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Medici per l’Ambiente: no impianto biogas

Riceviamo e pubblichiamo, una nota dell'Associazione Medici per l’Ambiente di Verbania contro il progetto dell’impianto di biogas a Cuzzago

Premosello
Medici per l’Ambiente: no impianto biogas
Nel comunicato stampa di ISDE Italia (Associazione Medici per l’Ambiente) avente ad oggetto “la realizzazione dell’impianto di biogas a Cuzzago” inviato in data 1° marzo 2023, relativamente all’affermazione “i suddetti impianti, per la loro complessità e difficoltà di gestione, sono frequentemente oggetto di malfunzionamenti, che provocano emissioni di inquinanti e, come evidenziato anche dalle agenzie europee e nazionali, hanno causato un eccesso di mortalità per le emissioni della combustione. Pertanto, ovunque siano stati insediati, hanno creato disagi e problemi alla popolazione” è necessario fare alcune puntualizzazioni.

Onde evitare fraintendimenti, è doveroso specificare il distinguo che sussiste tra ciò che si vuole esplicitare in relazione alle tipologie di impianti: tale enunciazione si riferiva infatti agli impianti a biomassa, ma non a quelli a biogas.

Sugli impianti a biomassa, ciò è verificabile dal punto di vista scientifico, come si evince dagli studi in materia a cui il suddetto comunicato fa riferimento.[1]

La frase sopracitata deve essere quindi sostituita integralmente con la seguente: “Le centrali a biomassa, come evidenziato anche da agenzie europee e nazionali e come qualunque impianto che utilizzi processi di combustione industriale, possono causare eccessi di rischio di mortalità dovuti ad emissioni inquinanti. Le centrali a biogas, per la loro complessità e difficoltà di gestione, possono essere oggetto di malfunzionamenti a rischio ambientale e sanitario e generano inquinamento delle matrici ambientali e olfattivo. Per tali motivi, ovunque insediate, possono creare disagi e problemi alla popolazione residente nelle aree limitrofe”.

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In relazione alla prospettata possibilità di realizzare centrali per la produzione di energia alimentate a biomassa, anche a servizio di comunità energetiche e all’impianto per la produzione di biogas da F.O.R.S.U. (raccolta dell’umido), in previsione a Premosello Chiovenda in località Cuzzago, l’Associazione Medici per l’Ambiente fornisce alcune precisazioni e indicazioni in linea con le evidenze scientifiche più recenti e con autorevoli studi in materia.

Molte ricerche mettono in luce di fatto come tali impianti, definiti giuridicamente come insalubri di prima categoria, siano dannosi per l’ambiente e pericolosi per la salute dell’uomo a causa delle varie interazioni in termini di emissioni, polveri, odorigeni, rumore e utilizzo di acque. Le centrali di produzione di biogas comportano un importante impatto dovuto alla emissione di fastidiosi e pericolosi odorigeni e non solo. I suddetti impianti, per la loro complessità e difficoltà di gestione, sono frequentemente oggetto di malfunzionamenti, che provocano emissioni di inquinanti e, come evidenziato anche dalle agenzie europee e nazionali sull’ambiente, hanno causato un eccesso di mortalità per le emissioni della combustione. Ovunque siano stati insediati, hanno creato disagi e problemi alla popolazione.

Nello specifico, la realizzazione della centrale a biogas di Cuzzago appare impropria, sia per la localizzazione, che per la vicinanza a importanti agglomerati abitativi. Basti pensare che la provincia del Verbano-Cusio-Ossola, dopo eventi ambientali impattanti dovuti alla aggressiva politica industriale negli anni del boom del dopoguerra, solo negli ultimi decenni ha riscoperto una buona qualità ambientale e la propria anima ospitale.

Le attività turistico ricettive sono adesso ampiamente diffuse e rappresentano una delle principali fonti di reddito di questa area, molto frequentata da persone che la apprezzano per gli aspetti naturalistici e la bellezza dei panorami.

Il possibile insediamento di impianti ambientalmente impattanti danneggerebbe inevitabilmente l’attrattività della zona, con evidenti ripercussioni economiche negative sulla ritrovata propensione ricettiva.

In ossequio al principio di cui all’articolo 32 della costituzione, che tutela la salute in quanto diritto fondamentale delle persone, si auspica che le autorità preposte e gli amministratori vogliano rivalutare i pericoli connessi a queste tipologie di impianti e che si promuovano soluzioni per offrire la massima protezione della salute dei cittadini e il rispetto dell’ ambiente.

