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L'on. Borghi sottoscrive la candidatura di Matteo Renzi

Enrico Borghi, deputato piemontese e capogruppo del Partito Democratico in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici a Montecitorio ha firmato a sostegno della candidatura di Matteo Renzi a segretario del Partito Democratico.

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L'on. Borghi sottoscrive la candidatura di Matteo Renzi
In proposito ha rilasciato la seguente dichiarazione ” Il partito ha messo in campo quattro candidati alla segreteria nazionale, il cui compito é quello di rinnovare il partito e farlo crescere dal punto di vista del consenso e dell’elaborazione programmatica. Si tratta di quattro personalità importanti con diverse esperienze alle spalle. Ho scelto di sostenere Matteo Renzi perché meglio di altri affronta con coraggio la sfida del cambiamento della società italiana e del sistema politico.

Sta rilanciando idee e proposte innovative ed é un sindaco: conosce da vicino i problemi che le famiglie, le imprese e le amministrazioni locali devono affrontare quotidianamente. In queste settimane di assemblee e confronti con il territorio ho verificato come tra simpatizzanti ed iscritti, la sua proposta sia ormai largamente condivisa da gran parte del popolo democratico. Creare, cambiare, innovare, queste le parole d’ordine della campagna congressuale di Renzi, che dovranno diventare presto le parole d’ordine del Partito Democratico e della sua proposta per l’Italia. Dobbiamo rimettere al centro il lavoro, l’operosità, la solidarietà e la comunità. Grazie al lavoro di Enrico Letta al governo e al progetto di Renzi per il partito, il Paese ha la possibilità concreta di voltare pagina e può proiettarsi verso un futuro migliore archiviando il berlusconismo ed il suo speculare antiberlusconismo che per troppo tempo hanno paralizzato le istituzioni e la vita politica., Due aspetti di fondo che mi stanno particolarmente a cuore. Il primo riguarda il sostegno pieno e leale all’azione riformatrice del Governo Letta. Un’esperienza di servizio al Paese che si sta sviluppando sotto l’egida del Capo dello Stato e che dobbiamo supportare con convinzione, nella consapevolezza che è in gioco la credibilità del PD come partito riformatore di governo, soprattutto in vista della difficile situazione di crisi economica,del prossimo semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea e della riforma del sistema politico ed istituzionale, che passa attraverso una nuova legge elettorale, la riforma del sistema di finanziamento ai partiti e della seconda parte della Costituzione. La seconda raccomandazione riguarda la fase post-congressuale del Partito Democratico: a partire dal 9 dicembre, giorno successivo alla tornata elettorale delle primarie, il vincitore dovrà essere segretario di tutti, garantire il pluralismo ed impegnarsi affinché il Partito Democratico torni al suo spirito originario sulla base del Manifesto dei Valori, punto di partenza per ogni proposta ed azione democratica, e luogo nel quale ciascuno dei democratici si possa trovare a casa propria a prescindere dalla collocazione congressuale che deciderà di avere nella tornata delle primarie. L’intesa trovata tra Enrico Letta e Matteo Renzi in occasione del voto di fiducia al governo del 2 ottobre, le impegnative dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Firenze nell’intervista a “La Stampa” di domenica 6 ottobre sulla sua lealtà al governo e la prospettiva di un’azione di forte irrobustimento del Pd oltre gli steccati tradizionali sono i fattori che mi hanno indotto a sciogliere ogni riserva e a compiere convintamente questa scelta congressuale, in accordo con gli amici che in questi anni sul territorio del VCO e del Piemonte hanno condiviso con me sensibilità e percorsi politici.”
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