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Il progetto Comuniterrae non si ferma

Nonostante il periodo di emergenza e incertezza che stiamo vivendo, il progetto Comuniterrae non si ferma. Sabato 4 aprile un incontro virtuale ha permesso di riprendere il dialogo con le comunità coinvolte affinchè la progettazione partecipata delle iniziative di Comuniterrae potesse comunque proseguire, seppur in altre modalità forzate dal periodo critico che stiamo vivendo a livello globale.

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Il progetto Comuniterrae non si ferma
Connessione è il contrario di separazione: nonostante in questi momenti lo spazio ci stia separando, abbiamo usato lo strumento del collegamento virtuale per ritrovarci insieme senza che questo tempo dilatato e sospeso penalizzi lo spirito di comunità fin qui condiviso.
Il Progetto Comuniterrae è infatti il risultato degli sforzi di 250 abitanti di 10 comunità montane nel Parco Nazionale Val-Grande, un'area protetta di notevole bellezza naturale situata nel nostro territorio.

A partire dal mese di novembre 2016, l'iniziativa ha coinvolto istituzioni e abitanti delle comunità montane locali nella co-progettazione e gestione di iniziative culturali e turistiche per valorizzarne il patrimonio locale tangibile e intangibile. I partecipanti sono stati coinvolti nel lavoro di individuazione dei beni culturali più significativi delle loro comunità, così da procedere, dopo un lungo lavoro, alla mappatura completa del territorio dei dieci comuni nel loro insieme, oltre a 10 mappe di comunità, una per territorio interessato.

L'iniziativa è stata finanziata dai suoi partner, l'Associazione ARS.UNI.VCO, il Parco Nazionale Val Grande, la Regione Piemonte e la Fondazione Comunitaria del VCO.

I passi fatti in questi anni sono tanti e tutti importanti: innanzitutto stimolare le comunità a riconoscere nei loro territori il valore di patrimonio locale tangibile e intangibile, l'identità culturale e la storia dei paesi in cui abitavano i loro avi; stimolare iniziative locali promuovendo eventi culturali e turistici; mappare i territorio coinvolti dal progetto per renderla conosciuta e fruibile al turismo culturale in modo sostenibile; e infine, preservare le tradizioni e le usanze degli abitanti, attraverso la costruzione di un archivio digitale delle comunità coinvolte. Questo archivio digitale include interviste, immagini, video e documenti che sono stati forniti dagli abitanti sulla base di ricordi e di testimonianze.
Le iniziative turistiche basate sulla comunità hanno stimolato il dialogo, la condivisione e la collaborazione tra abitanti e attori istituzionali, stimolando uno sviluppo locale sostenibile.

Sabato scorso i partner del progetto, con il supporto di Paola Menzardi del Politecnico di Torino e con i contributi dei partecipanti, hanno ragionato virtualmente sulle nuove attività e su come rafforzarne i contenuti in uno spazio di lavoro diverso da quello cui eravamo abituati ma ugualmente funzionale ad esprimere il nostro spirito di comunità.

La realizzazione delle carte e l'arricchimento di tutti i contenuti di narrazione e valorizzazione del territorio di Comuniterrae per come li stiamo immaginando, e che avverrà nelle prossime settimane con incontri on line con i protagonisti del progetto, hanno lo scopo di restituire un'immagine complessiva del patrimonio identitario locale attraverso uno strumento, le carte, di facile lettura e fruibile per la conoscenza e l'esplorazione del territorio anche da parte di un pubblico esterno.

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