Sviluppato in collaborazione con l'Unione Turistica del Lago d'Orta, l'Ente di Gestione delle Aree Protette della Valle Sesia e l'associazione Amici di Santiago Novara, il progetto intreccia rispetto della biodiversità, arte e cultura popolare alla riscoperta di aree spesso in ombra rispetto alle località più classiche di attrazione turistica, nella valorizzazione della pratica della transumanza, riconosciu-ta nel dicembre del 2019 nella Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Uma-nità “ per la capacità di modellare i rapporti e le relazioni tra l’uomo e la natura, attraverso pratiche e rituali condivisi, la cura e l’allevamento degli animali, e la gestione di terreni, boschi e risorse idriche, mantenendo un presidio costante sul territorio e prevenendo il dissesto idrogeologico nelle zone montane”.
Transumè si propone di mappare e riscoprire antichi percorsi e punti di sosta della transumanza: luoghi di incontro che conservano storie, tradizioni, saperi e forme artistiche radicate nel territorio, documentando e riportando alla luce su un patrimonio immateriale che oggi rischia di essere dimen-ticato. Attraverso la raccolta di testimonianze e narrazioni, laboratori, escursioni guidate, proiezioni cinematografiche ed eventi artistici, Transumè farà scoprire e vivere questi luoghi anche al di fuori delle stagioni canoniche di passaggio, come spazi di incontro, partecipazione e memoria condivisa.
Le attività hanno preso il via in agosto con il coinvolgimento della rete di istituzioni partner: Provincia di Novara e Provincia Verbano Cusio Ossola e i Comuni di Armeno, Briga Novarese, Briona, Casa-lino, Nebbiuno e Valstrona. In parallelo è stata attivata la piattaforma www.transume.it che racco-glierà tutti i contenuti e gli appuntamenti e I prossimi appuntamenti in programma a settembre sa-ranno:
• 14 settembre 2025, Un giorno da pecora. Visita guidata con il pastore con degustazione. Dalle 16 alle 19.30. Dal Santuario della Madonna di Luciago di camminerà per circa 1 km fino a raggiun-gere l'Alpe Verda insieme a Susanna Tondina ci si occuperà degli animali e si scoprirà l'antica arte della produzione del formaggio d'alpeggio. L'esperienza è a numero chiuso, gratuita con iscrizione all'indirizzo iscrizioni@sportway.org fino a esaurimento posti.
• 21 settembre 2025, Terre di Transumanza. Una giornata di escursioni, cultura e storia a Campello Monti nel Parco naturale dell'Alta Valsesia e dell'Alta Val Strona. Dalle ore 10 alle ore 18.30. Il programma prevede in mattinata una camminata con le guide del parco (ore 10.00-12.30, Alpe Sass da Mur, Alpe del Vecchio e rientro: 2 km, circa 180 m di dislivello.), una degustazione c/o area pic nic e una seconda camminata (ore 14.30-15.30, Alpe Pennino Grande e rientro: 3 km A/R, circa 200 m di dislivello). A seguire si terrà l'incontro “Transumanza. Storie di uomini, natura e terri-torio” con il fotografo e cercatore di vie Riccardo Carnovalini, la direttrice del Parco Alta Lucia Pom-pilio e il guardiaparco Marino Sesone, il pastore Giuseppe Milesi e Barbara Pesce della Pro Loco Campello. Infine la giornata si chiuderà con un aperitivo con prodotti tipici presso il Ristorante Alla Vetta del Capezzone e i canti del Gruppo Folcloristico Walser La Famiglia dei Rododendri. La gior-nata è a numero chiuso, gratuita con iscrizione all'indirizzo iscrizioni@sportway.org fino a esauri-mento posti.
“Riscoprendo le connessioni profonde tra la pratica della transumanza e i luoghi che attraversa, Transumè si propone di rafforzare il legame tra paesaggio, comunità e pratiche tradizionali – spiega Alex Chichi, ideatore del progetto e presidente di Sportwa ETS - . L’obiettivo è contribuire alla con-servazione e alla trasmissione di culture e tradizioni, che oggi rischiano di scomparire, coinvolgen-do i protagonisti di questa pratica secolare - pastori, allevatori, produttori a km 0 – insieme ad asso-ciazioni, artisti e territorio. Insieme perché le comunità dove ancora si pratica la transumanza co-noscano e riconoscano il valore del sapere umano e del lavoro che ne garantisce la continuità, per attivare nuove forme di partecipazione e appartenenza e, allo stesso tempo, rivalutare aree interne e rurali, spesso marginali rispetto ad altre destinazioni, creando esperienze e occasioni di scoperta per vivere questi luoghi anche oltre le stagioni turistiche tradizionali”.
