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Aggredito capotreno - 17 Aprile 2018 - 14:05

Chiarimenti necessari!
Riprendo il mio post del 12/04/2018 ore 20:52, in modo tale di cercare di spiegare al mediatore internazionale quanto ho espresso: "il PIL pro capite 2016 del Mali è di 2.300 dollari.."; per definizione il PIL pro capite "è l'indicatore generalmente utilizzato per esprimere il livello di ricchezza per abitante prodotto da un territorio in un determinato periodo, consentendo di operare confronti tra aree di dimensione demografica diversa". Il reddito pro capite è "il rapporto tra reddito nazionale e numero di abitanti di un paese, indica il reddito medio di ciascun individuo di una nazione ed è impiegato per effettuare confronti tra differenti economie o diversi periodi, ed anche per valutare la dimensione potenziale di un mercato estero. Non sempre, però, esso è realmente un indicatore del tenore di vita di uno Stato. Ad esempio, il confronto fra paesi industrializzati e paesi del Terzo mondo sulla base del reddito pro-capite può risultare poco significativo, e ciò per diversi motivi: — le stime statistiche sul reddito e sulla produzione nei PVS (paesi in via di sviluppo) sono poco attendibili; — tali stime, anche se risultassero esatte, si riferiscono generalmente solo a quella parte della produzione che, passando per il mercato, riceve dal mercato stesso un prezzo, mentre nelle economie dei PVS (v.) una quota assai rilevante della ricchezza prodotta non è monetarizzata in quanto non passa per il mercato; — quando il reddito pro-capite è utilizzato per effettuare dei confronti internazionali tra paesi industrializzati e paesi emergenti, la riduzione dei dati nazionali ad un metro monetario comune implicherebbe il calcolo dei rapporti tra i poteri d'acquisto delle varie monete; ma poiché la composizione merceologica della produzione dei PVS è diversissima da quella dei paesi sviluppati, lo stesso concetto di rapporti tra poteri d'acquisto diventa incerto e inapplicabile; — ad un medesimo livello del reddito pro-capite possono corrispondere realtà economiche profondamente diverse; — i dati dei reddito pro-capite non dicono nulla sulla condizione dei ceti inferiori della popolazione dei paesi sottosviluppati, in cui esistono notevoli squilibri nella distribuzione del reddito nazionale. In genere, a fronte di una quota esigua della popolazione che assorbe una parte elevata del reddito nazionale, vi è una larga parte della popolazione che riceve un reddito appena sufficiente alla sussistenza (cfr. un po' dappertutto, per darvi maggior aiuto)". Se sei riuscito a leggere fino a qua sarei già contento, non ho mai parlato di reddito pro capite, sei tu che mi accusi di confondere le 2 cose con il post del 14/04/2018 ore 23:24 quindi hai creato una teoria tutta tua nei miei confronti, seguita a ruota dall'altro campanaro con l'infelice uscita del post del 17/04/2018 ore 8:03. Ed è proprio così che fate con la politica, vi inventate cose mai dette da altri e vi accanite su questa strada, cercando nuovi adepti che neanche loro sanno quello che sostengono di sapere. In ogni caso, visto la tenacia con cui vi accanite contro chi non la pensa come voi, vi invito ad andare nei quartieri periferici di Parigi ed in generale delle grosse città francesi, inglesi, svedesi, belghe, olandesi e di girare tranquilli come sostenete essere l'attuale situazione mondiale, dove non c'entra niente il discorso del colore della pelle, dove tutti vi ameranno per quello che siete e non per la religione che professate: fateci poi un report e diteci com'è il loro stile di vita tanto invidiato. Fateci sapere come sono le seconde, terze e quarte generazioni di quelle persone che sono arrivate sfuggendo a paurose guerre interne ai loro paesi, di come ci ringraziano per quello che gli abbiamo dato, ma soprattutto... andateci con il biglietto di sola andata, lì troverete la vostra pace!

