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Studenti del Maggia: "chiediamo solo aule calde" - 27 Dicembre 2018 - 10:36

Re: Per hans
Ciao Alessandro Invece voglio solo sapere quanto sono fredde le aule. Penso che ci sia differenza tra 5, 10, 15 o 19,9 gradi

Sindaci dell'Unione del Lago Maggiore: solidarietà ad Albertella - 26 Dicembre 2018 - 20:27

Re: Potere e soldi
Ciao lupusinfabula Semplicemente il sindaco ordina la chiusura per motivi di sicurezza prospettando la riapertura dopo una serie di interventi (quindi chiusura minima 10 anni), la gente scende in piazza coi forconi, il prefetto riapre la strada per motivi di ordine pubblico

Provincia VCO risponde agli studenti del Maggia - 26 Dicembre 2018 - 11:15

Re: La bacchetta magica
Ciao robi chiedilo piuttosto a chi continua con la solita fuffa, dicendo che si sono appena insediati, che hanno ereditato disastri.... Tra 5/10/15 anni continueranno a dire le stesse cose, scommettiamo? Ma mi chiedo: la nostra provincia è stata sempre governata dalla destra negli ultimi decenni?

Provincia VCO in dissesto, incontro in Ministero - 22 Dicembre 2018 - 08:30

La memoria, questa sconosciuta!
Il 10 gennaio del 2014 il TAR Piemonte, dietro presentazione di ricorso da parte della presidentessa uscente Mercedes Bresso per una serie d'irregolarità compiute nella presentazione delle liste vicino alla candidatura di Cota, ha annullato le elezioni regionali del Piemonte. La sentenza, poi confermata in Consiglio di Stato è stata resa esecutiva nonostante presentazione di ricorso alla Corte Suprema di Cassazione da parte delle Regione Piemonte, Cota è stato quindi costretto a dimettersi e ad indire, per il 25 maggio 2014, nuove elezioni. E' risultato vincitore il candidato del PD Sergio Chiamparino. Si EVINCE che la lega ed i suoi ESPONENTI non è che avessero lavorato in modo così trasparente, ma certo, sotto elezioni saltate fuori a riproporvi “candidamente”... VERGOGNOSI!

Forza Italia su Piazza Fratelli Bandiera - 21 Dicembre 2018 - 11:56

Il Gruppo Consiliare di FI e i conti della serva
Errata corrige: il totale dei costi, come peraltro indicato nel primo intervento, è pari a 7.380.000 e non 7.280.000€ contro i non veritieri 10.240.000€ indicati dal Gruppo Consiliare di FI. Ci scusiamo per l'errore.

Forza Italia su Piazza Fratelli Bandiera - 21 Dicembre 2018 - 11:39

Il Gruppo Consiliare di FI e i conti della serva
Infine la terza slide riportante l'anno 2021 da cui si desume come per quell'anno, il terzo e ultimo per il triennio considerato, la spesa prevista per il secondo lotto dell'opera sia pari a 4.660.000€. In totale, dunque, 7.280.000€ e NON 10.200.000€.

