I suoi esordi artistici risalgono agli anni Sessanta: nel 1964 Valdés è infatti protagonista e co-fondatore, con Rafael Solbes e Juan Antonio Toledo, di Equipo Crónica, un team pioneristico di Pop Art spagnola, conosciuto per opere di protesta contro il regime franchista.
Dopo lo scioglimento di Equipo Crónica, Valdés inizia a lavorare da solo, abbandonando le primitive connotazioni politico-sociali.
La sua ricerca si concentra quindi sullo studio e la “riscoperta” della tradizione pittorica del Seicento, soprattutto spagnola - Velàzquez, El Greco, Ribera e Zurbaràn - rielaborando soggetti originali e trasfigurandoli secondo un gusto mutuato dalla Pop Art.
“Sicuramente - spiega lui stesso - non potrei fare una testa che nel Seicento fu dipinta a grandezza naturale e farla diventare alta due metri, senza che il Pop mi avesse insegnato a farlo”.
“La mia sfida - continua Valdés - consiste nel reinterpretare il patrimonio artistico del passato, da Velázquez a Matisse, dando origine a qualcosa di nuovo e differente”.
La mostra di Locarno - che prosegue fino al 6 ottobre - offre quindi al pubblico un’idea ampia e completa delle “potenzialità” insite nel suo modo di procedere, proponendo sia grandi tele, con sovrabbondanza materica e cromatica, sia sculture lignee e in metallo, svincolate da qualsiasi ortodossia formale.
Valga come esempio significativo del suo modo di “creare” il grande dipinto “Dorothy sobre fondo gris” del 2010: ne presento volutamente lo scatto di un “dettaglio” a distanza molto ravvicinata, che permette di coglierne l’originale processo creativo. Si parte dunque da un ritratto d’impianto tradizionale, attualizzandolo secondo i canoni della Pop Art: il risultato finale è un’opera in cui pezzi di stoffe cuciti insieme e colorati con sovrabbondanza di colore vanno a comporre un’emozionante raffigurazione di un volto femminile contemporaneo, ieratico e autorevole come quelli conservati nei Musei.
Un risultato creativo, univoco e coerente, che non teme di cadere nell’imprecisione o nell’informale e rispecchia una “rilettura” della tradizione artistica, rivissuta personalmente da Valdés direttamente frequentando spesso il Prado, il Metropolitan o il MoMa.
Per questi motivi Manolo Valdés si presenta oggi come uno degli artisti più originali e brillanti del panorama internazionale contemporaneo.
Il Catalogo realizzato appositamente per la mostra di Locarno contiene una preziosa intervista di Javier Molins a Valdés, che aiuta a comprenderne la genialità, presente nelle affascinanti opere esposte.
Sede e orari mostra
Pinacoteca Comunale Casa Rusca
Piazza Sant’Antonio 1, 6600 Locarno (Svizzera)
Orari apertura: Martedì-Domenica: 10-12; 14-17.
Tel. 0041 (0)91 7563185
www.museocasarusca.ch
E-mail: servizi.culturali@locarno.ch