Aggredito capotreno - 16 Aprile 2018 - 09:22

Re: Re: Re: C'è intesa!
Ciao robi a parte che il problema del conflitto l'ha sollevato info, non ho mai detto che il conflitto nei paesi d'origine sia una scusante per delinquere.

Aggredito capotreno - 14 Aprile 2018 - 23:24

Re: Re: esempio facile facile
Ciao info Confermo,fai una pessima figura. Hai letto senza capire qualche paginetta sul web,facendo poi un maldestro copia e incolla senza alcun senso. Confondi PIL con reddito medio,non sapendo la differenza. Parli di viaggiatori identificati alla partenza (che scoperta,il biglietto è nominale!!) ,non si sa da chi,e fermati ( da chi? Perchè? Se uno compra un biglietto mica fa un reato!!),di gente che preferirebbe entrare in quel modo pericoloso e assurdo piuttosto che con un normalissimo visto turistico, che stando a quel che dici,venendo da paesi in pace potrebbero ottenere senza alcuno ostacolo. Se non sai nulla di queste cose lascia stare,fai una figura meno penosa. E arrampicarti sugli specchi inventando balle colossali mischiandole con brani e concetti che non hai capito serve solo a peggiorare la situazione!

Aggredito capotreno - 14 Aprile 2018 - 15:59

Re: ossimoro
Ecco la risposta classica di una persona che non sa argomentare. Potrebbero partire con un biglietto aereo con visto turistico ma qualche organizzazione aveva già pensato a tutto ciò creando un pacchetto completo, non senza rischi pvviamente: ed ecco che le vostre amatissime ong erano pronte ad accogliere i turisti per caso a poche miglia dalla costa libica, non mi dirai che credi alla favola che erano lì per salvare vite umane e non perché si facevano un sacco di soldoni? Persino Minniti se n'era accorto ma solo perché si avvicinavano le elezioni e i consensi venivano sempre meno...che casualità! Ma la domanda è: solo i giovanotti baldi e muscolosi sono consapevoli che nei loro paesi c'è una dittatura? Le donne, gli anziani e i bambini preferiscono subire e non scappare? Poveri che siete, davvero, con voi funziona il lavaggio del cervello... e comunque quale soluzione peopone il signorotto criticone Paolino? Tra l'altro scelgo il nickname che preferisco e non sei tu che deve dire o criticare la mia scelta, te capì?

Aggredito capotreno - 14 Aprile 2018 - 08:47

Re: Re: C'è intesa!
No, le guerre in Marocco, Tunisia, Algeria, Nigeria, Senegal non esistono, tutte balle: gli unici veri profughi sono quelli della Siria (tra l'altro ho avuto modo di vederne parecchi in Germania) e ti assicuro che con quelli che vediamo noi in Italia hanno poco a che fare; ma proviamo a fare delle ipotesi, immaginiamo che ci siano veramente le guerre nei loro paesi (attenzione, sottolineo che sto ipotizzando), in uno Stato di guerra è quasi impossibile riuscire ad uscire dal proprio territorio perché proprio quei giovani baldi e muscolosi che girovagano per le nostre strade, con mountain bike e cuffiette con telefonini, verrebbero utilizzati nelle forze armate. Ma i dati di fatto mi fanno invece presupporre che poiché loro scappano, oltretutto con innaturale facilità, coloro che rimangono ad affrontare una guerra siano .... le donne, i bambini e gli anziani. Ora, va bene che tutto ciò accade nei cartoni animati, mi viene impossibile credere che sia così nella realtà: ho smosso la coscienza di qualcuno? E' chiaro che non c'è nessuna guerra? E' chiaro che da noi, grazie ad un business creato ad arte, vengono solo i "perdabal"? Ecco, se vi è chiaro tutto questo (ovviamente quello che sto scrivendo è rivolto ai finti creduloni e ai falsi tolleranti di sinistra) capiamo i numerosissimi fatti quotidiani che coinvolgono la nostra società e che, purtroppo, dobbiamo subire perché una minoranza di persone ha deciso che sia giusto così. Non ho mai sentito da sinistra una possibile soluzione al caos che hanno volutamente creato, forse perché così com'è non c'è soluzione? Mi piacerebbe che qualche finto tollerante (occhio perché un giorno potreste voi subire un'intolleranza) proponesse una soluzione valida al problema, non con la merendina dell'estate scorsa dove si incontrava qualche persona in un parchetto a discutere delle religioni, sono tutto orecchie...