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6 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di paolo de piccoli 1centrale a biogas
paolo de piccoli
5 Marzo 2023 - 08:36
 
Sono d'accordo con la vostra analisi sui costi ambientali e paesaggistici di un tale impianto.Però ci troviamo anche nel bel mezzo di un dilemma : continuare con la dipendenza dal gas fossile (con tutte le sue tragiche conseguenze su tutti i livelli) o,almeno,tentare la strada di fonti energetiche rinnovabili,per esempio riciclando rifiuti (non bruciandoli).Forse proporre un'altro sito? Forse,magari, un piano energetico territoriale che metta in gioco piu' fonti rinnovabili? Certo cosi' non si puo' piu' andare avanti,l'inquinamento ci ha rovinato la salute...grazie per il vostro lavoro d'informazione !saluti Paolo De Piccoli.
Vedi il profilo di Filippo 1La tecnologia ci aiuta
Filippo
6 Marzo 2023 - 15:39
 
Fortunatamente esistono tecnologie per eliminare ogni tipo di inquinante. Certo è una questione di costi ma anche dire NO a tutto non è la strada giusta. Piuttosto in tutta la valle c'è un proliferare di stufe a pellet e camini che bruciano legna che non avendo un sistema di filtraggio sono una gravissima fonte di inquinamento costante. L'Associazione Medici per l'Ambiente cosa dice?
Vedi il profilo di Ugo Lupo 1attenzione alla disinformazione................
Ugo Lupo
7 Marzo 2023 - 12:36
 
all'inizio ho letto qesta lettera con un certo interesse, ma poi inoltrandomi nella lettura non Mi tornavano alcune cose, ovvero :
A "l’Associazione Medici per l’Ambiente fornisce alcune precisazioni e indicazioni in linea con le evidenze scientifiche più recenti e con autorevoli studi in materia." ho cercato sul sito di della associazione ma non ho trovato alcune "evidenze scientifiche ne studi " sull' argomento.
B : visto che Mi soni interessato per un' altra realta non Mi risulta che " Le centrali di produzione di biogas comportano un importante impatto dovuto alla emissione di fastidiosi e pericolosi odorigeni e non solo. I suddetti impianti, per la loro complessità e difficoltà di gestione, sono frequentemente oggetto di malfunzionamenti, che provocano emissioni di inquinanti " Osservazione Fuori luogo e fuorviante in quanto detti impianti se gestiti correttamente non presentano le crikticità evidenziate ion modo cosi catastrofico.
C: La localizzazione dell' impianto " della centrale a biogas di Cuzzago appare impropria, sia per la localizzazione, che per la vicinanza a importanti agglomerati abitativi. , " mi scusino i Cuzzaghesi, non Mi sembra che Cuzzago sia un "Aglomerato urbano importante " neanche fosse Verbania o Domo.
D: Mi piacerebbe sapere quali sono le attrattive turistiche ,panoramiche e ricettive che tale impianto possa andare a inficiare , forse il relatore della lettera non è mai stato in questi luoghi! (zona di fatto industriale !)
E: ci mancava anche la citazione dell' onnipresente "Costituzione" che viene costantemente " strattonata " per invocare " gra<zie" alle proprie tesi,.
N.B sul sito di questa Associazione non ho trovato citazione di "nocività" di questi impianti , solamente un comunicato stampa contro la Regione Emilia Romagna per il presunto ed eventuale sovradimensionamento di un ' impianto simile in quanto una Provincia ( Piacenza)si é sfilata dal provetto regionale . Quindi?
Mi stupisce anche che tale comunicato ,"lettera " non sia firmato da qualcuno, ma un generico "Medici per l'ambiente" , e NON ne ho trovato traccia nè nella rassegna stampa nè nei loro comunicati.
Scusatemi ma Mi sembra tutto piuttosto ..........strano.-
Cordialità a tutti Ugo Lupo
Vedi il profilo di annes 1Re: La tecnologia ci aiuta
annes
8 Marzo 2023 - 13:15
 
Ciao Filippo

"........ogni tipo di inquinante...." mi pare troppo. La legge di Lovoisier vige anche in questo caso ma direi , da cultore della materia, che le possibilità di fare un buon lavoro ci sono. Il problema è, semmai. che secondo me il sistema dovrebbe essere realizzato e gestito interamente da un soggetto pubblico statale che non abbia necessità di realizzarne un profitto e che quindi non si faccia mancare niente, sia a livello progettuale che manutentivo. Relativamente a tutto il resto, le teorie sono le più differenti e stravaganti. Permane sempre il solito problema di conciliare ciò che si fa con ciò che si dice (predica). Ognuno di noi ha responsabilità in tale ambito e con le proprie scelte PUO' influenzare il mercato. Bisogna esserne consapevoli.
Vedi il profilo di Filippo 1No Soggetto Pubblico
Filippo
9 Marzo 2023 - 13:26
 
Non sono assolutamente d'accordo di destinare nostri fondi per la realizzazione di questi impianti soprattutto se non deve essere economicamente sostenibile per cui l'investimento sarà il solito buco, senza contare i probabili sovrapprezzi per qualcuno... Ci sono leggi riguardanti le emissioni con relativi costi per il loro rispetto e poi il privato farà i suoi conti per rimborso investimento e redditività.
Vedi il profilo di annes 1Re: No Soggetto Pubblico
annes
9 Marzo 2023 - 17:23
 
Ciao Filippo
infatti ho detto che debbono essere economicamente sostenibili ma non produrre ricavi. Se il privato interviene non lo fa per avere un bilancio in pareggio a fine anno bensì per produrre un guadagno………meno spese ha più guadagni.
Riguardo al ns limite culturale del saper gestire la cosa pubblica…..pienamente d’accordo!
Vedasi l’affaire “Crematorio” ovvero “la gallina dalle
Uova d’oro”. Il quel caso, addirittura, il comune avrebbe potuto produrre reddito…..



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