Forza Italia su Piazza Fratelli Bandiera - 21 Dicembre 2018 - 11:15

Il Gruppo Consiliare di FI e i conti della serva
21 Dicembre 2018 - 03:49 Le cose sono due: o il gruppo consiliare di FI non sa leggere i bilanci oppure li interpreta a suo uso e consumo, delle due l'una. Visto il clima ormai elettorale riteniamo la seconda ma ci viene qualche sospetto anche sulla prima. I costi di un'opera vanno desunti analizzando non il Bilancio di Previsione triennale, che come indicato dalla sua denominazione, rappresenta una previsione di entrate e spese (e non un consuntivo triennale), bensì il Piano triennale delle Opere Pubbliche 2019-2021 ed il suo cronoprogramma. In riferimento all'opera di riqualificazione della P.zza F.lli Bandiera qui contestato nei costi si desume chiaramente come la spesa totale contabilizzata nel 2019 PER IL PRIMO LOTTO della piazza sia di 2.720.000€, di cui 2.500.000 da CCDDTT, quindi per MUTUO, e 220.000 da RFF, ristorno frontalieri; per il 2020 nessuna spesa; per il 2021 per il SECONDO LOTTO sia di 4.460.000€ da CR, contributo regionale, preventivato da anni. Il totale di spesa, quindi, per i due lotti e non tre come erroneamente indicato è di 7.380.000€ e non 10.240.000€ come si vuol far credere, di cui 5.140.000 che non si comprende da dove arrivino, se non da un pasticcio molto dilettantistico di somme di più voci indicate nel cronoprogramma. Quindi, il finanziamento della piazza non è totalmente a debito come affermato da FI, ma solo per meno di un terzo dell'opera complessiva e rappresenta l'8% dell'indebitamento complessivo dell'ente, che peraltro in 5 anni è sceso da 38.000.000 a 29.000.000 di euro. Inoltre, per tacere le illazioni di questo e altri gruppi consiliari di minoranza sull'utilizzo incongruo dei ristorni frontalieri, facciamo notare come questi siano da sempre utilizzati per la realizzazione delle Opere Pubbliche, in questo caso per le Opere Stradali (Voce 01, che include altri interventi quali ad es. messa in sicurezza strade, piano del traffico, pubblica illuminazione, ecc) e tutti gli addetti ai lavori questo lo sanno, o almeno dovrebbero. Per cui il loro utilizzo in quest'opera non solo è congruo ma totalmente lecito: affermare il contrario è bassa propaganda elettorale. È quindi deplorevole che il gruppo consiliare di FI si sia basato sul Programma delle Opere triennale invece che sul Bilancio di Previsione per presentare le loro rimostranze, peraltro mediaticamente solo alla popolazione piuttosto che ufficialmente ai due organi istituzionali preposti quali la Commissione Finanze e il Consiglio Comunale, alla presenza dell'Assessore al bilancio Vallone e dei Consiglieri di maggioranza, dove si è ben guardato da farne cenno, crediamo a questo punto per timore di essere smentiti. Fare mera propaganda elettorale a fini elettorali spacciando numeri falsi è di per sé deplorevole, farlo sbagliando i conti appare oltremodo ridicolo. Per fare politica, financo si stia all'opposizione, bisogna avere un minimo di onestà intellettuale oltre che politica, oltre che saper leggere i bilanci e fare di conto.

Piazza F.lli Bandiera, FI: "costerà 10 milioni!" - 21 Dicembre 2018 - 11:06

Re: eh no
Ciao lady oscar, esattamente così, i cittadini devono riappropriarsi delle città e delle piazze e non lasciarle in balia delle auto. Le città appartengono alle persone e gli spazi cittadini servono per essere da esse vissutoli, non delle auto. Se poi queste servono per andare al lavoro, sacrosanto diritto in tal caso ma spesso solo per spostarsi con comodità personale, allora diviene un dovere delle amministrazioni fornire agli utenti, lavoratori e non, gli spazi necessari ma non si pretenda che essi siano sempre gratuiti, soprattutto nelle piazze centrali delle città che i residenti stessi chiedono vengano riqualificare perché da troppo tempo lalasciate n balia del degrado o ridotte a meri parcheggi. Esattamente la volontà espressa più volte dai residenti del Rione Sassonia di Intra presso il Comitato di Quartiere ove è stato chiesto un intervento di recupero di Piazza F.lli Bandiera che sia equilibrato tra presenza di spazi verdi, spazi tecnologici, spazi di incontro, spazi percorribili a piedi e vie di collegamento con il vicino Rione S. Anna a Pallanza e la giusta disponibilità di posti auto, non solo in piazza ma anche nelle zone limitrofe (calzante a tal proposito è l'esempio del previsto parcheggio multipiano presso l'ex Padana Gas che permetterà il rapido raggiungimento a piedi del centro di Intra). Richieste che hanno trovato il riscontro cercato nel progetto proposto dell'amministrazione Marchionini. Per finire i costi sono quelli previsti da tempo e necessari per la realizzazione di un'opera importante richiesta da quasi 40 anni, come gia detto più sopra 7.400.000€ e non gli strumentalmente sbandierati 10.200.000€.

