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AstroNews: Una cometa per Natale

Il campo infinito delle scoperte astronomiche ci dona ancora una volta un fenomeno a prima vista simile a numerosi già avvenuti, come nel caso di comete che ogni anno transitano nel sistema solare.

Verbania
AstroNews: Una cometa per Natale
In questo periodo avremo l'occasione di poter vedere o registrare una cometa proveniente da un altro sistema solare, quindi, per così dire, “ Aliena “. Si tratta della cometa 2I Borisov, anche chiamata C/2019 Q4, scoperta il 30 agosto di quest'anno dall'omonimo astrofilo ucraino Hennadij Borisov, ed è la prima cometa che giunge da un altro sistema solare, quindi un corpo interstellare, provenendo da ben oltre un anno luce di distanza.

Questo corpo celeste è entrato nel sistema solare dalla direzione prospettica della costellazione di Cassiopeia, alla sorprendente velocità di 122.000 Km all'ora !!!!!! La cometa Borisov è monitorata da diversi osservatori nel mondo, e sono già state proposte differenti ipotesi circa la sua provenienza, come ad esempio quella di astronomi polacchi, che pensano provenga da un sistema stellare binario, cioè composto da due stelle, e da una distanza di oltre 13 anni luce.

Avvicinandosi al sole, la cometa ha aumentato la propria luminosità, ed il suo nucleo ha generato polvere e gas dovuto al fenomeno fisico di sublimazione, che trasforma una sostanza solida in gas. Questo è stato analizzato con strumentazione che opera nello spettro elettromagnetico, e che ha rilevato molecole di cianogeno, (carbonio e azoto), dimostrando comunque una natura analoga a quella delle comete interne al sistema solare, oltre alla presenza di Carbonio molecolare.

L'analisi comparata di questi elementi porta a constatare che si tratta di una cometa a breve periodo, e questo è la stranezza della sua natura, che si rivela come un vero rompicapo, trattandosi di una cometa che invece ha effettuato un viaggio lunghissimo per giungere fino al nostro sistema planetario. Anche il telescopio spaziale Hubble ha osservato e registrato immagini della cometa Borisov, quando questa era a 420 milioni di km dalla nostra Terra, muovendosi alla velocità di 150.000 km all'ora, con un percorso di tipo iperbolico.
Immagine 1Mappa del transito celeste della cometa Borisov fino a gennaio 2019.

La cometa Borisov ha raggiunto la minima distanza dal nostro Sole (perielio) il 7 dicembre scorso,a circa 300 milioni di km.

Attualmente un gruppo di astrofili esperti a livello professionale ( Manzini. Oldani ed Ochner ) sta effettuando lo studio sulle polveri provenienti dal nucleo cometario e relativo alla coda prodotta dal vento solare. Manzini afferma che il getto di polveri cometarie compie una distanza dal nucleo fino a 2000 km., per poi allontanarsi nello spazio circostante. Inoltre ha rilevato che la provenienza delle polveri è relativa ad una sola area attiva della cometa, diversamente dalle comete del nostro sistema solare, e questo fa ipotizzare con buone probabilità la sua provenienza dall'esterno della nube di Oort, che è all'estremo del nostro sistema solare.

La conferma che la cometa in questione provenga da una zona esterna al sistema solare, è data dalla sua eccentricità, molto elevata (3,37 ) che le assegna una orbita iperbolica anziché parabolica, e questo dimostra inequivocabilmente che il suo viaggio per giungere al nostro sole, ha origini molto lontane, tra le costellazioni di Cassiopeia, Perseo e Lucertola.

La cometa Borisov sta transitando sull'orbita dei pianeti Giove e Marte, e sta aumentando di luminosità, arrivando al suo massimo il giorno 22 dicembre, quindi quasi a Natale. Sarà alla minima distanza dalla nostra Terra alla fine di dicembre ad 1,8 U.A. ( Unità Astronomiche ), corrispondenti a 270 milioni di Km., ed attualmente la sua magnitudine assoluta è 10,3. Le dimensioni del suo nucleo apparivano attorno ai 10 km di diametro medio, ma ora si ritiene che sia molto più piccola, con una diametro inferiore ad un Km.

Sarà osservabile con telescopi di dimensioni limitate fino ad Aprile del 2020, e successivamente solo con telescopi di grandi dimensioni e professionali, anche se sarà molto bassa in cielo.



2 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di leièlàma 1Una cometa è come una (quella unica) donna
leièlàma
23 Dicembre 2019 - 10:01
 
Ma siamo ben lontani dalla cometa che sul finire degli anni 90 era visibile ad occhio nudo (forse era Hale Bopp, che leggo aveva raggiunto la magnitudine di -1,2).
Un tempo avevo un piccolo telescopio di qualità bassa che anche per causa delle luci stradali non potevo sfruttare quel tanto che poteva permettere di prolugare le vertigini osservando quel batuffolo di Andromeda, mille miliardi di stelle, 220000 anni luce di estensione, parlarne non ha alcun senso, ciò che si percepisce, anche se per alcuni brevi sitanti, è impossibile da descrivere con la ragione, credo si avvicini molto allo stato beato della prima - ed in parte della seconda - infanzia.
Pochi giorni fa ho ascoltato un ricercatore che lavora in antartide che diceva come nella lunghissima notte polare si può scorgere la propria ombra proiettata dalla luce delle stelle.
Il Natale, tra i vari significati che può avere, a mio parere ne ha uno che almeno per quanto mi concerne fa più presa anche se col passare degli anni con maggiore difficoltà, la sospensione del tempo - quello a cui diamo troppo credito e ci fagocita - per porci in un altro stato di consapevolezza, e pure qui le parole a nulla servono.
Saluto il mio amore apparentemente perduto.
Vedi il profilo di Vermeer 1Belle parole.
Vermeer
12 Gennaio 2020 - 18:44
 
Sì, era la Hale-Bopp, con doppia coda ( una bianca ed una blu ), e visibile ad occhio nudo per diversi mesi sia alla sera che all'alba. Le tue parole sono speciali, fuori dalle righe, e si percepisce la tua sensibilità per l'infinito. Forse anche una persona che hai amato e che ami ancora.



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