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Zacchera su Referendum Lombardia - 12 Ottobre 2018 - 13:29

Referendum !
Non sono ancora andata a votare è già son stanca di questi politici che si insultano a vicenda ! Sono i primi che dovrebbero stare zitti ! Avete avuto molte occasioni per realizzare le cose che ora volete ,vendendoci alla Lombardia , ora volete convincere noi per riparare alle vostre mancanze ! Non avete ancora capito che questa decisione non ha e non deve avere tendenze politiche , ma che le persone possono decidere per tanti motivi ,che non hanno niente a che vedere coi partiti . Voi siete la nostra rovina e non sarà la Lombardia a salvarci se ci sarete sempre voi ad amministrarci ! Sono arrabbiata nel vedervi sempre uguali , divisivi e irresponsabili ! Il voto è libero e può essere legato a un amore per il Piemonte e non c'entra la destra o la sinistra ! Se dovessi ragionare in questo modo , allora se passerà il no , cosa devo pensare di quelli che hanno votato sì ? Erano pronti a lasciarlo il Piemonte , che interesse metteranno nell'amministrarlo con la dovuta passione e amore ? Io mi sento piemontese e non sarà niente che potrà cambiare il mio sentire ! Io non mi vendo per quattro denari al massimo posso contribuire a rendere il mio vco migliore , ma da piemontese !

PD su referendum Lombardia - 2 Ottobre 2018 - 19:26

Regali clientelari
Quello che invece lascia perplesso me è la corsa ai regali da parte del presidentissimo e del suo vice al vco per votare No. Prima non esistavamo mentre ora siamo più importanti di Torino! Probabilmente vincerà il no ma la pagina vergognosa rimane. Come del resto il comportamento del PD a livello nazionale. Va bene che siete in caduta libera ma si cade con dignità. O almeno ci si prova. Voi no.

Policaro, FdI: "Chiamparino prende in giro il VCO" - 1 Ottobre 2018 - 15:00

Re: Bravo!
Ciao robi ma mica mi sembrano tutti concordi al loro interno nel votare Sì...........

Preioni torna su visita Chiamparino - 27 Settembre 2018 - 20:36

Re: Canoni idrici ?
Ciao Graziellaburgoni51 La lega governa in Piemonte cosa?? Bresso e Chiamparino con la parentesi Cota? Più che altro è Torino che governa. Ovvero il Pd prima della pentastellata di sinistra Appendina... E poi il referendum si farà ed è in diritto votare. Se a te non interessa amen. Quando leu o potere al popolo o qualche altro partitello di sinistra radicale post sessantotto come piacciono a te farà qualche iniziativa interessante che non sia la caccia al fascista che non c'è o la battaglia per l'immigrazione selvaggia ne riparliamo. E se diventiamo lombardi puoi emigrare a Meina...

Giovani Democratici su referendum lombardia - 25 Settembre 2018 - 08:58

Re: Re: Re: Ma tacete!
Ciao robi credo tu abbia frainteso: sono proprio molti sostenitori del Sì ad avvalorare questa teoria, ovviamente a parti invertite, che probabilmente ha già segnato il destino di questo referendum. D'altronde coerenza e politica non sono mai andate a braccetto. Ad ogni modo non potrò votare, causa impegni familiari che mi porteranno via una decina di giorni, ma, visto il meccanismo, è come se votassi NO, che è la mia idea.

Giovani Democratici su referendum lombardia - 24 Settembre 2018 - 17:00

buco nell'acqua!
questo, come tanti altri referendum, sarà un buco nell'acqua: io probabilmente voterò a favore perchè il presente lo conosco ed il futuro certamente non potrà andare peggio. Tuttavia il sistema politico dei partiti ha già affossato l'iniziativa (nemmeno M5S ha preso posizione) e la gente è stanca di andare a votare il nulla. Poichè, anche in questo caso, non sono chiari gli obiettivi ed i risultati a lungo termine di questa eventuale transumanza regionale. Spero di sbagliarmi, ma dopo aver fatto il buco (di bilancio, quello sì!), toccherà riprendere da dove eravamo rimasti: l'eterno conflitto tra provincia montana e regione lontana! Chiunque sia il prossimo a cui toccherà governare il territorio. Saluti AleB

Fronte Nazionale: favorevoli all'annessione alla Lombardia - 19 Settembre 2018 - 09:28

Re: Si
Ciao robi in effetti, col doppio quorum, votare NO o non votare è lo stesso. Purtroppo non potrò votare in quanto motivi familiari mi porteranno fuori sede per qualche giorno, in quel periodo, domenica compresa.