Piazza F.lli Bandiera, FI: "costerà 10 milioni!" - 21 Dicembre 2018 - 03:49

Il Gruppo Consiliare di FI e i conti della serva
Le cose sono due: o il gruppo consiliare di FI non sa leggere i bilanci oppure li interpreta a suo uso e consumo, delle due l'una. Visto il clima ormai elettorale riteniamo la seconda ma ci viene qualche sospetto anche sulla prima. I costi di un'opera vanno desunti analizzando non il Bilancio di Previsione triennale, che come indicato dalla sua denominazione, rappresenta una previsione di entrate e spese (e non un consuntivo triennale), bensì il Piano triennale delle Opere Pubbliche 2019-2021 ed il suo cronoprogramma. In riferimento all'opera di riqualificazione della P.zza F.lli Bandiera qui contestato nei costi si desume chiaramente come la spesa totale contabilizzata nel 2019 PER IL PRIMO LOTTO della piazza sia di 2.720.000€, di cui 2.500.000 da CCDDTT, quindi per MUTUO, e 220.000 da RFF, ristorno frontalieri; per il 2020 nessuna spesa; per il 2021 per il SECONDO LOTTO sia di 4.460.000€ da CR, contributo regionale, preventivato da anni. Il totale di spesa, quindi, per i due lotti e non tre come erroneamente indicato è di 7.380.000€ e non 10.240.000€ come si vuol far credere, di cui 5.140.000 che non si comprende da dove arrivino, se non da un pasticcio molto dilettantistico di somme di più voci indicate nel cronoprogramma. Quindi, il finanziamento della piazza non è totalmente a debito come affermato da FI, ma solo per meno di un terzo dell'opera complessiva e rappresenta l'8% dell'indebitamento complessivo dell'ente, che peraltro in 5 anni è sceso da 38.000.000 a 29.000.000 di euro. Inoltre, per tacere le illazioni di questo e altri gruppi consiliari di minoranza sull'utilizzo incongruo dei ristorni frontalieri, facciamo notare come questi siano da sempre utilizzati per la realizzazione delle Opere Pubbliche, in questo caso per le Opere Stradali (Voce 01, che include altri interventi quali ad es. messa in sicurezza strade, piano del traffico, pubblica illuminazione, ecc) e tutti gli addetti ai lavori questo lo sanno, o almeno dovrebbero. Per cui il loro utilizzo in quest'opera non solo è congruo ma totalmente lecito: affermare il contrario è bassa propaganda elettorale. È quindi deplorevole che il gruppo consiliare di FI si sia basato sul Programma delle Opere triennale invece che sul Bilancio di Previsione per presentare le loro rimostranze, peraltro mediaticamente solo alla popolazione piuttosto che ufficialmente ai due organi istituzionali preposti quali la Commissione Finanze e il Consiglio Comunale, alla presenza dell'Assessore al bilancio Vallone e dei Consiglieri di maggioranza, dove si è ben guardato da farne cenno, crediamo a questo punto per timore di essere smentiti. Fare mera propaganda elettorale a fini elettorali spacciando numeri falsi è di per sé deplorevole, farlo sbagliando i conti appare oltremodo ridicolo. Per fare politica, financo si stia all'opposizione, bisogna avere un minimo di onestà intellettuale oltre che politica, oltre che saper leggere i bilanci e fare di conto.

