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Comitato Tutela Devero: Grande Est, perde la natura

Riceviamo e pubblichiamo, una nota dell'Associazione Comitato Tutela Devero, riguardante la sentenza del Tar Piemonte sul percorso ciclo-escursionistico del Grande Est.

Baceno
Comitato Tutela Devero: Grande Est, perde la natura
La recente sentenza del Tar Piemonte riguardo il ricorso delle associazioni di protezione ambientale contro il percorso ciclo-escursionistico del Grande Est, a seguito dell'accoglimento della richiesta di sospensiva dei lavori e la successiva conferma da parte del Consiglio di Stato, pone interrogativi sul suo esito.

Senza voler entrare nel merito del diritto, sulla trasparenza e partecipazione del pubblico che secondo i giudici non era dovuta, si vorrebbe invece porre l'attenzione su come è stato affrontato l'argomento legislativo europeo, e quindi la Direttiva Habitat.

Nella sentenza, a nostro avviso, è stato sottovalutato il concetto di "effetti cumulativi", che deve tenere in considerazione l’impatto globale dei molteplici interventi che negli ultimi anni si stanno realizzando nel Sito Natura 2000 ZSC e ZPS "Alpi Veglia e Devero - Monte Giove". Viene trascurato, inoltre, il cosiddetto principio di precauzione, un cardine della gestione ambientale che impone cautela in assenza di sufficienti dati certi e scientifici. Anche una fondata previsione della futura frequentazione e le conseguenze per le specie presenti sono state trascurate, nonostante queste costituiscano un elemento essenziale, insieme agli habitat, per la valutazione d'incidenza ambientale. Su questi argomenti si esprimono alcuni decenni di giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE).

Ad ogni modo non possiamo che prendere atto e rispettare le decisioni dei giudici.

Purtroppo questo fatto porterà conseguenze nei cambiamenti che stanno avvenendo in Devero. La valorizzazione e lo sviluppo non sempre vanno di pari passo con la sostenibilità. L'area del Devero, conosciuta e amata dal turismo per la sua bellezza, naturalità ed equilibrio uomo/natura, viene più
o meno velocemente trasformata nella sua fruizione, accessibilità e infrastrutturazione.

Al sig. Sindaco di Baceno, che ci accusa di mancanza di confronto e dialogo, rispondiamo che da parte nostra un tentativo di contatto ci è pure stato, ma in seguito mai siamo stati coinvolti dal comune né contattati dal sindaco su queste importanti decisioni.

Il Comitato Tutela Devero continuerà nel suo impegno nel cercare di allontanare possibili minacce alla bellezza e al fascino di questo angolo di Alpi, a mantenere sotto stretta sorveglianza gli interventi in grado di comprometterne il fragile equilibrio, e a vigilare affinché le leggi e le norme poste a
protezione del sito vengano rispettate.



6 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di roberto p 1integralismi
roberto p
1 Luglio 2024 - 16:32
 
Buongiorno,
alcuni cittadini non ne possono più dei vari "integralismi"
Compresi quelli di alcuni ambientalisti.
Cordialmente.
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: integralismi
SINISTRO
1 Luglio 2024 - 16:51
 
Ciao roberto p

anche la magistratura è divisa sull'argomento.
Vedi il profilo di lupusinfabula 1La mia paura
lupusinfabula
2 Luglio 2024 - 16:29
 
La mia paura è che una pista ciclopedonale possa poi essere fruita anche da moto fuoristrada che, purtroppo, oggi trovi quasi ovunque, anche nei luoghi più impensati. Andando a funghi me ne sono viste arrivare su sentieri che solo fino a qualche anno fa era fantascienza vedere un mezzo motorizzato.
Vedi il profilo di SINISTRO 1Re: La mia paura
SINISTRO
2 Luglio 2024 - 20:02
 
Ciao lupusinfabula

Uno dei tanti motivi per cui sia la cittadinanza che la giurisprudenza sono divisi sull'argomento.
Vedi il profilo di roberto p 1Re: La mia paura
roberto p
3 Luglio 2024 - 15:39
 
Buongiorno lupusinfabula,
il termine ciclopedonale indica che può essere percorso da biciclette e pedoni. Punto ! Il Devero è un parco, sottoposto alle regole e leggi dei parchi. Certo è, che se un "somaro" percorre il parco in moto e non viene fermato e sanzionato parleremo di altre questioni.
Cordialmente
Vedi il profilo di lupusinfabula 1Purtroppo
lupusinfabula
3 Luglio 2024 - 17:01
 
Purtroppo la specie dei somari a due zampe non è in pericolo di estinzione anzi è in....estensione! E, per come la vedo io, i conducenti di mezzi a due ruote (includo i monopattini) pensano sempre di essere i padroni e gli unici fruitori di strade e anche di sentieri. Anche con tutta la buona volontà le forze dell'ordine non possono essere ovunque e certi individui non si spaventano certo per una sanzione pecuniaria. L'unico spauracchio sarebbe quello che, se colti in flagranza, della immediata ed irrevocabile confisca del mezzo. Ma capisco che la mia è una posizione che l'attuale normativa non consente.



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