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PsicoNews: A me gli occhi??

Contatto visivo e conversazione, siamo proprio sicuri che fissare una persona negli occhi ci permetta di avere una conversazione brillante e chiara?

Verbania
PsicoNews: A me gli occhi??
Vi propongo un esperimento: mentre parlate “difficile” con una persona, fissatela negli occhi per tutta la conversazione, non perdetevi nemmeno con i battiti di ciglia. Cosa succederà? È possibile, per la maggior parte di voi, che a un certo punto, la conversazione inizierà a stentare, sicuramente perché il vostro interlocutore si sentirà un po’ a disagio, ma è anche molto probabile che quello che succederà a voi è che non riuscirete a trovare le parole migliori con cui esprimervi. Mi raccomando però la conversazione deve essere impegnativa e difficile, non barate!
Il contatto oculare, durante una conversazione è vero che aiuta a creare un legame emotivo tra due interlocutori, tuttavia è più simile ad una danza; il buon conversatore tende a spostare spesso lo sguardo, a farlo vagare per la stanza oppure a focalizzarsi su un punto preciso,diverso dagli occhi altrui, questo movimento ci aiuta a concentrarci, trovare le parole che ci mancano, per poi tornare sull’interlocutore, in questo modo la conversazione si mantiene interessante.
Una conversazione, con un buon contatto oculare è infatti qualcosa di molto stimolante per il nostro cervello, ma quando è necessario che il cervello si impegni, magari per spiegare un concetto difficile oppure per trovare una parola particolare, allora è necessario che il cervello si stimoli di meno, ecco quindi che generalmente lo sguardo inizierà a vagare per la stanza. Provate a farci caso, sul lavoro, durante un esame o un interrogazione; la maggior parte di noi sposta lo sguardo per concentrarsi meglio, gli occhi sono troppo stimolanti e non ci permettono di concentrarci, poiché assorbono quasi tutta la nostra attenzione, ecco che allora far vagare lo sguardo è una caratteristica di un buon conversatore.

Buona settimana,
Mara Rongo

Fonte:
Kajimura et al, 2016, “When we cannot speak: Eye contact disrupts resources available to cognitive control processes during verb generation”,Cognition, Volume 157, December 2016, Pages 352–357



3 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di lady oscar abbassare o mrno lo sguardo fa la differenza
lady oscar
4 Gennaio 2017 - 09:51
 
Come sapete parlo sempre Dell mie esperienze personale. Mio figlio da ragazzino era moto introverso e quando parlava con un adulto teneva bassi gli occhi timoroso. Questo (mi e' stato detto più volte) dava una cattiva impressione. Lo consideravano schivo e come se avesse da nascondere.... Ragazzo, con una maggiore consapevolezza di se ha cambiato atteggiamento, ai colloqui di lavoro, o comunque in generale e ora mi dicono che piace molto. Sottolineano proprio che guarda negli occhi, sostiene lo sguardo con sicurezza e si propone alla pari con ogni interlocutore. L ho sempre considerato una stupidaggine ma ultimamente anche a me danno un po' fastidio le persone che non ti guardano in faccia quando ti parlano. Anche se posso capire che lo faccia un ragazzino.. Buongiorno.
Vedi il profilo di lupusinfabula Fissarsi negli occhi
lupusinfabula
4 Gennaio 2017 - 14:18
 
Una cosa è per me certa al dilà del fissarsi negli occhi: personalmente non sopporto e diffido di coloro che mi parlano facendo uso di occhiali con le lenti scure (occhiali da sole), soprattutto se e quando non c'è sole. Non vedo il loro sguardo, non vedo dove guardano e non mi fido.
Vedi il profilo di Anonimo Re: abbassare o mrno lo sguardo fa la differenza
Anonimo
4 Gennaio 2017 - 16:25
 
Ciao lady oscar
Perché tu partecipi ai colloqui di lavoro con tuo figlio ?



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