a terra
a terra - nei commenti
Silvia Marchionini chiede ai cittadini un aiuto per difendere il DEA - 14 Novembre 2014 - 08:44Orticello e ospedaleQuando si tratta di difendere il proprio orticello non c'è partito che tenga. Il PD è spaccato a livello nazionale, figuriamioci nel VCO terra di campanili per eccellenza! Per questa nostra cronica antipatia reciproca ora ci ritroviamo in braghe di tela per non avere avuto la lungimiranza e l'intelligenza di fare quel maledetto ospedale 10 anni fa, il cui progetto o metaprogetto prevedeva la presenza di entrambi i DEa. Tutti si lamentano della mobilità esterna, che andiamo a curarci a Milano, Novara, Varese o Borgomanero. E poi ci si chiede anche il perchè....... Ora mi chiedo cosa serva raccogliere firme, riunirsi, fare consigli comunali o cfiticare la Regione. Noi VCO siamo la causa del nostro male, nessun altro! |
Dal Comune: documenti per il risarcimento danni causati dal maltempo - 13 Novembre 2014 - 18:39Ma per favore!Ma che danni e danni! Invece di pensare a comprare cose inutili, pensate a fare investimenti per proteggervi i beni! E chi ha una casa o un negozio sul lago non è una persona "a terra". La si smetta a pensare che pantalone paghi. Datevi da fare. Sapete benissimo dove abitate e quindi adeguatevi. La villa a lago vi crea troppi fastidi? Vendetela! |
Marchionini chiede Consiglio Comunale aperto sulla sanità - 12 Novembre 2014 - 06:57IndignazioneCari concittadini, da quanto tempo è che vado dicendo che l'attuale politica (TUTTa), dalla locale alla nazionale, dev'essere ribaltata come una zolla di terra, lamentarci indignarci continuamente senza passare ai fatti NON SERVE a NIENTE! Piantiamola di piangerci addosso, amministrano male? andiamo TUTTI nei palazzi e cacciamoli via, non prima di avergli fatto restituire tutto quello che hanno impropriamente grattato! |
Pochi a bordo dell'aliscafo - 11 Novembre 2014 - 23:06anche...anche il lago e gli aliscafi, se per questo, ci sono già! Per trasportare 1000 persone occorrono: via terra: - 1000 auto (ipotesi che ognuno usi la propria auto) - 250 auto (ipotesi car sharing) -125 minivan (a 8 posti) - 20 pullman Via lago: 5 aliscafi La soluzione ideale è quella che riesce a combinare al meglio questi numeri. Non avendo la verità in tasca, continuo a pensare, sempre che, con opportuno interscambio a Locarno, che l'aliscafo sia una soluzione da considerare comunque. Maurilio |
Forza Italia sulla nomina di Alba - 8 Novembre 2014 - 18:54rischio reale e imminentepersonalmente preferisco il gioco di squadra,ma rispetto chi ha una diversa visione. credo che nello specifico del "caso Marchionini" più che di decisionismo si parli di esasperazione autoritaria,provato dalla scontentezza pressochè di tutti. il rischio concreto che corre il sindaco è di farsi terra bruciata intorno,trovandosi sola col cerino in mano e quindi rispedita a Cossogno (ipotesi che credo tanti stiano caldeggiando!). un bravo leader si circonda di persone valide,non di fedelissimi che approvano supinamente qualsiasi sua decisione. |
NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 17:36Cosa ha buttato via il VCOPer guardare un po' al di la del nostro naso, estrapolato dal sito "architetturasostenibile.it", e per sapere cosa il VCO ha buttato via: "Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di “recuperare una visione umanistica dell’ospedale”. Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca(a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l’architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l’evoluzione e l’avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la “visione umanistica”. Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l’idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d’animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell’edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: • Umanizzazione: lo spazio e l’ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. • Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. • Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. • affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all’ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico–costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. • Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico–scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. • Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l’aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità". |
