Il tradizionale appuntamento organizzato dalla Commissione Cultura di Verbania, di cui è coordinatrice l’architetto Renata Montalto, si rinnova dal 2014: «L’obiettivo – spiega Montalto – è quello di far sentire la nostra voce a un pubblico più ampio che non sia solo quello degli addetti ai lavori per trasmettere il messaggio che una buona architettura influisce sul paesaggio, sull’ambiente e sul benessere delle persone».
L’architetto Scaramellini presenterà alcuni progetti del suo studio ES Arch, spiegandone l’impostazione e la “filosofia”. Per “abitare la montagna” oggi occorre pensare a un’architettura compatibile con l’ambiente naturale e il paesaggio, al cui interno inserire edifici isolati, come può essere il caso dei rifugi.
Occorre tener conto del contesto di piccoli paesi, dove spesso si procede non alla realizzazione di nuove opere ma al recupero di quanto già esiste da molto tempo: è il caso della ristrutturazione dell’ex Latteria sociale, decisa dal Comune di Mese per creare al suo interno un Museo del Latte e altri spazi ad uso della comunità.
Ma anche l’edilizia privata conosce questo tipo di rivalutazione: il progetto, realizzato nel 2019, di ristrutturazione della Casa VS, a Madesimo, è stato selezionato da Alberto Alessi tra i cinque progetti destinati a rappresentare l’Italia al Premio Internazionale Piranesi di Architettura di Pirano, in Slovenia. A latere dell’incontro (che riconosce 2 crediti formativi per gli iscritti all’Ordine) anche la mostra fotografica Architetture “ordinarie” – Progetti tra due fuochi: quotidiano e contesto dello studio ES Arch di Enrico Scaramellini che ha la sua sede principale a Madesimo, in provincia di Sondrio.
Architetture “ordinarie”
Ancora un evento che nasce dalla collaborazione tra l’Ordine Architetti PPC Novara VCO e il festival LetterAltura. Venerdì 25 settembre alle 18.30, nel foyer del Centro Eventi Il Maggiore di Verbania, in programma l’incontro sul tema Architetture “ordinarie” - Piccole variazioni del quotidiano: ospite l’architetto Enrico Scaramellini in dialogo con Giorgio Tartaro, giornalista esperto di architettura e design.
