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impianto

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impianto - nei commenti

Lettera aperta dei collaboratori di Insubrika - 4 Aprile 2016 - 20:35

Una sola voce...
Caro Paolino è sottinteso che se si legge ciò che solo una parte ( minima) delle persone che frequentano la piscina, genitori che portano i loro figli nell'impianto, che scrive belle lettere di adulazione nei confronti della gestione che deve laciare , e naturale pensare che sia tutto idilliaco....ma non è così ....coloro che vi lavorano non possono sicuramente scrivere che non va bene niente , è il loro posto di lavoro....sai ci sono altre persone, tante, che hanno aspettato , che hanno subito angherie ...., che non hanno fatto proclami propagandistici proprio per evitare ulteriori fastidi ai ragazzi che si impegnano a nuotare sacrificandosi tra lo sport e l'impegno scolastico, che non hanno chiamato più volte la Polizia per facezie, per nulla .....credimi non avrei voluto nemmeno scriverlo sto post....ma una voce sola non fa testo....

Miele straniero daneggia produttori locali - 17 Marzo 2016 - 14:51

lupus....
Buon giorno Lupus, sono d'accordo. I nostri "sgovernanti" non sembrano essere consapevoli che l'Italia, per sua natura e conformazione geografica, è una terra vocata all'agricoltura. Anzichè pensare ad una seria politica agricola prossima e futura (come la Croazia) ed anzichè promuovere anche in Italia lo sviluppo di un agroalimentare sostenibile e di eccellenza, come potrebbe essere il favorire l'impianto di nuovi oliveti, anche da noi, i nostri euro(dis)onorevoli accettano bovinamente i diktat degli euroburocrati. Euroburocrati, i quali, con buone probabilità, non distinguono un pomodoro da una pera e credono che le melanzane crescano sugli alberi. Euroburocrati, che sono "palle al piede" e purtroppo vengono anche ben remunerati per fare danni. Stimato Lupus, non so se ricorda il compianto Ministro Giovanni Marcora (durante la guerra militò nella Brigata val Toce e contribuì alla liberazione della Val d'Ossola). Marcora, a mio parere, fu l'unico Ministro serio che difese sempre gli interessi dell'Italia. Il nostro Paese potrebbe vivere bene solo sfruttando ciò che il Buon Dio, o chi per esso, ci ha messo a disposizione a costo zero o irrisorio e cioè, il suolo, il clima, l'arte. I Ministeri più importanti dovrebbero essere quello dell'Agricoltura e dei Beni culturali. Invece no, i 15 parlamentari ottusi che ho elencato nel precedente commento hanno votato contro l'interesse nazionale. Se anzichè favorire la distruzione degli oliveti e di tante aziende del settore, si incentivassero queste coltivazioni, l'Italia sarebbe autosufficiente. Forse Ermes si è adirato perchè "i prostrati" sono tutti del PD o comunque orientati a sx? P.S. a quell'Anonimo che parla del "duo lescano", faccio sommessmente notare che le sorelle Leschan, di origine ungaro-olandese....erano tre!

Acqua Novara.VCO amplia le certificazioni ambientali - 10 Marzo 2016 - 13:23

Congratulazioni ma
Acquedotto di Pallanza Secondo voci circolanti non verificate questo impianto, alimentato da sorgenti site nel comune di Miazzina, utilizza ancora oggi tubature di eternit. Sarebbe utile sapere se: 1. ciò corrisponde al vero 2. l’impianto è ancora in funzione 3. ci sono interventi in programma

Forno Crematorio: nasce il comitato per il SI all’esternalizzazione - 18 Febbraio 2016 - 12:01

Re: Re: dati certi
Ciao Aurelio Tedesco "Un impianto tecnologicamente avanzato che sostituisce quello vecchio è EVIDENTE a tutti che è in grado di emettere un minor quantitativo di emissioni nocive." Per me non è evidente. Può fornire dati tecnici sia dell'attuale sia del nuovo? Mi scusi se sono diffidente ma audi-volkswagen ha omologato auto con i parametri euro5 per poi scoprire che inquinavano di più dell'OM leoncino del 1950 (per chi se lo ricorda) e pochi giorni fa una utente di questo blog ha scoperto che la nuova caldaia di casa sua, consuma non oltre il 5% in meno della vecchia contrariamente ad un 30% che le era stato propinato,

