persone chiedendo gentilmente un'offerta. Se la persona dà il suo consenso, viene inviato a domicilio un fiduciario con regolare RICEVUTA FISCALE, detraibile secondo le norme vigenti. Inoltre, solitamente, prima di iniziare la raccolta fondi, vengono informate le autorità competenti del territorio, ovvero i Carabinieri. Sappiamo anche noi che, purtroppo, ci sono Associazioni poco serie, ma non dimentichiamoci che ce ne sono moltissime che operano regolarmente sul territorio. Con questo volevo tranquillizzare i Nostri generosi associati, sia di vecchia data che appena acquisiti, dicendo loro che ANVOLT è un'associazione seria e che opera alla luce del sole. Vi prego quindi di voler dare notizia della circostanza che l'Associazione opera nel pieno rispetto delle normative in vigore e dei propri fini statutari, con assoluta trasparenza, e che niente ha a che fare con chiunque invece solleciti con fini devianti la raccolta fondi presso la cittadinanza. Vi invitiamo inoltre presso la Nostra delegazione di Novara o presso la sede nazionale di Milano al fine di averne una diretta conoscenza o confronto. Per info non esitate a contattarci al numero 0321-30220 fax 0321-390587 oppure all'indirizzo novara@anvolt.org. Siamo presenti anche sul SITO WEB www.anvolt.org e su facebook come ANVOLT NOVARA. Distinti saluti Stefania Civalleri |
Zacchera: la lettera di dimissioni - 11 Aprile 2013 - 18:47Gentile sig. BandiSbaglia su tutta la linea, il sindaco nei miei confronti é sempre stato cortese e corretto, nulla da recriminare. Le mie critiche (politiche) sono ben circoscritte a scelte che ritengo scorrette e non condivise con la città . Credo che essere amministratori sia cosa ben diversa da quella vista in questi 4 anni. Essere amministratori significa ascoltare e conciliare le anime di n territorio, credo che Zacchera non abbia fatto ciò con il progetto più costoso mai affacciatosi sulle città , il CEM. Poi può anche fare volontariato 24 ore al giorno, non farebbe recuperare un solo euro delle centinaia di migliaia buttati ad oggi e dei milioni che ci s accinge a buttare. Nessuna acrimonia o rabbia nei confronti della persona, solo molto fastidio, tal volta disgusto per l'arroganza di una classe politica che si ritiene "superiore" , "illuminata" , che guida una città senza confrontarsi con essa. Sempre in attesa di na bella raccolta firme pro CEM che mi convinca che sto sbagliando. Cordialmente, Renato Brignone ;) |
