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Stresa contro chiusura Poste di Carciano

Riportiamo copia della lettera, a firma del sindaco di Stresa, Giuseppe Bottini, inviata agli Enti competenti (seguito delibera del Consiglio Comunale n.49 del 29 luglio u.s.) con la richiesta di rivedere la decisione di sopprimere l'Ufficio Postale di Carciano.

Stresa
Stresa contro chiusura Poste di Carciano
Soppressione ufficio postale della Frazione di Carciano.

A nome dell’Amministrazione Comunale, che onoro di rappresentare, partecipo la ferma volontà espressa con le delibere del Consiglio Comunale n. 3 del 18/2/2015 e n. 49 del 29/7/2015 in merito alla soppressione dell’ufficio postale in oggetto indicato.

Le motivazioni sono quelle esplicitate nelle predette delibere che ritengo debbano essere attentamente valutate ed esaminate in modo specifico e non facendo riferimento ad analisi e studi astratti.

Il Consiglio Comunale nell’ultima delibera n. 49 del 29/7/2015 ha impegnato il Sindaco di valutare la presentazione di un ricorso al T.A.R. avverso il provvedimento di chiusura stabilito dall’Ente Poste, congiuntamente agli altri Comuni della Provincia interessati a tale problematica.

Mi corre l’obbligo di evidenziare che diversi T.A,R., appositamente aditi dai Comuni interessati alla soppressione degli uffici postali, da ultimo quello del T.A.R. Friuli Venezia Giulia (sentenza n. 332 del 15 luglio 2015), hanno stabilito che «Sono illegittimi, per difetto di motivazione e d'istruttoria, i provvedimenti con i quali Poste Italiane s.p.a. ha disposto la chiusura di due uffici postali presenti in un Comune per motivi meramente economici e senza una previa comparazione dei vari interessi, compresi quelli evidenziati dal Comune anche in relazione alla particolare conformazione del territorio comunale e comunque senza una congrua motivazione, ma facendo mero richiamo a disposizioni che, per la loro generalità, non possono tener conto delle specifiche concrete situazioni.»

Con la sentenza n. 332 del 15 luglio 2015 il Tar del Friuli Venezia Giulia conferma l'orientamento giurisprudenziale (sentenza del Consiglio di Stato n. 02873/2014) già emerso in altre regioni italiane relativo all'illegittimità dei provvedimenti di soppressione degli uffici postali nei piccoli Comuni disposti da Poste Italiane SpA.

Sono ad invitare codesta Spett.le Società a riesaminare su basi concrete ed oggettive la decisione assunta della soppressione dell’ufficio postale di Carciano avvertendo che questo Comune si farà promotore di una serie di iniziative a difesa delle giuste aspettative e degli interessi legittimi della propria comunità nonché degli altri piccoli Comuni della Provincia del V.C.O., tra cui anche quella di attivare un ricorso collettivo avanti il T.A.R. Piemonte a sostegno dell'esigenze delle piccole comunità locali penalizzate da provvedimenti dirigistici che trascurano il contemperamento degli interessi coinvolti a vantaggio di una mera logica aziendalista e di "tagli lineari".

Confidando in un riesame della problematica esposta e rimanendo a disposizione per un incontro che possa consentire l’adozione di una serie di provvedimenti alternativi alla chiusura, come proposto con la citata delibera del C. C. n. 49/2015, è gradita l’occasione per porgere distinti saluti.

IL SINDACO
(f.to Giuseppe Bottini)



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