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culturale - nei commenti

Capodanno in Piazza Ranzoni - 1 Gennaio 2015 - 21:34

Ssssssst
Ssssst, Sig. Ramoni, non scriva "ad alta voce" né accosti alla parola ludico quella brutta parolaccia che è "culturale". Potrebbe essere imputato di bocca piena molesta ;-)

Capodanno in Piazza Ranzoni - 1 Gennaio 2015 - 18:48

Il segreto è l'Unione
Inizio col sottolineare che noto come questa chat, nata dalla notizia del Capodanno in piazza organizzato da importanti Associazioni Verbanesi con il supporto dell'Amministrazione Comunale, invece che magnificare l'ottimo lavoro concertato tra Organizzatori e Comune a vantaggio di TUTTI i Verbanesi (tranne qualcuno che ha riconosciuto i meriti di TUTTI), viene sfruttata per polemizzare per partito preso. Quindi....... Quindi non dirò al Sig. Lucas che Isola Verde è la sola azienda che ha risposto alla gara su un totale di 20 (venti) aziende di settore che hanno ricevuto dal Comune la richiesta d'effettuare offerta, nessuna delle quali ha risposto, forse disinteressate per lo scarso profitto derivante. Come vede mi sono informato, sicuramente più di lei. Quindi non dirò al Sig. Cesare che il grande Amministratore Zacchera, IMPRENDITORE DI PROFESSIONE E PER VOCAZIONE, lui si che, oltre ad un paio di bei Capodanno, ha fatto tanto altro "per far rinascere Verbania" (slogan elettoral-imprenditoriale alle elezioni 2009). Risultato: grazie a lui Verbania (ne più ne meno del resto d'Italia retta politicamente negli ultimi 20 anni da capaci imprenditori) è piombata nella crisi più nera, perché il suo più grande problema non era far rifiorire Verbania, bensì tenere unita con lo scotch una Giunta che faceva acqua da tutte le parti, per non parlare di altri interessi di cui mai verremo a conoscenza, per poi abbandonare la nave alla Schettino, consegnandola al commissariamento, la più vergognosa, deprecabile e disonorevole pagina della storia democratica di Verbania. Gran bel lavoro imprenditoriale! Quindi non chiederò al Sig. Lochness quante migliaia di Capodanno dovrebbe organizzare per risanare i danni materiali e d'immagine causati a questa Città! Credo invece che un'Amministrazione lungimirante, al pari di un imprenditore che ama la sua azienda, debba per prima cosa amare la propria città (ciò che forse è mancato negli ultimi anni), di modo che di fronte alle grandi difficoltà cerchi di capire quali possano essere le potenzialità latenti della propria città e far di tutto per sfruttarle al meglio; e per far ciò, esattamente come farebbe un bravo imprenditore, per cercare di risanare un'azienda in crisi, investire con grande coraggio le poche risorse che gli restano, e in questo momento credo che l'unica carta da giocare e sulla quale investire sia quella del turismo, sia ludico che culturale, a vantaggio di TUTTI. E appoggiare e supportare qualsiasi buona idea venga dai cittadini, dai commercianti, dalle associazioni, da TUTTI, in un'azione sinergica tesa al raggiungimento dell'obiettivo comune. Quindi non dirò che il Comune ha speso 6.000€ degli 11.000 complessivi spesi questo Natale per le luminarie di Intra, che ha speso 10.000 € per supportare le Associazioni organizzatrici del Capodanno 2015, che ne ha spesi 12.000 per le principali rotonde (come risulta dagli atti, con polemiche annesse per l'entità della spesa, ma se si investe si critica, se non si investe si critica......) ad iniziare da quella di Fondotoce, biglietto da visita turistico di Verbania, con cartello di Amministrazione e Commercianti di Verbania (però chiedo al Sig. Lochness nome e cognome del privato che ha messo l'albero e quanto ha speso, cosi lo ringrazio io personalmente, credo lo abbiano coniato per lei l'eterno dilemma). No, dirò solo che se la VERA volontà è quella di far rinascere la città dalle ceneri dell'immobilismo, dell'incapacità, del menefreghismo, del personale interesse politico che hanno bloccato la VERA crescita di questa città dal 2009 al 2014, allora basterebbe che TUTTI ci si impegnasse per questa città, chi più chi meno, ognuno con le proprie forze e possibilità e, magari, si sia un po' più onesti intellettualmente e riconoscere l'impegno e i meriti di tutti, TUTTI. Sig. Alex, certo che son di parte, che diamine, dalla parte di Verbania! E lei?