Aggredito capotreno - 13 Aprile 2018 - 15:11

Re: Re: C'è intesa!
Ciao SINISTRO Non fa fede il conflitto nei paesi di origine. Chi delinque in Italia va rispedito. Ad ogni costo. Svizzero o marocchino che sia.

Aggredito capotreno - 13 Aprile 2018 - 12:54

Re: C'è intesa!
Ciao info il tuo discorso non fa una grinza, ciò che io contesto sono i pregiudizi, a prescindere, di qualsiasi genere: per es., un'aggressione fa notizia solo se perpetrata da un extracomunitario. Questo, secondo me, è sbagliato. Purtroppo la politica ci ha abituati, nostro malgrado, a compromessi d'ogni genere, quindi, spesso, anche chi all'opposizione era giustizialista, poi, una volta al potere, inaspettatamente, diventa garantista, e viceversa. Per ciò che concerne i loro paesi d'origine, forse avrei parlato di mancanza di conflitti per quelli dell'Est Europa. Ad ogni modo, non mi sembra d'aver professato l'impunità ed il caos, solo una legge uguale per tutti, cioè che punisca tutti i reati, ed applicabile ad ogni reo.

Aggredisce carabinieri: arrestato - 7 Aprile 2018 - 14:34

Abbruttimento e povertà
Non capisco e soprattutto non giustifico che povertà ed abbruttimento esistenti nei loro paesi siano causa dell'invasione che stiamo subendo e soprattutto non giustifico che la loro povertà debba venir meno rubando nelle nostre tasche o case.Sono nati in paesi disgraziati? Bhè che ci possiamo fare noi?Mica è colpa nostra,. Nella vita c'è chi nasce fortunato e chi no: siccede anche da noi. Si rassegnino o, altrimenti, si diano da fare per cambuiare le cose nei loro paesi (sempre che questo non li faccia faticare troppo!)

Aggredito capotreno - 7 Aprile 2018 - 14:29

Ossessione?
Sì, Sinistro è ossessionato al punto da non riuscire a vedere, o quantomeno a leggere sui vari organi di stampa, quanti sono gli stranieri extra com e e quelli com provenienti da paesi dell'ex URSS che QUOTIDIANAMENTE commettono reati violenti, predatori, di truiffe con feriti od uccisi ogni giorno in Italia. E si tenga conto che gli organi di informazione riferiscono di quelli che sono stati beccati, ma buona parte dei reati che restano senza un colpevole individuato sono opera di questa gente o di appartenenti ad etnie rom italiani o meno che siano. Ma poi sono gli altri ad essere ossessionati.

Aggredisce carabinieri: arrestato - 5 Aprile 2018 - 18:19

Lo sanno
Lo sanno benissimo che in Italia non rischiano nulla, quando invece al loro paese per fatti come questi sarebbero filati dritti in prigioni nelle quali noi non terremmo neppure i conigli! E' evidente che con questo andazzo sempre meno avranno rispetto e timore per le nostre divise (di quelle dei loro paesi e di cui conoscon o bene "le maniere" hanno il terrore). E' il risultato di almeno trent'anni di leggi malfatte o fatte per non poter esere applicate, trent'anni in cui il ruolo delle forze dell'ordine è sempre stato vieppiù limitato. Basta pensare all'attuale formulazione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale, e chi se ne intende un po' sa cosa dico. E' il risultato di anni in cui è prevalsa la malsana idea della "depenalkizzazione" e dela sostituzione con pene pecuniarie delle quali questi individui si fanno beffa.E qui mi fermo, ma non senza sottolineare che sono sate scelte politiche da cattocomunisti che hanno imperato in Italia dal dopoguerra ad oggi.

