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verde

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verde - nei commenti

Consiglio Comunale tra bulbi e statuto - 19 Dicembre 2014 - 23:02

comprvo l'Olanda
con quella cifra i tulipani venivano direttamente a piedi dall'Olanda e cantavano pure......ma nn si era dimesso da presidente coop Isola verde?....mi pareva di aver capito che l'avesse fatto......

Consiglio Comunale tra bulbi e statuto - 19 Dicembre 2014 - 20:41

12.000 euro per la rotonda!
Sperperare, in questo momento di crisi, 12.000 euro per il verde della della rotonda di Fondotoce era proprio necessario ? 2.000 euro di bulbi ? -

Incuria a Sant'Anna - 14 Dicembre 2014 - 11:42

cittadini ?
gli estintori e il passeggino sono all'interno di una proprietà privata e per tanto chiusa ( ex birreria ), caro livio sono in una posizione che non ci sono vicini che possano vedere, inoltre molto probabilmente opera di ladri che si saranno intrufolati in cerca di qualcosa per quanto riguarda le scarpe sembra più una dimenticanza altrimenti se ne è andato scalzo? e il verde è l'interno delle scuole e lì va bhè, però come al solito segnalano i problemi ma poi senza firma omertà

A Verbania consegna gratuita delle medicine a casa - 3 Dicembre 2014 - 09:04

Farmaci a domicilio
L'iniziativa è lodevole, tant'è che io e i miei volontari lo abbiamo fatto per oltre 20 anni e, su specifiche richieste, lo facciamo ancor oggi e a costo 0 per la collettività; mi vengono però spontanee: una constatazione e una domanda; La constatazione: non sono attualmente a conoscenza di organizzazioni e/o associazioni, diciamo benefiche, a parte Croce Alata e forse, i servizi sociali, ma, sempre forse, questi ultimi sporadicamente, che stanno portando, su richiesta, farmaci a persone anziane, sole, con handicap e indigenti (anche perché la cosa dev'essere fatta a 360 gradi altrimenti non ha senso); la domanda: se la mia considerazione è fondata, chi provvede alle consegne e quanto costa alla collettività? Conclusione e suggerimento: vedete, basterebbe appoggiarsi al mondo del volontariato per offrire un ottimo servizio e risparmiare, questo se fosse davvero volontariato puro; purtroppo oggi, gran parte del mondo del volontariato è diventato un business, basta vedere quanto prendono dalla ASL le associazioni/società (solo così possono essere oggi definite vista l'attività d'impresa che svolgono e gli oneri da onlus che pagano), per i servizi che offrono, fatevi dare i bilanci e vi stupirete. Suggerimento: tornando al tema, penso che per ottimizzare le risorse pubbliche dando un buon servizio alla popolazione, basterebbe chiedere a queste realtà strapagate di svolgere a gratis almeno questo servizio. Sarebbe anche l'unica maniera per ridare loro la definizione "DI VOLONTARIATO". Guardate che tempo addietro, quando le associazioni locali non erano un business ma correvano gratis per soccorrere la gente vivendo con solo le oblazioni (sicuramente si andava molto meglio e chi veniva soccorso arrivava prima in ospedale), i volontari facevano gli autisti anche per la guardia medica (lo dico con certezza perché il primo giorno di questo servizio, allora prestavo la mia opera in Croce verde, sono stato il primo volontario autista a svolgere il primo turno); quindi, inserire nelle onerose convenzioni con queste associazioni/società l'obbligo di portare a gratis i farmaci a casa di chi ha bisogno, non penso sia così catastrofico per loro, ma di sicuro potrebbe essere un servizio efficiente, ma sopratutto economico, per l'intera collettività.

Emergenza SS34: parcheggio gratuito per i Frontalieri - 22 Novembre 2014 - 13:17

Si tratta
Si tratta del contrassegno verde e bianco con scritto" Nulla da dichiarare"? Se è quello comunico che ne ho 2 anch'io che mai sono stato frontaliere, perchè qualche anno fa in dogna, gli svizzeri li distribuivano a tutti coloro che abitavano nella fascia di confine, indipendentemente dall'essere frontaliere o meno. Buono a sapersi, se basta quello per non pagare il posteggio.