Piazza F.lli Bandiera, FI: "costerà 10 milioni!" - 21 Dicembre 2018 - 03:49

Il Gruppo Consiliare di FI e i conti della serva
Le cose sono due: o il gruppo consiliare di FI non sa leggere i bilanci oppure li interpreta a suo uso e consumo, delle due l'una. Visto il clima ormai elettorale riteniamo la seconda ma ci viene qualche sospetto anche sulla prima. I costi di un'opera vanno desunti analizzando non il Bilancio di Previsione triennale, che come indicato dalla sua denominazione, rappresenta una previsione di entrate e spese (e non un consuntivo triennale), bensì il Piano triennale delle Opere Pubbliche 2019-2021 ed il suo cronoprogramma. In riferimento all'opera di riqualificazione della P.zza F.lli Bandiera qui contestato nei costi si desume chiaramente come la spesa totale contabilizzata nel 2019 PER IL PRIMO LOTTO della piazza sia di 2.720.000€, di cui 2.500.000 da CCDDTT, quindi per MUTUO, e 220.000 da RFF, ristorno frontalieri; per il 2020 nessuna spesa; per il 2021 per il SECONDO LOTTO sia di 4.460.000€ da CR, contributo regionale, preventivato da anni. Il totale di spesa, quindi, per i due lotti e non tre come erroneamente indicato è di 7.380.000€ e non 10.240.000€ come si vuol far credere, di cui 5.140.000 che non si comprende da dove arrivino, se non da un pasticcio molto dilettantistico di somme di più voci indicate nel cronoprogramma. Quindi, il finanziamento della piazza non è totalmente a debito come affermato da FI, ma solo per meno di un terzo dell'opera complessiva e rappresenta l'8% dell'indebitamento complessivo dell'ente, che peraltro in 5 anni è sceso da 38.000.000 a 29.000.000 di euro. Inoltre, per tacere le illazioni di questo e altri gruppi consiliari di minoranza sull'utilizzo incongruo dei ristorni frontalieri, facciamo notare come questi siano da sempre utilizzati per la realizzazione delle Opere Pubbliche, in questo caso per le Opere Stradali (Voce 01, che include altri interventi quali ad es. messa in sicurezza strade, piano del traffico, pubblica illuminazione, ecc) e tutti gli addetti ai lavori questo lo sanno, o almeno dovrebbero. Per cui il loro utilizzo in quest'opera non solo è congruo ma totalmente lecito: affermare il contrario è bassa propaganda elettorale. È quindi deplorevole che il gruppo consiliare di FI si sia basato sul Programma delle Opere triennale invece che sul Bilancio di Previsione per presentare le loro rimostranze, peraltro mediaticamente solo alla popolazione piuttosto che ufficialmente ai due organi istituzionali preposti quali la Commissione Finanze e il Consiglio Comunale, alla presenza dell'Assessore al bilancio Vallone e dei Consiglieri di maggioranza, dove si è ben guardato da farne cenno, crediamo a questo punto per timore di essere smentiti. Fare mera propaganda elettorale a fini elettorali spacciando numeri falsi è di per sé deplorevole, farlo sbagliando i conti appare oltremodo ridicolo. Per fare politica, financo si stia all'opposizione, bisogna avere un minimo di onestà intellettuale oltre che politica, oltre che saper leggere i bilanci e fare di conto.

Da VCO al corteo NO TAV - 11 Dicembre 2018 - 14:14

Re: Re: Re: Re: perchè?
Ciao Vincenzo Colombo se si facesse un intervento sull'intermodalità il tutto avrebbe un senso. qui si tratta solo di sostituire un treno con un altro più veloce,fine. e per farlo ci imbarcheremmo in una pericolosa avventura economica,ambientale,e di tempi biblici. ora io capisco se si parlasse di tagliare i tempi di viaggio di giorni,potrebbe anche avere un senso,ma dubito fortemente che la nostra economia spiccherebbe il balzo se le merci arrivassero (tra almeno 10 anni,peraltro) tre ore prima a Lione. il vero interesse economico è la costruzione in sè,un ciclopico business per i soliti noti,e non certo i possibili sviluppi dal 2030 (verosimilmente) tramite la Torino-Lione.

Da VCO al corteo NO TAV - 11 Dicembre 2018 - 13:54

Perché, obiettivamente e onestamente, serve
Ciao paolino, bisognerebbe essere un po' più onesti, non tanto politicamente (non pretendiamo tanto), ma intellettualmente, quello si. Come dice correttamente il Sig. Vincenzo Colombo (che si é espresso molto bene) l'attuale linea Torino-Lione, in particolare il tunnel del Mont Cenis tra Bardonecchia e Modane, è divenuta ormai inefficiente e non raggiunge più gli standard di sicurezza richiesti per gli attuali volumi di traffico. Ciò nonostante la linea, non solo viene utilizzata e molto, ma sta raggiungendo, dati alla mano e non tavolette inventate, la saturazione: prima di spararle bisognerebbe studiare la situazione o, al limite, informarsi, autonomamente magari. https://davi--luciano-myblog-it.cdn.ampproject.org/v/s/davi-luciano.myblog.it/2018/10/02/torino-lione-il-tunnel-attuale-e-quasi-saturo-secondo-la-rete-ferroviaria-della-francia/amp/?amp_js_v=a2&_gsa=1&usqp=mq331AQHCAFYAYABAQ%3D%3D#referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&_tf=Da%20%251%24s&share=https%3A%2F%2Fdavi-luciano.myblog.it%2F2018%2F10%2F02%2Ftorino-lione-il-tunnel-attuale-e-quasi-saturo-secondo-la-rete-ferroviaria-della-francia%2F Il nodo poi non è solo la linea ferroviaria in sé, tecnicamente molto vecchia, ma anche un obsoleto sistema logistico intermodale, che ne riduce ulterirmente lefficienza: riteniamo la logistica di importanza strategica almeno quanto la linea stessa. Porteremo quindi in discussione il prossimo consiglio comunale l'OdG pro TAV, firmato da noi e da alcuni gruppi consiliari d'opposizione, per sittolineare questi aspetti, assieme ad altri gruppi consiliari di minoranza, che presenteranno analoghi OdG, capaci di comprendere l'importanza di quest'opera per lo sviluppo del trasporto, della logistica e per la salvaguardia dell'ambiente, nell'interesse del Paese. Cordiali saluti.