Associazione Bicincittà VCO su pista ciclabile Suna - Fondotoce - 4 Aprile 2018 - 13:10

A norma di codice
Parto dal fondo con un'osservazione: lo stesso parapetto ad elementi verticali senza intermedi orizzontali è da anni presente sullo stesso tratto di strada a protezione di autoveicoli, cicli e motocicli, persone, cani, gatti e striscianti in generale (in prossimità della fermata del bus). Gli elementi orizzontali di un parapetto non hanno funzioni di tenuta: se l’obiettivo è quello di proteggere contro l'urto di veicoli, ci vuole un guard-rail ad assorbimento di energia e non un traverso tubolare. In ambito tecnico, lasciamo la parola ai professionisti altrimenti si rischia il ridicolo: è un parapetto, non una gabbia per ergastolani e nemmeno una divisoria autostradale. In merito alle protezioni aggiuntive, risaputo che il livello di estetica della protezione è inversamente proporzionale alla sua efficacia (gli amici su due ruote vorranno per caso i new jersey in cemento?), è strano come si chieda - da più parti a dir la verità, di risolvere una sistematica infrazione al CdS con protezioni aggiuntive e senza agire direttamente alla radice del problema. Anche perché mi chiedo, se accettiamo di passeggiare in città sui marciapiedi con la stessa differenza di livelli esponendoci al rischio che un veicolo perda il controllo e ci investa sul nostro percorso, non vedo come non si possa accettare lo stesso rischio su quel tratto di SS34 avendo risolto il problema “velocità” per il tramite di altre leve: ricordiamo a tutti che il limite è sempre di 50km/h, in paese come sul quel tratto di litoranea. Nei paesi in cui l’uso della bicicletta è più radicato, non ho visto particolari accorgimenti tecnici di separazione dei flussi: in molte occasioni le due vie condividono lo stesso manto stradale, con l’unica segnaletica orizzontale a fare da spartitraffico. La mobilità ciclistica ed automobilistica, nel pieno rispetto delle rispettive regole, possono condividere gli spazi assicurando nel contempo la sicurezza di tutti. Saluti AleB

Un anno di numero Unico 112: chi pro, chi contro - 29 Marzo 2018 - 11:47

112
Avendo a che fare quasi tutti i giorni con questo tipo di servizio, posso solo dire che non potevano fare porcata peggiore; basti solo pensare che i tempi d'attesa e d'intervento, anche per chiamate urgenti, si sono quasi raddoppiati. Certo, in altri paesi europei, come ad esempio la Germania, questo servizio funziona, ma perchè, perchè chi lo ha pensato sapeva quel che faceva e ha avuto da subito le idee chiare su come andava strutturato tra le diverse realtà operative; qui in Italia invece arriviamo sempre per ultimi e perchè ci sanzionano, cerchiamo quindi di correre ai ripari copiando, ma siamo dei ciucci, o meglio, mettiamo dei ciucci a copiare dagli altri, e questi sono i risultati.