Un carabiniere di Verbania da malato partecipava a gare di sci - 7 Novembre 2014 - 14:00giovanniio sono una di quelle persone che pensa tutto cio' che tu hai scritto ma, in questo caso, proprio perche' questo " personaggioi " rappresenta le istituzioni, il Nostro Paese, una persona a cui ci si dovrebbe affidare con fiducia, che come diceva qualcuno, lo ritroviamo sulle strade ad insegnarci a " vivere " DEVE essere punito in modo esemplare, il doppio di quello che sarebbe punito un cittadino normale.Purtroppo sono sempre piu' convinta che la maggior parte (pochissime eccezioni ) delle persone che indossano una divisa, si credono DIO in terra e si comportano di conseguenza. vanno oltre i loro compiti, si rifiutano di compilare verbali sull'accaduto, tanto, chi li tocca! io avrei una proposta, i rappresentanti le forze dell'ordine dovrebbero essere trasferiti ogni anno, quelli del nord, delle zone tranquille come le nostre che fanno male il loro lavoro, tipo far west per intenderci, mandateli a Corleone ma, devono portare gli stessi risultati che portano al nord, se sono cosi' ligi al dovere, scommettiamo che diventano tutti " buoni "? |
Cani senza guinzaglio - 3 Novembre 2014 - 00:52Il guinzaglioIn questo articolo si paria di can senza guinzaglio.Pero' da quando vige la regola discutibiie,di raccoglierne gli escrem enti,cioè se non vado errando da una decina di anni,NESSUNO che un giorno diventerà' QUaLCUNO,ha mai specifica to che il guinzaglio delle nostre adorate bestiole NON DEVE ESSERE LUNGO 6 metri.altrimenti,i passanti a piedi,o per gio in bicicletta,devono fare lo slalom o il salto con l'asta per passare contemporaneamente.Ma scherzi a parte,un tempo anche il sottoscritto ebbe de cani.all'incirca una trentina,ovviamente suddivisi nel tempo,da quando ebbi 18 anni fino ai quasi 30.Mio padre,uomo con la divisa.amava i pastori tedeschi e pur non parlando eccelsamente la lingua italia ana per un miscuglio dialettale dato dalla sua etnia sudista e l'arrivo al nord dove rese mia madre la regina della casa "con la corona di spine"con una pronuncia differente,gli piaceva istruire e dare ordini ai suoi cagnolino in tedesco. Mia madre e il sottoscritto li strigliavano e lavavano amorevolmente e lui con o senza divisa dava spettacoli equestri facendo fare loro svariati esercizi,tra cui quello apparentemente sciocco,di correre a prelevare il legnetto in mezzo al mare(in attesa di farlo con il ramoscello d'ulivo al prossimo diluvio universale),oppure fare RaMPa che significa srtriscia re sulla pancia come il serpente,sia senza alcun impedimento,sia sotto e panchine piu' basse,o in quei tubi di cemento lasciati a se stessi nelle discariche edili.Il cane,così sentii sempre dire,"si diverte" a fare certe cose perche'sa'che al suo padrone piacciono(povero scemo!"il cane.....)e quindi quel cagnone si spaccava le ossa per far piacere a lui o al sottoscritto che Ha UNa VaSTa CINETECa E VIDEOTECa da fotomatore e videomatore evoluto con tutte quelle fatico se acrobazie.Ma la tematica principale è IL GUINZaGLIO...che,non tutti sanno,o lo sanno ma non glie ne' importa nulla NON DEVE ESSERE LUGO O aLLUNGaBILE OLTRE 1,20 MT per il bene sia del cane,che del padrone e sarebbe una bella idea se l'attuale Sindaco di Verbania totalitario nelle decisioni anche se di sx,prendesse in considerazione questo particolare applicando delle regole,che,se non eseguite potrebbero essere seguite da contravvenzioni.Ora, a parte la cara e sexi Brambilla che ama esageratamente i cani,e non si capisce se per un interesse di partito o di vero amore per gli stessi,questi animali sono esseri viventi.Quando si acquista un animale,o dovrei dire bestia,perché antropologica mente parlando gli animali siamo noi,mentre i cani sono bestie,Noi diventiamo bestie quando ci comportiamo peggio di loro,ma non nel senso antropologico della parola.E siccome sono esseri viventi andrebbero rispettati non solo con i biscottini secchi e le cucce colorate e gli ossi gonfibili,ma facendo in modo che abbiano un tenore dai vita aristrocrati co..Ironie a parte,che se non le faccio non mi diverto,quando si cammina in mezzo alla strada asfaltata,un tempo detta "rotabile"(un uso dialettale del sud che vale anche al nord)e si ha un cane comune compagnia se si cammina regolarm ente contro mano,ovvero andando avanti e vedendo arrivare la auto e non sulla