M5S su Bando periferie - 16 Settembre 2018 - 04:51

Parte 2
Non corrisponde al vero che la sentenza della Corte costituzionale n. 74 del 2018 dichiari incostituzionale l'intero impianto del bando periferie ma solo il citato art. 1 comma 140, bocciatura che viene sanata dallo stesso emendamento approvato dal Senato, laddove permetta di raggiungere l’intesa con le Regioni anche dopo l’emanazione dei decreti. Ed ecco spiegato perche l'emendamento sia stato votato compattamente, PD compreso: i Senatori dovevano votare a favore per recuperare l’incostituzionalità. Su questa parte dell’emendamento vi è stata evidentemente superficialità ed errore da parte dei senatori del Pd. Un errore che è stato anche causato dalle modalità di stesura dell’emendamento che sanava, nella prima parte, sentenze della Corte costituzionale sugli avanzi di amministrazione dei Comuni e sul bando delle periferie. Ma l’emendamento non si ferma al comma 140 ma interviene anche sul 141, ,non toccato dalla sentenza della Corte Costituzionale: con questo emendamento tutti i progetti finanziati dopo i primi 24 approvati vengono congelati sino al 2020. In questo caso si tratta di una scelta politica della maggioranza di Governo che ritiene di dover rivedere tutti quei progetti approvati e finanziati. In realtà la verifica servirà per recuperare risorse finanziarie per progetti ed interventi diversi da quelli approvati dal precedente governo. Questa è la parte dove la maggioranza di governo racconta cose diverse dalla realtà. Non vi è nessuna sentenza della Corte Costituzionale da sanare. Vanno invece in questa direzione le dichiarazioni di alcuni esponenti dei 5 Stelle che cercano di camuffare con un atto dovuto (sentenza della Corte Costituzionale) una scelta politica. Infatti non si vede la ragione per la quale i primi 24 progetti del bando delle periferie vengono sanati con intese con le Regione successive al decreto e non si usa la stessa modalità per gli altri 94 progetti. Infine, non corrisponde al vero che l'emendamento rappresenti una svolta epocale liberando finalmente le necessarie risorse per superare il blocco degli avanzi di amministrazione dei i comuni virtuosi inserito nella legge di bilancio del 2017: infatti è stato definito incostituzionale dalla Corte costituzionale con sentenza n. 108/2018. Non è quindi un atto stabilito dal Governo giallo-verde. Inotre, non è sempre detto che i comuni che si vedranno sbloccati gli avanzi corrispondano ai comuni penalizzati dall'emenamento, anzi. Risulta infatti che i penalizzati siamo mediamente i comuni piccoli e grandi, gli stessi che a causa di problemi di dissesto non potranno accedere allo sblocco degli avanzi di bilancio, mentre i virtuosi sono quelli di medie dimensioni che si sono visti confermati i finanziamenti.  Oltre il danno la beffa!  https://www.chiamamicitta.it/bando-delle-periferie-le-bugie-5-stelle-lega/ Ne deduciamo come due siano gli obiettivi di questo governo, entrambi squisitamente politici: racimolare soldi per tener fede a qualcuna delle tante mirabolanti promesse elettorali (tra le molte, oltre alle ben note reddito di cittadinanza e flex tax, incredibilmente investire nei territori e nelle periferie e, udite udite, togliere le accise ai carburanti) e procrastinare i finanziamenti ai 96 comuni oggi non meritevoli a dopo le elezioni Europee e, soprattutto, a quelle amministrative, per potersi così appropriare di un merito non suo spacciandolo come propria iniziativa a favore di territori, città metropolitane e comuni e poter così asserire di aver tenuto fede a questa promessa elettorale.  Scaltri, e felici di esserlo!