Da VCO al corteo NO TAV - 10 Dicembre 2018 - 14:33

Infrastrutture, logistica e trasporto sostenibile
Proporremo in Consiglio Comunale una Ordine del Giorno a favore della TAV, infrastruttura strategica per il Nord Italia e non solo. Come da noi sottolineato in occasione del Convegno “Passaggio a Nord-Ovest” tenutosi a Verbania lo scorso 27 ottobre 2018, da noi organizzato e promosso, Piemonte, Liguria e Lombardia hanno bisogno di corridoi di collegamento infrastrutturali con l'Europa, in primis la TAV, alta velocità ferroviaria per il trasporto sostenibile su rotaia, senza dimenticare il terzo Valico dei Giovi, altra priorità nell'ambito del collegamento con l'Europa centrale per il trasporto delle di merci che transitano giornalmente dal porto di Genova. Il traffico di merci va spostato il più possibile su ferro, per decongestionare dal traffico le grandi arterie stradali, ridurre l'impatto su di una rete stradale e autostradale in parte obsoleta e non più in grado di sopportarne il transito massiccio e diminuire drasticamente le emissioni nocive del trasporto su gomma. Come abbiamo sottolineato in più occasioni e in sede di convegno, se un tempo ci si poteva permettere di sacrificare l’ambiente in nome dello sviluppo oggi lo sviluppo deve tutelare i territori: deve necessariamente affermarsi il connubio Sviluppo-Ambiente. La TAV è frutto di accordi internazionali che vanno rispettati, pena il risarcimento milionario alle imprese vincitrici dell’appalto e la restituzione all’UE dei finanziamenti ottenuti*. La lista civica Con Silvia per Verbania, in accordo con il coordinamento delle liste civiche del Nord Ovest, si schiera fortemente a favore della TAV ed esprime soddisfazione per l’esito della manifestazione tenutosi a Torino lo scorso 10 novembre, nella convinzione che questo tema non riguardi però solo la città di Torino ma sia il “core business” che tiene letteralmente in vita l’intero Nord, dal Friuli al Monviso, che ha fondato il suo sviluppo sulle esportazioni nazionali a tutta la Europa passando dal Nord Ovest Italia. Bisogna guardare al futuro, portare a termine le opere iniziate, salvaguardare i posti di lavoro di chi sta lavorando e condividere con tutte le forze politiche cittadine favorevoli una mozione in appoggio alla realizzazione della linea di alta velocità ferroviaria Torino Lione. *https://mobile.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-12-06/tav-l8217-europa-avverte-se-l8217-italia-ritarda-i-lavori-dovra-restituire-i-soldi-ricevuti/AEvSoHuG

