Unione Industriale VCO ha recentemente condotto, come di consueto, un’indagine congiunturale tra le aziende associate per raccogliere i dati utili a delineare un quadro previsionale per l’ultimo trimestre 2025. L’incertezza dovuta alla situazione economica internazionale ha ancora riflessi sulle nostre aziende, sebbene vi siano segnali di ripresa per i tre indicatori principali: produzione, ordinativi e occupazione.
Il primo importante dato, la produzione, vede un saldo tra imprese che se ne attendono una crescita e quelle che ne prospettano una diminuzione, rispetto al trimestre precedente, pari al +6,8%.
Meno significativa è la crescita degli ordinativi: il saldo tra ottimisti e pessimisti segna un +4,5%. Stesso identico dato, per quanto riguarda l’occupazione e la ricerca di personale.
Tornano a crescere, seppur in misura moderata, le previsioni sugli ordinativi esteri, visti in aumento dal 13% delle aziende intervistate contro il 6,6% che ne prevede invece una diminuzione. Confortante anche quanto emerge in relazione agli investimenti: il 20% degli imprenditori ne ha in programma di significativi, consistenti nell’acquisto di nuovi impianti e attrezzature.
Il Presidente di Unione Industriale VCO, Fausto Milanesi, ha commentato così il risultato della recente indagine congiunturale: “Ho letto con attenzione i dati emersi dalla nostra rilevazione, che mostrano una sostanziale tenuta delle aziende associate e un moderato livello di fiducia nel prossimo futuro, nonostante lo scenario geopolitico ed economico mondiale sia ancora in subbuglio e i mercati di prossimità mostrino evidenti segnali di sofferenza. Non male il dato sugli ordinativi, esteri soprattutto, che potrebbero fare da traino alla produzione, a sua volta sostegno all’occupazione e agli investimenti: un circolo virtuoso che, nel tempo, si spera inneschi meccanismi positivi per le imprese e per il territorio. Confidiamo ora nella legge di bilancio: se la richiesta di Confindustria di garantire centralità al sistema industriale verrà opportunamente recepita, potremo con cautela sperare che lo scenario si mantenga quantomeno stabile anche nel medio termine, dando un segnale di fiducia nella direzione di difendere le imprese, lavoro, welfare e coesione sociale”.
Il clima di fiducia per il resto delle aziende piemontesi resta costante, malgrado il perdurare dell’incertezza dello scenario economico e non solo. Dopo il rallentamento registrato a giugno, in autunno le nostre imprese esprimono attese in linea con quelle della scorsa rilevazione, dimostrando una buona solidità e capacità di tenuta, nonostante il perdurare della crisi in alcuni settori chiave come il tessile e il metalmeccanico, e un rallentamento delle esportazioni verso i mercati tradizionali. È quanto emerge dall’indagine congiunturale realizzata a settembre a livello regionale.
“Il quadro geopolitico influenza indiscutibilmente le previsioni delle nostre imprese, che comunque non rallentano la presa e prevedono un indice di utilizzo impianti elevato, grazie a nuovi investimenti e occupazione stabile. Si tratta di uno sforzo che in vista della scadenza a fine anno dei piani Industria 4.0 e Industria 5.0, deve trovare un accompagnamento concreto. Il cammino della Legge di Bilancio è avviato, e come ha detto il presidente Orsini il Governo deve credere nell’impresa e nell’industria. Da parte nostra continueremo a cercare nuovi mercati alternativi a quelli storici, ben sapendo però che Europa e Stati Uniti sono i partner con cui progetteremo crescita e sviluppo mettendo innovazione, tecnologia e sostenibilità al centro” ha commentato Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte.
Unione Industriale: Quarto trimestre 2025 attese moderatamente positive
Quarto trimestre 2025: moderatamente positive le attese nel VCO per produzione, occupazione e ordinativi. Anche nel resto del Piemonte il clima di fiducia rimane stabile.
