Razze specializzate come il Segugio Bavarese e l’Hannoveriano, ma anche cani polivalenti ben addestrati, sono in grado di lavorare su piste vecchie anche di oltre 24 ore, affrontando terreni impegnativi e condizioni meteo difficili.
L’Unità Cinofila è quindi uno strumento prezioso per:
• localizzare e recuperare rapidamente animali feriti, riducendone le sofferenze;
• migliorare l’efficacia delle attività di monitoraggio e controllo faunistico;
• supportare la vigilanza e la sicurezza del territorio;
• collaborare nella ricerca di animali dispersi;
• contrastare l’emergenza Peste Suina Africana (PSA);
• sensibilizzare il pubblico sul valore di una gestione faunistica responsabile e innovativa.
Così commenta la Commissaria dell'Ente di Gestione, Erika Vallera: "In un momento in cui la tutela della biodiversità si intreccia con sfide ambientali e sanitarie sempre più complesse, come la diffusione della Peste Suina Africana, questa iniziativa vuole essere un ulteriore passo verso una gestione faunistica sempre più moderna. L'Ente, con la direzione e il settore di vigilanza che ringrazio per l'impegno e la professionalità, è già molto attivo su questo fronte e la creazione dell'unità cinofila si inserisce in un percorso consolidato di azioni mirate a potenziare sempre più l'efficacia di ogni nostro intervento."
"Con l’inserimento di un cane da traccia nel nostro Corpo di Vigilanza — dichiara la Direttrice EGAP Monica Perroni — rafforziamo la tutela della biodiversità, rendiamo più efficaci gli interventi di contenimento e contribuiamo al contrasto di emergenze sanitarie come la PSA”.
Bonny, che opera in coppia con il Guardiaparco dell’Ente Roberto De Luca, è una Deutscher Jagdterrier di quattro anni, abilitata come cane da traccia e da limiere.