Area Acetati una nota degli ambientalisti - 9 Dicembre 2018 - 10:14

Idee e necessità di breve periodo
Si continua a puntare il dito sugli spazi commerciali e si dimentica la destinazione per tutto il resto: tra l'altro qualsivoglia attività turistica non potrà fare a meno di quelle realtà economiche a supporto della stessa. Il concetto espresso dalla Lista Civica mi sembra - evidentemente solo a me ed a pochi altri, tanto semplice quanto disarmante: serve disinnescare l'ordigno burocratico che, una volta esploso, causerebbe macerie dalle quali qualsiasi ricostruzione diventerebbe una missione impossibile. C'è chi preferisce evitare un'esplosione e c'è chi quell'esplosione la cerca con forza, pensando di ricostruire meglio da quello che ne rimarrà. Vivono evidentemente una realtà diversa dalla nostra: quella che non riesce a rimettere in piedi un parcheggio, quello di Via sanzio, figlio dello stesso tipo di esplosione; un fallimento che si porta dietro un rudere invendibile (diverse le aste andate deserte) e che rimane alla città come monito. Stiamo parlando di 4 mura in CA: evidentemente non serve come esempio di quello che potrà accadere a tutta l'area Acetati una volta dichiarata fallita la società. Io rimango dalla parte del FARE, anche con tutte le idee espresse qui ed altrove (c'è appena stato un workshop sul tema, giusto perchè le cose le stanon facendo sotto banco!) che non escludono comunque spazi commerciali in senso lato. Ma, ormai stanco di sentire la stessa filastrocca, mi piacerebbe davvero che le cose andassero come sperato dai più, per ritrovarci qui tra 10 anni e prendere atto che il periodo storico in cui viviamo non è quello in cui tanti credono di vivere. Saluti AleB

Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne - 25 Novembre 2018 - 16:10

Re: Re: Re: Mi pare
Ciao paolino Amico mio! Ma le proporzioni e le percentuali a scuola no? Se gli stranieri sono meno del 10 per cento e i reati vanno dal 24:al 34 significa che in proporzione sono moooolto di più rispetto agli italiani. Ma devo spiegare sempre le stesse cose per dimostrare quello che la statistica già dimostra? Ma dai....

Frana a Cannero: silenzio assordante - 16 Novembre 2018 - 17:02

Quota 100 e percentuali
Intanto è bene aspettare l'apposita normativa e solo allora potremo vedere se e di quanto le pensioni potrebbero subire una riduzione, ma è altrettanto vero che comunque con la norma Fornero non si sarebbe potuto andare in pensione sempre e comunque prima dei 67 anni e 7 mesi. Del resto quella di quota 100 è un'opportunità e non un obbligo chi vuole può restare a lavorare fino all'età massima prevista. E, parlo personalmente, avendo io 65 anni e oltre 40 di lavoro, poco mi importa di un taglio pensionistico fosse anche del 10 o 15%: bisogna cogliere al volo quest'occasione prima che torni qualcun altro in stile Monti/Fornero che ti obbligherebbero a limiti di età ancora più alti.

Minore su Farmacia Comunale - 16 Novembre 2018 - 10:03

Re: Chiacchiere
Il Consigliere ha ragione: chiunque snocciola dati e numeri ce l'ha se lo fa senza altri fini. Non mi metto di certo a verificare se è vero che la fidejiussione iniziale non avesse alcuna copertura (fatto illecito, per l'Istituto di garanzia in primis) oppure se gli 82k€ sono il reale extra costo dell'intero progetto che, ricordiamo, era così formulato: <> http://www.verbano24.it/index.php/10049-farmacia-comunale-al-palo-contestazione-e-diffida-all-impresa-con-minaccia-di-causa Quindi, ammesso e non concesso che ci sia un reale extra costo a carico della città che sarà nell'eventualità stabilito dal Tribunale competente (la Minore dovrebbe essere contenta di ciò, non si fanno sconti al favorito di turno), questo sarà pari a circa il 10% del valore complessivo delle opere . Purtroppo per noi poveri cittadini, questa è la vita reale: ci va di lusso quando il saldo dei lavori (di qualunque genere) supera del 10% quello del preventivo. I lavori sono andati a rilento rispetto al crono-programma, lo ammette anche Sindaco e Giunta: 4anni per recuperare un edificio comunale con nuova destinazione (ricordiamo che il Provveditorato si è spostato all'inizio del 2016 e che ci furono importanti opere di smaltimento amianto) durante i quali i cittadini non hanno avuto alcuna lacuna sui servizi della Farmacia comunale nè noie relative al recupero dell'edificio o suoi lavori. Io giudico i fatti: oggi c'è un nuovo locale commerciale che, nell'ambito del libero mercato, posso usare; un'attività con attrezzature di avanguardia in locali rinnovati con un recupero di un edificio che altrimenti sarebbe finito nella lunga lista degli immobili non utilizzati. In questi 4anni non ho avuto disservizi: da oggi avrò un servizio aggiuntivo. La Minore contesta il metodo, il ritardo, il danno erariale ma si scorda di sottolineare come il risultato sia frutto di un baratto edilizio e, extra costi di cui sopra a parte, i 700k€ per i cittadini non sono stati soldi reali. La Minore ha ragione sui ritardi, è indubbio: il risultato è comunque la prova della perseveranza di questa Amministrazione a raggiungere gli obiettivi, qualunque siano stati gli ostacoli trovati sul percorso. Saluti AleB