Capodanno in Piazza Ranzoni - 31 Dicembre 2014 - 17:30

Domanda
Vorrei chiedere a Cesare, Lochness e Alex: ma se il merito è unicamente delle associazioni, come mai non hanno organizzato un Capodanno di tale livello anche l'anno scorso? E l'anno prima? E quello prima ancora? Sempre ad Alex, vero l'albero l hanno pagato i commercianti di Intra e il Comune "solo" la corrente (che non mi risulta venga data gratis dal fornitore al Comune, credo la debba pagare, credo ne, non vorrei dire castronate....), ma la rotonda di Fondotoce (abbellita x il Natale ma anche biglietto da visita di Verbania per i turisti, quindi logico investimento per una città che vuol essere a vocazione turistica) riporta anch'essa "Amministrazione Comunale e Commercianti" ma se non erro (e anche qui mi si correva nel caso mi scappi di dire fanfalucche) i lavori son stati finanziati dal Comune (con solite inutili, strumentali polemiche annesse) se non per intero sicuramente per la maggior parte, quindi un plauso all'A. C. che non solo appoggia ogni iniziativa tesa al rilancio economico, culturale, turistico e ludico di questa città, ma pure la finanzia nonostante la difficile eredità di bilancio lasciateci dal super-commissario che, x chi lo avesse scordato, in un anno e mezzo non ha saputo far altro che mantenere a galla la macchina burocratica e aumentarsi lo stipendio imponendo un bilancio di previsione 2014 che ha previsto l'applicazione delle aliquote massime di ogni possibile tassa. Ma per dinci se ho sentito o letto una sola, dico una, parola parola contro di lui!! Ciò mi fa pensare a sterili, inutili e futili critiche strumentali, che si dovrebbero saper superare per il bene della città e, quindi, di tutti noi, basterebbe saper riconoscere il merito di tutti coloro che si stanno impegnando, chi più chi meno, per far rinascere Verbania. Un augurio di Buon Anno a tutti.

CEM: "Da problema a risorsa" - 28 Dicembre 2014 - 17:51

Incredibile frascavb. Idee e pernacchie
Ma tu sei quello che difendeva l'inutile idea di posizionare un inutile museo nel Cem cone gra idea di turismo culturale? Le tue "grandiose" idee si giudicano da sole.... Vai in giro per la città e esterna le tue idee e verifica tra le pernacchie quanto sono valide.

CEM: "Da problema a risorsa" - 28 Dicembre 2014 - 08:38

E pensare che...
.... in termini turistici vale di più quella semplice ed economica SPIAGGIA che è accanto al Cem. Questa semplice osservazione prova l'assurdità di tante scelte politiche. Non contenti hanno proposto di dare tanto spazio a un inutile museo e qualche commentatore era pure d'accordo riempendosi la bocca di paroloni come "turismo culturale ".

