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CNA Piemonte Nord: incremento delle assunzioni - 25 Aprile 2015 - 10:51

Campioni mahh
"Dati rilevati su campione di 570 imprese" se si vuole infondere ottimismo,senza peraltro essere supportati dalla realtà, posso capire il comunicato, ma da qui a dire che gli artigiani e le piccole imprese sono state sostenute dal governo ce ne passa, sembra più un 1° aprile che un 25. Vorrei ricordarvi le parole di Draghi in visita alla camera lo scorso marzo «In Italia vi è un'alta concentrazione di micro-imprese a produttività inferiore alla media - spiega - con una regolamentazione che le incentiva a rimanere piccole» Ma queste fantomatiche associazioni di categoria dove sono quando devono difendere i loro associati ? Dopo queste affermazioni avrebbero dovuto scatenare un inferno contro la bce ed il suo indegno presidente, ma purtroppo mi ricordano tanto gli oramai obsoleti sindacati, i quali non sono più capaci di rappresentare i lavoratori. Il tessuto economico delle micro imprese italiano ci è sempre stato invidiato da tutto il mondo, e ci ha permesso di vivere decenni di prosperità e giustizia sociale, ora che si sta sfaldando, checché ne dica CNA che ha vissuto in maniera parassitaria sulle sue spalle, ci si vuol far credere che stiamo migliorando, e i dati campioni sulle assunzioni lo confermerebbero, ma mi faccia il piacere direbbe qualcuno. Da inizio anno sono entrate in vigore 2 nuove norme tributarie, per ovviamente aiutare le piccole imprese, tanto per cambiare il termine è in inglese, e quando ciò avviene prepariamo la vaselina, split payment e reverse charge che in realtà già esisteva ma viene applicato in altre forme, non voglio entrare nei dettagli sarebbe troppo lungo, ma il risultato sarà che per tutto il 2015 le imprese vanteranno crediti Iva per circa 1,5 miliardi e quindi la sottrazione di liquidità dalla propria cassa,(per quella virtuosa dello stato) risultato nuova ricerca di prestiti bancari, come se fosse facile di questi tempi e, secondo i fenomeni di CNA nuova occupazione :-D:-D:-D non preoccupatevi il potere economico troverà sempre il modo di fotterci, ma voi associazioni di categoria state ammazzando le vostre galline dalle uova d'oro

Una nota sulla questione Liberazione - 24 Aprile 2015 - 15:11

Grazie Luigi
Grazie Luigi per le belle parole e il quadro che ci ha fatto di quegli anni. A sostegno della sua tesi, va ricordato che fu la Repubblica sociale Italiane nacque in contrapposizione al Regno d'Italia, che legittimamente governava, il quale aveva accettato del dimissioni di Mussolini (25 luglio), firmato la resa (3 settembre, resa pubblica l'8) e schieandosi, con lo status di nazione co-belligerante, con gli alleati. Da sempre si motiva la nascita della Repubblica sociale Italiana con la tesi di aver voluto tenere alto l'onore italiano, mantenendo fede gli impegni presi con l'alleato tedesco e non voler combattere a fianco con quelli che erano nemici fino al 8 settembre. Tesi romantica, ma falsa, proprio perché andava contro un chiaro principio di fedeltà alla patria e alla corona, a cui militari e politici avevano prestato giuramento. Può piacere o meno, ma questi sono punti fermi della storia, indiscutibili! Quindi c'era solo una parte giusta, stare dalla parte del Re, anche se non brillò per acume e coraggio, e del Regno d'Italia, chi si schierò contro stava sbagliando, perché si stava schierando contro l'Italia. Ovviamente, per i soldati di truppa e chi dovette comunque coesistere con una situazione subita, valgono considerazioni diverse da caso a caso. Molto interessante è stata l'intervista a Dario Fò, trasmessa poche settimane fa nella trasmissione di RaiTre "D-Day", sulla sua esperienza di militare, allora diciassettenne, nella RSI. Un esempio di chi fece fino in fondo il suo dovere da soldato è nel nostro concittadino, il generale Raffaele Cadorna (http://it.wikipedia.org/wiki/Raffaele_Cadorna_%281889-1973%29), figlio del Luigi sepolto nel mausoleo di Pallanza, che da generale del Regio Esercito, divenne il comandante del Corpo volontari della libertà, il legittimo braccio militare della Resistenza. Chiudo con le parole, prese dall'intervista pubblicata oggi su "la Repubblica", del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "...Ha ragione Calvino: pietà per i morti ma è impossibile equiparare i giovani di Salò e i partigiani...nella Resistenza ci sono stati atti di una deviazione grave. Ma le stragi e i campi di sterminio erano lo sbocco di una ideologia totalitaria...Abolire questa festa è senza senso. Sarebbe come dire : non celebriamo il nostro Risorgimento ma la Rivoluzione americana" Saluti a tutti e buon 25 aprile Maurilio

