Quando si considera la vecchiaia nel campo della resilienza, è facile notare che gli anziani hanno sviluppato delle strategie che ritardano e contrastano alcuni processi involutivi migliorando la loro efficienza psicofisica.
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Riceviamo e pubblichiamo, da parte della Dr.ssa Mag.le Francesca Accetta di Forza Italia Verbania, una lettera aperta sul tema sicurezza
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Attitudine proattiva è ciò che di fronte alle sfide pesanti della vita ci permette di dare una piega diversa agli eventi; di seguito vengono presentate le opinioni personali che favoriscono questa attitudine e quelle che favoriscono invece stati di frustrazione e sofferenza.
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Di seguito le soluzioni del gioco dello scorso post
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Anche oggi ho pensato di proporvi un “problema”, un vero classico dell’uso del pensiero laterale. Per chi già lo conoscesse, chiederò anche una risoluzione differente.
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Ed eccoci arrivati alla “soluzione”dell’enigma dell’arancia per due.
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Anche per questa estate ho pensato di intervallare qualche classico post con qualcuno più “giocoso”; oggi vi presento un breve esercizio, di soluzioni ne ha da spendere, ma io voglio la migliore!
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Le tecnologie pervadono sempre di più la vita dei bambini fin dai primissimi anni di vita, ormai gran parte di loro prima ancora che tolgano il pannolino o che imparino ad allacciarsi le scarpe da soli sono abilissimi a navigare su internet e utilizzano alla perfezione tablet e smartphone. E’ fondamentale il ruolo dei genitori e degli adulti di riferimento che devono educare il bambino ad un uso consapevole delle nuove tecnologie
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La comunicazione verbale è un ambito molto difficile, spesso soggetto all’effetto di distorsione del messaggio. Come è possibile che ciò che intendiamo dire possa essere diverso da ciò che viene compreso?
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Il conflitto viene rappresentato come il tentativo di soddisfare un bisogno, ma per fare ciò ci sono degli ostacoli da superare.
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Alcuni studi hanno evidenziato che l’invidia è sperimentata dall’80% delle persone intorno ai 30 anni e non dipende dal sesso di appartenenza. Come riconoscere quando si è oggetto d’invidia?
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Molti genitori si trovano a dover fare i conti con bambini eccessivamente irrequieti, che corrono dappertutto, urlano, si distraggono troppo facilmente e fanno fatica a mantenere la concentrazione, agiscono impulsivamente e non tollerano la frustrazione. Queste manifestazioni potrebbero essere attribuite al disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD). Oltre ad essere una condizione difficile per il bambino, lo è spesso anche per chi vive accanto a lui. Ecco alcuni consigli per gestire al meglio la situazione.
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Ammiro molto le persone che di fronte a grandi difficoltà della vita riescono a trovare le forze necessarie a risollevarsi e proseguire nel cammino; spesso mi domando se io sarei in grado di fare alcune cose straordinarie come loro ecco che allora oggi ho deciso di parlarvi di una cosa che si chiama resilienza.
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Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia sono termini che ormai sono entrati nel nostro vocabolario quotidiano. L’attenzione verso queste problematiche è sempre maggiore ma molto spesso i genitori si trovano impreparati e insicuri nel gestire tali difficoltà e una delle domande che più spesso ci viene posta è proprio “come possiamo aiutare i nostri figli a casa?”
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Reagiamo in modi differenti alla frustrazione, questo dipende tanto anche da noi e dal momento che stiamo vivendo.
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Questa settimana approfondiamo un tema che tanti genitori si trovano a dover affrontare: svegliarsi nel cuore della notte e ritrovarsi il proprio figlio con pigiama e lettino bagnati, in un’età in cui non ci si aspetta più un comportamento simile. Quale atteggiamento è meglio tenere? E’ un problema che si risolve spontaneamente o è necessario aiutare il nostro piccolo?
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Nel dibattito seguito agli scorsi post, il tema dell’amore è emerso in modo importante, attirando attenzione e molte domande.
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Sempre più spesso nelle scuole si verificano atti di bullismo, con danni sia fisici che psicologi a bambini ragazzi che ne sono vittima. Ma come possono i genitori riconoscere a casa i segni di malessere dei propri figli?e soprattutto, cosa fare?
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Il post di questa settimana prosegue il tema trattato nello scorso ma da una prospettiva un po’ diversa. Valutare la felicità per poterla comprendere a fondo è un tema molto più complesso di quanto si possa pensare.
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L’entrata in famiglia di un nuovo membro porta con sé tante gioie, entusiasmi e aspettative. Quando si tratta del secondogenito, non possiamo trascurare le fantasie dei primogeniti, soprattutto se ancora piccoli, verso questo avvenimento. Diverse ricerche dimostrano come tale avvenimento possa comportare reazioni anche intense soprattutto in bambini con un’età compresa tra i due e i cinque anni.
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