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TimeMachine: auto elettriche da corsa

Le auto elettriche sono ecologiche, convenienti e silenziose, ma difficilmente possono essere considerate eccitanti. Ora però la loro immagine potrebbe cambiare.

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TimeMachine: auto elettriche da corsa
Il 2014 è infatti l'anno in cui inizieranno ufficialmente le competizioni della Formula E, campionato automobilistico ufficiale organizzato dalla FIA (lo stesso ente della Formula 1) e riservato a monoposto elettriche da corsa. Il suo scopo è di sensibilizzare il pubblico sulle potenzialità delle auto elettriche, fornendo nel contempo un ambiente in cui mettere a punto nuove tecnologie sperimentali.

Trattandosi di auto elettriche, il cui ambito di movimento resta comunque prevalentemente quello urbano, le corse si svolgeranno in gran parte su circuiti cittadini. L'esordio sarà il prossimo 13 settembre a Pechino, e la seconda corsa il 18 ottobre a Putrajaya, Malesia. Dopodiché il "circo" si sposterà in America meridionale, con gare a Rio De Janeiro, Punta dell'Este (Uruguay) e Buenos Aires. Poi negli USA, con Los Angeles e Miami. E infine in Europa, a Monte Carlo e Berlino, con conclusione, si spera trionfale, a Londra il 27 giugno 2015.

L'idea è che nel tempo il campionato diventi simile a quello della Formula 1, con scuderie che costruiscono le proprie auto in modo indipendente all'interno di norme prestabilite. Tuttavia, dati i costi e i tempi lunghi necessari per sviluppare un veicolo, per il momento tutti i piloti correranno con auto identiche, prodotte in serie. Sono iscritte al campionato dieci scuderie, provenienti da USA, Gran Bretagna, Francia, Germania, Cina, Giappone, India e Principato di Monaco.

L'Italia, almeno per quest'anno, è assente dalle competizioni, ma è presente tecnologicamente: la scocca delle monoposto è infatti prodotta da Dallara Automobili di Parma. Le auto saranno spinte da un motore elettrico McLaren, con cambio sequenziale a quattro marce a controllo elettronico, alimentato da batterie agli ioni di litio fornite da Williams. Insieme a Renault, che si occupa di integrare questi sistemi in un veicolo completa, le aziende hanno formato un consorzio ad hoc denominato Spark Racing Technology.
Le auto saranno in grado di sviluppare 200 KW di potenza, l'equivalente di 268 cavalli, raggiungendo i 220 chilometri orari, anche se per buona parte delle gare verrà mantenuto un limite di sicurezza di 180 cavalli.

È previsto l'uso di un sistema per ricaricare le batterie in corsa, ma per il momento non verrà utilizzato. I piloti correranno fino a scaricare le batterie (in circa 20 minuti), dopodiché la lasceranno il veicolo in carica ai box e continueranno la corsa su una seconda auto, per poi riprendere la prima a carica avvenuta (un sistema che rende la gestione dei rifornimenti ancora più critica che in Formula 1).

L'aspetto delle auto elettriche da corsa non è molto lontano da quello delle cugine a combustione interna. E saranno silenziose, ma non troppo: il suono combinato dovuto al motore elettrico, all'aerodinamica e alla deformazione dei pneumatici arriva a 80 dB, più dei 70 dB prodotti da una normale auto, anche se molto meno dei 140 dB di una monoposto di Formula 1. Staremo a vedere se questa versione meno inquinante dell'automobilismo riuscirà a entrare nel cuore dei fanatici del motore.
 Fonte di questo post



1 commento  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di renato delle carte A parte che..
renato delle carte
6 Gennaio 2014 - 09:44
 
Non esistono energie alternative ma solo derivative (pensate al rame come conduttore e alla relativa estrazione,impossibile senza petrolio).
In America la Tesla,casa automobilistica di lusso che produce solo auto elettriche sportive,ha avuto vari problemi sulla produzione e sulla sicurezza dei veicoli giá solo l'anno passato.
Con la formula uno si innesca una dinamica tecnologica positiva,ci sará sicuramente una gara a produrre il motore più "performante"..come lo è stata per più di un secolo con i motori a benzina.
Sarebbero state maggiori novitá l'introduzione di bucce di banana o gusci di tartaruga da lanciare ai concorrenti..
L'unica notizia seria è che anche la F1A di fronte-mica all'inquinamento-alla crescita esponenziale della popolazione e alla decrescita del petrolio,comincia a far pubblicitá a un settore di ricerca da sempre aborrito nel mondo dei motori.



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