Francesca Accetta: "nessuna discriminazione scolastica" - 12 Aprile 2015 - 13:11

Robi
Robi, in te intravedo una persona colta e intelligente e con te voglio sostenere discussioni incrociando le nostre diverse visioni senza cattiveria polemica. Da uomo di sinistra, secondo una mia personale meditata teoria, ho sempre sostenuto che c'è sempre bisogno di un gruppo di destra per sostenere il sistema e per controbilanciare eventuale derive di azione politica ideologica come il sostenere un'immigrazione indiscriminata o ecologismi di maniera. Non voglio fare riferimenti a nessuno ma bisogna dire che i vari politici di destra si fanno tirare dietro questo "pregiudizio". A sinistra (escludiamo le zecche) si trovano più persone impegnate nel sociale e culturalmente più orientate alla gestione della cosa pubblica s destra sembra che facciano fatica a trovare persone come Robi... e ci sarebbe necessità per il bene di tutti.

Marco Zacchera: il futuro dell'EX CEM - 10 Aprile 2015 - 21:17

x Lupus
Hai una visione un po' medioevale della politica. A quanto mi risulta l'MSI si è trasformato in AN non a seguito di un tradimenti, ma di un cambiamento fisiologico. Eppoi Zacchera credo ora si posizioni con Fratelli d'Italia, di diretta derivazione del vecchio MSI e dunque di destra sociale. I tradimenti lasciamoli alle coppie in crisi. In fondo come diceva Oscar Wilde, solo gli sciocchi non cambiano mai idea. E con questo non do dello sciocco a nessuno, sia chiaro. Ma cambiare idea è segno di forza, non di debolezza o tradimento.

Minore su riapertura spiaggia Beata Giovannina - 10 Aprile 2015 - 19:27

sociale
La Minore si è opposta alla vendita delle case popolari, mi sembra un tema più che a favore dei poveretti.