Minore su Bando Periferie - 16 Settembre 2018 - 04:24

Mistificazione della realtà
Vediamo come stanno le cose in realtà. Non corrisponde al vero che la sentenza della Corte costituzionale n. 74 del 2018 dichiari incostituzionale l'intero impianto del bando periferie ma solo il citato art. 1 comma 140, bocciatura che viene sanata dallo stesso emendamento approvato dal Senato, laddove permetta di raggiungere l’intesa con le Regioni anche dopo l’emanazione dei decreti. Ed ecco spiegato perche l'emendamento è stato votato compattamente, PD compreso: i Senatori dovevano votare a favore per recuperare l’incostituzionalità. Su questa parte dell’emendamento vi è stata evidentemente superficialità ed errore da parte dei senatori del Pd. Un errore che è stato anche causato dalle modalità di stesura dell’emendamento che sanava, nella prima parte, sentenze della Corte costituzionale sugli avanzi di amministrazione dei Comuni e sul bando delle periferie. Ma l’emendamento non si ferma al comma 140 ma interviene anche sul 141, non toccato dalla sentenza della Corte Costituzionale: con questo emendamento tutti i progetti finanziati dopo i primi 24 approvati vengono congelati sino al 2020. In questo caso si tratta di una scelta politica della maggioranza di Governo che ritiene di dover rivedere tutti quei progetti approvati e finanziati. In realtà la verifica servirà per recuperare risorse finanziarie per progetti ed interventi diversi da quelli approvati dal precedente governo. Questa è la parte dove la maggioranza di governo racconta cose diverse dalla realtà. Non vi è nessuna sentenza della Corte Costituzionale da sanare. Vanno invece in questa direzione le dichiarazioni di alcuni esponenti giallo-verdi che cercano di camuffare con un atto dovuto (sentenza della Corte Costituzionale) una scelta politica. Infatti non si vede la ragione per la quale i primi 24 progetti del bando delle periferie vengono sanati con intese con le Regione successive al decreto e non si usa la stessa modalità per gli altri 94 progetti. Infine, non corrisponde al vero che l'emendamento rappresenti una svolta epocale liberando finalmente le necessarie risorse per superare il blocco degli avanzi di amministrazione dei i comuni virtuosi inserito nella legge di bilancio del 2017: infatti è stato definito incostituzionale dalla Corte costituzionale con sentenza n. 108/2018. Non è quindi un atto stabilito dal Governo giallo-verde. Inotre, non è sempre detto che i comuni che si vedranno sbloccati gli avanzi corrispondano ai comuni penalizzati dall'emenamento, anzi. Risulta infatti che i penalizzati siamo mediamente i comuni piccoli e grandi, gli stessi che a causa di problemi di dissesto non potranno accedere allo sblocco degli avanzi di bilancio, mentre i virtuosi sono quelli di medie dimensioni che si sono visti confermati i finanziamenti.  Oltre il danno la beffa!  Ne deduciamo come due siano gli obiettivi di questo governo, entrambi squisitamente politici: racimolare soldi per tener fede a qualcuna delle tante mirabolanti promesse elettorali (tra le molte, oltre alle ben note reddito di cittadinanza e flex tax, incredibilmente investire nei territori e nelle periferie e, udite udite, togliere le accise ai carburanti) e procrastinare i finanziamenti ai 96 comuni oggi non meritevoli a dopo le elezioni Europee e, soprattutto, a quelle amministrative, per potersi così appropriare di un merito non suo spacciandolo come propria iniziativa a favore di territori, città metropolitane e comuni e poter così asserire di aver tenuto fede a questa promessa elettorale.  Scaltri, e felici di esserlo!

Con Silvia per Verbania, Bando periferie: una vergogna - 12 Settembre 2018 - 07:33