Pochi a bordo dell'aliscafo - 12 Novembre 2014 - 23:06

Caro Lochness...
Caro Lochness, Lei o ci è o ci fa! Per questo motivo questa sarà l'ultima mia risposta a Lei, e, a questo punto l'ultimo commento a questa notizia. Ho parlato di egemonia di Berlusconi, specificando bene che è stata diretta, quando ha governato e indiretta quando non era lui a governare. Come sta accadendo ora. Negli Stati Uniti, tanto per fare un esempio, dal 1992 ad oggi si sono succeduti 3 presidenti, in alternanza e con due mandati quadriennali a testa, dopo di che cambi lavoro. In Italia, 15 governi, che come il presidente degli USA rappresentano il potere esecutivo, quindi non sono da confondere con il nostro Presidente della Repubblica, i 13 che ha elencato Lei, più Amato (92/93), Ciampi (93/94), Letta (2013/14) e Renzi (attuale); il denominatore comuni è proprio Berlusconi, o governava o guidava l'opposizione, come giustamente Lei ha scritto Berlusconi 104 mesi, Altri 122. Mi chiedo, se non è egemonia questa! George Bush non ha guidato l'opposizione al governo Obama, ha semplicemente cambiato mestiere! Cosa che alcuni, e dico alcuni, esponenti del centro sinistra hanno fatto; gli altri, hanno aiutato Renzi che ha potuto spingere sullo slogan della rottamazione! Un'ultima cosa su Berlusconi, dal 2001 al 2006 ha governato con una maggioranza schiacciante, poteva trasformare l'Italia a suo piacimento, trasformarci, ma non lo ha fatto! Ha dimostrazione di ciò, le ricordo la legge elettorale, che ancora abbiamo, il cosiddetto Porcellum, fatto per far contenere la sicura vittoria di Prodi nel 2006, che funzionò benissimo, Prodi dovette fare un'alleanza di Governo larghissima e Mastella lo pugnalò passando con Berlusconi. Se non è egemonia questa! Cambiamo discorso, passiamo al CEM. So benissimo che i fondi per costruirlo, sono arrivati dal PISU, cioè da fondi europei, ma da dove arrivano i soldi peri fondi europei? Dalle nostre tasche ovviamente, attraverso i trasferimenti che ogni stato versa all'UE. Poi, mi scusi, sono soldi europei e allora li buttiamo dalla finestra? non c'era in tutto il Piemonte un modo migliore per spenderli? Poi, è bene ricordare che il PISU finanzia 12,8 Mln€, su un costo totale di almeno 17 Mln. Nella migliore delle ipotesi il comune tirerà fuori 4,2 Mln, più arredamenti. E per ora non parliamo della gestione. Non ci sarebbe un modo migliore per spendere questi soldi? Se si fosse mantenuto il progetto originale in piazza mercato, che già era un'esagerazione, i soldi del PISU sarebbero anche avanzati! Dimenticavo, il costo di costruzione dell'Arena, letteralmente buttato a lago! Quindi il CEM ci costerà di sicuro, non sappiamo bene a cosa servirà, ha distrutto l'ultimo spazio verde a lago della città, e soprattutto il Comune non potrà più accedere a mutui per finanziare progetti utili alla cittadinanza. Bel lavoro, e noi stiamo qui a discutere del costo dell'Aliscafo per i frontalieri, che per altro, se fosse a regime, tra biglietto e ristorni se lo sono già pagato! Poi, non nego che avrà fatto bene l'ordinaria amministrazione, la sistemazione marciapiedi, la sistemazione dell'argine del San Bernardino,... Quindi, caro Lochness, quando parlo, so sempre quello che dico, non uso slogan e cerco di usare il più possibile una l'ironia (come nella proposta di viaggi gratuiti a Stresa per assistere a spettacoli ed eventi), ma forse non tutti sono attrezzati per capirmi... Saluti Maurilio

Nuove piogge in arrivo - 10 Novembre 2014 - 16:38

x Von ecc ecc
Esistono 3 colori di allerta + un altro per l'ordinario. Giallo arancione rosso + verde per l'ordinario. Si può anche dire 0 ordinario poi allerta 1 2 3. Non cambia nulla ma è uno standard nazionale di protezione civile. I nomi idioti (Attila, Pompea, Caligola ecc ecc) sono invenzioni dei giornalisti che si sa, spesso non brillano per cultura scientifica e riportano nomi forniti da meteo_artrite_della_nonna. I nomi ufficiali dei cicloni e anticicloni li assegna l'Università di Berlino secondo un criterio scientifico (in ordine alfabetico e poi suddivisi tra maschili e femminili) e non alla asso come la ultima moda che i giornalisti ci divulgano.

NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 19:11

Cosa ha buttato via il VCO
Il modello di un Ospedale Funzionale, Moderno, descritto da robi -citando l'architetto Renzo Piano- esiste già a Rozzano sul Naviglio, L"HUMANITAS", padiglioni immersi in un area verde meravigliosa, una struttura paragonabile alle più efficienti cliniche oltre oceano e/o asiatiche. A Castellanza si trova una struttura affiliata alla HUMANITAS, la MATER DOMINI, eccellente Cinica collegata telematicamente (come naturalmente anche la HUMANITAS) con prestigiosi ospedali americani, come per esempio in Tampa, FLORIDA. Ma nel nostro caso qui a Verbania si tratta della chiusura del DEA, un danno inimmaginabile per la popolazione del VCO, compresi i turisti stagionali, in particolare "bambini, anziani e gravi infortunati", che dovrebbero essere trasportati a Domodossola in auto-ambulanze mal ammortizzate, un tragitto che in caso di grande emergenza non auguro a nessuno. Semmai sarebbe auspicabile un ampliamento del Pronto Soccorso del CASTELLI, spesso insufficiente con grave disagio per pazienti, medici e personale paramedico.

NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 17:36

Cosa ha buttato via il VCO
Per guardare un po' al di la del nostro naso, estrapolato dal sito "architetturasostenibile.it", e per sapere cosa il VCO ha buttato via: "Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di “recuperare una visione umanistica dell’ospedale”. Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca(a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l’architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l’evoluzione e l’avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la “visione umanistica”. Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l’idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d’animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell’edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: • Umanizzazione: lo spazio e l’ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. • Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. • Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. • Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all’ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico–costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. • Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico–scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. • Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l’aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità".

Comune: progetto per lavoro nel verde urbano - 1 Novembre 2014 - 15:09

Progetto lavoro verde urbano
Buon giorno avendo gia lavorato in passato per un progetto similare x il comune di Verbania, vorrei sapere quando verrà messo in atto per potermi candidare in quanto disoccupato. Grazie

Parco Besozzi Benioli terminato - 25 Ottobre 2014 - 11:17

ci voleva
Bello, verde,luminoso .. Ha reso più elegante tutta la zona. Bravi!

Maltempo - Raccomandazioni dal Comune - 13 Ottobre 2014 - 14:56

Ma meno male!
Ma meno male che non c'erano... vecchie piante pericolose in mezzo al centro abitato.. basta vedere quante ne son cadute per la tromba d'aria.. Essere un "verde" non significa salvare qualcunque cosa abbia foglie! Curiamo il nostro verde, piantiamone di nuovo, ma facciamo a meno di tutto quello che è vecchio e pericoloso.. tipo tutto quello che cresce negli alvei dei fiumi!

Corso Cairoli marciapiedi dissestati - 8 Ottobre 2014 - 17:57

Piantumazioni..manutenzione
Sicuramente non è colpa di questa amministrazione lo stato disastroso di corso cairoli e altri punti di vb! Ma di tutte le precedenti amministrazioni! In corso cairoli non è stata mai fatta nessuna manutenzione se non quella di eliminare senza ripristrinare il verde!

Casa Cantoniera ai Tre Ponti in degrado - 24 Settembre 2014 - 09:34

Insy
Guardando bene la seconda fotografia, ma andrò a controllare dal vero, credo di identificare nell'infestante che ricopre il terreno e soffoca l'albero, la tremenda 'Pueraria lobata', un rampicante temutissimo dai giardinieri di tutto l'orbe terracqueo per la capacità di avvolgere nelle sue spire ogni cosa. Mi pare che sia stata portata sul lago dai Rovelli come rampicante esotico, di cui però non si conosceva l'invasività. Nel "Mantello verde", racconto breve scritto da una mia seconda media di molti anni fa (più o meno le classi che hanno creato il fu roseto del Museo), i ragazzi per spiegare l'invasiva presenza di quella mostruosità botanica davanti ai castelli di Cannero, ma anche all'Eden, al ponte del Plusc, nella riserva di Fondotoce ecc, avevano immaginato una sua origine aliena, e l'avevano chiamata Insania Erudita Perfida, Insy per farla breve. La difficoltà del suo sradicamento sta nellla tenacia delle radici, che si immergono nel terreno molto profondamente e quindi risorge sempre dalle sue spoglie come l'Araba fenice dalle sue ceneri. Comunque l'esemplare davanti ai castelli è diventato talmente mostruoso e ha acquisito una tale grandiosa bellezza da diventare un riichiamo botanico.