Minore su riapertura spiaggia Beata Giovannina - 10 Aprile 2015 - 11:56

VACANZA AL LAGO: TUTTI ALLA BEATA GIOVANNINA
NON HO VOGLIA NE TEMPO DI SINTETTIZZARE IL TESTO........IL SUMMA POTREBBE ESSERE: CHI IN SARDEGNA,COSTA AZZURRA, ETC..... CHI ALLA BEATA GIOVANNINA! TUTELARE UN DIRITTO FONDAMENTALE....COME QUELLO DELLE VACANZE......SANCITO ANCHE DALLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO 1948 E' COSA BUONA E GIUSTA... BRAVA MINORE! DA LEGGERE: Eurostat ha dichiarato che nel 2020 in Italia non ci saranno più famiglie numerose statisticamente parlando: rappresenteranno infatti meno dell'1% delle famiglie. E' l'ovvia della mancanza – cronica, strutturale, trasversale – di politiche a sostegno e promozione della famiglia in quanto cellula fondamentale, costituente, della società, come pure previsto dalla Costituzione. Il mancato ricambio generazionale, conseguente ad una grave crisi di denatalità che attraversa tutta l'Europa e il forte invecchiamento dell apopolazione sta già avendo importanti conseguenze dal punto di vista economico e sociale, previdenziale e produttivo, storico e culturale, mettendo in seria discussione le prospettive future in termini di sviluppo, ma anche di benessere e welfare. Salvo alcune rare situazioni locali (per l’Italia il Trentino e per l’Europa la Francia) dove la classe politica e gli amministratori si sono resi conto della situazione e hanno iniziato a pianificare ed a mettere in atto politiche promozionali per i giovani e le famiglie, in generale le famiglie sono state abbandonate a se stesse e state spesso sono diventate oggetto di pregiudizi e di gravi penalizzazioni ed iniquità anche dal punto di vista fiscale e dell’accesso a servizi pubblici. Nel giro di tre anni l'arrivo del terzo figlio ha portato il 40% delle famiglie sulla soglia della povertà: maggiore povertà significa rinunce a spese che sono erroneamente considerate superflue come ad esempio le spese per il tempo libero, lo sport e le vacanze. Si contraggono le opportunità per le famiglie di trascorrere assieme momenti di tranquillità e di intimità che hanno un profondo contenuto salutare. Gli enti locali, che di fatto rappresentano la mano dello stato tesa verso i bisogni delle famiglie con figli, si preoccupano di sostenere attraverso servizi e risorse, altri bisogni delle famiglie; ad esempio erogano contributi per l’affitto, per le utenze, per i testi scolastici per tanti bisogni che possono avere le famiglie ma in queste non considerano quasi mai (sono rarissime le eccezioni) il bisogno di fare vacanze di riposarsi soprattutto per i figli, ma anche per l’intera famiglia perché possa trovare momenti di serenità e fare quello che fanno le alte famiglie senza sentirsi discriminata. Eppure, in una italia che taglia sui consumi alimentari, è naturale che siano le vacanze ile prime viittme dei tagli La nostra associazione è impegnata anche su questo fronte, attraverso convenzioni con i privati in località turistiche (sfruttando i momenti e gli spazi vuoti, quelli meno costosi, che se non impegnati non rendono nulla) ed opere di sensibilizzazione di chi ha responsabilità politiche ed amministrative. Questo deve far riflettere tutti gli addetti ai lavori e non poiché il turimo sociale rivolto alle famiglie con bambini è quindi strumento e garanzia di un diritto fondamentale (quello alle vacanze), sancito anche dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo già nel 1948 e che mai come oggi assume una valenza particolare: infatti, in una società in cui i nuclei famigliari sono sempre più isolati e, contemporaneamente, sottoposti a crescenti problematiche (sociali, economiche, ecc) emerge fortemente la necessità di dare sostegno alla famiglia intesa come istituzione sociale, posizionandola all’interno di un network composto dalle diverse tipologie di istituzioni esistenti nella società: e questo anche in ambito turistico. 31/07/2010 WORKSHOP: Il turismo sociale rivolto alle famiglie Terzo workshop preparatorio al Congresso Mondiale del BITS (Bureau International du Turism Social) che si terrà dal 19 al 23 settembre 2010 a Rimini.

