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Lezioni di .....Cinema 9 "Caro Nanni"

Venerdì 2 maggio 2014 - Venerdì 30 maggio 2014 | BAVENO - BIBLIOTECA CIVICA.

Baveno
Lezioni di .....Cinema 9  "Caro Nanni"
LEZIONI DI…CINEMA 9 .
CORSO DI INTRODUZIONE AL LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO
“CARO NANNI. Il cinema personale di Nanni Moretti tra solitudine e ricerca degli altri”

PROGRAMMA MAGGIO 2014: Venerdì, ore 21.00 – Biblioteca Civica

Sono un mostro! E ti amo! - 2/5/2014
Solitudini - 9/5/2014
E ti vengo a… criticare - 16/5/2014
Gli eletti - 23/5/2014
Saper ballare - 30/5/2014

Caro Nanni…
Il cinema personale di Nanni Moretti tra solitudine e ricerca degli altri
Nanni Moretti (1953), fra i registi italiani in attività, è senz’altro tra i più originali, sia sul piano stilistico che su quello narrativo. Questo ciclo evidenzierà in particolare proprio questo suo personale, unico, modo di fare film, caratterizzato dallo spiazzare le cineabitudini emotive degli spettatori (lasciati sempre a metà strada tra il riso e l’angoscia) e da soluzioni stilistiche lontane dal “girare bene un film” comunemente inteso, ma in realtà sapientissime e fortemente espressive (non fu certo un caso il premio per la miglior regia a Caro diario al Festival di Cannes del 1994).
Motivo ricorrente e centrale sarà quello della solitudine (fisica, sentimentale, morale e intellettuale) in cui i personaggi dei film morettiani sono immersi e da cui cercano invano di uscire attraverso una sgraziata, a volte aggressiva, ricerca dell’altro.

Carlo G. Cesaretti


Contenuti delle singole serate

1. Sono un mostro! E ti amo! Gli “scontrosi avvicinamenti”, così tipici del cinema di Nanni Moretti, manifestano lo sgraziato tentativo dei suoi personaggi di uscire da una sofferta solitudine. Un narciso che mostra di sé anche la faccia più mostruosa, piena di mancanze e forme di chiusura.

2. Solitudini. Attorno al personaggio di volta in volta incarnato da Moretti gravitano altri personaggi segnati dal difficile rapporto con gli altri. Ma vedremo anche come il sentirsi soli sia l’inevitabile prezzo della diversità intellettuale e dello scontro con l’ingiustizia del mondo.

3. E ti vengo a… criticare. L’umorismo di Moretti è sempre motivato da una spietata critica sociale, umana e “cinematografica”. L’ennesimo modo, non gradito o non capito, di andare verso gli altri, è questo rivestire i panni del critico di cinema spesso all’interno dei suoi stessi film.

4. Gli eletti. Gli ultimi film morettiani raccontano, sia pure in modi differenti, la crisi del concetto di “delega” che sembra caratterizzare il nostro tempo: le responsabilità morali e spirituali spettano a tutti noi in prima persona proprio perché sempre più difficili. Non Habemus papam…

5. Saper ballare. Analizzeremo le ricorrenti scene di ballo dei film di Moretti (dalle quali il suo personaggio è quasi sempre escluso), metafora della difficoltà a lasciarsi andare ai sentimenti e alla condivisione del corpo, sottraendosi all’amore se non addirittura al vivere. Ma alla fine…


Informazioni ed iscrizioni entro il 30/04/2014 presso l'Ufficio Turismo, Cultura e Sport 0323/924632 - info@bavenoturismo.it
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