Vandali distruggono l’albero di Natale di San Fabiano - 21 Dicembre 2014 - 11:31

Deprimente sottoanalisi
Continui a denotare una deprimente tendenza ad analizzare le cose in modo superficiale. Credi davvero che sia solo una questione tecnica, materiale o organizzativa? Se in USA chi viene trovato a rubare in casa tua può essere legittimamente ucciso mentre in Italia non puoi toccare nessuno con un dito, neppure se ti massacrano di botte, altrimenti finisci accusato di omicidio volontario c'è uin problema culturale a monte o no? I processi si possono snellire depenalizzando reati come rapina o aggressione? le motivazioni campate in aria saranno ben le tue, perchè se limiti tutto a un fatto materiale o ci sei o ci fai. Ma cosa credi, che il codice civile o penale di un Paese siano nati dal nulla o da un susseguirsi di eventi politici, economici, sociali e culturali che si sono avuti durante secoli di storia? Cosa credi, che la giurisprudenza statunitense non abbia risentito dell'influenza dei padri fondatori anglicani e di una certa visione della vita e della società che si portavano dall'Inghilterra o dalla Scozia? Secondo te è solo una questione materiale se in certi paesi vige la pena di morte per un omicidio efferato e in altri bastano 15 anni? le mie saranno deiezioni, ma tu certo manchi di totale senso della realtà e della storia. Auguri e continua nella tua semplicità di ragionamento, che suppongo ti derivi da quella sottocultura cattocomunista che porti evidentemente avanti.

Vandali distruggono l’albero di Natale di San Fabiano - 20 Dicembre 2014 - 22:58

Fenomenale Robi
Robi ascolta, anzi leggi, non puoi sragionare a ruota libera senza alcun criterio e logica. Dove ho scritto che il cre.ti.no non deve essere punito? Da nessuna parte. Il cre.ti.no merita di essere severamente punito, e questo è fuori discussione, o solo puntato l'indice verso i vostri ragionamenti politico-sociologici del tutto campati in aria. L'autore del danneggiamento è solo un cre.ti.no o una banda di de.fi.cienti e basta. Cre.ti.ni fisiologicamente presenti ovunque verso i quali va usata il bastone per far capire loro che certi atti non si devono fare. Non c'è nessuna altra spiegazione. Quando leggo "Il problema è culturale e ideologico. La base legislativa e normativa italiana risente pesantemente del dopoguerra, dove la sinistra e un certo cattolicesimo peloso hanno egemonizzato la vita delle persone e della società. Condanne miti, incertezza della pena, permissivismo verso i colpevoli e menefreghismo verso le vittime. Il tutto creato ad hoc per alimentare la tensione sociale. In quale paese al mondo un omicida fa meno anni di Corona?" mi viene da ridere a crepapelle. Ma come partorite certi ragionamenti?

Vandali distruggono l’albero di Natale di San Fabiano - 20 Dicembre 2014 - 14:09

Noi siamo..
...il paese in cui non si può pronunciare la parola zingari senza essere accusato penalmente di razzismo. Il problema è culturale e ideologico. La base legislativa e normativa italiana risente pesantemente del dopoguerra, dove la sinistra e un certo cattolicesimo peloso hanno egemonizzato la vita delle persone e della società. Condanne miti, incertezza della pena, permissivismo verso i colpevoli e menefreghismo verso le vittime. Il tutto creato ad hoc per alimentare la tensione sociale. In quale paese al mondo un omicida fa meno anni di Corona?

Verbania sempre più "wireless" - 17 Dicembre 2014 - 14:28

Per favore non dimenticate le aree periferiche
Si legge "La copertura è attiva in aree cittadine significative e strategiche per socializzazione e fruizione culturale e turistica del territorio" Sono significative anche le frazioni di Verbania, si socializza anche nelle frazioni e c'é cultura e turismo anche nelle frazioni. Grazie

Club Forza Silvio: una proposta per il CEM - 16 Dicembre 2014 - 18:21

Fate un esperimento
Ecco che tra i commentatori c'è chi si riempe la bocca (in questo caso la tastiera) tirando il ballo il turismo culturale. Ma il fantomatico quanto inutile museo che viene proposto mica è il Louvre, ripeto non sarà il Louvre e non attirerà neanche i verbanesi, tranne le solite gite scolastiche. Non abbiamo già un museo? Bello, interessante, certo piccolo e provinciale ma sempre semideserto? Ma per piacere cari politici, fate un esperimento. Andate in piazza e dite alla cittadinanza che premete per dare grande spazio all'interno del costosissimo CEM per il museo "la casa del lago", annotate cosa vi risponderenno,,, gestacci compresi!

