Sono finora più di 1100 i docenti, insieme al personale non docente, che hanno aderito a “Scuola sicura”, il progetto sperimentale messo a punto dalla Regione Piemonte per garantire il ritorno in classe in sicurezza dopo le festività natalizie.
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Da lunedì 21 dicembre fino al 10 gennaio sarà possibile, su base volontaria, per i cittadini piemontesi ultra 65enni affetti da alcune patologie croniche (obesità, ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari, patologie neoplastiche) sottoporsi ai test rapidi.
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Dopo la nuova circolare del Ministero della Salute per l’accesso dei visitatori, pronto il progetto regionale per aumentare la sicurezza di una iniziativa che riporta il valore umano nelle strutture per anziani del Piemonte. Prosegue inoltre anche lo screening su ospiti e dipendenti: quasi 300 mila test antigenici distribuiti alle strutture in poco più di un mese.
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Per la ripartenza delle scuole in presenza da gennaio 2021, dall’Amministrazione Comunale di Verbania una proposta per tamponi rapidi per il personale e un progetto educativo per gli Istituti Comprensivi di Verbania.
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Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Partito Democratico VCO, riguardante la zona arancione e le scelte di Regione Piemonte.
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L’assessorato alla Sanità e quello alla Ricerca applicata Covid sono al lavoro per avviare un monitoraggio su base volontaria attraverso test molecolari e test antigenici rapidi della fascia di popolazione degli over 65enni asintomatici, affetti da specifiche malattie croniche, che saranno individuate sulla base di criteri scientifici da parte degli esperti dell’Unità di crisi.
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Il Comuni di Bannio-Anzino, Calasca Castiglione, Vanzone con San Carlo, Ceppo Morelli e Macugnaga, in collaborazione con il personale medico della Medicina di Base sta lavorando per rendere possibile l’effettuazione dei tamponi antigenici Covid-19 rapidi che potranno essere richiesti da qualsiasi abitante asintomatico della Valle Anzasca o dei comuni limitrofi che abbia un dubbio sul proprio stato di salute in merito alla patologia Covid-19.
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“La situazione di Baveno è il chiaro esempio del perché la Regione Piemonte ha voluto avviare uno specifico monitoraggio delle Rsa e delle residenze per anziani del Piemonte mediante 700mila tamponi rapidi che abbiamo acquistato e che vengono consegnati ogni 15 giorni dalla nostra Protezione civile regionale direttamente alle strutture”, dichiara l’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino, commentando le parole del sindaco di Baveno, che ha evidenziato un ritardo dell’Asl locale nel comunicare l’esito dei tamponi molecolari.
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"Dal 4 novembre non arrivano dall’ASL del VCO i risultati dei tamponi effettuati alla casa dell’Anziano di Baveno. Un ritardo inaccettabile. La Regione Piemonte si muova dotando dei mezzi e delle risorse necessarie le ASL per svolgere le loro funzioni in tempi rapidi". Così il Sindaco di Baveno, in una nota che riportiamo
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Si amplia così la possibilità per i cittadini che potranno effettuare il test antigenico con prenotazione del medico di base. Cirio e Marnati: “Continuiamo a potenziare la macchina dei laboratori e degli hotspot per velocizzare le diagnosi e la certificazione delle guarigioni”.
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Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato della congiunto RSA Cannobio-Omegna-Vogogna-Domodossola-Villadossola.
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Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Partito Democratico VCO, dal titolo: "tamponi nel VCO: troppe lentezze e ritardi. La regione Piemonte intervenga".
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Il Gruppo Locale Emergenze Infettive, che per l’emergenza da SARS-COV2 assume il ruolo di Unità di Gestione Covid19, è stato riconvocato nella giornata di lunedì 26 ottobre per una verifica della situazione sul nostro territorio, in particolare per analizzare l’occupazione dei posti letto negli Ospedali di Verbania, Domodossola e Omegna e per valutare la pressione sui servizi territoriali.
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In Piemonte inizia da oggi l’utilizzo dei test rapidi per individuare le persone positive al Coronavirus: a renderlo noto è stato il presidente della Regione, Alberto Cirio, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche gli assessori alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, e alle Politiche sociali, Chiara Caucino, e il commissario dell’area Giuridico-Amministrativa dell’Unità di Crisi, Antonio Rinaudo.
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La Direzione Sanità della Regione Piemonte ha inviato alle Aziende sanitarie regionali l’aggiornamento degli indirizzi operativi per la gestione dei casi positivi nelle scuole.
