La luce, gli spazi, i fori, i segmenti di vari materiali e soprattutto il blu caratterizzano le loro opere, elementi che considerati singolarmente appaiono insensati ma che nel loro insieme danno vita ad un nuovo spazio, un universo parallelo. La semplicità di singoli elementi che danno vita ad un infinito mondo surreale che avvolge il visitatore e lo trasporta in una nuova dimensione.
Lucio Fontana nasce in Argentina nel 1899 da genitori italiani. Si appassiona sin da piccolo alla scultura, essendo figlio di uno scultore, ma approccia ad essa in modo innovativo e stravagante, creando un nuovo legame tra pittura e scultura, che esprime mediante tele ricche di fori e tagli. L’opera esce dal quadro, i suoi confini fisici si dissolvono ed il suo spazio si lega a quello reale tramite luci, nuove forme e colori, creando così una nuova dimensione spaziale.
Yves Klein nasce a Nizza nel 1929 da due pittori. Negli anni ’40 inizia a dipingere, le sue opere sono molto particolari, in apparenza insensate e semplici, poiché si tratta per la maggior parte di dipinti monocromi, ma che in realtà nascondono un messaggio importante: la ricerca dell’infinità del colore al punto da far sì che quest’ultimo acquisisca una vita propria. A tal fine l’artista mischia il colore ad un particolare fissativo, in modo che il colore possa mantenere in eterno la sua luminosità.
Il legame tra i due artisti nasce il 2 gennaio 1957, quando nella Galleria Apollinaire a Milano si inaugura la mostra di un giovane artista francese: Yves Klein che esponeva per la prima volta “Proposizioni monocrome. Epoca blu”, 11 tele monocrome sospese nello spazio. Tra i pochi acquirenti vi era Lucio Fontana, che rivedeva, in un’altra forma, basata sulla luce del colore, la ricerca dell’infinito che egli esprimeva tramite fori e luci.
Si può perciò affermare che Fontana e Klein siano figli di epoche diverse, ma della stessa arte di innovazione e ricerca di una nuova dimensione spaziale.
La mostra è allestita all’interno del Museo del Novecento e si estende tra le sale principali della collezione permanente nonché nella sala Fontana, riallestita per l’occasione.
La mostra è visitabile tutti i giorni presso il Museo del Novecento (Via Marconi 1) nei seguenti orari:
Lunedì: 14.30 - 19.30
Martedì, Mercoledì, Venerdì e Domenica: 9.30 - 19.30
Giovedì e Sabato: 9.30 - 22.30
Antoneta Kraja