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Offerta di lavoro o ricerca di nuovi schiavi? - 9 Giugno 2014 - 08:24

Le autorità sanno
Tutto,dai contratti da schiavi alle assunzioni mascherate della grande distribuzione, avviene grazie alla "tolleranza" delle Istituzioni che, invece di tutelare i lavoratori, fanno "favori" ai proprietari delle aziende. Altrimenti come si spiega, ad esempio, che un'azienda notissima dell'Arredamento (proprietari laziali), con succursali a Lissone e in tutta Italia possa continuare ad ingaggiare personale in "assunzione mascherata" (lo fa da anni!) senza che nessuno, mai, le dica nulla? I pochi che si sono ribellati sono stati licenziati in tronco (violenza psicologica). P.S. assunzione mascherata significa che i loro dipendenti ( dipendenti perché lavorano 8-10 ore al giorno per 5-6 giorni alla settimana) vengono ingaggiati come consulenti arredatori con partita iva, (quindi senza assicurazione, senza ferie, senza straordinari pagati,senza malattia pagata) e avrebbero il diritto di avere anche altre attività, visto che sono liberi professionisti. Se osano far notare l'anomalia vengono licenziati in tronco. E' UNA DOPPIA PORCATA, DA PARTE DELLE AZIENDE E DA PARTE DELLE AUTORITA' CHE FANNO FINTA DI NON VEDERE

Movimento Cinque Stelle ecco il programma - 28 Aprile 2014 - 08:41

Lavoro
Carissimi 5 Stelle, la mia attenzione va sempre innanzitutto sui programmi per risolvere la "questione lavoro". Mi delude constatare che nemmeno Voi avete notato quanto segue: il lavoro c'è MA E' IL MODO IN CUI VIENE OFFERTO CHE NON VA ED E' SULLE AZIENDE CHE BISOGNA INTERVENIRE CON MANO PESANTE E DECISA. Mi spiego. Le Aziende IPOCRITAMENTE offrono posti per STAGE a tre mesi DOPO PERCORSO FORMATIVO, ad esempio. Sanno già che i candidati sono laureati o diplomati e che piuttosto che niente ACCETTERANNO LO STAGE (IN REALTA' LAVORERANNO COME SCHIAVI) SOTTOPAGATI e senza prospettive. OPPURE, le Aziende "Ingaggiano" neolaureati/diplomati COME CONSULENTI CON PARTITA iva; sul contratto scrivono "tre giorni settimanali" ma in realtà si lavora a tempo pieno COME SCHIAVI NEL SENSO CHE SONO OBBLIGATI A FARE ANCHE LAVORACCI NON PREVISTI, PERICOLOSI O UMILIANTI, spesso anche sabato e domenica e possono essere lasciati a casa appena alzano la testa per protestare (e questi sono fatti avvenuti). LA PAGA E' ACCETTABILE MA NON HANNO ASSICURAZIONE, NIENTE CONTRIBUTI PENSIONISTICI, NIENTE FERIE e alla fine si riduce ad una paga da miseria: si chiama ASSUNZIONE MASCHERATA. Oppure si lavora A CHIAMATA: l'esercente dichiara di "chiamare" il dipendente quando ha sovrappiù di lavoro e, pena la perdita del lavoro, il dipendente, che va tutti i giorni al lavoro, deve però dichiarare che "è stato chiamato il giorno prima". E' QUESTO LO SCHIFO VERO. Sono le aziende che vanno bastonate affinché rispettino le leggi. Ma loro hanno sempre qualche conoscenza che non solo non fa fare controlli ma che finge di non vedere. Sono abbastanza informata su questa "porcheria" perché ho due figli intorno ai 30 anni e, loro e i loro amici ne stanno passando di tutti i colori per colpa di questi farabutti. VOGLIAMO SMETTERE DI FARE GLI IPOCRITI E GLI SFASCIACARROZZE ED INTERVENIRE LA' DOVE SERVE?

Profughi: è la volta di Omegna - 27 Aprile 2014 - 14:37

Cosa "farebbe" Voltaire
"...odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi..."? Per quanto mi riguarda, nessuno di quei pregiudizi mi tange. Sostengo solo che è immorale, illegale e contro la Costituzione Italiana infischiarsene di tutti i 20-30enni che non riescono a trovare un lavoro onesto che permetta loro di non avere la dignità lesa e negato il diritto a farsi una famiglia perché a stento riescono a mantenere sé stessi. Tanti giovani artigiani che hanno aperto Partita iva hanno da lavorare ma, poi, I SIGNORI CLIENTI NON PAGANO RISPETTANDO LE SCADENZE, PASSANO I MESI e, come sbarcano il lunario questi giovani falegnami, fabbri, meccanici, giardinieri, sarti, ecc? Finiscono per chiudere l'attività. E questi non vengono conteggiati nell'elenco dei disoccupati italiani, anche se non ricevono un euro. Nei Paesi a Nord delle Alpi esiste un REGISTRO PUBBLICO DEGLI INSOLVENTI: tutti coloro che non pagano le fatture di quanto fornitogli entro il termine prestabilito si ritrovano nome, cognome e importo dovuto pubblicati su questo registro. Ogni artigiano, prima di accettare una committenza, può consultare tale Registro e sapere se si tratta di persona onesta, che paga il dovuto o no. A chi si chiede cosa abbia a che vedere questo discorso con quello dei profughi rispondo che solo risolvendo i nostri problemi interni raggiungeremo la serenità per sentirci disposti ad aiutare anche gli altri. Ora, semplificando, si sta "togliendo il cibo dalla bocca dei nostri figli per darlo a degli sconosciuti". Voltaire era acerrimo nemico delle istituzioni francesi dell'epoca, reazionarie, accentratrici, che pensavano solo al loro benessere. Servirebbe anche a noi un Voltaire! E un Registro degli Insolventi!