Forno Crematorio: nasce il comitato per il SI all’esternalizzazione - 18 Febbraio 2016 - 11:31

Re: dati certi
Ciao renato brignone accusi il consigliere Marinoni di essere analfabeta (in capigruppo) , ma vedo che anche tu pecchi in qualcosa..per le risposte alle tue domande .. basta leggere il documento sopra... Il nuovo forno crematorio gestito da una società privata subentrerà con la stessa attuale autorizzazione provinciale per compiere al massimo 1872 cremazioni all'anno come oggi. Un impianto tecnologicamente avanzato che sostituisce quello vecchio è EVIDENTE a tutti che è in grado di emettere un minor quantitativo di emissioni nocive. I filtri di questi forni sono dotati delle migliori tecnologie oggi sul mercato che andranno a sostituire una tecnologia vecchia e obsoleta come quella attuale, e quindi si avranno per ogni cremazione meno emissioni di CO2 (anidride carbonica) e Nox (composti gassosi che si formano con l’azoto ogni volta che l'aria è riscaldata sopra i 1.400° C. ). l Comune, che non farà più l'imprenditore che controlla se stesso, potrà: -- decidere le tariffe preferenziali per i residenti; - incassare un canone annuo dalla società che gestirà il forno crematorio.

Decisa la data del referendum sul forno crematorio - 16 Febbraio 2016 - 14:26

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: quorum?
Ciao Anonimo Non esiste peggior sordo di chi non vuol ascoltare, in primo 25 mila euro non saranno spesi ed era stato chiesto fin da subito un accorpamento, secondo anche se non fosse stato così il comune per il ritardo causato dal referendum continua ad incassare al netto dai 20 ai 30 mila euro al mese con la gestione, e per il momento è un segno più per le casse, terzo i numeri sopra elencati non sono fantasie ma dati oggettivi, e quindi non si vede come rientrare dall'investimento se non attraverso la mia ipotesi, in ultimo l'autorizzazione all'aumento delle cremazioni è come giustamente detto a discrezione della provincia (non eletta) e come dichiarato dal dirigente nell'incontro pubblico di Sant Anna, sarà in funzione delle capacità dell impianto, ergo se il forno è omologato per 4000 cremazioni potrebbe benissimo essere autorizzato, in ultimo nel 2015 non ho sottomano i dati in questo momento, certo è che da inizio anno 2015 cioè da quando è subentrato il dirigente a gestire direttamente le cremazioni, i numeri sono decisamente calati, sarà un caso?

Decisa la data del referendum sul forno crematorio - 16 Febbraio 2016 - 12:24

parola del dirigente
Allora noi abbiamo un impianto che inquina 100 ogni tot persone, lo sostituiamo con uno che dovrebbe inquinare la metà, per cui 50, a pari numero di cremazioni, l'unico problema è che noi non possiamo in alcun modo chiedere al privato che faccia quel numero di cremazioni ( l'ha detto il dirigente, non io) quindi se lui fa un impianto che può cremare quattro volte tanto inquina il doppio. L'esborso economico è completamente inventato dall'amministrazione, non è necessario, se ne parla solo perché il privato vuole fare più cremazioni ed è disposto a spendere 1 milione 700 mila euro. Qualora noi volessimo costruire un impianto nuovo spenderemmo 500 mila euro ( cifra confermata dal dirigente), per i primi anni, per permettere al privato di rientrare dell'investimento non riceveremo nulla ( sempre parole del dirigente) poi ci darà al massimo 100-150 mila euro, cioè 100-150 mila ( almeno) meno degli utili attuali.

