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PsicoNews: La fragilità della speranza

Come noi, anche alcune emozioni che proviamo sono fragili; questa loro fragilità ci deve portare al tentativo di proteggerle.

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PsicoNews: La fragilità della speranza
A volte, lavorando a stretto contatto con la sofferenza umana, è facile incorrere in situazioni e in emozioni difficilmente comprensibili e accettabili, e, a volte, è ancora più difficile prendere coscienza del fatto che alcune emozioni e sentimenti non si possano sperimentare, la nostra psiche non può sperimentarli e questa assenza misura la sofferenze esperita.

Gli esseri umani sono fragili, tutto in noi è fragile; rispetto alla natura, non abbiamo corazza per difenderci, le armi dobbiamo fabbricarcele, altrimenti saremmo sovrastati, è inutile cercare di ignorare questa realtà, la fragilità appartiene alla condizione umana. Fragilità fisica, certo, ma anche fragilità psichica, poiché alcune delle emozioni che noi proviamo sono temporanee, fugaci, perché nel momento in cui ci soffermiamo per analizzarle, sono già passate.

Se alcune emozioni non fossero fragili perderebbero il loro significato e il loro essere emozionanti. Le emozioni fragili si rompono, cessano di essere, se si scontrano con la noncuranza e l’indifferenza.
La speranza è una di queste emozioni fragili.

La speranza vive di un futuro che ancora non c’è, ed è questa sua dipendenza da ciò che non esiste (ancora) a renderla piena di riflessioni. Quando nasce la speranza, chi la prova percepisce tutta la sua vulnerabilità, la sua fragilità, la sua inconsistenza, tuttavia la speranza ha anche una durata e la possibilità di permanere nella psiche, che la contrappone alla sua fragilità.

A volte è difficile provare la speranza, poiché gli eventi della vita ci allontanano da essa. È la sua assenza che mostra la profondità della nostra sofferenza; tuttavia quando la speranza rinasce allora c’è un recupero del passato, per immergersi nella costruzione di un futuro aperto.

La speranza diventa anche lo strumento per arginare, se cade la speranza qualunque progetto di vita perde di significato; in ambito strettamente psicologico, la si può considerare come variabile centrale nei percorsi di ripresa, sia come fattore di avviamento che di mantenimento di un circolo positivo di cambiamento. Di fronte ad alcune malattie, ad alcuni eventi della vita, la speranza viene sovrastata, rotta, frantumata, lasciando un vuoto e una sofferenza, difficilmente spiegabili a parole, solo quando si riesce a ricostruirla, a sperimentarla nuovamente allora il futuro ricomincia ad avere un significato, un valore, qualcosa su cui investire.

La speranza è fragile certo, si frantuma facilmente di fronte ad alcuni eventi dolorosi della vita, è necessario riconoscerla e salvaguardarla, perché essa ci rimette in continua relazione con il mondo delle persone e delle cose.

Buona settimana
Mara Rongo
Fonte:
E. Borgna “la fragilità che è in noi”, ed. Einaudi, Torino, 2014



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