Giorgio Tigano replica al comunicato Arcigay sulle Unioni Civili. - 4 Aprile 2015 - 09:02

riflessione pasquale
Non sono molto ferrato sull'argomento, ma credo che una distinzione tra coppie uomo donna sposate e altre tipologie di unioni sia necessaria. E' in atto un attaco culturale, politico e sociale alla famiglia tradizionale e questo provoca effetti dirompenti sull'intero tessuto sociale occidentale. la perdita dei valori tradizionali da una parte e l'estremizzazione dei dettami del corano dall'altra stanno disruggento da nostra civiltà. E una società senza valori forti è destinata a soccombere. Circondati da animalisti che vogliono togliere l'agnello dalle nostre tavole non sapendo che è una tradizione millenaria cristiana, chi vuote togliere crocefisso e presepe in nome di una non ben chiara laicità dello Stato che a casa mia si chiama abbassamento dei pantaloni nei confronti dei musulmani, chi vuole storpiare i nomi maschili e femminili in nome di un femminismo imposto con la forza, chi difende etnie che per vivere vendono bambini e sfruttano donne incinte e storpi. E mentre noi ci crogioliamo nelle nostre ridicole battaglie il resto del mondo punta ai nostri confini per annientarci. Buona Pasqua a tutti, e che serva magari a fare qualche riflessione.

Immovilli su Con.Ser.Vco - 3 Aprile 2015 - 09:18

@ Tedesco
La informo che ritengo calunniosa la sua frase: "Lei qui parla di collusione tra rappresentanti delle RSU che fanno le trattative" . Pertanto è invitato a moderare il tenore delle risposte. In ogni caso, vista la passione con cui è intervenuto, cercherò di farle capire meglio i motivi per cui, in presenza di un Reddito di Cittadinanza, l'istituzione sindacale è destinata ad estinguersi. L'azione sindacale, come ho già scritto nel commento da lei falsamente interpretato, "non fa altro che demoltiplicare la forza dei dipendenti selezionando esclusivamente le richieste maggiormente condivise". Il sindacato quindi è rappresentativo di una moltitudine di persone e, affinché le trattative con i datori di lavoro vadano a buon fine, devono necessariamente scremare le richieste a ciò che è maggiormente condivisibile. Se quindi è chiaro che questa la logica dell'istituzione sindacale, si capisce facilmente il perché, in presenza di un Reddito di Cittadinanza, perderebbe completamente di significato. Ogni singolo collaboratore, non più impaurito dall'improvvisa perdita del reddito, avrebbe la forza contrattuale per dialogare in prima persona con il datore di lavoro, senza mediazioni e senza "giochi al ribasso", potrebbe pretendere che le proprie esigenze vengano soddisfatte e, in caso contrario, sciogliere il contratto e lasciare l'Azienda al suo destino. Qui mi ricollego alla sua domanda: "e lei pensa che un lavoratore che prende 1.200/1300 euro al mese non è ricattabile perché poi avrebbe un reddito di cittadinanza di 600 €?" A questa domanda le rispondo che dovrebbe solo informarsi meglio perché il Reddito di Cittadinanza prevede che": - una famiglia composta da 2 genitori che hanno perso il lavoro e che non percepiscono alcun ammortizzatore sociale, con 2 minori di 14 anni a carico avrebbero diritto, non solo a percepire un reddito totale di euro 1.638 euro netti al mese ma, anche ad essere accompagnati dallo Stato per essere reinseriti nel mondo del lavoro dandogli così la possibilità di riprendere la propria vita in mano; - una ragazza madre, con un figlio minore di 14 anni a carico, che non percepisce alcun reddito, avrebbe diritto a percepire un massimo di 1.014 euro netti al mese nonché ad essere accompagnata dallo Stato per essere reinserita nel mondo del lavoro; - una famiglia composta da due genitori, di cui uno con lavoro part time a 500 euro al mese e l'altro disoccupato, con 3 figli di cui uno minore di 14 anni, avrebbero diritto a percepire un massimo di 1.684 euro netti al mese. Il genitore disoccupato avrebbe diritto, inoltre, a ricevere l'aiuto per l'inserimento lavorativo, ed i 2 figli maggiorenni potrebbero portare avanti i propri studi avendo diritto a percepire la propria quota sul reddito; - un single che perde improvvisamente il lavoro piuttosto che ritrovarsi nella più totale disperazione avrebbe diritto a percepire 780 euro netti al mese finché non trova un altro lavoro. Tutto ciò che ho scritto è facilmente verificabile visionando il Disegno di Legge nr.1148 del Senato - XVII legislatura: http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/PROPOSTA%20LEGGE%20REDDITO%20DI%20CITTADINANZA.pdf Buona lettura.