Parte 2
Non corrisponde al vero che la sentenza della Corte costituzionale n. 74 del 2018 dichiari incostituzionale l'intero impianto del bando periferie ma solo il citato art. 1 comma 140, bocciatura che viene sanata dallo stesso emendamento approvato dal Senato, laddove permette di raggiungere l’intesa con le Regioni anche dopo l’emanazione dei decreti. Ed ecco spiegato perche lemendamento è stato votato compattamente, PD compreso: i Senatori dovevano  votare a favore per recuperare l’incostituzionalità. Su questa parte dell’emendamento vi è stata evidentemente superficialità ed errore da parte dei senatori del Pd. Un errore che è stato anche causato dalle modalità di stesura dell’emendamento che sanava, nella prima parte, sentenze della Corte costituzionale sugli avanzi di amministrazione dei Comuni e sul bando delle periferie. Ma l’emendamento non si ferma al comma 140 ma interviene anche sul 141, ,non toccato dalla sentenza della Corte Costituzionale: con questo emendamento tutti i progetti finanziati dopo i primi 24 approvati vengono congelati sino al 2020. In questo caso si tratta di una scelta politica della maggioranza di Governo che ritiene di dover rivedere tutti quei progetti approvati e finanziati. In realtà la verifica servirà per recuperare risorse finanziarie per progetti ed interventi diversi da quelli approvati dal precedente governo. Questa è la parte dove la maggioranza di governo racconta cose diverse dalla realtà. Non vi è nessuna sentenza della Corte Costituzionale da sanare. Vanno invece in questa direzione le dichiarazioni di alcuni esponenti dei 5 Stelle che cercano di camuffare con un atto dovuto (sentenza della Corte Costituzionale) una scelta politica. Infatti non si vede la ragione per la quale i primi 24 progetti del bando delle periferie vengono sanati con intese con le Regione successive al decreto e non si usa la stessa modalità per gli altri 94 progetti. Infine, non corrisponde al vero che l'emendamento rappresenti una svolta epocale liberando finalmente le necessarie risorse per superare il blocco degli avanzi di amministrazione dei i comuni virtuosi inserito nella legge di bilancio del 2017: infatti è stato definito incostituzionale dalla Corte costituzionale con sentenza n. 108/2018. Non è quindi un atto stabilito dal Governo giallo-verde. Inotre, non è sempre detto che i comuni che si vedranno sbloccati gli avanzi corrispondano ai comuni penalizzati dall'emenamento, anzi. Risulta infatti che i penalizzati siamo mediamente i comuni piccoli e grandi, gli stessi che a causa di problemi di dissesto non potranno accedere allo sblocco degli avanzi di bilancio, mentre i virtuosi sono quelli di medie dimensioni che si sono visti confermati i finanziamenti. Oltre il danno la beffa! https://www.chiamamicitta.it/bando-delle-periferie-le-bugie-5-stelle-lega/

PCI del VCO: no al passaggio alla Lombardia - 8 Settembre 2018 - 07:30

Re: Re: Re: posso votare nì?
Ciao paolino Infatti non volevo spiegarti nulla. Io ti ho detto che per esperienza personale lavorativa la regione lombardia come istituzione è molto avanti. E come questo può essere positivo per un vco lombardo. Detto questo io non faccio propaganda referendaria. Io voterò si. E ciascuno voti come vuole.

PCI del VCO: no al passaggio alla Lombardia - 7 Settembre 2018 - 20:46

Re: Re: posso votare nì?
Ciao robi Non serve che mi "spieghi la Lombardia"! Mia moglie è brianzola,e io vado ogni settimana a Monza per lavoro. La Brianza mi piace un sacco,e tocco con mano le differenze tra qui e lì. Ed è vero che mediamente le cose funzionano bene,su questo non ci piove. Quello che serve per convincere me e tantissimi come me è qualcosa di certo,nero su bianco,e non promesse, deduzioni, sillogismi. Quando vedrò quello avranno il mio sì, altrimenti meglio evitare salti nel buio. Tutto qui.

PCI del VCO: no al passaggio alla Lombardia - 7 Settembre 2018 - 16:27

Re: posso votare nì?
Ciao paolino Fidati di me. So che abbiamo idee molto diverse e che ci scontriamo aspramente. Almeno in passato. Io ho per lavoro rapporti con la regione lombardia e ti assicuro che in Italia è la meglio organizzata. Finanzia progetti ovviamente validi e diciamolo..ha soldi da investire. Noi siamo il lago maggiore e siamo una risorsa. Il Piemonte ha un tipo di turismo diverso. Montagne e Torino. Siamo fuori dalle loro logiche. Io non voglio convincere nessuno ma credo di avere espresso motivazioni almeno decenti. Poi ovviamente a ciascuno la decisione.

PCI del VCO: no al passaggio alla Lombardia - 7 Settembre 2018 - 11:21

Re: posso votare nì?
Ciao paolino ci sarebbe una quarta via: l'annessione al canton Ticino! Dai scherzo, comunque, se fosse stato fattibile, allora avrei votato Sì.......

