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Servizi postali nel VCO: interrogazione al Governo

Il Presidente della Provincia del VCO, allertato dalle Organizzazioni Sindacali di categoria, ha attivato il deputato novarese Daniele Galli che ha effettuato un interrogazione parlamentare in merito alle misure riorganizzative messe in atto da Poste Italiane.

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Servizi postali nel VCO: interrogazione al Governo
Un’interrogazione al Presidente Monti, in veste di Ministro dell’Economia e delle Finanze, e al Ministro dello Sviluppo Economico Passera, per chiedere conto di scelte che mettono in difficoltà lo svolgimento dei servizi di recapito e sportelleria.

“Ringraziamo l’On. Galli (dopo la rinuncia al seggio parlamentare del Sindaco di Verbania Zacchera il deputato alla Camera di maggiore prossimità con il nostro territorio) per aver fatto propria questa interrogazione che speriamo smuova l’attenzione del Governo su decisioni di razionalizzazione dei servizi postali che non tengono conto della specificità montana della nostra Provincia” dice il Presidente Nobili.

Le Organizzazioni Sindacali, CISL SLP Poste in testa, da tempo denunciano l’inefficienza di un servizio d’interesse generale, esito di un piano di riorganizzazione dalle evidenti ripercussioni negative su cittadinanza e livelli occupazionali.

Dal 1998 (anno in cui Poste Italiane si è trasformata da Ente Pubblico Economico in SpA) ad oggi nel VCO sono venuti a mancare 250 posti di lavoro (per le organizzazioni sindacali una riduzione di circa il 30% dell’intera pianta organica). Lo scorso aprile con la presentazione del progetto ‘Interventi Servizi Postali’ le parti sindacali hanno appreso di un’ulteriore riduzione di organico in tutto il Piemonte, che mette a rischio altre 29 unità nel VCO, provincia che ha già pagato duramente questa riorganizzazione con la perdita nel 2007 di 40 posti, conseguenza della chiusura del Centro Postale Operativo a Domodossola. Tagli che sono proseguiti nel 2010 con il venire meno localmente di altri 24 addetti.

L’ultima riorganizzazione, per conseguire abbattimenti dei costi aziendali, ha ristretto i giorni di consegna da 6 a 5 e gli sportelli postali presenti in Provincia negli ultimi anni sono andati drasticamente riducendosi.

A fronte di questo le organizzazioni sindacali rimarcano come nel 2011 Poste Italiane abbia raggiunto un utile netto di 846 milioni.

Nella sua interrogazione l’On. Galli ha evidenziato proprio come a fronte di una situazione economica di questo tipo si continui in una razionalizzazione che, tutta incentrata a privilegiare l’ambito commerciale e bancario, trascura la sua ‘mission’ originaria che è quella che più preme all’utenza, soprattutto anziana, dei paesi di montagna predisposti allo spopolamento.

Il deputato borgomanerese, accogliendo le istanze del VCO, chiede dunque al Governo di intervenire per garantire ai cittadini del Vebano Cusio Ossola il mantenimento di un servizio che non può essere ulteriormente sacrificato.
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