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"Requiem Per La Bosnia"

Sabato 30 novembre ore 17 presso l'auditorium Sacra Famiglia Verbania ( in via Pippo Rizzolio 8 ) si terrà la presentazione del libro di Barbara Castellaro "Requiem Per La Bosnia" a cura della sezione Anpi di Verbania.

Verbania
"Requiem Per La Bosnia"
Sarà presente l'autrice. Modera lo scrittore Marco Travaglini, autore della postfazione al libro. Intermezzi musicali a cura della P.C.Band Light e del coro Volante Cucciolo.
L'iniziativa è organizzata in ricordo della Martire partigiana Augusta Pavesi e per celebrare la giornata mondiale contro la violenza alle donne.

L’AUTRICE
Barbara Castellaro (Ivrea, 1976), giornalista pubblicista, è stata responsabile delle attività relazionali con le istituzioni per Confindustria Piemonte. Attualmente ricopre il ruolo di addetta stampa presso il Consiglio regionale del Piemonte. Ha pubblicato i libri Ramblas, Le voci del silenzio, Era più bianca la neve.

Protagonisti di “Requiem per la Bosnia” sono le persone incontrate dalla scrittrice canavesana nell’unico Paese europeo con una forte radice musulmana, mescolata alla cultura slava e mitteleuropea e con una millenaria storia di contatto tra le tre religioni monoteiste: l’ebraica, la musulmana e la cristiana. Barbara Castellaro è riuscita nel non facile compito di trovare le parole più adatte per descrivere paesi e persone, storie individuali e collettive di un paese che era il cuore profondo della terra degli slavi del Sud, martoriato dai conflitti a cavallo del millennio, nell’ultimo decennio del “ secolo breve ”. Un tempo di guerre e dissoluzione che ha lasciato tracce profonde, forse ineliminabili, che viene raccontato alla luce di quanto è accaduto dopo, della vita di tutti i giorni, delle paure e delle aspettative, dei sogni e degli auspici di tante e tanti che non hanno inteso chinare la testa di fronte al destino. Sono queste donne e questi uomini che Barbara Castellaro ha incontrato, comunicando emozioni e pensieri che aiutano a formare un’opinione di chi legge quelle pagine, incoraggiandolo ad approfondire le vicende, conoscere le persone, visitare quei luoghi. E’ un invito a farlo a occhi aperti, senza retorica e senza consolazione. Le stesse immagini di Paolo Siccardi, importante e sensibile giornalista, accompagnano il libro raccontando questi stati d’animo, i contrasti tra la vita di tutti i giorni, l’eredità di un pesante passato, l’incertezza del domani. Basterebbe riguardare le immagini dei clandestini che negli anni novanta, per sfuggire alle guerre, attraversavano come oggi quelle frontiere per vedere gli stessi volti. Fermati dalle polizie, schedati e rimandati ai loro paesi di origine, lasciando per terra lungo le maglie bucate delle reti le proprie memorie, i ricordi, le fotografie dei propri cari, i documenti, gli oggetti personali per non essere identificati dalle autorità di frontiera. Quelle reti diventavano la porta per l’Europa di Schengen come ieri il passaggio a nord di Subotica o la nuova rotta balcanica che attraversa il cuore della Bosnia e porta migliaia di migranti nel cuore di Sarajevo. C’è chi, descrivendo il ‘900, ha scritto che molto della storia di quel secolo inizia e finisce lì. E che molto di intuisce e capisce in quelle terre. Basta avere voglia di tenere gli occhi aperti e la mente e il cuore sgombri da pregiudizi, come fa con grande umanità e forza il racconto di Barbara Castellaro.

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