Comunità.vb: "Il Mistero dell'isola ecologica" - 23 Settembre 2014 - 21:16

Lungolago Intra
Ha ragione il Sig. Marco , lungolago Intra è abbandonato , oltre ai cassonetti c/o veliero andate a osservare le aiuole accanto alla panchine di PalaFlaim ,piene di bottigliette e lattine lasciate da "migranti" che oziano tutto il giorno che utilizzano l'angolo aiule vicino al chioscobar del porto come WC, andate a vedere che schifo . Il Vigile di quartiere non vede? Ho visto un" migrante" ,ospite di antoliva , con tanto di cellulare,cuffie X musichetta ,pacchetto di sigarette a portata di mano, sedersi sulla panchina e mangiare un gelato nel solito bicchierino e dopo aver terminato il gelato come si comporta? Fregandosene di tutti si butta il bicchierino alle spalle , sul bel prato verde . Atteggiamento irrispettoso e menefreghista : Mi sono trattenuto ,anzi mi hanno trattenuto perchè volevo raccogliere il bicchiere e mostragli dove andava risposto , nel contenitore distante pochi passi . Ad Antoliva devono insegnare ai nostri ospiti dove sono i WC e portare maggior rispetto verso la città che offre tanta troppa ospitalità. Purtroppo il peggio deve ancora venire , l'ozio è il padre dei vizi ,vedrete .....

Lega Nord su sanità e punto nascite - 21 Settembre 2014 - 22:16

La sanità del futuro
Eppure ci sarebbe la possibilità di evolvere anche in campo sanitario. Vi allego un estratto del progetto di Renzo Piano dell'ospedale del futuro. intanto che noi litighiamo per il nostro pollaio, altri volano alto. Buona lettura. RENZO PIANO: LA VISIONE SULLA TIPOLOGIA OSPEDALIERA E CRITERI D'INTERVENTO SOSTENIBILI Un'analisi tipologica. Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di "recuperare una visione umanistica dell'ospedale". Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca (a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l'architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l'evoluzione e l'avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la "visione umanistica". Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l'idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d'animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell'edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: Umanizzazione: lo spazio e l'ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all'ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico-costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico-scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l'aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità.

Comunità.vb sui fondi ciclabile Suna - Fondotoce - 18 Settembre 2014 - 07:03

Veramente inutili
Le piste ciclabili sono utilizzati solo da qualche sportva della domenica e qualche turista "verde". Soldi buttati e opera molto ideologica. Denaro gettato via al vento

Sondaggio: Quali priorità a Verbania? - 11 Settembre 2014 - 22:50

Maggiore attenzione ai bambini
Verbania cittá dei bambini: ma avete visto quanti parchi giochi ci sono a pallanza zona lungolago? Solo uno (la famosa barca!) piccolo e sempre super affollato. Perché l'amministrazione non ne installa uno bello, nuovo e diversificato nello spazio verde della "torretta" in via Cadorna? Sarebbe in una zona sicura rispetto al traffico, vicino a tutte le scuole (materna, elementare, media..) e soprattutto valorizzerebbe molto quella via che piano piano sta morendo!!!! Povera Pallanza.

Area Beata Giovannina: trovato un primo accordo tra le parti - 9 Settembre 2014 - 11:58

X MINO
mi sembra leggermente di parte la sua risposta, essendone frequentatore la spiaggia non è mai stata indecorosa come dice, una normale pulizia della nettezza urbana come nelle altre spiaggie è certamente auspicabile. Non sono d'accordo che "migliorare l'immagine" voglia dire coprire e nascondere con reti verde scuro dalla visione di tutti ?!!?

Frontalieri con le ali - 6 Settembre 2014 - 17:06

cem e can
caro Brignone, c'è chi lavora e chi polemizza. Il Sindaco sta lavorando e voi delle opposizioni- tutti, tranne NCD- fate solo polemiche- la gente vede cimiteri puliti, più verde, progetti che partono- e voi fate polemiche- su tutto. Pur di fare uno sgarbo al Sindaco, che finalmente dà un'impronta diversa alla città, siete disposti a tutto. Se non ho calcolato male, lei ha preso una manciata di voti a giugno. si è chiesto il perchè? e vorrei sapere chi è il direttore responsabile di questa testata che si finge blog e blog non è. o devo chiamare la Guardia di Finanza?
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