Squadra Nautica: banchetto solidale - 22 Aprile 2014 - 12:00

Volontariato
Tanto di cappello a quei pochi che ancora credono e fanno del puro e semplice volontariato, purtroppo oggi, all'insaputa del 80% della popolazione, queste "pseudo associazioni", sono in realtà delle vere e proprie attività d'impresa, con tanto di partita iva e degli stipendiati pagati dalla collettività tramite convenzioni stipulate con le ASL; pensate che addirittura fanno raccolte di oblazioni (denaro) e si fanno regalare mezzi (ambulanze, auto mediche, imbarcazioni), mettono questi mezzi a disposizione della ASL; però, anziché chiedere una sorta di affitto, mettono l'intero costo dei mezzi in ammortamento sui costi complessivi presentati alle ASL; della serie si fanno ripagare per nuovo dalla collettività ciò che qualcuno gli ha donato. Alla faccia, bel modo di definirsi associazioni di volontariato! Tra l'altro tutto in barba a società regolari, che pagano le tasse a pieno senza particolari benefit, le quali non riescono a vincere gli appalti per questi tipi di servizi (alla collettività costerebbero meno), ma vengono penalizzate già in partenza per via dei ribassi presentati da queste realtà privilegiate (si definiscono onlus!). Tanto per far capire come funziona il ménage: Qualche anno fa un ex volontario di Verbania appartenente ad una di queste "associazioni", si è dimesso e ha aperto la partita iva e ha comperato dei mezzi per dare inizio ad una regolare attività di trasporto persone da ospedale a ospedale; QUESTE "ASSOCIAZIONI LOCALI" GLI HANNO FATTO UNA GUERRA SPIETATA, PER LAVORARE HA DOVUTO ANDARSENE A BIELLA E VERCELLI. CA PI TO !!!!!

Marchionini: ecco "Le prime 10 cose da Fare" - 13 Marzo 2014 - 17:37

imprenditoria verbanese
Silvia Marchionini, rappresenterebbe la discontinuità rispetto al passato, sempre che sia capace se vince di circondarsi di collaboratori capaci che non siano necessariamente politici di professione. Non bisognava aspettare il manifesto dei commercianti e la manifestazione degli artigiani della CNA, della quale è stato presidente Diego Brignoli, il competitor di Silvia, per rendersi conto che la situazione è disperata. Le frazioni si sono svuotate di attività e oramai stanno diventando dei dormitori. Per il resto basta farsi un giro per Pallanza e Intra per vedere quanti negozi sono chiusi. Ma la tragedia vera è quello che non si vede! Famiglie rovinate, spesso ex lavoratori dipendenti che hanno che hanno bruciato i propri risparmi nel tentativo di inventarsi una nuova attività. Tanti che stanno soffrendo e non sanno came arrivare al giorno dopo. Vendite in calo, tassazione criminale, oramai si parla del 70%, a cui contribuisce con scarsa sensibilità il nostro Comune. La tares ne è un esempio. Ciononostante c'è chi vede una situazione positiva. In un incontro di presentazione di un candidato a Sindaco, qualcuno ha avuto il coraggio di dire che c'è un trend positivo. Le attività imprenditoriali nel loro complesso hanno un saldo positivo. Dimenticando che dietro uno specchio si nasconde una realtà tutt'altra che rosea. Ci si dimentica che i tanti extracomunitari che hanno aperto una partita iva anche solo per poter restare in Italia e spesso per poter prestare la propria opera non come veri lavoratori dipendenti ma con una collaborazione come "lavoratore autonomo", che spesso viene chiamato "servizi alle imprese". Posso dire che oggi si sta riscoprendo l'importanza della piccola imprenditoria, spero non solo perchè la si identifichi come sostituta degli operai di una volta, ma come una risorsa fondamentale del nostro paese. Attenzione, lo sportello che si vuole creare, non deve favorire la nascita di nuove attività a tutti i costi, con il rischio di avere nuovi falliti. Deve essere invece uno strumento che metta in condizioni, attraverso uno studio serio, di intraprendere nuove attività che siano utili e di successo.

Inaugurazione del club “Forza Silvio Verbania” - 10 Marzo 2014 - 18:05

inaugurazione....
Ma la Minetti ci sarà? E Dudù? E iva? Ma soprattutto... si mangia??????