Il PAES di Verbania approvato dalla Commissione Europea - 3 Febbraio 2016 - 14:25

io
Ciao maffy Io abito a Fersen quando sono in Svezia o a Versailles o presso palazzo dei Jarjayes quando sono in Francia. Ad ogni modo le nuove caldaie quelle a condensazione rispetto alle caldaie tradizionale possono avere una prestazione energetica migliore fino a un 10% SE E SOLO SE si ha un impianto a bassa temperatura ovverosia riscaldamento a pavimento. Se invece si hanno i tradizionali caloriferi con temperatura di esercizio dell'impianto superiore ai 55° C, puoi avere un risparmio energetico non superiore al 5%. Mi spiace Maffy, ma l'amministratore del tuo condominio e i suoi accoliti, t'hanno turlupinato.

Il PAES di Verbania approvato dalla Commissione Europea - 3 Febbraio 2016 - 11:32

Re: lo hanno detto
Ciao renato brignone Con la nuova linea le cremazioni aumenteranno?” Si, questa è la risposta, o meglio “dipenderà dalla capacità dell’impianto”, tradotto, se l’impianto potrà, con una linea come avviene a Domodossola, cremare più di 2500 salme, lo faranno, basterà cambiare le autorizzazioni. la traduzione l'hai fatta tu... se vuoi te la traduco io .. l'autorizzazione è per 1.800 cremazioni annue.. oggi se ne fanno meno per via di un impianto obsoleto e che ogni tanto si blocca... quindi.. se oggi si cremano 1200 salme all'anno con un determinato tipo di emissioni , domani con una linea nuova se ne potranno cremare fino al limite consentito con emissioni molto minori per un impianto all'avanguardia tecnologicamente PS visto che nessuno ha visto il pro.. qualcosa.. come fai a dare dati e indire un referendum se non li conosci?

Il PAES di Verbania approvato dalla Commissione Europea - 3 Febbraio 2016 - 11:22

Re: Re: Re: Ok privatamail...
Ciao privataemail basta che vai in un qualunque sito di chi vende e costruisce forni crematori.... le immissioni nel rispetto dell’ambiente circostante e di riciclare l’energia prodotta per il riscaldamento e all’auto-alimentazione dell’impianto, infatti gli impianti sono in grado di accumulare l’energia prodotta da una cremazione e di sfruttarla per quella successiva, consentendo un risparmio energetico,..

Il PAES di Verbania approvato dalla Commissione Europea - 3 Febbraio 2016 - 11:14

lo hanno detto
Giovedì sera al Centro d’ Incontro S.Anna c’è stata una Assemblea Informativa organizzata dal quartiere Pallanza-S’Anna sul progetto dell’esternalizzazione del forno crematorio, l’amministrazione comunale, per voce dell’Assessore Forni, ha dimostrato tutta la sua pochezza. Di fronte ad una cinquantina di persone (pochi ma ben informati) ha dribblato alle domande poste dai cittadini per poi dover ammettere le criticità di questa operazione. “Con la nuova linea le cremazioni aumenteranno?” Si, questa è la risposta, o meglio “dipenderà dalla capacità dell’impianto”, tradotto, se l’impianto potrà, con una linea come avviene a Domodossola, cremare più di 2500 salme, lo faranno, basterà cambiare le autorizzazioni. “Le tariffe aumenteranno?” Si, o meglio, per i cittadini Verbanesi potrebbero restare invariate salvo il sovrapprezzo dell’iva che oggi non si paga essendo comunale , mentre mediamente per i non residenti le tariffe aumenteranno notevolmente, se il privato vuole far quadrare i suoi bilanci. “Il comune a fronte dell’aumento dei fumi emessi guadagnerà di più?” No, anzi, per i primi anni il guadagno sarà prossimo allo zero per favorire l’investimento.Se prima erano dubbi, ora sono certezze. Sono già state superate le mille firme, il referendum si farà, ma ogni firma ha un peso, il peso di dire basta, state regalando i soldi pubblici, ovvero i mancati guadagni! Ultimo appunto, l’Assessore che si occupa di partecipazione, di rapporto con i quartieri, colui che dovrebbe ascoltare i cittadini ha affermato “…e poi bisogna vedere come dieci persone possano fermare un procedimento…”. Questa è l’idea di democrazia e partecipazione di questa amministrazione: voglio, comando e posso. Undici persone si sono attivate per mettere a posto un ingiustizia, ad oggi più di mille persone hanno firmato per sostenere la loro causa e Lei Assessore sostiene che più di mille persone non contino nulla? Infine, ma non certo per importanza, sottolineiamo e abbracciamo la proposta del comitato: accorpare questo referendum con quello confermativo per la riforma del Senato, probabilmente in autunno. In questo modo non ci saranno spese aggiuntive per i seggi e le persone che dovranno lavorarci. Quindi non fatevi abbindolare dalla minaccia che uno strumento di democrazia costerà alle tasche dei cittadini: il modo per farlo risparmiando c’è! Ci vuole solo lungimiranza, senso di responsabilità e la volontà, da parte di questa amministrazione, di volerlo fare… e su questo abbiamo forti dubbi.