Un Salto nel Passato Xll Edizione - 14 Dicembre 2014 - 12:28

Un salto nel passato...
Una iniziativa molto interessante culturalmente,ma soprattutto per me che amni fotografare e filmare..Anche se,purtroppo almeno per quel che mi riguarda, mette un po' di tristezza"culturale"!per la perdita di quelli veri...i mestieri di un tempo che sarebbe belo per fotografare e filmar come gia ebbi la possibilità' in un lontano passato altrove.Comun que ricordi a parte è una bellissima idea;peccato che non la fanno a Plana o Intra,in cui,a differenza di Baveno è possibi le trovare un posto auto,o per il sottoscritto"andarci a piedi"dato che abita nei dintorni.

Una lettera "aperta" da Verbania - 23 Novembre 2014 - 09:42

Un po'....
Si, sono infastidito dal BANALE soprattutto quando esso è pompato da strumenti da retorica popolare come quella a cui qui facevo riferimento: "la voce dei gggiovaniiiii". Porto a deporre come esempio positivo proprio te, Robi. Non sono spesso d'accordo con te, ma nei tuoi messaggi esponi problemi, soluzioni e spiegazioni utili in questi dialoghi (spesso polemici) virtuali. Nello specifico, tu Robi hai introdotto il tema dell'ospedale unico con annesse spiegazioni. La giovane studentessa ha solo richiamato che la provincia è disunita. già lo sapevamo, Scontato e direi naturale in una realtà policentrica. Tu nei singoli commenti di poche righe dici tanto, lei in una lettera con tante più parole non ha espresso nulla. Un nulla mescolato da predica e di quella retorica popolare che già sopra esposto. Retorica evidente in quanto incomincia a descriversi come la giovane dei telefilm per poi finire con uno strano svarione che sembra essere scritto da un politico locale. Io non le auguro nulla. Primo perché sarebbe anche questa una la solita moina formale in quanto non la conosco. Qui mettiamo in campo solo ARGOMENTAZIONI. Dovrà valutare lei, se ha acquisito una professionalità e un bagaglio culturale spendibile all'estero. Conoscerà le lingue ma del resto... fatti suoi.

Con il canile, l'amministrazione riparte da zero - 22 Novembre 2014 - 14:24

Alle origini della questione Marchionini
Prendo tutto e porto a casa, nessun problema. Le posizioni di tutti sono chiare e rispettabili, e non credo ci sia più nulla da aggiungere. Mi sto solo domandando da dove nasce tutto questo, obvvero quando è in iniziata la guerra alla Marchionini. Dopo le elezioni stravinte è sucesso qualcosa. Mi ricordo che immediatamente le opposizioni disintegrate dal ciclone Marchionini hanno cominciato a fare fronte comune, indistintamente. Forse non si era abituati ad avere un sindaco così decisionista e (dicono) troppo duro. Verbania non è Cossogno, è vero, ma nemmeno New York. Non è certo una città ingestibile ma evidentemente il troppo polso del Sindaco non è andato giù a chi era abituato a pastette e intrallazzi, o se preferite a compromessi. Ergo, tutto, ma proprio tutto quello che ha fatto è stato oggetto di scontro. Ho ripetuto fino ad esaurimento che sono di destra e oggi voterei Lega o Fratelli d'Italia, ma dal primo momento mi è piaciuto lo stile della Marchionini, che riprende un po' quello di Renzi, che guarda caso sta subendo ad altri livelli gli stessi medesimi attacchi. Mi chiedo se sbagliano totalmente loro o se è proprio nella natura della società italiana andare contro chi comanda, indipendentemente da quello che fa. Se la vera alternativa politica e culturale di Renzi è senza dubbio Salvini, per quello che ci riguarda oltre la Marchionini vedo solo un vuoto politico astioso e inconcludente, che ha come unico obbiettivo lo sputtanamento dell'attuale Sindaco. Un po' poco per poter governare in futuro.

