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Verbania Futura su spiagge Buon Rimedio e Tre Ponti

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Gruppo Civico Verbania Futura, relativa all’interrogazione presentata il 18.06.22 sulla procedura di affidamento della concessione delle spiagge del Buon Rimedio e dei Tre Ponti e conseguente risposta del Sindaco.

Verbania
Verbania Futura su spiagge Buon Rimedio e Tre Ponti
Nota di sintesi della conferenza stampa del 28.07.2022 del Gruppo Civico VERBANIA FUTURA relativa all’interrogazione presentata il 18.06.22 sulla procedura di affidamento della concessione delle spiagge del Buon Rimedio e dei Tre Ponti e risposta del Sindaco.

A seguito del verbale di gara del 21.04.22, che dichiarava deserta l’asta per l’affidamento della concessione delle aree demaniali per uso spiagge libere destinate allo svolgimento di attività balneari e connesse (spiaggia del Buon Rimedio e dei Tre Ponti), avevamo evidenziato i ritardi con cui la Giunta aveva deliberato l’atto di indirizzo (Delibera GM n. 104 de 24.03.2022). Successivamente a seguito della determina di affidamento all’associazione Giovanile Ostello Verbania del 10.06.22 avevamo inoltrato interrogazione con risposta scritta per conoscere chi aveva presentato la richiesta dei titoli abilitativi edilizi e le autorizzazioni paesaggistiche previsti dalla normativa vigente indicati nell’avviso pubblico, nonché la data e gli estremi delle autorizzazioni paesaggistiche rilasciate, ecc.

In sede di gara, peraltro, in risposta ai quesiti posti dai potenziali interessati a parteciparvi veniva specificato (documento pubblicato sul sito istituzionale del Comune) che in materia di provvedimenti edilizi successivi all’assegnazione, il concessionario a seguito dell’assegnazione avrebbe dovuto attenersi a quanto sotto indicato, che riportiamo letteralmente:

"- manufatti semplici appoggiati al suolo amovibili anche quotidianamente non richiedono alcun assenso edilizio;

- manufatti appoggiati al suolo ma non amovibili quotidianamente in quanto anche solo semplicemente ancorati: occorre presentare Segnalazione Certificata di Inizio Attività ai sensi dell’art. 22 del DPR 380/01 e istanza di autorizzazione paesaggistica con procedimento semplificato ai sensi del DPR 31/17 punto B.25;

- posa di chiosco: occorre presentare istanza di Permesso di costruire ai sensi dell’art. 10 del DPR 380/01 e istanza di Autorizzazione paesaggistica con procedimento semplificato ai sensi del DPR 31717 punto B.26.”

Stando a quanto indicato dal Responsabile Unico del Procedimento, perciò, le procedure edilizie che il concessionario aggiudicatario delle spiagge avrebbe dovuto seguire per realizzare il chiosco e il riparo delle attrezzature (fondamentali per ottenere un’entrata dalla spiaggia), avrebbero richiesto diversi mesi: in sostanza, è presumibile ritenere che le opere sarebbero state ultimate entro - se non dopo - la fine della stagione. Questo è uno dei possibili motivi per i quali la gara per la concessione delle spiagge di aprile è andata deserta: chi parteciperebbe ad una gara nel 2022 per ottenere la concessione di spiagge, con
conseguente pagamento del canone demaniale per il medesimo 2022, sapendo di poter iniziare a sfruttarle concretamente solo nel 2023?

A seguito della nostra interrogazione, nella risposta del Sindaco non ci vengono comunicate le informazioni e gli estremi richiesti: ciò porta a presupporre che non è stata richiesta e quindi rilasciata alcuna autorizzazione paesaggistica, in quanto ci viene comunicato che “il gestore ha presentato al SUAP la Comunicazione di Inizio Lavori e che i lavori sono effettuati ai sensi dell’art. 6 comma 1 lett. e bis) del DPR 06.06.2001 n. 380 con obbligo di rimozione alla scadenza dei termini di legge”: la norma citata sancisce una rilevantissima semplificazione delle procedure edilizie, quando riguardano opere stagionali, da rimuoversi entro 180 giorni dalla posa; in sostanza, a seguito della presentazione di una semplice Comunicazione di inizio Lavori (con allegata la planimetria delle opere da realizzare e asseverazione di tecnico), si può partire con i lavori immediatamente e non attendere mesi.

A questo punto ci sorge naturale la domanda: perché anche in sede di avviso pubblico non è stato risposto che in materia di provvedimenti edilizi il concessionario avrebbe potuto avvalersi delle semplificazioni previste per le opere stagionali, con realizzazione pressoché immediata del chiosco e del riparo (come poi ha fatto l’attuale concessionario), con obbligo di rimozione alla scadenza dei termini di legge? In tal modo, infatti, i soggetti interessati a partecipare alla gara avrebbero saputo che il Comune accettava che potesse venire seguita una procedura edilizia che evitava di avviare la richiesta di autorizzazioni paesaggistiche e acquisizione del permesso di costruire per il chiosco, che hanno un iter amministrativo molto più lungo e
complesso rispetto ad una semplice Comunicazione di Inizio Lavori. Attendiamo la risposta!



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