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VerbaniaArte: “L’arte di vivere e condividere” - Yvonne Weber sul Monte Verità

Curata dalla direttrice dei Musei civici di Ascona, Mara Folini, insieme alla responsabile culturale della Fondazione Monte Verità, Nicoletta Mongini, questa mostra-capsule - presentata venerdì 13 settembre scorso presso il ristorante dell’Hotel Monte Verità sopra Ascona - rappresenta un’opportunità preziosa per apprezzare alcune opere originali della giovane Yvonne Weber, già premiata nel corso della rassegna “Arte Perturbante”.

Canton Ticino
VerbaniaArte: “L’arte di vivere e condividere” - Yvonne Weber sul Monte Verità
“Dopo Dada, e la morte dell’Arte occidentale, nuovi orizzonti sembrano schiudersi per l’arte contemporanea - spiega Mara Folini -. Yvonne Weber ha scelto di lavorare in un ambito d’incontro tra scienza e arte, sfruttando la cosiddetta ‘polarizzazione’ di delicate pellicole lcd, le stesse dei nostri monitor tv, in vari modi elaborate ed esposte in cornice.

“I suoi sono interventi ‘alla cieca’ - spiega ancora Folini -, senza un pieno controllo del mezzo utilizzato, su sottili superfici retro illuminate, che svelano solo nell’opera finita un’estetica raffinatissima di sfumature, cangianti a seconda del punto di vista…

“Vede, qui all’ingresso - indica la dottoressa Folini - questa grande opera scandita in pannelli giustapposti, che si modificano nei colori a seconda di come ci muoviamo, avvicinandoci o allontanandoci, dall’opera stessa.“

E poi - prosegue, precedendomi nello stretto corridoio del ristorante, frequentato da ospiti e camerieri in piena attività - , ecco alcuni lavori singoli, che danno un’idea dell’ampio spettro di possibilità rappresentate da una creatività esercitata su un ‘mezzo’, - i cristalli liquidi – che è il testimone chiave della nostra alienazione quotidiana davanti alla TV, di cui siamo prigionieri, incapaci di reagire”.

- Ma davvero, chiedo direttamente a Yvonne Weber, lei non può controllare il processo creativo e solo alla fine ne “scopre” i risultati?

“Non è proprio così - mi risponde -: in realtà mentre ‘intervengo’, brucio o strappo o buco, sono cosciente del processo innescato, anche se, certo, i colori risvegliati dalla luce polarizzata, quelli li posso vedere anch’io, solo illuminando l’opera finita”.

Restiamo quindi tutti incantati, osservando questa mini “sfilata” di opere, mentre intorno a noi, ai tavoli del ristorante, gli ospiti mangiano, bevono e osservano questa estrema espressione di un’arte sempre più ‘perturbante’… Di sicuro più liberamente e piacevolmente che in un museo.

Ancora una volta a “funzionare” è comunque la magia del Monte Verità, che raccoglie qui, oggi, l’eredità di un Novecento sognatore, pre hippy, teosofico e “vegetabiliano”.

E mentre la sera scende lentamente su questa suggestiva scenografia, alcuni bambini giocano in giardino accanto a un’opera d’arte, speranza per un futuro di conoscenze, ancora tutto da scoprire, sopra un piccolo Pianeta perduto nello spazio tra galassie e buchi neri.

Gli stessi dei lavori di Yvonne? Forse!
Fino al 3 novembre.

Dove?
Hotel Monte Verità
Strada Collina 84, 6612 Ascona, CH

Info:
Fondazione Monte Verità
www.monteverita.org

Immagine 1Grande opera all’interno dell’Hotel Monte Verità, composta da 9 pannelli lcd

Immagine 2Panoramica opere lcd retroilluminate nel corridoio sala ristorante

Immagine 3Particolare opere lcd corridoio

Immagine 4Particolare opere lcd corridoio

Immagine 5Opera singola con grandi fori e riflessi

Immagine 6Da sinistra: Yvonne Weber, Mara Folini e Nicoletta Mongini

Immagine 7Lago Maggiore al tramonto, con bambini e opera d’arte nel giardino dell’Hotel Monte Verità



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