destra della carreggiata,il cane deve stare sulla sinistra della nostra carreggiata.In tal modo è protetto nei riguardi delle auto che arrivano;mentre il padrone del cane puo'anche farsi investire.Per certi padroni non sarebbe una cattiva idea..Per tenere il cane sulla sx della carreg giara,OCCORRE aBITUaRSI a CONDURRE L'aNIMaLE TENENDOLO SEMPRE CON La MaNO SNISTRa.Invece siccome spesso il conducente dell'animale,che più è bello e più' ha una bella padrona(bisogna distnguersi in qualche modo!),ma anche brutta,e in entrambi i casi"minuta"e delicata,se lo conduce con la mano sinistra"rischia di fare sci nautico sulla terra ferma",alche'passa alla mano destra.Quindi,scherzando scherzando,imparare a tenere la propria bes tola esclusivamente con la mano sinistra.Io ho detto che l'animale stando in quella posizione è piu' al sicuro sulla strada se la si percorre a piedi e nel giusto senso di marcia pedonal |
Molotov e frasi ingiuriose contro i profughi - 31 Ottobre 2014 - 14:16GeneralizzarePurtroppo viviamo ancora con una mentalità chiusa, in cui il diverso spaventa sempre. Ora io sono d'accordissimo che non dobbiamo portarci in casa delinquenti, sono d'accordo che vorrei girare 24/24 7/7 senza dovermi tenere la mano sulla tasca del portafoglio, ma credo anche che non si debba generalizzare. Milano, come qualunque altra città del mondo, ha un tasso di criminalità piu' alto che Cossogno è ovvio. Chi ha paura del diverso dovrebbe farsi un viaggio in qualche paese del "terzo mondo" (ma non nel villaggio turistico a Zanzibar o quello sul Mar Rosso), magari sentirsi provare anche lui la sensazione di essere diverso, discriminato in una terra straniera e sono certo che cambierebbe punto di vista. |
Marchionini: "Cambiare si può a Vb" - 27 Ottobre 2014 - 09:13cercasi saggioascoltare i dipendenti comunali, tutti, ascoltare i consiglieri comunali ,tutti, perseguire pratiche di condivisione delle decisioni , considerare ricchezza la diversità di opinioni... accettare la sfida del confronto... poi decidere ma senza lasciare vittime a terra, questo..è il mio consiglio per chi ha voluto fare il sindaco di una comunità, tutta. Non è tempo perso ,ascoltare .Ci vorrebbe un po' di saggezza.. perché non fare un bando "Cercasi saggio per consulenza amministrazione Comunale di Vb" |
Francesca Accetta nel Club forza Silvio Verbania - 21 Ottobre 2014 - 17:57???Ognuno di noi possiede famiglie più o meno distanti, problematiche e ognuno di noi ha una vita, ma questo modo di raccoglier pietosismi è deplorevole..comunque OVaTTa non centra con OVaTTaTa.. e non fà parte di alcune origini ovattata significa protetta in campana di vetro e mi creda cara Signora Francesca che chi fà 6 ore al giorno mentre nemmeno chi ne fà semplicemente 8 arriva a una paga statale.. creda prima di parlare con belle parole cerchi di tornare coi piedi a terra. Le auguro realmente di cuore di trovare la Sua famiglia in chiunque le vorrà credere, ma credo che i probblemi di VERBaNIa a volte non li sanno risolvere nemmeno chi da anni qua ci vive e prima di dire che le persone devono pensare al futuro, penso che non ha ben recepito il mio commento, inquanto nessuno declina a Lei i danni fatti da altro, ma nemmeno Lei li risolverà specie perchè di persone che fanno mille lavori ed entrano in politica ce ne sono tanti... mi dica unpò cosa pensa di risolvere i probblemi durante le ore lavorative da noi pagate...???? bè ce ne sono già tanti così... e mi auguro che le cose cambino non che peggiorino. Creda che chi ha avuto esperienze di tumori non ha necessità di rendere gloria con una bella medaglia.... ma di fare FINIRE questo probblema che per interessi che sottobanco si fanno nessuno và mai pagando... ci vuole PULIZIa no parole che tanti suoi colleghi hanno già fatto in passato, nel presente, purtroppo molti lo faranno anche nel FUTURO... L'unione sta nel popolo non in chi ci governa... BENEFIT... aCCORDI.. PRIVILEGI... Ora basta Popolo Italiano ascoltate la Vostra Voce e date incarichi a chi prima fà fatti e poi li porta avanti.. E premetto ognuno ha la libertà di farsi video, ma la prossima volta che il video è sul sociale prima di mettersi in primo piano, dia più importanza alle parole del messaggio che deve rendere non alla persona che è una figura che rappresenta la causa che vuole difendere... |