FdI su fusione Verbania Cossogno - 28 Marzo 2018 - 19:05

Spopolamento piccoli centri
Ciao Giovanni, quello che asserisci è vero. Sta già accadendo da un po' ciò che sottolinei, i differenti costumi e bisogni portano inevitabilmente alla modifica dei territori e quindi non solo al mutare della popolazione ma anche al mutare delle concentrazioni di persone. Un esempio l'abbiamo a Pogallo che fino a 70 anni fa era abitato e anche da tante persone ed oggi solo da gitanti e encomiabili proprietari che hanno ristrutturato un po' del patrimonio immobiliare ormai obsoleto ed inutile per la funzione originale. L'artificioso ripopolamento dei paesi montani che si svuotano non avviene per tanti motivi. Uno di questi è la stessa tassazione dei cittadini che godono di servizi vivendo in grandi centri e quelli che invece non ne godono perchè distanti. Una tassazione differenziata colmerebbe il gap tra "comodi" e meno comodi senza troppo gravare sulla collettività. Un altro incentivo potrebbe essere lo sgravio fiscale più accentuato per chi investe negli immobili dei piccoli centri quindi non usa nemmeno il servizio pubblico per i propri bisogni di trasporto facendo fronte autonomamente. Altra possibilità è pure 'integrazione nei lavori pubblici che i cittadini potrebbero realizzare direttamente almeno nella minuta manutenzione senza passare dalle problematiche degli appalti pubblici ecc. ecc. di idee scrivendo ne vengono a josa ovviamente è, e rimane solo una simulazione. Certo è che la volontà di fare può ritardare ma non fermare la modifica dei costumi di vita che ci vede protagonisti nei nostri tempi che corrono velocissimi ma questo è da sempre avvenuto e ce lo confermano gli archeologi e gli storici in tutte le epoche. In conclusione secondo me non ci possiamo fare niente se non assistere a questo spettacolo che può anche non piacere ma che di fatto c'è.

Sul lago ghiacciato: li salva l'elicottero dei VVF - 27 Marzo 2018 - 16:18

Re: Re: infatti
Ciao SINISTRO,, centrano eccome, perché nei paesi di tradizione protestante o calvinista (vedi svizzera, germania ecc), non hanno la pietà che abbiano noi e neppure il conseguente debito pubblico!!!

Cristina commenta il voto - 19 Marzo 2018 - 08:02

Re: Re: Re: Penosa
Ciao robi perdonami, ma sei una continua contraddizione: la costituzione francese, di stampo socialista, non limita il diritto di sciopero, rendendolo efficace al massimo, tanto per farti un esempio.... Certo, molte norme programmatiche della nostra Carta non sono mai state attuate, un po' per convenienza politica (vedi per es. mancata registrazione con legge ordinaria di partiti politici e sindacati, che continuano a rimanere associazioni di fatto, diversamente da ciò che accade in Germania: altro che soviet!), un po' per incapacità. Comunque andrebbe aggiornata in alcune parti. E, se guardiamo quelle degli altri paesi, forse la nostra è quella messa meno peggio....

Cristina commenta il voto - 17 Marzo 2018 - 17:12

poche idee molto confuse
ma sì,via questa costituzione sovietica che prevede addirittura il diritto di sciopero (che poi tutti sti scioperi nei paesi sovietici io non me li ricordo). cambiamola con una che cancelli questo obbrobrio del passato. ce ne vorrebbe una che non preveda il diritto di scioperare. tipo quella sovietica.

Cristina commenta il voto - 17 Marzo 2018 - 11:15

Re: Re: Re: Penosa
Ciao robi, naturalmente ti rispondo con il pieno rispetto di chi vuole dialogare pur avendo posizioni molto diverse. Proprio i diritti dei lavoratori, in questo momento storico, in Italia sono stati calpestati e oltraggiati. Il diritto allo sciopero è ormai PURTROPPO uno strumento di lotta inutile per gran parte del mondo del lavoro. Rimane efficace solo in determinati settori come quello dei trasporti (con i limiti dettati dalla legge per i servizi pubblici essenziali,). Ormai in un'industria i lavoratori difficilmente sciopereranno per non vedersi non rinnovato il contratto o ritrovare la catena produttiva trasferita in uno dei paesi posti a oriente. Altro che impostazione sovietica. Qui in Italia i giovani stanno entrando in un mondo del lavoro senza diritti con una situazione di precariato a vita in una nazione priva di opportunità. Non mi interessano i riferimenti antistorici al comunismo e ai fascisti che rappresentano meno dell'1% della popolazione. Abbiamo un po' sforato nella tematica dell'articolo...