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 21 Gennaio 2016 - 12:03

Re: un po' per tutti
Caro Hans Axel Von Fersen io sono molto critico proprio nei confronti di chi nei commenti di blog, e spesso anche nei post, si lancia a semplificazioni tipo "basterebbe fare..." a cui poi io risponderei "se mia nonna avesse le ruote...". Non è mancanza di rispetto nei confronti di chi commenta, ma non sopporto superficialità e supponenza, non che io non se sia dotato! Pensare che basti dire:"basterebbe fare l'intervento in leasing comprensivo di manutenzione..." per risolvere la questione, mi lascia costernato. Il leasing è sempre una forma di finanziamento, che da alcuni vantaggi di bilancio, ma sempre finanziamento è! Se vai in banca a chiedere un leasing, vieni valutato esattamente come se fosse un mutuo! E poi il leasing su cosa? Nuovo impianto, ampliamento,...? Tutta questa manfrina, non è per entrare nel tecnicismo del leasing, di cui sono fermo all'unico che ho fatto nel 1997, ma per ribadire basta a commenti così semplificati, scusa l'impertinenza, ma se non ho niente da scrivere, è meglio stare zitto! Inoltre, io non ho detto che "nelle spese ipotizzate non si considerano le spese come..." ma ho posto una domanda ai tanti commentatori che giocano con i numeri; quando "sparano" certe cifre, hanno tenuto conto di "spese come...". Perchè poi le cifre potrebbero cambiare. Ti faccio un esempio personale. Qualche anno fa, usando molto l'auto per lavoro, anziché acquistarne una, ho stipulato un contratto di "noleggio a lungo termine" con una casa automobilistica. Spendevo un pò di più, circa 1.000 € all'anno, ma qualsiasi cosa fosse successo all'auto, il noleggiatore garantiva comunque la copertura di 50.000km/anno. Qualsiasi cosa fosse successa all'auto (guasto, furto, incidente,...) il noleggiatore si sarebe preoccupato di sistemare la cosa e, non mi ricordo più in quali termini precisi, mi avrebbe fornito un'altra auto in sostituzione, oppure si sarebbe preoccupato di farmi rientrare alla sede di lavoro. Non ho fatto la scelta solo in funzione del costo, ma, soprattutto di altri fattori (rischi, costi indiretti, detrazione fiscale,...). Ora, l'esternalizzazione di un servizio come il forno crematorio, o di un altro servizio, e, più o meno la stessa cosa. Accetto di di guadagnare un po' di meno (sulla carta, perchè la realtà non lo so) qualcuno si preoccupa di far funzionare la "baracca". Come succede in molti bar o locali, il proprietario, non solo del locale fisico ma anche della licenza, "affitta" a qualcuno la gestione del locale, in cambio di un "affitto", poi è problema del gestore far funzionare e guadagnare dal locale. Non c'è nulla di strano in questo, quando si rispettano le leggi! Ovviamente, il bando di gara e il successivo accordo dovranno tenere conto di tutti gli aspetti (investimenti, tecnologia, qualità degli scarichi, livello di servizio,...). Non lo trovo sbagliato a priori, poi se si decide di mantenerlo pubblico, va bene lo stesso, purché la scelta sia stata ben ponderata Saluti a tutti, e scusate se, spesso, mi dilungo. Maurilio