M5S su bonifica area Acetati - 12 Novembre 2018 - 14:43

Novantesimo minuto!
Stupisce come i professionisti (e non!) della politica abbiano una visione tutta particolare del tempo a loro disposizione per pensare, progettare, fare. Tutti in fila a gridare all scandalo di un'amministrazione in scadenza che avvalla un progetto - un calcio di rigore al novantesimo scaduto, nell'estremo tentativo di evitare di infilarsi in una strada senza più uscita: https://www.lastampa.it/2018/10/31/verbania/svelato-il-nome-del-primo-investitore-che-punta-a-trasformare-lex-acetati-di-verbania-4SFW0GuVJhYiSsX92lFk8I/pagina.html Un'ultima chance per andare ai supplemetari: quale disperato allenatore non proverebbe almeno a pareggiare la sua partita? La sconfitta qui si chiama FALLIMENTO, stupisce come sia tanto difficile da comprendere. Il calcio di rigore è l'investitore privato che OGGI, non domani, è disposto ad acquisire parte dei terreni oggetto di discussione. Qualsiasi amministratore sano di mente avrebbe fatto, a scadenza di mandato oppure no, ciò che è stato fatto in seno a questa operazione dall'Amministrazione attuale: perchè di alternative non ce ne sono. Fallita la società privata, rimarrà tutto così com'è, PER SEMPRE: non siamo (come sistema Paese) capaci di risollevare le sorti di quattro mura in via Raffaello Sanzio e c'è qualcuno che tifa per la sconfitta al novantesimo pensando di poter accedere comunque alla finale. Non ci sarà alcuna finale, nè medaglia di legno: dovremmo tutti tifare per un pareggio almeno, ma l'invidia politica acceca quegli uomini che domani si troveranno a gestire questa immensa grana (una società fallita non si occuperà di certo di bonifica). Gli stessi che non potranno più pensare, progettare o fare alcunchè: rimarrà solo il rammarico di aver tifato contro la propria squadra. Io tifo per Verbania e per riportare a decenza urbanistica una vasta area ora lasciata al degrado ed all'incuria più totale: basta puntare al pareggio oggi, per la vittoria ci sarà ancora tanto tempo. Saluti AleB

Forza Italia su progetto Outlet all'ex Acetati - 30 Ottobre 2018 - 16:05

Quale clientela?
Sono sempre propenso per la nascita di nuove imprese ma in questo caso sono molto perplesso. Quale sarà la clientela di questo nuovo outlet? Facciamo qualche ipotesi. 1)Clientela locale del VCO. I numeri sono molto scarsi. Credo che l'offerta sia già satura. Un nuovo outlet non farebbe altro che togliere clientela alle imprese già esistenti. Siamo sicuri di accontentare e favorire in questo caso l'economia locale? 2) clientela delle province piemontese. Non verrà nessuno. C'è già Vicolungo. 3) clientela Lombarda. Nel milanese, oltre alla grande piazza commerciale della città di Milano, esistono megacentri commerciali come quello di Arese e quello ancora in costruzione di Segrate che sarà grande 4 volte quello di Arese. Senza contare che nel contempo hanno chiuso centri enormi che non avevano 10 anni di vita (Auchan di Sesto S. Giovanni) mentre altri vanno verso la desertificazione. Rimarrebbe la 4) clientela svizzera. Rimango dubbioso. Si fermerebbero al piccolo outlet verbanese. Non sarebbe per loro più proficuo proseguire verso Vicolungo o Milano per svolgere la loro giornata di shopping?

FdI: Interrogazione in Regione Lombardia sul VCO - 22 Ottobre 2018 - 11:06

Re: Re: esito del referendum
Ciao Giovanni% vero, difatti basta vedere le percentuali rappresentative dei 5.000 sottoscrittori, che a mala pena arrivavano al 10%, sia come aventi diritto che come residenti. Per il resto, come per le elezioni, diciamo che le fesserie sono bipartisan...
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