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AstroNews: 2019 Un'altra cometa

Abbiamo iniziato da poco il 2019 con notizie ed esperienze celesti a dir poco esaltanti, e forse per il nostro impegno a seguire i fenomeni che l'universo ci offre, il cielo ci dona ancora novità eclatanti , come quella del transito di una nuova cometa scoperta dall'astrofilo giapponese Masayuki Iwamoto la notte del 18 dicembre 2018.

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AstroNews: 2019 Un'altra cometa
La nuova cometa si chiama C/2018 Y1 e sta correndo nel sistema solare alla velocità di ben 238.000 Km rispetto alla nostra Terra, raggiungendo la minima distanza da noi il 13 febbraio, che corrispondeva a 45 milioni di Km. Nel mese di febbraio aveva percorso la plaga di cielo nelle costellazioni del Leone, Cancro, Gemelli e Toro, e non era visibile ad occhio nudo, ma con un binocolo la si poteva vederla e fotografare già prima di mezzanotte.

Nel mese di marzo proseguirà attraversando la costellazione dell'Auriga per poi continuare la sua corsa nel Toro ed oltre. Personalmente sono riuscito a rintracciarla e fotografarla tre sere di seguito, 11febbraio da S.Salvatore di Premeno, e il 13 -14 febbraio dal giardino di casa mia, a Verbania-Possaccio.

Come precedentemente accennato, il 13 febbraio era al suo massimo avvicinamento rispetto alla Terra, e transitava prospetticamente vicinissima alla galassia NGC2903 nella costellazione del Leone, come si può vedere nella foto realizzata da me con un teleobiettivo da 200mm su montatura equatoriale motorizzata.
Immagine 1
Verbania Possaccio 13-02-2019- Cometa C/2018 Y1 Iwamoto ( C )
vicino alla galassia NGC2903 ( G ) nel Leone. Valter Schemmari.

Questa cometa percorre la sua orbita in 1371 anni, e ritornerà quindi vicino alla Terra nel 3390. Il suo precedente passaggio fu nel 648 d.C., e la sua massima distanza dal sole ( afelio ) è di 245 UA che corrispondono a quasi 37 miliardi di Km., che la collocano originaria molto più lontana della fascia di Kuiper, dove si trovano i cosiddetti oggetti transnettuniani.

Ovviamente ancora oggi è indispensabile rintracciarla ed osservarla nelle sere in cui la luna disturberà il meno possibile, escludendo perciò le sere di luna piena. Come per ogni cometa, è necessario cercarla e fotografarla da siti in cui non vi sia inquinamento luminoso e possibilmente in altura, dove il cielo risulta più limpido.

La sua straordinaria velocità verrà mostrata effettuando osservazioni o riprese fotografiche a distanza di 10-15 minuti, che ne mostreranno lo spostamento evidente tra le stelle. La cometa Y1 Iwamoto era di magnitudine 7, e stava mostrando di aumentare la propria luminosità. Questo potrebbe essere un segno premonitore di fenomeni fisici del suo stato, come coda di polveri e ghiaccio ed aumenti improvvisi di luce.

Come per altre comete, consiglio almeno una registrazione fotografica con obiettivo da 50 mm e fotocamera reflex su treppiede fotografico con tempi di qualche secondo e con alta sensibilità, come 1600-3200 ISO. Chi volesse ottenere migliori risultati, potrà fissare la fotocamera su una montatura motorizzata, utilizzando tempi ed obbiettivi più lunghi.

Altra info da aggiungere alle novità celesti avvenute, la sera del 19 febbraio c'era la Superluna piena, in occasione del suo perigeo, cioè una delle sue serate in cui era più vicina alla nostra Terra. La luna si trovava a 356.761 Km dal nostro pianeta, e come per ogni analogo fenomeno, la si vedeva più “ grossa “, perchè la sua distanza era al minimo rispetto alle altre sere di plenilunio.



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