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 19 Gennaio 2016 - 09:44

re-vamping
L'attuale forno ha bisogno solamente di una aziobe di revamping che potrebbe costare dai 200 ai 250 mila euri. Questo consentirebbe di portarsi agli stessi standard emissivi di quello privato e molto più recente di Domodossola. LA sala di accoglienza potrebbe essere ammodernata con poche migliaia di euro e comunque non deve essere una discoteca ne tanto meno un nightclub. Ora mi chiedo, contrariamente a quanto scritto da Maurilio. PERCHÉ DOBBIAMO DAR VIA LA GALLINA DALLE UOVA D'ORO? Il ragionamento economico proposto da Maurilio non sta in piedi. Se è vero che per i primi due anni dopo l'investimento (l'ammodernamento dell'impianto farà si che per almeno 15 anni non ci sarà più necessità in tal senso) il territorio perderà i soldini.......è indubbio che per i successivi 13 avrà buone risorse da impiegare visto e considerato che, con l'attuale ritmo di funzionamento l'introito sarebbe di circa 650.000 euro ed un ricavo netto intorno ai 220.000. Moltiplicato per 13 anni.......fate voi i calcoli. Gli stessi tecnici del settore confermano che 80% degli impianti sono tuttora comunali o di partecipate. Nessuno poi ha considerato il fatto che si entrerebbe, di fatto, in un regime di monopolio se la gara se l'aggiudicasse lo stesso proponente. Un verbanese/Ossolona/Cusiano che volesse farsi cremare non avrebbe alternativa...... Tutto questo solo perché il comune di Verbania (sindaco e/o dirigenti) vogliono sollevarsi dalla responsabilità di gestirlo? Ci sarebbe da ragionare su questi profili di comportamento che se portati a compimento provocherebbe dei danni alle casse del comune e quindi di tutti i cittadini.......e forse ci sarebbero i motivi per un esposto alla corte dei conti perché di fatto il territorio ne avrebbe un forte danno. Perché non pensare ad una gestione in associazione con altri comuni? Oppure a CONSER?

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 18 Gennaio 2016 - 19:34

Dati pubblicati forno crematorio di Frosinone
Questa comparazione è un semplice esempio per far comprendere a chi è interessato alla vicenda forno ed anche agli amministratori, che vi sono molte soluzioni da vagliare e non una semplice offerta di un privato, se a casa Vostra dovete ristrutturare date il lavoro al primo che vi propone un suo progetto, senza considerare più soluzioni ? Il forno non è fuori norma e nemmeno da rottamare, giustamente bisogna programmare il suo futuro servizio. Inoltre con il solo utile del 2014 si può cambiare il forno, per quanto riguarda sala commiato l'ampliamento credo sia necessario alla ditta in questione per organizzare 2 sale, in modo funzionale per le cremazioni che sicuramente verranno incrementate e farne pagare a parte l'utilizzo come avviene in altri forni. In ultimo il limite delle 4 cremazioni non è tecnico ma burocratico http://www.frosinoneweb.net/2013/10/05/forno-crematorio-di-frosinone-c-%C3%A8-l-ok-della-conferenza-dei-servizi/ "La tecnologia di riferimento adottata per la cremazione è quella della ditta “GEM s.r.l.” di Udine, già realizzatrice di numerosi altri impianti di cremazione in Italia, tra cui quello realizzato presso il civico cimitero di Udine, il cimitero di Venezia Marghera e di Spinea (VE) con due linee di cremazione, il cimitero Maggiore di Padova, il cimitero di Brescia con due linee di cremazione, il cimitero di Verbania, il cimitero di Aosta, il cimitero Oltre Isarco di Bolzano con due linee, le tre linee realizzate presso il cimitero di Lambrate per il comune di Milano, presso il cimitero di Ferrara, di Como con due linee, di Busto Arsizio, di Sassari e di Mantova. L’impianto ha avuto un costo complessivo di 890.000 euro di cui 526.000 euro per le opere in muratura e 364.000 euro per forno crematorio, e attrezzature varie. Possiamo ritenere quindi che la spesa complessiva della realizzazione del complesso del forno crematorio possa essere considerata di poco superiore ad un milione di euro, tenendo conto delle ulteriore spese minori che l’amministrazione ha dovuto sostenere quali: spese tecniche, adeguamento cabina per fornitura elettrica, autorizzazione ASL e autorizzazione per la emissioni in atmosfera dell’impianto di cremazione.