PCI del VCO: no al passaggio alla Lombardia - 7 Settembre 2018 - 11:10

Voto un SI non convinto.
Come è stato già scritto, la proposta lombarda parte con il peccato originale dell'assenza di una chiara visione dei vantaggi che potremmo avere con il cambio della regione ed è anche ovvio che con questo non risolveremo i problemi più pressanti del nostro territorio. La parte politica proponente non ha fatto bene il suo lavoro affidandisi ai soliti slogan propagandistici che caratterizzanomolto quella parte politica. E' anche vero che il 21 ottobre verremo chiamati a votare e si spenderano fondi (che ancora devono essere trovati). Dovendo proprio sceglire voterò SI. Non so quale sarà la via nuova ma certamente conosco la vecchia via piemontese che non mi piace. E' sicuramente un azzardo, ne sono consapevole.

PCI del VCO: no al passaggio alla Lombardia - 7 Settembre 2018 - 08:41

posso votare nì?
mi iscrivo anche io al giochino della dichiarazione di voto,ammettendo che non so cosa votare. mi spiego,come da tempo vado chiedendo (invano) io sto ancora aspettando che i preponenti ci spieghino,numeri alla mano,se e quali vantaggi avremmo dal passaggio. a tutt'oggi,l'unico numero concreto fornito è quello dei soldi che NON ci sono per pagare il referendum,il che non depone a favore della serietà dell'iniziativa. manco del conto da pagà se sò preoccupati questi,pensa al resto... in linea di principio non ho pregiudiziali,una regione vale l'altra. il problema non è a quale circolo di tennis mi iscrivo,se sono una schiappa farò schifo pure nel circolo fighetto. fino a quando non imparerò a giocare bene potrò cambiare un circolo al mese,ma nulla cambierà. perciò rinnovo per l'ennesima volta l'invito: metteteci nero su bianco numeri convincenti,e non la solita solfa dei dialetti e dei pesci,e se saranno vantaggiosi avrete pure il mio voto.

Passaggio alla Lombardia: referendum a ottobre - 20 Agosto 2018 - 06:38

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Il vento sta cambiando
Ciao SINISTRO Infatti a me piace metà governo. Ma l'alternativa pd 5 stelle sarebbe stata troppo indigesta. Neppure io ho mai avuto tessere di partito e sono libero di votare chi voglio e cambiare quando voglio. Oggi è gioco facile del governo perché il Pd quando apre bocca fa danno a se stesso. Sbando totale e pericolo di estinzione. Fatti loro. Per quanto riguarda fdi sono dispiaciuto della separazione spero temporanea dalla Lega ma a livello locale vado per la mia strada. Vco lombardo.

Passaggio alla Lombardia: referendum a ottobre - 18 Agosto 2018 - 08:56

Re: Io credo
Ciao lupusinfabula Un commento che meglio non poteva essere. Infatti perplessità o al contrario entusiasmo sono espressi da politici di tutte le parti. Anche alcuni leghistI non sono favorevoli. Per questo bisogna votare con la propria testa valutando pro e contro.

PD su ospedale unico e sindaci "dissidenti" - 12 Agosto 2018 - 09:50

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Razzismo e opinion
Ciao sportiva mente Non ho nulla da vergognarmi. A destra c'è cambiamento e non deserto. Poi se a lei non piace è altro discorso. Perché a sinistra cosa c'è? Martina e la Serracchiani al posto di Berlinguer e Iotti? Mi fa solo sorridere malinconicamente. A destra se si intende destra liberale non c'è nessuno. Vero. Ma oggi ci sono problemi ben pressanti come l'immigrazione gestiti orrendamente dalla sinistra che gradirebbe un buon serbatoio di voti persi dalle classi medie e dagli operai. Lega e destra? Perché no. Perché dovrei votare sinistra? Me lo dica, forza. ... Martina, Renzi, Ascani, boldrini e fratoianni? Ma mi faccia il piacere!!!!! Come direbbe il principe...e si rilassi. Il PD ora è dato sotto il 15.....

Passaggio alla Lombardia: referendum a ottobre - 12 Agosto 2018 - 08:41

Vantaggi?
Caro HAvF non ho parlato di vantaggi, ho semplicemente indicato alcuni motivi per cui, nella pratica, gli abitanti del VCO gravitano più sulla Lombardia che non sul Piemonte. ne avrei altri, ma certo non serviranno a convincere chi è intenzionato a votare "no". Ormai si è visto che il popolo vota come ritiene più opportuno fregandosene delle direttive dei partiti tradizionali. Staremo a vedere, comunque il VCO se rimarrà in Piemonte sarà difficile che possa essere maltrattato, snobbato, sfruttato, dimenticatopiù di così dal resto del Piemonte
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