Cristina: "Dopo il flop dell'aliscafo il sindaco pensi alla strada" - 16 Ottobre 2014 - 15:20Ma sto sindaco .......Però questo sindaco fa quasi tenerezza. a parte il piglio di chi fa l autoritario perché non riesce ad essere autorevole, ma non ne fa una giusta neanche per sbaglio. Eh va beh archiviano anche i frontalieri con le ali, aspettando un amministrazione con i piedi un po' più per terra. |
Aggiornamenti sul PISU e sul Cem - 11 Ottobre 2014 - 14:30Perchè Stresa, ascona e Locarno si e Verbania no?Me lo chiedo e te lo chiedo. Se si tratta di collocamento geografico, niente da fare. Siamo tutti sul lago maggiore. Se si tratta di capacità organizzative ed amministrative allora siamo diversi. Ma mi chiedo per quale motivo a Locarno si organizza un festival del cinema con i controfiocchi, a Stresa si fanno gare e congressi internazionali e a Verbania dobbiamo litigare per i cani. Me lo chiedo e te lo chiedo, perchè non siamo realtà distanti anni luce. E mi chiedo e ti chiedo, dato che sei uno dei pochi che ragiona su questo blog, se con la realizzazione del CEM le cosa non possano migliorare, con un minimo di inventiva, serietà, organizzazione. Che si fa? Si piange, si impreca contro la dittatura della Marchionini, si tira fuori la Costituzione, si chiama la Camusso e Landini o ci si organizza per bene per fare andare avanti la cosa? Ti confesso di essere molto alterato, per usare un eufemismo, e che mi spiace veramente di essere l'unico che "difende l'indifendibile". Ma sono arciconvinto che, stando con i piedi per terra come chiedi tu, il CEM sarà un fiore al'occhiello non solo di Verbania, e che tanti che ora gufano a prescindere cambieranno idea. Lupus, vedrai che non mi sbaglio. Ne riparleremo a tempo debito. |
Aggiornamenti sul PISU e sul Cem - 11 Ottobre 2014 - 14:11Non so...Non so, ma mio mio figlio poco tempo fa mi ha detto che a Bologna è andato a vedere non ricordo più quale complesso inglese con biglietto a 90 euro : e non certo seduto su poltrone di velluto in prima fila! Robi, se vogliamno le star questi sono i costi, se vogliamo le scartine o cantanti che nessuno ormai invita più neppure a cantare ai matrimoni, il prezzo, come la qualità, scende: e allora chi affollerà il palazzetto? Robi, per favore, non difendere anche tu l'indifendibile, stai coi piedi per terra! E per quanto conceren gli sponsor, siamo a Verbania, Italia, mica ascona o Locarno, Svizzera! |
Canile: sulle cifre di Sau, Loredana Brizio puntualizza - 8 Ottobre 2014 - 19:29L'ultima della Sindaca..Bene, la Sindaca non finisce mai di stupire! Oltre a palesare un'indubbia calorosa simpatia per la adigest srl (boh, la simpatia è simpatia,ma in questo caso .....) e un'indubbia antipatia per l'associazione amici degli animali va ben oltre. Ora, dopo aver dichiarato legittima una determina che assegnava ad adigest la gestione del canile per 58.000 Euro più una parte nascosta con la quale si sfondavano 200.000 Euro. Visto che le cose non sono andate come sperato, pubblica su Eco Risveglio" un'intervista con la quale dichiara di voler elargire ad adigest quanto il Comune riceverà dai comuni consorziati che hanno deliberato per 1,50 Euro per ogni residente. Signori miei, fate i conti del numero di residenti nei trenta comuni consorziati, sarà un bella sorpresa! Questo così, per simpatia... Le leggi? Le normative? Non ce n'è bisogno, la sindaca, novella figlia degli dei, spuntando da una nube dell'Olimpo così ha deciso. Forse però nè i sindaci nè i cittadini (poco devoti agli dei) concorderanno, siamo terra di confine e siamo poco avvezzi alle simpatie così calorose e sospettosi di natura. |
Porto Turistico: Marchionini incontra la Regione - 25 Settembre 2014 - 12:12Il fronte del portoDalla Stampa del 19 settembre, pagina 56, apprendiamo che l'amministrazione è in attesa di un progetto, pronto per ottobre, elaborato dall'Universita' di Bologna, per la ricostruzione del Porto Turistico di Villa Taranto. Come cittadino di Verbania, ma soprattutto come appassionato di nautica e proprietario di una piccola imbarcazione, non posso che rallegrarmi di questo importante annuncio. Leggendo poi l'articolo, molto poco dettagliato purtroppo, apprendo altre informazioni che fanno scattare qualche campanello d'allarme. Intanto il costo dell'opera, stimato tra gli 8 e i 9 milioni. Su questo punto faccio notare che la precedente struttura, andata In malora in soli 13 anni, ne costo' circa 5, compresa però tutto l'insieme delle opere fisse a terra. Ora la sostituzione dei soli pontili