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Frontalierato: problemi e proposte

Riunione del Tavolo provinciale per il Frontalierato, il punto sulla mobilità ferroviaria verso il Vallese, i lavori ANAS sulla SS 34, prodotti tipici sulle linee ferroviarie e ammortizzatori sociali per Pramac.

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Frontalierato: problemi e proposte
Con Confartigianato si sviluppa l’idea di menu con prodotti locali per la ristorazione sulla linea Milano- Ginevra e Basilea. Richiesta di intervento per assegnazione di ammortizzatori sociali per i 90 licenziati dalla Pramac di Riazzino.

Problemi di mobilità e opportunità di internazionalizzazione dei prodotti locali i due principali punti affrontati dalla riunione odierna del Tavolo provinciale per il Frontalierato coordinato dall’Assessore alle Attività Produttive Marcello Severino.

Ai rappresentanti dei frontalieri Antonio Locatelli, Walter Bettoni, Giorgio Zaniboni e di Syna (sindacato interprofessionale svizzero) Alberto Della Patrona, al referente dell’ORML (Osservatorio Regionale Mercato del Lavoro) Dino Caretti, l’Assessore provinciale ai Trasporti Gianpaolo Blardone ha puntualizzato alcuni aspetti a cui si lavora da tempo, tra i quali la fruizione in sicurezza della stazione di Iselle.

“Parliamo di carenza di posteggi, e dunque delle conseguenti multe per divieto di sosta, di mancanza di illuminazione e di attraversamento dei binari in sicurezza. Problemi che temiamo il prossimo agosto si possano acuire con i lavori di ammodernamento nella galleria elicoidale di Varzo. A questo proposito, chiederemo un incontro ai funzionari domesi delle Ferrovie Svizzere perché è una situazione da gestire con attenzione: i treni si fermeranno ad Iselle e i passeggeri saranno trasbordati a Domodossola con navette e viceversa. Solo la loro uscita e l’ingresso sugli ETR sono aspetti da tenere in dovuta considerazione” evidenzia l’Assessore Severino, che ai componenti del Tavolo per il Frontalierato ha proposta la sottoscrizione di una lettera, recepita all’unanimità, indirizzata alla Comunità Montana Valli dell’Ossola affinché al più presto giunga a deliberare la realizzazione, nella forma più rapida ed economica, di un nuovo posteggio su terreni già acquisiti e da acquisire da ENEL.

Con la lettera viene inoltre chiesto che la spesa per l’illuminazione e funzionamento dell’ascensore di servizio ai binari, dopo un anno a carico del Comune di Trasquera, possa essere coperta con i fondi dei ristorni così come la manutenzione e sgombero neve del nuovo posteggio, stante quanto previsto dagli accordi italo-svizzero per l’impiego delle risorse derivanti ai comuni di frontiera dalle compensazioni fiscali dei frontalieri.

L’Assessore Blardone si è poi impegnato ad agire sulle autolinee in servizio alla stazione di Iselle, affinché i pullman concilino maggiormente i loro orari con quelli dei treni in arrivo e partenza, tornando anche sul punto del doppio biglietto che con il passaggio da corsa sostitutiva a trasporto pubblico dei bus in servizio da Iselle a Domo i frontalieri si trovano a pagare. “Effettivamente pagano per l’abbonamento del treno che contempla anche quella tratta e in più il biglietto dell’autobus, questo perché con Trenitalia e Regione non si è sottoscritta una convenzione di più ampia durata. Il tentativo della Provincia sarà ora agganciarsi alla ‘trattativa’ in corso tra Regione e le altre realtà territoriali del Piemonte soggette al taglio di corse ferroviarie e sostituite da pullman, in modo che per equità vi possa essere anche per noi una compensazione regionale” ha detto Blardone.

L’Assessore Provinciale ai Trasporti ha anche riportato al Tavolo per il Frontalierato quanto appreso da ANAS in merito agli interventi di miglioramento della viabilità sulla SS 34. A settembre dopo una verifica della ‘commissione anomalie’ dovrebbero essere assegnati i lavori da realizzare regolamentando il traffico con sensi unici alternati nei chilometri tra Carmine e Piaggio Valmara. Il timore dei rappresentanti dei frontalieri è che – ad otto anni dallo stanziamento delle risorse per questi interventi – i fondi a disposizione si assottiglino ulteriormente e alla fine ai disagi subiti alla circolazione non corrispondano miglioramenti sostanziali. Un aspetto che Blardone ha proposto di verificare insieme al Sindaco di Cannobio con un nuovo confronto con ANAS.

Per quanto riguarda l’idea di un inserimento nei menu dei vagoni ristoranti dei treni internazionali sulla linea Ginevra-Basilea Milano, si sono apprese quali sono le esigenze della società che gestisce il servizio: pasti precotti monodose, affettati e formaggi per piatti freddi e bottiglie di acqua minerale da mezzo litro e un litro e mezzo.

“E’ un’ipotesi davvero da valutare nelle sua fattibilità, perché oltre che essere interessante a fini economici per il nostro comparto agroalimentare e sicuramente un veicolo di promozione del nostro territorio presso un pubblico internazionale” ha evidenziato l’Assessore all’Agricoltura Germano Bendotti.

Alla riunione è intervenuto insieme ad Azzurra Pedroli, del Consorzio ‘Ossola Laghi e Monti’, il dottor Alessandro Scandella, responsabile dell’internazionalizzazione per Confartigianato Novara e VCO che ha raccolto la sfida di sviluppare l’idea di un pacchetto di prodotti da proporre selezionando una ventina di aziende del territorio che possano rispondere alle esigenze evidenziate.

L’Assessore Severino ha inoltre reso noto al Tavolo come abbia indirizzato al Presidente Cota una lettera affinché nel neo costituito gruppo di pilotaggio italo-svizzero incaricato di affrontare la revisione degli accordi tra i due Paesi per l’imposizione fiscale dei frontalieri, possa essere inserito anche un rappresentante delle Province interessate alla problematiche dei ristorni.

Il Tavolo del Frontalierato ha esteso nel suo ordine del giorno anche la chiusura della ditta Pramac Swiss di Riazzino (Canton Ticino), in cui erano occupati circa 90 frontalieri del VCO. L'Assessore Severino ha interessato alla problematica il Presidente Nobili e l'Assessore provinciale al Lavoro Franzi, oltre ai consiglieri regionali e ai parlamentari del territorio, per un loro intervento presso la sede italiana dell'azienda, con casa madre a Siena, per trovare una soluzione sul piano degli ammortizzatori sociali.
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