FN raccoglie firme contro l'immigrazione - 1 Aprile 2015 - 20:55

Riflessione
Rispondo senza animo polemico in quanto ritengo l'argomento estremamente delicato. Cerco di sintetizzare al massimo. Mi discosto un po' da entrambi i fronti. Ritengo che le destre attuano atteggiamenti fuorvianti e demagogici senza attuare una seria riflessione con dati alla mano del fenomeno immigratorio. A queste persone indico che in Italia già esiste una regislazione restrittiva, gli arrivi in Italia spesso rappresentano in realtà transiti verso paesi nordeuropei e che spesso molti mestieri non sono più ambiti dagli italiani (ma non crogioliamoci su questo) Dall'altra parte c'è una sorta di pietismo e utopistica volontà di accoglienza universale. Anche qui in maniera fuorviante si vuole indicare i trascorsi nazionali di immigrazione interna ed esterna senza considerare che questi fenomeno insistevano in contesti assai diversi. Gli italiani, anche se in maniera drammatica, emigravano in paesi in grande crescita industriale e infrastrutturale e pieni di opportunità. Anche gli italiani del sud si spostavano in un settentrione di caratterizzata da un'ernorme espansione industriale che funzionava poi da moltiplicatore di altri settori. L'Italia di oggi è molto diversa. Assistiamo a una progressiva deindistrializzazione dovuta sia un'impreditoria rapace e sia auna certa incapacità del nostro settore tecnologico e qualitativo di competere in unmercato globale. In Italia c'è un equilibrio economico, occupazionale e sociale molto DELICATO. Il fenomeno immigratorio deve essere ben monitorato e amministrato senza atteggiamenti razzisti, senza pietismi ma con molto studio e riflessione.

Immovilli su Con.Ser.Vco - 1 Aprile 2015 - 19:18

Concordo con Lupus e Giovanni
Analisi per me corretta dei due amici sopra. La meritocrazia è la base su cui si deve fondare il lavoro, e non solo il lavoro. Mi viene in mente l'ultima riunione sindacale alla quale ho partecipato nel mio comune, qualche anno fa. Quando il sindacalista della CGIL (o come si scrive, manco lo so..) ha enunciato com quell'aria da so tutto io che il premio di produzione doveva essere uguale per tutti perchè la meritocrazia è una cosa inutile in mano solo ai dirigenti, me ne sono bellamente uscito lanciando un'occhiata fulminante. Ecco, ho pensato, per questi cervellini fritti tutti devono essere uguali, bravi o cattivi, belli o brutti. Non è così. Il voto politico, l'azzeramento del merito, il tutto gratis a tutti tanto paga lo stato è l'esatto opposto di quello che secondo me dovrebbe accadere. L'uomo è uguale agli altrri perchè nasce uomo, ma nel corso della propria esistenza ha il diritto e il dovere di migliorarsi. Se gli altri non lo fanno è giusto che abbiano di meno, o meglio, chi si migliora è giusto che abbia di più perchè contribuisce alla ricchezza economica, sociale e culturale di una società. Chi vive a sbafo e gode del frutto del lavoro degli altri è solo un parassita. Tornando all'argomento gli errori di sintassi sono certamente dovuti alla fretta e non all'ignoranza. Sul contenuto lo trovo alquanto discutibile per un movimento di centro destra. Confusione.