galleggianti e non meglio precisate altre strutture vanno a costare quasi il doppio. Per dovere di onestà mi riservo di vedere il progetto per dare un commento definitivo, anche se leggendo le cifre in gioco sono piuttosto perplesso. altro punto di perplessità viene dal finanziamento dell'opera, soprattutto quando si dice " i privati si facciano avanti". Sì, perché i privati possono pure farsi avanti, ma poiché chi investe lo fa per raggiungere un risultato economico positivo, occorre pensare quanti anni debba tenere la concessione per raggiungere il punto di pareggio. Mi sono divertito a fare due conti: se i posti barca saranno 200, ammettendo di riempire da subito ( cosa non facile) la capienza, e ipotizzando un costo medio annuo di euro 2500 per ormeggio, significa incassare euro 500.000 lordi a cui vanno aggiunti i ricavi per la gestione del ristorante, altri 40.000, e tutti gli altri servizi di alaggio, ricovero e manutenzione natanti che stimiamo intorno ai 50.000 euro. Con un investimento di euro 9 milioni stiamo parlando di un tasso di rendimento annuo, al lordo delle tasse e dei costi di esercizio, del 6,5%. Se ipotizziamo il lavoro di almeno due persone, i costi per il materiale di consumo e l'energia elettrica, non possiamo pensare a meno di 50.000 euro di costi, che riducono il tasso di rendimento al 6%, ancora non male. Pagando poi le tasse, dobbiamo pensare ad un'aliquota del 27,5%, il risultato netto sarà di euro 394000 circa, pari ad un ritorno percentuale del 4,38%. a questo tasso di rendimento, con un semplice calcolo, si può affermare che occorrono, solo per ritornare in possesso del capitale investito, di più di sedici anni. Questo se il comune si accontenterà di avere, alla fine della concessione l'opera a gratis e non richiederà alcun canone annuo. Insomma un imprenditore che si assume tutti i rischi, incluso il fatto di avere il porto nel posto più soggetto a eventi distruttivi di tutto il lago, avrebbe un modesto ritorno (4,38%) . Se poi il comune volesse pure un canone? E se la concessione fosse solo per 10 anni? Quale pazzo potrebbe avere interesse a "imbarcarsi" in una simile avventura? In attesa di ulteriori sviluppi credo non sia il caso di scrivere oltre, se non fare un accenno alle imminenti cause civili per danni in cui il nostro povero Comune sarà coinvolto. Cosa dirà il giudice quando vedrà le ordinanze emanate ma non fatte rispettare? Cosa dirà quando saprà che le compagnie di assicurazione hanno fatto leva proprio su questo per non risarcire nulla ai malcapitati proprietari di barche? ( che per inciso non sono tutti miliardari). Forse ci sono soluzioni efficienti, progetti meno faraonici ma attuabili ( ad esempio sfruttando le strutture già esistenti) con spese più' abbordabili e con maggiore facilità di coinvolgimento dei privati, ma certo questo, avrebbe meno eco sui media..... |
Lega Nord su sanità e punto nascite - 21 Settembre 2014 - 22:16La sanità del futuroEppure ci sarebbe la possibilità di evolvere anche in campo sanitario. Vi allego un estratto del progetto di Renzo Piano dell'ospedale del futuro. intanto che noi litighiamo per il nostro pollaio, altri volano alto. Buona lettura. RENZO PIaNO: La VISIONE SULLa TIPOLOGIa OSPEDaLIERa E CRITERI D'INTERVENTO SOSTENIBILI Un'analisi tipologica. Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di "recuperare una visione umanistica dell'ospedale". Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca (a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l'architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l'evoluzione e l'avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la "visione umanistica". Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l'idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d'animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell'edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: Umanizzazione: lo spazio e l'ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all'ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico-costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico-scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l'aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità. |
Il Verbania in "trasferta" a Villadossola - 11 Settembre 2014 - 06:48fate ridere io giocavo in terra battutaadesso per giocare a calcio CI vuole la burocrazia ridicoli. |