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 18 Gennaio 2016 - 18:28

Qual'è l'utilità pubblica?
Giustamente, l'articolo di Verbaniasettanta chiude con la frase: "il problema non è di natura tecnica, ma di volontà politica...", facendo cenno, varie parti al concetto di "caratura pubblica" dell'impianto di cremazione. Premesso che non mi sono ancora fatto un'idea precise sulla questione, mi chiedo, quale è la vera utilità pubblica di un forno crematorio? Fatto salvi tutti i pro e tutti contro, è giusto che un comune debba investire per un servizio che può benissimo essere svolto da privati? Perchè quello che non si dice, e temo che molti non hanno capito, è che se si investe, per esempio 800 mila €, nel forno crematorio, non potranno essere fatti altri investimenti per 800 mila € (strade scuole, impianti sportivi,..). Credo sia una questione di "patto di stabilità", oltre che buonsenso economico finanziario. Quindi, la scelta politica, ma anche tecnica, è un po' più complessa. Se investo 800 mila €, avrò utili per 200 mila € all'anno, ma dovrò posticipare altri investimenti fino a quando non avrò esaurito parte di mutuo (al lordo dell'obsolescenza/ammortamento dell'impianto). Se è un privato a fare l'investimento, il comune incassa un canone più basso, che è si può basso dell'utile stimato ma è netto (l'obsolescenza/ammortamento sono nel bilancio del privato) ma può fare altri tipi di investimenti di (maggior) utilità pubblica, ripagandoli anche con il canone, che essendo netto è tutto destinato alla città. Non è una scelta facile, motivo per il quale, allo stato attuale, non me la sento di schierarmi apertamente per un caso o per l'altro, ho qualche idea, ma questa è un'altra storia. Saluti Maurilio

Con il cibo in eccesso pasti gratuiti per persone in difficoltà - 16 Dicembre 2015 - 09:24

INFORMAZIONE PARZIALE
Mi dispiace che anche una bella iniziativa subisca un comunicato distorto dalla realtà . Mancano totalmente gli attori principali del progetto , il Presidente di Elior Lino Volpe , Luca Scolari e Don Roberto Salza. Riepilogando come riportato da quotidiani locali e nazionali Verbania con questo progetto diventerà impianto pilota per cercare di usufruire della bellezza di circa 60 milioni di euro di cibo in eccedenza a livello nazionale che oggi viene buttato. Luca Scolari ispiratore del progetto ha parlato di questa intuizione con il Presidente di Elior convincendolo a partire con l opportunità da Verbania , poi chiamando Don Salza . Si ringrazia quindi ASLVCO per la disponibilità delle stanze. nell articolo si capisce qualcosa di diverso. In queste cose l importante è farle giustamente senza per chi o cosa , ma non mi sembra giusto che il merito vada a politici o ex politici che con tutto questo non c entrano niente. Per dovere di corretta informazione

La posizione di Insubrika Nuoto sulla revoca della gestione delle piscine comunali - 25 Novembre 2015 - 16:52