Forza Italia sulla nomina di Alba - 8 Novembre 2014 - 21:22

Crediamo di conoscere
Tutti noi che scriviamo crediamo di conoscere la realtà dei fatti, e ci vantiamo di conoscere il carattere del Sindaco e le dinamiche politiche di Verbania. Mea culpa, io per primo. Si può prendere posizione pro e contro, ma entrare troppo nello specifico senza sapere non è buona cosa. Dittatura, autoritarismo, maestrina, incapace, sudditi, neppure i cossognesi la rivogliono..... mi pare mancanza di rispetto alla persona. Io credo una cosa semplice. la Marchionini ha rotto gli equilibri politici e corporativi di Verbania, e per questo è invisa. Ma non dai cittadini che credo non cadano nel giochetto della donna dittatrice e arrogante. La questione è culturale, ed è tutta italica. Chi vuole comandare senza il benestare della cricca è out. Questo da sempre. Quando consapevolmente si vogliono confondere le acque e si parla di pseudo dittature solo perchè c'è qualcuno che vuole rompere i classici schemi in cui chi ha il comando deve essere controllato a vista e diciamo ricattato dalla casta, allora sto dalla parte del "dittatore" di turno. Io credo che la Marchionini sarà lasciata sola magari dal partito, ma scommetto quello che non vorrei perdere, ovvero i miei zebedei, che se ci fossero nuove elezioni stravincerebbe ancora. E stavolta la voterei anch'io. Gli arroganti e gli intolleranti sono quelli che hanno straperso le elezioni e si comportano come se le avessero vinte. Sono costoro che mancano di rispertto ai verbanesi!

NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 17:36

Cosa ha buttato via il VCO
Per guardare un po' al di la del nostro naso, estrapolato dal sito "architetturasostenibile.it", e per sapere cosa il VCO ha buttato via: "Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di “recuperare una visione umanistica dell’ospedale”. Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca(a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l’architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l’evoluzione e l’avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la “visione umanistica”. Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l’idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d’animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell’edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: • Umanizzazione: lo spazio e l’ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. • Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. • Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. • Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all’ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico–costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. • Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico–scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. • Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l’aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità".

Job Act: l'ordine del giorno approvato - 2 Novembre 2014 - 21:09

X Sig. Aurelio
Le idee sono belle perchè varie e diverse. Non sono baggianate solo perchè non sono le Sue, Sig. Aurelio. Tra le cose che ha giustamente elencato manca la paura delle aziende di assumere a tempo indeterminato per non avere cause decennali e danni economici. Con la giustizia che abbiamo la paura è fondata. Come si diceva una volta, colpirne uno per educarne cento. Se un'azienda si ritrova a dover pagare dopo anni un indennizzo milionario, e per giunta con l'obbligo di reintegrare il dipendente che non faceva il suo dovere, le altre aziende si chiedono se ne vale la pena. Ergo, come dicevo prima, esternalizzano o scappano all'estero. Le pare una baggianata? Oltre, ovviamente a tutto il resto che non funziona. Io, almeno, la penso così e rispetto chi la pensa diversamente, e credo di non offendere nessuno dicendo che si tratta di una posizione neomarxista e veterocomunista, o almeno un comunista non dovrebbe offendersi. Sa, come scrive Piero Ostellino credo che l'Italia sia l'unico paese occidentale in cui vige il socialismo reale, in ogni meccanismo sociale, politico, giudiziario, culturale ed economico. E credo lo sappia anche Renzi e prima di lui Berlusconi. E chi si sarebbe mai aspettato qualche anno fa che un segretario PD (ricordate Fassino, Bersani, Epifani..) avrebbe battagliato contro magistratura, sindacati e sinistra? il mondo cambia, ma forse non per tutti.

