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Piemonte: siglato accordo Cassa Integrazione

L’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, insieme ai rappresentante delle parti datoriali e delle organizzazioni sindacali, ha sottoscritto ieri l’Accordo Quadro relativo alla Cassa integrazione in deroga. Disponibili, per il Piemonte, più di 82 milioni di euro. La Cassa è retroattiva al 23 febbraio.

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Piemonte: siglato accordo Cassa Integrazione
Vista l’estrema gravità della situazione attuale, che mette a rischio la tenuta stessa del tessuto produttivo e sociale della nostra regione, con questo accordo le parti si sono impegnate a farsi parte attiva affinché i datori di lavoro assumano tutte le iniziative possibili per evitare pesanti ricadute negative sul piano occupazionale, promuovendo un utilizzo esteso degli strumenti di sostegno e tutela rappresentati dagli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro di tipo ordinario, integrati, per chi non può accedervi, e in particolare per le piccole aziende, fortemente esposte sul mercato, dalla Cassa integrazione in deroga. Consentendo anche di estendere in modo capillare la rete di sicurezza a salvaguardia dei lavoratori e delle loro famiglie che, come le parti hanno concordato, va costruita a garanzia della continuità dell’attività svolta sul territorio da tutti gli operatori economici.

Il Decreto Interministeriale del 24 marzo assegna al Piemonte 82.506.160 euro per la Cassa in deroga. Tali fondi potrebbero essere integrati dai residui della precedente gestione degli ammortizzatori in deroga, che ammontano a 5.085.987 euro.

La Cassa integrazione in deroga può essere richiesta da tutti i datori di lavoro per cui non trovino applicazione le tutele previste dalle attuali normative in materia di Casa integrazione ordinaria, Fondo di integrazione salariale e il cui settore non sia dotato di specifici sistemi di ammortizzatori sociali quali i Fondi di solidarietà bilaterali per tutte le tipologie di lavoro alle dipendenze, ad eccezione dei dirigenti. I lavoratori interessati devono risultare in forza al datore di lavoro richiedente alla data del 23 febbraio 2020.



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