Un’imbarcazione ha portato da Baveno i giornalisti in una mini crociera serale che ha circumnavigato l’isola Pescatori, con annessa breve sosta. Isole di luce si protrarrà, poi, fino al 6 gennaio prossimo, lungo tutto il periodo festivo. Sono attesi visitatori sia italiani sia stranieri, per un evento che in passato si è già dimostrato in grado di andare oltre la stagionalità, colmando così un vulnus. Questa edizione, va rimarcato, è dedicata alla storia dell’isola Pescatori appunto, e a ciò che ha rappresentato nel tempo, con al centro il mondo della pesca. “Un racconto popolare strettamente legato alle nostre radici” dice Gaiardelli, che prosegue: “Per quanto riguarda il futuro, oltre a tornare a illuminare tutte le isole, Orta S. Giulio compresa, pensiamo anche di allargare il progetto attuale chiamandolo Golfo di luce e dando vita, questo almeno è l’auspicio, ad un vero e proprio brand. L’idea, infatti, è quella di creare una sorta di mezza luna che illuminerà il nostro lago, dalla fortezza dei Mazzarditi di Cannero Riviera – Cannobio, fino alla Rocca di Angera, nell’Aronese, inclusa. Venerdì 5 – afferma il presidente dell’Atl – lo start dell’evento, di cui sono soddisfatto e orgoglioso, è stato dato da Baveno, ma negli anni prossimi, in una sorta di passaggio del testimone nel segno dell’unità dei territori e grazie si spera al contributo anche di soggetti privati, si sposterà negli altri centri lacustri interessati”.
Gaiardelli sottolinea, infine, le collaborazioni con i Comuni di Verbania, Stresa e Baveno “che si sono dimostrate assolutamente positive e che danno il la ad un concetto di collaborazione ancor più allargata. Quando siamo uniti nell’organizzazione siamo forti, perché i nostri territori – conclude – hanno bisogno di compattezza e coesione: a imporlo, è il mercato che lo chiede a 360 gradi, durante tutto l’anno e in tutti i segmenti del nostro turismo”.