FN raccoglie firme contro l'immigrazione - 1 Aprile 2015 - 14:46

Eppure eravamo tutti italiani!
Ogni medaglia ha il suo rovescio, senza tirare in ballo gli stranieri, è bene ricordare come il "boom economico" degli anni '60, generò forti flussi migratori interni, creando situazioni di disagio sociale che degenerarono anche in delinquenza. Oggi l'economia svizzera si fonda su l'utilizzo di manodopera e professionalità a basso costo, in virtù del cambio e della tassazione favorevole, quindi paga lo scotto che la delinquenza presente sul territorio ha origine esterna, ammesso che sia un vero problema. I primi oppositori all'UDC sono gli industriali stessi! Ho già ricordato in altra occasione, cosa fosse Renco, ma anche altre zone, come la Sassonia, negli anni 70...eppure eravamo tutti italiani, portati sul lago dalla necessità di lavorare; "Strappati" da realtà profondamente diverse, i nostri nonni meridionali fecero molta fatica ad integrarsi, eppure eravamo tutti italiani! Per non parlare delle grandi periferie di Milano (p.es. il quartiere T8) e Torino (quartieri Falchera/Barriera Milano)...eppure eravamo tutti italiani Molti lavoravano, molti si "arrangiavano, qualcuno viveva di espedienti...eppure eravamo tutti italiani Qualche volta, approfondire un po' di più il passato ci aiuta a capire il presente, ma tanto, non c'è sordo peggior sordo di chi non vuole sentire! Saluti Maurilio P.S. Dimenticavo, le fortune dei legaioli padani si fondarono su campagne contro il Sud

"Cambia la Grecia, Cambia l'Europa" - 28 Marzo 2015 - 09:01

Robi e gli slogan di Grillo.
Sei vittima del sistema mediatico italiano che, nella classifica mondiale della libertà di stampa, è al 73esimo posto, tra la Moldavia e il Nicaragua. Spegni la TV, non leggere più i giornali, scoprirai che quelli di Grillo non sono slogan di fuoco ma battaglie di giustizia sociale contro lo strapotere dell'oligarchia bancaria che sta spolpando un intero continente: https://www.youtube.com/watch?v=oMEGqug3Oc0

"Cambia la Grecia, Cambia l'Europa" - 28 Marzo 2015 - 08:14

La Grecia è un laboratorio...
... e quando salterà in pezzi saremo noi i prossimi. Seguite le regole di questo nuovo gioco, alla fine della lettura saprete esattamente dove si trova la Grecia e dov'è l'Italia: Si gioca in 11 e sono necessarie 100 monetine di pari valore, una clessidra da 1 minuto e 100 figurine raffiguranti alimenti, bevande, paesaggi e gioielli. Lo scopo del gioco è quello di possedere il maggior numero di figurine. Il gioco: 1) Si decide chi farà il banchiere e riceverà tutte le monetine. 2) Gli altri 10 giocatori saranno i cittadini e riceveranno ognuno 10 figurine. 3) I 10 cittadini potranno scambiarsi le figurine ma per farlo dovranno dare loro un prezzo e venderle usando le monetine del gioco [moneta unica]. 4) I cittadini quindi chiedono ognuno 10 monetine al banchiere con la promessa che ad ogni clessidra (da 1 minuto) ne restituiscano 1. Essi inoltre promettono che, alla restituzione del prestito, pagheranno 1 monetina in più per ripagarlo del suo "servizio sociale" [interesse del 10%] e usano come garanzia di restituzione le figurine: 1 figurina per ogni moneta. Svolgimento del gioco: 5) I 10 cittadini si scanneranno per 10 minuti, cercando di imbrogliarsi a vicenda, vendendo sempre più care le loro figurine ma all'11° minuto, il banchiere avrà nuovamente le sue 100 monetine [pareggio di bilancio] e in più avrà un credito di 10 monetine distribuito tra gli altri giocatori. A questo punto il banchiere prenderà le sue 10 figurine che avevano fatto da garanzia al prestito. 6) I cittadini quindi avranno bisogno di altre monetine (crisi monetaria) e allora il banchiere distribuirà nuovamente le 100 monetine alle stesse condizioni iniziali. 7) Dopo qualche mano di gioco alcuni cittadini avranno raccolto la maggior parte delle figurine diventando molto "ricchi", mentre altri resteranno addirittura senza figurine ma ... 8) ... dopo 100 minuti di gioco, il banchiere avrà per sé le 100 monete e le 100 figurine e tutti gli altri giocatori, anche i più capaci e i più creativi, saranno in mutande. OHPSS, non è un gioco, è la realtà !

