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Bollette non dovute: risarcito utente del VCO

La sentenza del Giudice di Pace di Verbania è stata emessa lo scorso 1 marzo. Vodafone è stata condannata a restituire al Sig. Claudio Tabascio di Villadossola la somma di 1.412,08 euro, oltre interessi e spese legali.

Villadossola
Bollette non dovute: risarcito utente del VCO
La vicenda, peraltro già nota, in data 19 novembre 2019 era approdata alla trasmissione MI MANDA RAI TRE, ove in compagnia del legale di Sede Enzo Iapichino, il Sig. Tabascio ha narrato le proprie vicissitudini.

La paradossale vicenda, purtroppo comune a molte altre nella giungla della telefonia, ha inizio nel settembre 2012, quando il Sig. Tabascio ha trasferito la propria residenza da Crodo a Villadossola, richiedendo all’allora TeleTu (poi acquisita da Vodafone) la disattivazione del proprio numero fisso di casa e l’attivazione di un nuovo numero presso la nuova destinazione. La Compagnia telefonica ha di fatto attivato la nuova utenza di Villadossola, però ha anche continuato inspiegabilmente ad emettere bollette sulla vecchia utenza di Crodo, non più attiva, prelevando direttamente dal conto corrente bancario dell’utente per 4 lunghi anni. Nell’aprile 2016 il Sig. Tabascio, accortosi degli illegittimi prelievi, revocava immediatamente la domiciliazione bancaria, e formulava reclamo a Vodafone richiedendo la restituzione degli importi. Le bollette, peraltro mai esibite dalla Compagnia telefonica, erano inspiegabilmente di importo vario, come se vi fosse stato fattivo utilizzo dell’utenza (€ 55,67 - € 68,47 - € 69,03 - € 70,18 - € 73,03 - € 74,18).

Vodafone, anche in sede di conciliazione, ha sempre negato la restituzione, costringendo l’utente, patrocinato da Iapichino, a rivolgersi alla Giustizia ordinaria per veder tutelati i propri diritti. Il Giudice di Pace di Verbania ha accertato che nel 2012 vi è stato effettivo esercizio del diritto di recesso da parte del Sig. Tabascio, e che pertanto le bollette non andavano emesse causa inesistenza dell’utenza telefonica. Vodafone non era legittimata a prelevare le somme dal conto corrente, quindi, essendo sfornita di Titolo giuridico per poterle trattenere, è stata condannata alla restituzione, oltre agli interessi e le spese legali. Anche durante il giudizio Vodafone non ha esibito le bollette, né ha fornito prova dell’esistenza del servizio.


La sentenza costituisce un’importante decisione a tutela dei diritti dei consumatori, sempre più vessati dal comportamento delle varie compagnie telefoniche. Purtroppo non sono casi isolati, e sempre più cittadini si rivolgono alla nostra Sede di Villa Olimpia a Verbania lamentando disservizi, prelievi illegittimi, attivazione di servizi mai richiesti, bollette incomprensibili, difficoltà nella migrazione, violazione del diritto di recesso.

Il Responsabile di Sede
Filocamo Orazio



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