Francesca Accetta nel Club forza Silvio Verbania - 22 Ottobre 2014 - 19:25

RISPOSTA
alle offese, alle provocazioni, ai saccenti, a chi crede di annichilire e a chi si ostina a non trovare la chiave che apra la mente, a chi si reputa superiore rispondo con il sorriso e gli dedico anche una "canzuncella" :-) perché l'allegria e la positività sono positive sempre! http://www.youtube.com/watch?v=M9vEydSot68 per il resto beati voi che potete impiegare il vostro tempo in un modo così poco consono, forse le vostre capacità sono limitate unicamente alla critica volgare e all'offesa. Buona serata a tutte le persone per bene di Verbania che fortunatamente sono in tante , a prescindere dalla posizione sociale ed il grado culturale e a quelle ancora indecise o diffidenti, per il resto i commenti di chi agisce con cattiveria evidente si ritorceranno al mittente come boomerang al momento giusto

Francesca Accetta nel Club forza Silvio Verbania - 21 Ottobre 2014 - 11:05

Dottoressa Accetta
Gentile Dottoressa Accetta ,non entro nel merito delle Sue scelte politiche ,ma perdoni la mia ignoranza , io onestamente non ho capito nulla nè del vostro comunicato stampa nè della Sua replica. Naturalmente il livello culturale dei lettori di Verbania Notizie è sicuramente più alto del mio , però Lei deve pensare che si rivolge anche a gente come me . Cordiali saluti

M5S: no alle elezioni provinciali - 27 Settembre 2014 - 12:30

le Province vanno rafforzate!
la solita demagogia spiccia, che però ha il merito di ricordarci il vero nocciolo del problema. Le province vanno abolite o rafforzate? Perchè in 19 stati UE ci sono livelli di governo paragonabili a province? Sono tutti impazziti o la cosa ha un senso? Tutto sta a fare una seria riforma del titolo V, vero pasticciaccio voluto dalla sinistra. Le regioni sono gonfiate, le province svuotate di competenze. Che senso ha avere le regioni a statuto speciale? Che senso ha avere 20 sanità diverse? Cosa hanno fatto le regioni fino ad ora, oltre che sperperare denaro pubblico? La nostra Costituzione che a me non piace, ma che ha nel principio di sussidiarietà uno dei suoi pilastri, non dice che la Repubblica è costituita prima dai Comuni, poi dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e in ultimo dallo Stato? Significa che l'ente più vicino al cittadino è il Comune, poi la provincia, fino allo Stato centrale. Perchè si pensa di abolire le province quando sono nate praticamente nel medioevo, mentre le regioni molto dopo la seconda guerra mondiale? Le province hanno confini naturali di tipo geografico, sociale e culturale. Le regioni hanno confini artificiali, costruiti su misura per la spartizione del potere. Se ci fossero 5 macroregioni e le competenze a livello locale fossero distribuite tra province e comuni sarebbe tutto più semplice e coerente. Ma siamo in Italia, dove di semplice e coerente non c'è proprio niente..... L'importante è spararla più grossa!

Lega Nord su sanità e punto nascite - 21 Settembre 2014 - 22:16

La sanità del futuro
Eppure ci sarebbe la possibilità di evolvere anche in campo sanitario. Vi allego un estratto del progetto di Renzo Piano dell'ospedale del futuro. intanto che noi litighiamo per il nostro pollaio, altri volano alto. Buona lettura. RENZO PIANO: LA VISIONE SULLA TIPOLOGIA OSPEDALIERA E CRITERI D'INTERVENTO SOSTENIBILI Un'analisi tipologica. Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di "recuperare una visione umanistica dell'ospedale". Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca (a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l'architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l'evoluzione e l'avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la "visione umanistica". Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l'idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d'animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell'edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: Umanizzazione: lo spazio e l'ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all'ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico-costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico-scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l'aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità.
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