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Risposta della ASL VCO ad alcuni Direttori di RSA

A riscontro del comunicato stampa inviato da 7 direttori di RSA della Provincia, l'ASL VCO vuole evidenziare quanto segue.

Verbania
Risposta della ASL VCO ad alcuni Direttori di RSA
Il Presidente della Provincia del VCO ha costituito, come previsto dall'Unità di Crisi regionale, un tavolo di lavoro sulle RRSSAA sin dal mese di aprile, a cui ASL VCO ha sempre partecipato, per raccogliere le osservazioni delle strutture e delle organizzazioni sindacali e condividere le scelte.

Su richiesta delle strutture stesse l'ASL VCO ha anche partecipato, con il Direttore del Distretto Dott. Paolo Borgotti, ad un ulteriore, specifico tavolo tecnico, che si è riunito nei giorni 4 e 17 giugno e 2 luglio: spiace dover rilevare che alcuni Direttori firmatari del comunicato stampa non abbiano mai partecipato agli incontri di questi tavoli.

A seguito di queste riunioni il Distretto VCO ha inviato a tutte le case di riposo del territorio, anche a quelle assenti agli incontri, un riscontro su tutti i temi affrontati, i cui punti salienti di seguito si richiamano:

L'ASL VCO non può, come richiesto dai Direttori, “congelare” la posizione di alcuni anziani ai primi posti in graduatoria, per procedere con uno “scorrimento” cosiddetto “tecnico” della stessa e facendo così passare altri anziani che seguono, perché sarebbe illegittimo, per non dire altro.

La richiesta delle case di riposo, come già rimarcato in corso di riunione, è irricevibile e stupisce che qualcuno esperto in materia lo possa aver pensato e lo possa aver scritto, ed è ben noto che anche le quote sono stabilite dalla Regione sulla base della gravità dei pazienti e non sono modificabili da parte dell'ASL VCO.

L'affermazione che il SISP (Servizio di Igiene e Sanità Pubblica) non si occuperebbe più dei tamponi è priva di fondamento, tanto è vero che con la regia dello stesso SISP è stato attuato su tutte le Case di Riposo del territorio, dai primi giorni di aprile fino ai nostri giorni, lo screening con tamponi a tutto il personale e a tutti gli ospiti delle Case di Riposo. Questa indagine avviata in aprile è stata ripetuta nei mesi successivi nel rispetto e nel pieno adempimento del protocollo regionale. L'esecuzione materiale dei tamponi - sempre sotto la regia del SISP - può essere fatta da altro personale dipendente o convenzionato come infermieri territoriali, medici dipendenti o medici USCA, che, come è noto, rappresentano un riferimento per i Medici di Medicina Generale e per le stesse case di riposo. La richiesta di ulteriori tamponi, al di fuori delle indicazioni clinico-epidemiologiche previste, ma per scelta della struttura per i propri operatori o per ospiti paganti può essere richiesta all'ASL ed in questo caso il tampone viene effettuato dall'ASL a pagamento come previsto dalla DGR n°46 1699 del 17 luglio 2020.


I Geriatri, che in epoca pre-covid prestavano consulenza presso le strutture, sono stati impiegati nel periodo epidemico nei reparti COVID fornendo, a partire dal Primario e da tutti gli altri medici, un contributo importante per il contrasto all'epidemia. Nel periodo dell'epidemia il servizio di Geriatria è sempre stato disponibile, in particolare con i propri infermieri, ad accogliere telefonicamente le richieste di consigli ed aiuto provenienti dalle strutture; ad oggi gli impegni conseguenti l'epidemia e successive assenze per malattia e ferie hanno reso impossibile la ripresa delle consulenze domiciliari ed in casa di riposo. E' peraltro già programmata una ripresa delle visite geriatriche in casa di riposo a partire dal mese di settembre. Con la ripresa di queste attività in casa di riposo si ridurranno le inevitabili difficoltà presentatesi con l’effettuazione di visite in ambulatorio e in ospedale che richiedono, come da linee guida regionali, la quarantena e l'esecuzione del tampone. Anche l'UVG è senza dubbio disponibile, se richiesto, a partecipare ad incontri con i referenti delle case di risposo.

Nel richiamare infine l'aiuto che ASL VCO ha fornito a molte case di riposo in corso di epidemia attraverso proprio personale infermieristico, fornitura di materiale ed esecuzione di tamponi e l'attenzione che si è data alle strutture con la partecipazione diretta ad una decina di riunioni da aprile ad oggi, si ritiene di dover rimarcare che l'asserito disinteresse da parte dell'ASL VCO sulle case di riposo è privo di fondamento.



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