Revoca? Sì, ma...
Se si vuole revocare il mandato, con tutte le motivazioni elencate, con tutte le inadempienze vere o presunte, ci può stare, tuttavia, occorre, da parte del Comune, fare un'attenta disamina di quanto è accaduto e non ripetere gli stessi errori. La piscina è un bene della collettività e non si può pensare che un privato, senza le opportune garanzie, possa investire milioni di euro per ristrutturarla. Per poter pensare di mettere centinaia di migliaia di euro in un'impresa occorre che le condizioni economiche lo permettano, occorre anche che ci sia il margine per generare occupazione con contratti veri (non "contratti sportivi" per chi sa a cosa mi riferisco). Ora, effettuando bandi al ribasso si corre il rischio che chi concorre, pur di accaparrarsi la gestione, scenda a compromessi che si traducono, immancabilmente, in una manutenzione in economia, quindi con lavori eseguiti da personale "tuttofare" e che il personale stesso sia precario e mal pagato, che le strutture non vengano realmente rimesse a nuovo ma siano oggetto di interventi al bisogno e con il minor costo possibile. Mi rendo conto che il patto di stabilità che strangola i comuni sia un vincolo invalicabile, ma non è nemmeno possibile pensare che i privati siano la soluzione per tutto, a meno di non creare delle condizioni in cui si possa generare un profitto. Ben vengano i nuovi bandi, che però prevedano lavori magari sulla base di capitolati specifici, mentre dal punto di vista del personale , si chiedano assunzioni (vere) di istruttori di nuoto, bagnini e personale di segreteria. Tutto questo ha un costo, che non si può non tradurre in una tariffa più elevata per gli utenti a fronte però di un impianto veramente rinnovato. Solo così la piscina e altre strutture di Verbania potremmo veramente rinascere.

Determina revoca gestione piscine comunali - 25 Novembre 2015 - 11:41

Coperta corta
Da utente della piscina, che frequento assiduamente, devo dire che da qualche mese a questa parte la qualità del servizio e dell'impianto è molto migliorata. Così come è migliorata, nel tempo, la qualità dell'acqua e lo stato di manutenzione della struttura, con continui interventi piccoli e grandi per ripararare, ristrutturare e modificare quanto non funzionava. Detto questo, non posso ignorare i fatti, cioè che Insubrika ha debiti pregressi nei confronti del Comune per consumi di acqua e altre cose. Credo che il problema sia di "coperta corta", vale a dire che Insubrika ha preso un rischio, assumendosi l'onere e la responsabilità di gestire l'impianto, che, stante le richieste pattuite contrattualmente, non è stato in grado di reggere. Quando ci si impegna a fare lavori, a pagare gli oneri manutentivi (energia e consumo idrico), ad assumere e retribuire il personale, a pagare un pur misero canone al comune, sapendo che non si può agire sui ricavi (cioè il prezzo del biglietto d'ingresso), non ci sono semplicemente le condizioni per operare in maniera redditizia, insomma il gioco non vale la candela. A mio parere credo che la soluzione di buon senso stia nel mezzo, cioè che Insubrika saldi i debiti, ma che il comune, tenuto conto che è il proprietario della struttura, si impegni a livello strutturale a eseguire opere necessarie e non le deleghi a privati che, non essendo enti di beneficienza, devono pensare di trarre un profitto da un investimento. L'errore, ancora una volta, è del Comune, che imbastisce gare al ribasso con condizioni così pesanti che a regime generano problemi (come adesso). Credo che vada ripensata la gestione dell'impianto, che è potenziabile e migliorabile, ma che può essere sistemato solo con l'intervento pubblico stanti i costi strutturali da sostenere. In seguito la gestione dell'impianto potrà essere oggetto di una gara che tenga conto della qualità dei servizi offerti e del numero di persone che si intendono assumere. La piscina è un bene della collettività, che deve essere mantenuto in efficenza e, possibilmente , potenziato. Il Comune ha l'obbligo nei confronti dei cittadini di occuparsi in prima persona della sua efficienza e può delegare solo la parte tecnica (corsi per principianti e agonisti, uso della palestra, ingressi per la sola balneazione, servizi di bar e ristoro il tutto dietro un corrispettivo). Se il comune "abdica" dalla sua funzione di gestore per lasciare spazio ai privati, la nostra piscina diventerà presto un ricordo, proprio come il porto....