M5S: "...e sai cosa bevi!" - 26 Marzo 2015 - 06:43

Doverosa precisazione
Mi sono limitato a parlare solo delle opposizioni affermando che in quel panorama, certe volte tetro e altre volte solo chiassoso, spicca solamente il M5S. In maggioranza c'è il grande DI GREGORIO sempre attento ad ogni tematica sociale. La preferenza elettorale al suo nome rappresenta un voto di garanzia comprovato da un'attività politica di tanti anni. Anche lui ha la mia opzione di vole alle prossime comunali.

Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare - 22 Marzo 2015 - 15:39

Torniamo al tema
Robi e' molto confuso , intanto quando si parla di Partigiani , non si pensa a un ideologia politica precisa . Erano giovani italiani di vario ceto sociale e culturale , in loro c'era di tutto , dai democristiani , liberali socialisti e comunisti . I Fascisti erano complici , e alleati con i tedeschi e Hitler , che erano invasori della nostra Patria . I Fascisti non hanno esitato a tradire , (partecipando alle peggiori nefandezze ) la loro stessa gente ! Quando si opprime un popolo , prima o poi si ribella , e quando lo fa e carico di dolore , e immagino che in mezzo a chi meritava di morire , nella confusione molte donne e uomini che non avevano partecipato a cose gravi , siano state ingiustamente uccise . Tornando a queste donne , non posso che dispiacermi , per la loro sorte e idealmente abbracciarle , come teneramente abbraccio le donne della resistenza !

Addio alle armi: sapori, storie e speranze da Israele e Palestina - 21 Marzo 2015 - 10:27

E' anche vero...
Ha ragione anche Paolino. Bisogna anche guardare alla situazione politica attuale. Le ultime elezioni hanno confermato l'appoggio a un blocco di potere conservatore. Un blocco che non solo ricomprende le caratteristiche di movimento conservatore occidentale (mi dispiace per l'Israeliano medio che si vede scippare lo stato sociale) ma assume in se anche le istanze della frange oltranziste e ortodosse dal punto di vista religioso. Paradossalmente un blocco di potere come questo sotto una guida illuminata potrebbe portare portare anche più favorevolmente a un processo di pace in quanto potrebbe dialogare direttamente con le frange israeliane più "calde" ma Netanyahu purtroppo non mi sembra un politico di tal spessore.

Belle FOTO di Palazzo di Città "arancione" - 17 Marzo 2015 - 19:08

W VERBANIA ARANCIONE
Gentile Signore, sono convinta quanto lei che i delinquenti, i ladri, gli assassini, gli evasori fiscali, vadano puniti sempre, tutti di qualunque razza essi siano ed indipendentemente dalla posizione sociale ricoperta. Che le nostre leggi non siano abbastanza efficaci purtroppo è sotto gli occhi di tutti, chi ha soldi per pagarsi un buon avvocato se la cava, chi ha l'avvocato d'ufficio resta in prigione. Ma detto tutto questo , il razzismo resta l'odio verso chi è diverso perché viene da altrove e siccome è diverso e si comporta e parla diversamente, e come capita a tutti può sbagliare, noi non riusciamo a sopportarlo, abbiamo paura li vogliamo eliminare tutti, non solo quello che ha sbagliato. Il razzismo è una brutta bestia di cui io sì ho molta paura. Le dico che sono contenta di avere avuto la possibilità, in questa seconda parte della mia vita, di incontrare persone che provengono da luoghi di cui non conoscevo l'esistenza che non vedrò mai ,ascoltarli quando parlano del loro paese , della loro famiglia, della terra, è una esperienza ricca Certo che sono prudente come sempre quando le persone si conoscono poco .Prudente ma non ostile L'iniziativa del Comune di Verbania è un segno importante, afferma che un problema c'è, lo stiamo affermando anche io e lei, offre l'opportunità di scambiarci opinioni, di provare un confronto, di pensare anche solo per un attimo .... e se fossi nata in un campo rom anzicchè nella mia bella casa sul Lago Maggiore ?........... Stia bene ,buona sera.