Richiedenti asilo e sgombero neve: una precisazione da Miazzina - 10 Marzo 2018 - 17:51

Re: Re: Re: Re: x SINISTRO
Ciao SINISTRO A me risulta che Austria e altri paesi controllino in modo ferreo i propri confini in modo non populista ma funzionale. Anche l'Australia che è immensa e circondata dal mare ha un sistema molto efficace di gestione dell'immigrazione e dei respingimenti. Ripeto. Basta volerlo. Minniti per pochi mesi ha fatto quello che i brutti e xenofobi populisti dicevano da anni e il traffico di carne umana si è decimato. Per le carceri non so a quali ti riferisci ma se servono si fanno e si assume gente. Riaprire Asinara o altre strutture non farebbe che bene. In quanto alle pene e alla loro certezza è necessario costruire un impianto di leggi chiare e con poco margine di interpretazione e discrezionalità e togliere il rito abbreviato dai reati più gravi. Impossibile? Se è stato fatto il contrario non vedo perché non si possa fare in questo modo. Ma ribadisco. A prescindere da destra o sinistra o populisti ed europeisti o come ti piace classificarli, si vuole farlo o no? Nella storia nulla è irreversibile. La storia la fanno le persone che in quanto esseri umani sono fallibili. L'Impero romano, Napoleone, il nazismo, il comunismo. Tutto nasce e tutto muore. Se si vuole che le popolazioni africane possano avere governi democratici e benessere si può ma non si vuole. Controllare l'esplosione demografica si può ma non si vuole. Impedire che i barconi partano da tutti i porti e si incanalino solo in Italia quando hanno altri molti porti di sbarco è una precisa volontà. Come si è visto con le cooperative umanitarie che fanno affari con gli scafisti. Non è un destino immutabile. Nel mondo selvaggiamente globalizzato e forzatamente multiculturale Trump mette i dazi tirandosi gli strali dei padroni del globo. Sarà che forse ci ha azzeccato e ha messo nei guai qualcuno mandando all'aria i suoi progetti? Lui lo ha fatto contro tutti. Lo ha voluto. Quello che manca a noi europei occidentali e nordici e quello che si può sintetizzare come spina dorsale. Smidollati e succubi ai flussi di potere che ci vengono imposti e per questo soccombenti. Almeno se non cambiamo il corso della storia. Amen.

Etichettatura obbligatoria riso e pasta si parte - 19 Febbraio 2018 - 18:35

Complici
Condivido in toto Robi: la UE è la maggior manutengola di queste schifezze di globalità ed abbattimento delle frontiere. Vogliamo parlare del pomodoro che arriva via nave dalla Cina e poi spacciato per concentrato italiano? Vogliamo parare dell' olio d'oliva proveniente dai paesi del nord Africa e poi etichettato come Italiano? Certo forse noi italiani siamo poco attenti all' etichettatrua, ma c' è anche da dire che non sempre e facilmente l'etichettatura è "intuibile" al primo colpo d'occhio. Non sarà la soluzione di tutti i mali ma forse stampare bene in grosso su tutti i prodotti italiano DOC il tricolore, in modo che occupi almeno unquarto dell'etichetta frontale, sarebbe un'opportunità anche per chi non è in grado d leggere le etichette. Poi, ovvio, ognuo può scegliere ciò che vuole in base al costo.

Etichettatura obbligatoria riso e pasta si parte - 19 Febbraio 2018 - 14:00

Grano estero
E' vero in Italia entrano tonellate e tonellate di grano dal Canada o altri paesi Russi, basta pensare che ogni 15 giorni un cargo pieno di grano estero scarica al porto di Bari e Manfredonia, e poi dicono ---pasta o farina Pugliese--