Renco: uccide il padre a forbiciate durante una lite - 10 Settembre 2014 - 21:30come si faa cinquant anni chiedere i soldi a mamma per le sigarette butterebbe a terra chiunque di noi. La dignità dell uomo e' lavorare. Con questo non giustifico quanto accaduto. Ma così non si può continuare... |
M5S torna sul porto turistico - 10 Settembre 2014 - 19:14un disastro annunciato ed evitabile, ecco le provePorto turistico di Villa Taranto, un disastro annunciato ma..evitabile. a Verbania, c'è un problema sotto gli occhi di tutti, qualcosa che non può essere ignorato, nonostante l'assordante silenzio con il quale la vicenda viene trattata . al turista che giunge in città, accanto al parcheggio antistante i Giardini di Villa Taranto, si offre uno spettacolo di devastazione e abbandono, tra pontili semi affondati, cataste di detriti e spazzatura. Stiamo parlando di quello che resta del porto turistico. Un disastro che affonda le sue radici non solo nell'infausta notte tra il 10 e l'11 ottobre 2013, quando il temibile vento di Marenca, con raffiche a quasi quaranta nodi ha dato "il colpo di grazia" ad una struttura già pesantemente provata da precedenti eventi atmosferici, ma, appunto, nella sua pluriennale storia, risalente al 2000. Si potrebbe parlare quindi della scelta del sito, a detta di tutti i residenti inadatto alla costruzione del porto, proprio perché esposto alla furia distruttiva del vento da Nord Est, si potrebbe parlare del fondale melmoso e profondissimo (35- 40 metri) su cui è estremamente difficoltoso ancorare i pontili galleggianti, si potrebbe parlare di un contratto di concessione con un canone ridicolmente basso (al limite dell'esposto alla Corte dei Conti per danno erariale), oppure ancora, dei lavori di miglioramento dell'area portuale pattuiti sul contratto e solo in minima parte realizzati dal concessionario, delle carenze nella manutenzione, ma sarebbe una storia troppo lunga. Occorre invece che la cittadinanza sappia che lo scempio del porto poteva essere evitato, che i milioni di euro che verranno spesi per rimediare al disastro, che gli ulteriori soldi (altri milioni) che verranno spesi per risarcire i proprietari delle barche affondate, avrebbero potuto essere risparmiati. Dalla lettura dei documenti contrattuali, dalle relazioni indipendenti di prestigiose Università, dalla consultazione delle ordinanze disattese, si comprende come, già a marzo 2013, cinque mesi prima del disastro, i pontili dovevano essere sgombrati per il palese ammaloramento delle opere galleggianti. Perché non si è attuata l'ordinanza, perché il concessionario, come se nulla fosse, ha continuato a farsi pagare i diritti di ormeggio dagli ignari proprietari delle barche? Ma, soprattutto, perché il Comune " ..ordina sgombero e divieto di approdo, ormeggio e accesso da terra ai pontili*** .."del porto e poi non si preoccupa di controllare se la disposizione e' stata eseguita? (***Vedi Ord. N DST/DEM/34/2013 del 08/03/2013) a questo punto è opportuno dire che tutto quanto scritto in questa sede non è frutto di considerazioni personali, ma scaturisce dalla semplice lettura dei documenti a disposizione di ogni cittadino tramite una semplice richiesta di accesso agli atti pubblici. Questo per mettere in evidenza che la vicenda del porto è sotto gli occhi di tutti, cittadini e amministratori, da molto tempo. Come al solito però c'è voluto un disastro, fortunatamente senza morti e feriti, perché se ne parlasse. a questo proposito bisogna riconoscere che l'unica voce a chiedere con forza che venga fatta chiarezza in materia, e' stata quello del Movimento 5 Stelle, con un'interpellanza in Consiglio Comunale, alla quale è stato risposto, tra l'altro, che l'ordinanza in questione non vieta nulla, facendo sorgere il legittimo dubbio che gli attuali amministratori si siano presi almeno il disturbo di leggerla, visto che il divieto è evidenziato addirittura in grassetto nel testo originale!! Concludendo, la vicenda, pur nella sua complessità, solleva parecchi interrogativi a cui l'attuale Sindaco e la sua squadra, che per la verità ereditano problematiche nate molto tempo fa, devono dare risposte. Risposte, tuttavia, che non possono non tenere conto di come un bene pubblico, una potenziale fonte di ricchezza e lavoro per il nostro territorio, sia stata gestita in passato e se, sopratutto, chi l'ha gestita sia ancora meritevole di proseguire il rapporto di concessione, se merita ancora la fiducia dell |
