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27 alberi Monumento tra Novara e VCO

Otto nel Novarese, diciannove nel Verbano Cusio Ossola: sono gli alberi che, per il loro particolare valore, unicità e storicità, sono dei veri e propri monumenti, e come tali sono stati inseriti dalla Regione in un apposito elenco, periodicamente aggiornato.

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27 alberi Monumento tra Novara e VCO
Gli alberi – spiega la Coldiretti interprovinciale - sono spesso i termometri dei cambiamenti climatici e quando valicano i secoli di vita ci aiutano ad avere informazioni utili sulla biodiversità. Gli alberi monumentali sono spesso custoditi in piccoli borghi rurali, ma si trovano anche nei grandi parchi urbani, nelle piazze o in castelli e siti storici.

“Promuoverne la conoscenza e la cura è utile a garantirne la tutela, ma anche ad attrarre l’attenzione sul tema della difesa del suolo e del verde pubblico” commenta il presidente di Coldiretti Novara Vco Sara Baudo.

La preservazione e la cura del verde pubblico, ma anche dei parchi privati, è possibile anche grazie all’opera delle imprese manutentrici, spesso affiancate all’attività florovivaistica: nel Vco, in particolare, una cinquantina svolgono entrambe le attività.

Un’importante opportunità per tutti i cittadini è offerta dal Bonus Verde approvato con l’ultima Manovra economica: il dispositivo consente detrazioni del 36% per la cura del verde privato quali terrazzi e giardini, anche condominiali.

DOVE SONO I 27 ALBERI MONUMENTALI DEL NOVARESE E VCO

Sono otto gli alberi monumentali censiti dalla Regione in provincia di Novara: nella città capoluogo, Novara, ne fanno parte il complesso monumentale di Platanus acerifolia nel parco dell’Allea e il Cedrus atlantica (cedro dell’Atlante) presso il cimitero urbano; inoltre, lo Juglans nigra (noce nero o noce americano) a Olengo; ancora ad Arona c’è un prestigioso esemplare di Juglans regia (noce bianco o da frutto) in frazione Mercurago; a Casalbeltrame il Gilko biloba in via de Gautieri, a Comignago il Cedrus deodara (cedro dell’Himalaya), a Dormelletto il Salix alba (salice bianco) sul lungolago e il Populus nigra (pioppo nero) in strada Enrico Fermi.

Diciannove, invece, quelli nel Verbano Cusio Ossola. A farla da padrone sono le Isole Borromee di Stresa, dove si trovano ben cinque esemplari censiti: sull’Isola Bella un Cinnamonum camphora (albero della canfora), sull’Isola Madre il Taxodium distichum (cipresso delle paludi), il Cupressus cashmeriana (cipresso del Kashmir: noto il suo coraggioso recupero a seguito di una tromba d’aria che si abbattè sulle isole del Verbano nel 2006), il Quercus suber (quercia da sughero) una Magnolia grandiflora (magnolia sempreverde); sempre a Stresa c’è il Cedrus deodara di corso Re Umberto. All’Alpe Sel di Madonna del Sasso c’è un antico e imponente Acer pseudoplatanus (acero di monte), all’Alpe La Piana di Premosello Chiovenda un Quercus petraea (rovere); ancora qui, il Taxus baccata (tasso) in frazione Cuzzago e a Piedimulera l’Aesculus Hippocastanum (ippocastano o castagno d’India) davanti alla chiesa di Sant’Antonio Abate. In elenco anche il Fagus sylvatica (faggio occidentale) di Trasquera-Lasotta, i Larix decidua (larice: qui singolo e ininsieme omogeneo) dell’Alpe Veglia (Varzo), la Davidia involucrata (albero dei fazzoletti) a Villa Taranto e il Taxus baccata di Cavandone a Verbania, mentre a Crodo si trovano il Picea abies (peccio o abete rosso) la Castanea sativa (castagno). A Macugnaga un Tilia platyphyllos (tiglio) al cimitero comunale e, infine, a Mergozzo, il celebre Ulmus minor (olmo campestre) nella piazza principale di fronte al lago.



6 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Graziellaburgoni51 1Ginkgo Biloba
Graziellaburgoni51
26 Febbraio 2018 - 08:04
 
Sono convinta che Alberi monumentali ce ne sono di più !
Per esempio entrando in Cannobio, in zona Amore ,abbiamo una fila di Ginkgo Biloba.
È un fossile vivente , dalle grandi proprietà anche in fitoterapia.
Abbiamo la grande fortuna di vivere con tanto verde , tante specie di piante ,una più bella dell'altra ,avere cura di loro è nostro dovere ,come non tagliare discriminatamente !
Vedi il profilo di lupusinfabula 1Il libro ritrovato
lupusinfabula
26 Febbraio 2018 - 17:25
 
Leggendo quanto sopra mi è tornato alla mente un bellissimo volume forografico e descrittivo che ho nella mia biblioteca nel quale sono riportati gli alberi monumentali delle nostre terre; il titolo è "Alberi di tutti", è del 1989 ed è stato editato dall' allora Provincia di Novara Assessorato all'ambiente. Già, ma secondo i nuovi cervellonrottamatori le provincie sono enti inutili, da rottamare, appunto! Foto di sovracopertina: il tasso di Cavandone.
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: Il libro ritrovato
SINISTRO
27 Febbraio 2018 - 09:08
 
Ciao lupusinfabula

se avessero funzionato a dovere, sicuramente no, come le Regioni....
Vedi il profilo di Giovanni Concordo
Giovanni
27 Febbraio 2018 - 13:36
 
Concordo con te lupus le provincie avevano un senso perché più vicine al territorio che dovevano controllare e valorizzare, invece hanno preferito fare gli apprendisti stregoni sperando che la famosa riforma del 4 dicembre avrebbe risolto tutto ma gli italiani hanno capito e l'anno bocciata ma sono rimasti fregati ugualmente , ce ne ricorderemo spero il 4 marzo. Per rimanere sul tema primario , io sono di Mergozzo e abbiamo L'olmo in riva al lago.
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: Concordo
SINISTRO
27 Febbraio 2018 - 15:02
 
Ciao Giovanni

e allora.... People Power!
Vedi il profilo di lupusinfabula Olmo di Mergozzo
lupusinfabula
27 Febbraio 2018 - 16:23
 
Nel volume che ho segnalato bellissima foto dell' olmo di Mergozzo a pag. 71; sempre n quel volume si segnala, sempre a Mergozzo il tasso della chiesa di Montorfano.



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