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Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Comitato a difesa degli attuali Ospedali di Verbania e Domodossola e dei 2 DEA ed il potenziamento dell'Ospedale di Omegna.
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Presentazione della Strategia regionale per lo Sviluppo sostenibile, del rapporto Piemonte Economico Sociale 2020 e della Relazione sullo stato dell’ambiente.
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"Il nodo cruciale dei reagenti che mancano o degli esami sierologici ancora in data 9 maggio senza regole, così come gli ordini sbagliati, a livello nazionale, delle mascherine con la mancanza di certificazioni o il fatto che le aziende non fossero pronte a fornire quanto dovuto sono fatti più che noti". Di seguito la nota ufficiale.
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Riceviamo e pubblichiamo, una comunicazione della Presidenza della Provincia VCO contenente la sintesi della 2^ riunione della Cabina di Regia.
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Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 1.473 (101 in più di ieri):
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Re: E quindi?
Ciao Filippo
pure io ho perso tempo a leggere questo intervento dove la sintassi non ha diritto di cittadinanza (ma io mi chiedo, oltre ad usare il correttore di Word, far rileggere le bozze da un ragazzo di terza media è proprio così difficile?)
Si capisce comunque che qualcuno qui "lavora in silenzio" e farebbe cose. Non so cosa, ma so bene cosa (per incosciente incompetenza) non ha fatto da maggio ad oggi. Ne riassumo una breve selezione:
- tracciamento: fino a un mese fa il Piemonte faceva pochissimi tamponi, oggi qualcuno in più. Bastava copiare giapponesi, coreani o tedeschi, e tracciare massicciamente con tamponi positivi e contatti, potenziando le strutture esistenti invece di fare azioni di facciata come a Venaria... e oggi non saremmo in questa situazione. Peggio del Piemonte in questo senso non ha fatto quasi nessuno.
- attivazione di dirve through per i tamponi rapidi. Nel lazio sono quasi 300, in Piemonte? Non lo dico per carità.
- potenziamento della medicina di base attraverso l'assunzione, a maggio/giugno, di nuovi medici di base, l'attivazione di studi che permettessero di effettuare tamponi, la formazione dei medici stessi e dei pediatri. Fatto nulla.
- assunzione di personale infermieristico (da attivare come TD in caso di necessità) con concorsi da bandire entro l'inizio dell'estate. Mai fatto
- assunzione urgente di nuovi medici (infettivologi, pneumologi) almeno in sostituzione di quelli che si sono spostati verso l'attività privata o si sono prepensionati usando quota 100 (e non giudichiamoli), proprio in vista di una nuova ondata. mai fatto.
- identificazione di strutture da dedicare ai pazienti COVID, sia come ospedali che come strutture di isolamento dei casi più lievi ma impossibilitati a stare a casa. Fatto pochissimissimo, negli ultimi giorni da Torino spostano centinaia di malati a Tortona, e non aggiungo altro. Fatto pochissimo e solo nelle ultime settimane, quando è ormai troppo tardi.
- attivazione di call center e uffici dedicati all'emergenza e al tracciamento con l'app Immuni. Mai fatti.
- potenziamento delle professionalità locali e della gestione delle ASL attraverso esperti di chiara fama: qua non solo non è stato fatto nulla, ma a settembre, per beghe di partito, hanno pure spostato i DG delle ASL di VC e VB, mettendo persone che nulla sanno della situazione locale a capo dell'ASL.
-isolamento ai primi cenni di recrudescenza del virus delle RSA e protezione totale dei loro ospiti. Non solo non fatto, ma s'è immediatamente pensato di spostare pazienti covid proprio lì (geni, ma durante la prima ondata dove stavate? al cinema?)
mi fermo qua, perchè ho pena ad andare avanti, i risultati del "lavoro in silenzio" sono ospedali strapieni (ben oltre la media nazionale), terapie intensive strapiene ben oltre la media nazionale, così come l'indice RT che ci dice che siamo totalmente fuori controllo, ritardi assurdi nella comunicazione di eventuali positività, blocco praticamente totale dell'attività ospedaliera non di urgenza, nuovi picchi di contagi tra il personale ospedaliero, e a breve numero di decessi.
E' vero, non ha senso ora parlare di riorganizzazione della rete ospedaliera provinciale, avrebbe più senso parlare di dimissioni da parte di chi ha causato questo terribile disastro.
saluti
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