Il presidio, nato dall’iniziativa congiunta di associazioni, gruppi informali e libere cittadine e cittadini del territorio, ha voluto mantenere viva l’attenzione su ciò che accade nella Striscia di Gaza. Dopo decenni di occupazione, apartheid e sterminio, il mondo si trova di fronte a una tragedia che non può più essere ignorata: i bombardamenti continui sui civili, le loro abitazioni e i servizi di prima necessità, le restrizioni e gli attacchi militari sugli aiuti umanitari, l’arresto della Global Sumud Flottilla, il cosiddetto “accordo di pace” promosso dagli Stati Uniti e la rottura del cessate il fuoco da parte di Israele, sono solo alcuni degli eventi che, nelle ultime settimane, hanno profondamente scosso le coscienze dei cittadini di tutto il mondo.
Da questa urgenza è nata la volontà di ritrovarsi, nel cuore della città di Verbania, per parlare di Palestina, per informare e condividere momenti di socialità e di consapevolezza in nome della solidarietà tra i popoli, per ribadire da che parte stare e continuare a denunciare quanto il popolo palestinese subisce da oltre settant’anni. Durante il presidio si sono svolti incontri di approfondimento su diversi aspetti del genocidio in corso — sociali, culturali e politici — e sono stati distribuiti materiali informativi alla cittadinanza. Diverse sono state le azioni di appoggio al presidio permanente da parte dei passanti e dei commercianti; e attraverso il passaparola, numerose sono state le persone sensibili, provenienti da tutta la provincia, che hanno deciso di sostenere la causa palestinese dando il proprio contributo. È proseguita, inoltre, la raccolta firme promossa da Verbania per la Palestina, volta a chiedere ai Comuni del VCO di riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina. Sono oltre 1700 le persone che fino ad ora hanno firmato. Vogliamo ringraziare, altresì, coloro che hanno contribuito alla raccolta fondi per sostenere il progetto “Help our children and mothers and save them from famine” la cui donazione per un totale di 1640€ è stata già inoltrata.
Ad oggi il presidio è terminato nella forma continuativa che ha caratterizzato le ultime settimane, ma la nostra mobilitazione non si ferma. La situazione a Gaza resta gravissima: la tregua raggiunta non offre reali garanzie al popolo palestinese che non ha più case in cui tornare. Nel frattempo, la tregua è stata più volte violata e, proprio in questi giorni, continuano i bombardamenti sulla Striscia, in Cisgiordania e in Libano. La ricostruzione è ancora lontana e gli aiuti umanitari restano del tutto insufficienti.
Il presidio è stato un’esperienza preziosa per il territorio del Verbano, un’occasione di partecipazione, confronto e solidarietà concreta. Riteniamo sia dovere di ogni cittadina e cittadino europeo restare al fianco del popolo palestinese, vittima di un colonialismo che affonda le radici nella storia stessa
dell’Occidente. La nostra mobilitazione prosegue: continueremo a fare rete tra associazioni e cittadinanza, a raccogliere firme per il riconoscimento dello Stato di Palestina e a proporre momenti pubblici d’informazione— letture, proiezioni e incontri — dedicati alla cultura e alla storia del popolo palestinese, per restituire voce a chi, da troppo tempo, ne è stato privato.
Vi invitiamo a seguire le pagine social delle associazioni promotrici per rimanere aggiornati sulle prossime iniziative nel territorio del VCO a sostegno della popolazione palestinese.
"Verbania per Gaza non si ferma"
Le associazioni Verbania per la Palestina, Vco In Movimento, ANPI, ARCI, Non Una di Meno Verbania, Non Solo Aiuto, Volontari SPI CGIL, USB e Gruppo Territoriale Movimento 5 Stelle VCO, con la partecipazione della cittadinanza, hanno dato vita, nelle ultime due settimane, al Presidio Permanente per la Palestina e per Gaza in piazza Ranzoni a Intra, rinominata in segno di solidarietà “Piazza Gaza”.
6 commenti Aggiungi il tuo
Immagino saranno determinanti nei futuri assetti della diatriba Israele - Palestina; in effetti Nethaniau ha interrotto l'occupazione perchè terrorizzato dallo sciopeor indetto da Landini!
Buongiorno,
non mi sembrano molti. Certo che la disinformazione raccoglie sempre più proseliti. Vi invito a informarvi meglio sulla storia della nascita dello Stato di Israele e di quella dei Palestinesi. Molte persone ripetono quello che dicono altri e non si informano personalmente confrontando le varie analisi storiche.
Cordialmente
non mi sembrano molti. Certo che la disinformazione raccoglie sempre più proseliti. Vi invito a informarvi meglio sulla storia della nascita dello Stato di Israele e di quella dei Palestinesi. Molte persone ripetono quello che dicono altri e non si informano personalmente confrontando le varie analisi storiche.
Cordialmente
Seguendo il motto del candidato romagnolo Cancini noi abbiamo avuto notevoli disagi, danni, agenti feriti (perchè non seguire l'esempio della Polizia svizzera che a Berna ha molto semplicemente accerchiato i manifestanti violenti arrestandone oltre 500 che dovranno pagare i danni causati) ma in concreto in nessun tavolo di trattativa delle parti direttamente coinvolte sono stato considerate le manifestazioni pro pal. Concordo con roberto in quanto la maggior parte non sa nulla di storia ma pensa di saperne una pagina più del libro.
Come dice Roberto in modo gentile, dovrebbero prima informarsi. Evidentemente è diventato un modo per contestare il governo e l'occidente, dato che non ci riescono con il voto democratico. Non gliene frega nulla dei palestinesi e della pace. Specialmente di quest'ultima dato che non alzano un'unghia per l'ucraina. Sono solo cartoni animati.
Cartoni che, evidentemente, non hanno altro da fare e non sanno come occupare il tempo per non annoiarsi
RICORDATEVI ANCHE DELLE ALTRE GUERRE NEI PAESI INVASI COME L' UCRAINA E IL MARTORIATO SUD SUDAN
QUINDI SAREBBE MEGLIO INTITOLARVI: VERBANIA NON SI FERMA PER GAZA MA ANCHE PER L'UCRAINA IL SUDAN...
QUINDI SAREBBE MEGLIO INTITOLARVI: VERBANIA NON SI FERMA PER GAZA MA ANCHE PER L'UCRAINA IL SUDAN...
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