Il Gozzano ne fa 11 al Verbania - 17 Marzo 2015 - 06:50

L'alibi dei giovani.
E' veramente scandaloso come fino ad oggi sia stato favorito economicamente il Verbania con la sua gestione scellerata quando abbiamo società locali come il San Francesco che costruiscono vero spirito sportivo e integrazione. E' anche vergognoso che pongono avanti i giovani come alibi e agnelli sacrificali per attutire le critiche al vertice sociale che poi è sempre quello e immutato. Non si possono spegnere le critiche sociali sviando con il discorso retorico dei giovani, delle giovanili ecc.

Il Gozzano ne fa 11 al Verbania - 16 Marzo 2015 - 22:04

Precisazione per Lady Oscar
I contributi alle società non sono in base agli iscritti, ma in base ad altri e poco trasparenti fattori. So per certo che altre società sportive, S.Francesco e Suna per citare le due più gettonate, hanno non meno di 150 iscritti ciascuna. Tra l'altro, il calcio praticato in questi sodalizi, a differenza del più "nobile" e "blasonato" Verbania, e' molto più sociale ed etico, non facendo alcun tipo di selezione aprendo, cioè, le porte a tutti, bravi e meno bravi, senza per questo avere risultati molto inferiori....quindi, ribadisco, basta con queste provvidenze dedicate ad una sola società e nulla o elemosine agli altri. Anche di questo gli smemorati elettori dovrebbero ricordarsi.

“La Trattativa” di Sabina Guzzanti - 14 Marzo 2015 - 11:35

E invece bisogna andare "oltre" le corporazioni !
Ogni Impresa è un unico organismo produttivo, contrapporre l'imprenditore, notoriamente di "destra", al collaboratore, di "sinistra" per antonomasia, non fa il bene dell'Impresa stessa e non fa di certo il bene del Paese. Ogni cellula produttiva di uno Stato dev'essere immersa in un tessuto che ne riconosca il valore e ne agevoli il più possibile la funzione di creatrice di ricchezza alla quale concorrono, con le stesse responsabilità tanto gli imprenditori quanto i suoi collaboratori. Leggi che regolino il divario dei guadagni tra il più alto e il più basso salario di un'azienda sono sufficienti a garantire un'equa distribuzione degli utili, il rapporto ideale dovrebbe essere di 1/12, cioè ottenere che il salario più basso non sia mai inferiore alla dodicesima parte del più alto. Leggi che diano la possibilità ai collaboratori di "abbandonare" l'imprenditore al suo destino avendo le spalle coperte da un reddito di cittadinanza, non permetterebbero alcuna forma di sfruttamento e decreterebbero la fine di coloro che intendono arricchirsi sulla disperazione altrui. Questo è il compito dello Stato, garantire i servizi e creare leggi che riducano le ingiustizie lasciando ad ognuno di poter godere dei frutti del proprio maggiore impegno senza che questo venga vissuto, dagli altri, come un'ingiustizia sociale. Un'Italia migliore è possibile, quando le corporazioni e le lobbies saranno messe all'angolo e la serenità del cittadino sarà il centro delle attenzioni della politica, potremo dire di vivere davvero in uno Stato moderno. Sembra un sogno ma questo sogno è realizzabile, basta volerlo !
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