Piano della Mobilità Ciclistica ed Escursionistica 2025-2034

Presentato venerdì 12 settembre 2025, presso la sala Ravasio nella sede della Provincia, il Piano della Mobilità Ciclistica ed Escursionistica 2025-2034 del VCO.

Verbania
Piano della Mobilità Ciclistica ed Escursionistica 2025-2034
Questo strumento strategico, frutto di un’attività extra LEADER del GAL, nasce dalla necessità di aggiornare il precedente Piano Provinciale del 2006, allineandolo alle normative più recenti come la Legge n. 2/2018 e il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC) del Piemonte.

L’obiettivo è contribuire a trasformare il nostro territorio, ricco di un patrimonio naturale e culturale straordinario tra laghi, valli e borghi, in un luogo dove muoversi a piedi e in bicicletta sia una scelta facile, sicura e piacevole per tutti: residenti, visitatori e pendolari.
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Una Visione per il Futuro: Connettere Persone, Luoghi e Opportunità

Immaginiamo un Verbano Cusio Ossola più vivibile e attrattivo, dove la mobilità attiva diventi un’infrastruttura verde diffusa, capace di connettere le persone ai luoghi, le comunità alle risorse e le valli ai laghi. Il Piano non si limita a proporre infrastrutture, ma promuove una cultura della mobilità sostenibile per migliorare la qualità della vita e valorizzare il territorio in modo equilibrato.

Attraverso questo strumento, il GAL Laghi e Monti intende rafforzare la sua leadership territoriale, agendo come promotore di progetti innovativi e sostenibili.
Le Fasi del Progetto

La redazione del Piano è stata affidata alla società di consulenza e ingegneria Royal HaskoningDHV, che vanta un’esperienza globale nella pianificazione della mobilità ciclistica, con progetti realizzati per governi e comuni in tutta Europa e nel mondo. Il processo di elaborazione si è articolato in tre fasi principali:

Fase 1 – Analisi del territorio: Studio dello stato di fatto per individuare criticità e opportunità, partendo dall’analisi socio-economica, turistica e della domanda di mobilità.
Fase 2 – Progettazione partecipata e definizione dei corridoi strategici: Sviluppo di un concept di rete attraverso il coinvolgimento attivo di stakeholder, enti locali e associazioni come FIAB e CAI.
Fase 3 – Individuazione delle priorità e requisiti per i progetti: Valutazione degli interventi tramite analisi multicriteri e definizione delle linee guida per i futuri Progetti di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE).

Un Piano d’Azione Integrato

La proposta di Piano delinea una visione strategica per una rete di mobilità lenta che comprende oltre 350 km di percorsi ciclabili e circa 1.420 km di itinerari escursionistici. La rete ciclabile si articola in 12 itinerari principali, tra cui:

6 “superciclovie” per gli spostamenti quotidiani e il pendolarismo nelle aree a maggiore densità.
5 itinerari cicloturistici per valorizzare il territorio e intercettare la crescente domanda turistica, in particolare dai mercati esteri con una forte cultura della bicicletta come Germania e Paesi Bassi.
1 dorsale dedicata alla mountain bike per gli amanti dell’off-road alpino.

La rete escursionistica, svolge un ruolo altrettanto strategico. Il Piano non si limita a riconoscere i sentieri accatastati a livello locale, ma struttura e gerarchizza la rete valorizzando 7 itinerari principali già registrati a livello regionale, come la Grande Traversata delle Alpi (GTA), la Via dello Sbrinz e la Via Stockalper. Questi cammini sono uno strumento fondamentale per destagionalizzare i flussi turistici e distribuirli in modo più equilibrato, guidando i visitatori alla scoperta di aree interne e montane oggi più fragili e meno frequentate, contribuendo così alla loro rivitalizzazione economica e sociale.

Il Piano non si ferma alle infrastrutture, ma include azioni mirate su intermodalità, mobilità condivisa e governance per garantire una gestione efficace e sostenibile nel tempo.



1 commento  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Vincenzocolombo.vb Ciclopedonali come accesso ai trasporti pubblici
Vincenzocolombo.vb
15 Settembre 2025 - 07:40
 
Ho fatto il pendolare per più di 30 anni utilizzando la bicicletta per raggiungere il traghetto.
Credo sia essenziale avere un buon collegamento coi trasporti pubblici come ferrovie e traghetti non solo per turisti ma altresì importante per lavoratori e studenti usufruendo del nostro straordinario ambiente. Gli incentivi non sono solo le infrastrutture ma anche l' educazione alla mobilità sostenibile da promuovere nelle scuole e con facilitazioni sociali



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