L’impianto fotovoltaico nel parcheggio del Castelli funziona - 31 Ottobre 2015 - 14:22

2 anni e mezzo per la messa in funzione?
Parcheggio inaugurato ad aprile 2013, impianto fotovoltaico messo in funzione a settembre 2015. Ci sono in pratica 2 anni e mezzo di mancata produzione, ed ovviamente di mancati introiti dalla vendita dell'energia prodotta. Scommetto che qualsiasi privato che ha investito nell'aprile del 2013 sul fotovoltaico ha l'impianto in funzione già da 2 anni minimo, mentre per un bene pubblico c'è sempre qualche "intoppo burocratico" e si finisce alle calende greche. E poi vogliono costruire un'ospedale da zero in 4 anni.

Norme sull'accensione del riscaldamento - 12 Ottobre 2015 - 19:25

Andrè, Lei non ha capito.....
Ho scritto che le Leggi (anche sbagliate) si rispettano sin che ci sono e non che le rispetto o le violo a seconda della mia personale convenienza. Quanto ai cambiamenti climatici, agli inquinanti dovuti al gasolio, metano ecc. ecc. mi fa molto arrabbiare il fatto che mentre al popolo viene imposta ogni sorta di obbligo (vedasi la sciocchezza degli Euro1,2,2,4 ecc.) per quel che riguarda le automobili; in questo modo si incentiva la sostituzione della vettura (per chi può permetterselo) come se questa fosse la panacea. Che non lo sia lo prova il fatto che nonostante le sostituzioni, l'inquinamento non diminuisce. Nessuno considera quanto si inquina per produrre una vettura nuova? Dall'estrazione delle materie prime, sino al prodotto finito, quanta energia si deve consumare quindi quanto inquinamento provocare? Non mi si venga a dire che inquina di più una vettura di 10 anni, che il ciclo di produzione di una vettura nuova! Inquinerà un po' di meno della vecchia quando circolerà ma quanto ha inquinato il costruirla? Euro1-2-3 ecc. temo siano "suggerimenti" dati dalle Case costruttrici automobilistiche per assicurarsi le vendite, Case che sono le prime a favorire l'inquinamento. Lo scandalo Wolfswagen ( ed altri costruttori) non le dice nulla? Quanto al protocollo di Kyoto, i primi a non firmare sono proprio gli USA e la Cina, nazioni ad alta produzione di inquinamento globale e, specialmente la Cina. Grandi dighe come quella delle "Tre gole" che ha provocato e provoca disastri tipo la sconosciuta siccità. i cinesi, non paghi, hanno pensato alla diga Danjiangkou che ha creato più problemi (al popolo) che vantaggi (ai soliti plutocrati), con cambiamenti climatici che si riflettono su tutto il globo. Ed i pozzi petroliferi? Andrè gli inquinanti non si fermano ai confini dei Paesi saggi e virtuosi....purtroppo per gli inquinanti....tutto il mondo è Paese...... Ci sarebbe ancora molta materia su cui discutere. Andrè, temo che al di là delle buone e sagge intenzioni individuali, i soliti speculatori farabutti, abbiano trovato il modo di usare il clima per "farabuttare" e guadagnare ancora di più. Perchè invece di seguire una buona norma della Ue che raccomanda di riciclare i rifiuti come si fa nell'impianto di Vedelago, in Italia si continua a realizzare e bruciare i rifiuti nei così detti "Termovalorizzatori",? Perchè questi "inquinaincrementatori" sono fonte di guadagno per le solite lobby. Per ultimo, Lei non ha dato del fascista a Lupus? ....ha solo scritto: "il me ne frego di fascistica memoria dice tutto di chi è questo personaggio"......non mi pare che gli abbia dato del baciapile?..... Andrè, buona cena, buona sera e buona notte!
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